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Pontedera concorre al “Piano Nazionale per le città”

mercoledì, settembre 19th, 2012

Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ha predisposto tra le “Misure urgenti per la crescita del Paese”, (decreto legge 22 giugno 2012 n. 83 convertito, con modificazioni, in Legge 7 agosto 2012, n. 134) risorse dirette pari a circa 224 milioni di euro tra il 2012 e il 2017 da destinarsi all’attuazione del Piano nazionale per le città. Le somme previste servono ad attivare con effetto moltiplicatore altri finanziamenti sia privati che della Cassa Depositi e Prestiti per circa 6 miliardi di euro. Finalità principale è la riqualificazione di aree urbane, con promozione di interventi pubblici e privati. Le proposte dovranno essere inviate entro il 5 ottobre all’ANCI e saranno valutate da una “Cabina di regia” del MIT (Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti). Tra i criteri di valutazione: cantierabilità degli interventi; capacità e modalità di coinvolgimento di soggetti e finanziamenti pubblici e privati e di attivazione di un effetto moltiplicatore del finanziamento pubblico nei confronti degli investimenti privati; riduzione di fenomeni di tensione abitativa, di marginalizzazione e degrado sociale; miglioramento della dotazione infrastrutturale anche con riferimento all’efficientamento dei sistemi del trasporto urbano; miglioramento della qualità urbana, del tessuto sociale ed ambientale. In applicazione della richiamata normativa, i Comuni possono presentare la proposta di Contratto di Valorizzazione Urbana alla quale possono partecipare anche altri Enti, Istituzioni, privati, associazioni ecc. interessati a promuovere la trasformazione e la valorizzazione dell’ambito urbano interessato. Tra le città che ad oggi hanno già avviato o presentato domanda per il finanziamento con ipotesi di interventi: Roma, Bologna, Milano, Scafati, Napoli, Castellamare, Genova, Verona, Varese, Firenze, Livorno, Savona, Perugia, Caserta, Turi, Ascoli, Pescara, Sciacca. L’amministrazione comunale di Pontedera, attenta al miglioramento delle condizioni di vita della città e ai temi dell’edilizia abitativa sociale, pur consapevole delle numerose domande di finanziamento di maggior attrazione e appetibilità che approderanno al MIT dalle metropoli italiane, intende concorrere per accedere ai finanziamenti già a partire da questo anno anche al fine di fornire al territorio opportunità di sviluppo. Motore dell’iter che si è avviato aumentare l’offerta di alloggi sociali anche per la fascia grigia della popolazione (ossia che non rientra tra chi ha diritto alla case popolari, ma trova difficoltà ad accedere, per l’affitto o per l’acquisto, al mercato diretto), la riqualificazione di aree ad oggi degradate. Pontedera gioca il suo ruolo di area vasta, chiamata ad accogliere persone provenienti da un territorio più ampio, a volte con disagi economici sociali ed ambientali affrontati e da affrontare al pari di città metropolitane: ecco perché occorre migliorare le infrastrutture e rigenerare le aree degradate e abbandonate senza ulteriore consumo di suolo rispetto a quanto programmato dagli strumenti urbanisti da tempo vigenti, in un’ottica di sostenibilità cittadina nella Valdera e oltre. La proposta per la città di Pontedera apre le porte a soggetti privati e pubblici, invitati a manifestare interesse tramite bando pubblico a mettere a disposizione aree ed immobili destinati ad un uso residenziale in gran parte di tipo sociale. Le richieste di adesione dovranno pervenire entro il 1 ottobre 2012 e dovranno riguardare interventi rivolti a risolvere problematiche nel contesto urbano di Pontedera. Chiunque intenda partecipare al programma di recupero avviato dal comune potrà presentare apposita manifestazione di interesse finalizzata alla redazione del Piano Città relativo al territorio cittadino ed a partecipare al relativo Contratto di Valorizzazione Urbana. Le proposte saranno esaminate dalle strutture tecniche dell’Amministrazione comunale e, ove risultino coerenti con le finalità previste dalla normativa di cui sopra, saranno inserite nella proposta di “Contratto di Valorizzazione Urbana” da presentare per il finanziamento.