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L’accordo di programma Comune-Provincia sull’IPSIA

mercoledì, settembre 29th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate TIRRENO PONTEDERA e NAZIONE PONTEDERA VALDERA di domenica 26 settembre 2010

domenica
26 settembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Una piazza al posto della scuola

Pontedera. Accordo con la Provincia, proprietaria dell’immobile: basta case in centro

Una piazza, al posto della scuola

Passa l’idea dei Comune: il “professionale” sarà abbattuto

PONTEDERA. La Provincia ha accolto le richieste del sindaco: al posto dell’Ipsia, l’istituto professionale che è l’unica struttura scolastica rimasta in pieno centro, non nasceranno altre case e negozi. L’edificio sarà raso al suolo e al suo posto sarà realizzata una nuova piazza. I soldi che la Provincia (proprietaria della struttura) ha previsto di incassare dall’operazione immobiliare di cessione, li recupererà con le costruzioni che il Comune sposterà in altra zona della città.

SILVI IN PONTEDERA I

Meno cemento in centro, la Provincia accoglie la proposta del sindaco.

Firmato l’accordo: i volumi previsti nel 2004 al posto dell’istituto Pacinotti, saranno trasferiti altrove

PONTEDERA. Smantellare e trasferire. Ma soprattutto lavorare per uno sviluppo equilibrato del centro storico. Per una volta la qualità vince sull’abuso urbanistico. E alla fine il Comune rimescola le carte, taglia con il passato e fissa nero su bianco le linee della Pontedera del futuro. Questo dice l’accordo di programma firmato dall’amministrazione comunale e dalla Provincia in merito alla rivoluzione annunciata sugli immobili dell’Ipsia, compresi quelli della succursale e un autorimessa. L’istituto è l’unica scuola superiore rimasta in centro, in via Manzoni. Quando il nuovo stabile sarà pronto e le aule si trasferiranno al villaggio scolastico, la zona cambierà volto. E l’idea originaria di progettazione nasce nel 2004 con l’esigenza da parte della Provincia, proprietaria della struttura, di reperire risorse da destinare alla realizzazione di nuovi uffici a Pisa. L’ipotesi più accreditata puntava sulla creazione di insediamenti abitativi, case, negozi e lottizzazioni. Ipotesi trasformata dal sindaco Simone Millozzi che, a suo tempo, propose un disegno completamente diverso. Una piazza, parcheggi e del verde pubblico al posto di una giungla di cemento. Una lotta contro il sovraccarico urbanistico che si è risolta in un proposito che mette tutti d’accordo. «Abbiamo stabilito – spiega Millozzi – di spostare la capacità edilizia che insiste su questi volumi, in altre aree della città». Così la Provincia avrà modo di recuperare comunque i finanziamenti alienati, per un valore a base gara calcolato intorno ai 5 milioni e 200mila euro, e il salotto buono della città non sarà appesantito e invaso da mattoni su mattoni. «Gli imprenditori che vorranno partecipare al bando – spiega il primo cittadino – dovranno indicare altre zone, non agricole né industriali, da destinare alla costruzione e su cui trasferire le potenzialità edificatorie». Una soluzione finale che lascia ben sperare per la crescita di Pontedera «perché parte da uno spirito di collaborazione», sottolinea il presidente della Provincia Andrea Pieroni. L’accordo prevede già i tempi e le modalità del percorso. «Entro 30 giorni dalla firma del documento – conclude Vanni Bonadio, presidente della società immobiliare Pisa 2001 che ha seguito l’iter – sarà emesso il bando per l’acquisto dei beni. Allora sarà il mercato a dare la risposta definitiva».

Paola Silvi

L’Ipsia demolito. Al suo posto sorgerà una piazza con aree sosta, giardini e spazi destinati prevalentemente ad uso pubblico. Qualche abitazione ed esercizio commerciale su via Manzoni.

L’ex succursale. In piazza Belfiore: ospiterà uffici comunali e, in base ai progetti dell’offerente, alcune installazioni abitative.

Volumi trasferiti. La capacità edilizia di questi volumi sarà trasferita in altre zone della città che dovranno essere rigorosamente non agricole né industriali.

Gii oneri. La detrazione degli oneri di urbanizzazione sulle nuove costruzioni potrà essere trasferita nella realizzazione dei tribunale.

La nuova scuola. I lavori dell’Ipsia al villaggio scolastico finiranno entro l’estate del 2011.

L’accordo in consiglio. Mancano da completare gli Impianti e le officine: l’accordo di programma sarà presentato martedì In consiglio comunale e in quello provinciale. Entro 30 giorni dall’accordo, sarà emesso il bando per l’acquisto degli immobili.

Aiuti al tribunale. Con lo scomputo degli oneri di urbanizzazione si potrà realizzare parte del nuovo tribunale

domenica
26 settembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

L’Ipsia raso al suolo, diventerà una piazza

L’Ipsia raso al suolo, diventerà. una piazza

E l’’edificio di piazza Belfiore potrebbe ospitare uffici pubblici

L’idea è quella di prolungare il centro commerciale naturale

PONTEDERA. Tre immobili e 3 trasformazioni. Si parte dall’Ipsia che sarà rasa al suolo. Al suo posto una piazza con tanti parcheggi, alberi, giardinetti e qualche appartamento che farà da cornice alla media Pacinotti. Spazio anche a qualche bottega di vicinato per ampliare fino a via Primo Maggio il Centro commerciale naturale da corso Matteotti. Nel nuovo look, teso a riequilibrare lo sviluppo urbanistico del centro, sarà coinvolta anche l’ex succursale dell’istituto professionale. L’edificio si affaccia su piazza Belfiore e accoglierà qualche ufficio comunale ma potrebbe, a seconda dei progetti pervenuti dai costruttori, ospitare piccoli appartamenti. Il tutto nell’ottica di una riqualificazione. «L’esigenza – entra nel merito il sindaco Millozzi è quella di non appesantire maggiormente un’area di Pontedera che, da qui a breve, sarà interessata da altre due importanti lottizzazioni. Sono quelle che vedranno la luce negli immobili che fino a pochi anni fa erano occupati dalla Automar e la Crastan». Ma c’è di più. Oltre ai trasferimenti delle capacità edilizie in altri territori cittadini adeguati e predisposti «l’offerente – si legge sull’accordo di programma – potrà impegnarsi a costruire, a scomputo degli oneri di urbanizzazione, uno stralcio funzionale del nuovo tribunale, su uno spazio messo a disposizione dal comune anche fuori dal comparto d’intervento. Qualora sia proposta una diversa area di ubicazione del tribunale, questa dovrà essere ceduta gratuitamente». Un “effetto domino” insomma che coinvolgerebbe più di un aspetto e che risponderebbe a più di un problema «perché le scelte urbanistiche – conclude Millozzi – sono lo specchio dell’attenzione verso gli abitanti». (ps)

domenica
26 settembre 2010

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1-2

Scuola: piazza pulita

Addio al vecchio Ipsia, al suo posto sorgerà una grande piazza

Accordo di programma tra Comune e Provincia. la sede di via Primo Maggio sarà demolita, mentre quella di Piazza Andrea venduta

di MARIO MANNUCCI

– PONTEDERA –

MENTRE gli studenti, gli insegnanti e tutto il personale dell’istituito professionale Ipsia di Pontedera attendono di trasferirsi nella nuova e grande sede alla città scolastica, il cui cantiere comincia a essere «lungo», Provincia e Comune hanno concordato il destino delle due sedi ancora in attività: quella più grande, attestata si via Primo Maggio e via Manzoni, sarà abbattuta e diventerà per gran parte una piazza, con una piccola riedificazione a scopi commerciali soltanto su via Manzoni, mentre quella più storica che si affaccia su Piazza Andrea non sarà demolita e diventerà una struttura pubblica oppure sarà messa sul mercato privato. Ma l’operazione urbanistica su cui ruota l’accordo tra Comune con la Provincia, proprietaria dell’istituito, è più complessa rispetto alla notizia principale perché la Provincia non può permettersi di perdere il patrimonio edilizio rappresentato dall’Ipsia mentre il Comune non vuole case o uffici in quella zona, la parte sinistra-sud di via Primo Maggio, perché davanti è prevista la grande lottizzazione Crastan-Automar, per cui il peso urbanistico risulterebbe insostenibile. L’accordo prevede infatti che le ditte interessate a bando di dismissione e vendita dell’Ipsia debbano trasferire altrove, in una o più nuove zone, i cubaggio edificabile. «Purché – dice il sindaco Millozzi – non in zone nuove, cioè vincolate dal piano regolatore, né in zone previste come industriali. Il trasferimento sarà dunque possibile in aree già considerate edificabili, e naturalmente in accordo col Comune».

«Anche per la succursale di Piazza Andrea – prosegue Millozzi – potranno intervenire imprenditori privati, facendo proposte che il Comune considererà interessanti». Nel bando di cessione dell’Ipsia, che sarà emanato entro un mese e che farà seguito a un altro andato deserto, ma ora con la novità del cubaggio trasferibile, è incluso anche un locale vicino. E’ l’ex garage dei pullman davanti Crastan, anch’esso di proprietà provinciale e anch’esso già messo in vendita ma finora senza acquirenti. Si pensa e si spera che la la nuova formula possa risolvere anche questo caso. Ma a questa operazione è collegata anche quella del nuovo tribunale, obiettivo vecchio di anni ma che alla luce delle carenze e dei problemi che il tribunale incontra nella storica sede di Palazzo Pretorio, l’amministrazione Millozzi vorrebbe risolvere. Il Comune dà infatti la possibilità alle ditte interessate all’acquisto del cubaggio edificabile dell’Ipisia (però trasferendolo, come detto, in altra zona) di scontare gli oneri di urbanizzazione costruendo un primo lotto, appunto, del nuovo tribunale.

L’ACCORDO di programma Comune-Provincia, ovvero l’operazione Ipsia, è stato firmato ieri a Palazzo Stefanelli dal sindaco Millozzi e dal presidente Andrea Pieroni, entrambi dichiaratesi soddisfatti per un’intesa «che mette insieme diverse esigenze, a cominciare da quella della necessità di reperire fondi – ha detto Pieroni – per poterli reinvestire nella scuola, con l’obiettivo di aprire quanto prima il nuovo Ispia nella città scolastica e quindi di portarvi anche l’ultima scuola superiore rimasta `fuori’, il Liceo linguistico». Nell’accordo e nell’operazione urbanistica-immobiliare ha avuto una parte importante, riconosciuta ed elogiata, anche l’Immobiliare Pisa 2001, guidata da Bonadio, che ha curato i termini tecnici dell’operazione e ora emanerà il bando. Con la speranza che l’occasione sia ritenuta valida dalle imprese edilizie, pur se in un momento di crisi come si sta vivendo.

Le deleghe in Giunta dopo le dimissioni di Francesco Nocchi

venerdì, settembre 24th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA del 24 settembre 2010

venerdì
24 settembre 2010
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
«Lavoreremo di più ma resteremo una squadra forte»

IL SINDACO PRESENTA LA NUOVA GIUNTA CON UN ASSESSORE IN MENO

«Lavoreremo di plu’ ma resteremo una squadra forte»

– PONTEDERA

«LAVOREREMO DI PIU’, ma siamo una squadra forte e ce la faremo». Lo ha detto il sindaco Simone Millozzi, che si assegnato un altro settore di attività, il lavoro, oltre a quello di primo cittadino e responsabile dell’urbanistica, presentando, in un’atmosfera anche commossa, l’annunciato rimpasto di giunta. Resosi necessario dopo le dimissioni di Francesco Nocchi, passato alla guida del Pd pisano (non è ancora ufficiale, «ma non ci sono altri candidati», come stesso ha detto) e la sua scelta di rinunciare a un assessore, scesi dunque da 7 a 6. Rinuncia di un assessore, come abbiamo anticipato ieri, ma non a un assessorato perché Stefano Tognarelli prende il posto di Nocchi allo sviluppo economico e attività produttive mentre Liviana Canovai eredita da Tognarelli la cultura, che sommerà alla pubblica istruzione. In questo caso, fra l’altro, si torna alla tradizione, come hanno detto anche il sindaco e la stessa Canovai, citando anche l’assessore delle scorse legislature, Daniela Pampaloni, che, appunto, era alla guida di entrambi i settori.

RIUNITI intorno al sindaco, ieri nell’aula consiliare, c’erano tutti e tre i protagonisti del «rimpasto». Francesco Nocchi si è anche commosso – e non poco, tanto da doversi riparare nell’attigua stanza del sindaco. probabilmente per smaltire qualche lacrimetta… nel saluto e nel ringraziamento. Durante il quale ha elogiato i funzionari e gli addetti del suo assessorato, ma anche, e in particolar modo, il comandante della polizia municipale, Giuseppe Mannucci. Definito «persona insostituibile». Anche Stefano Tognarelli ha ringraziato i collaboratori del suo ormai ex assessorato alla cultura definendosi pronto e deciso per il nuovo incarico, mentre la professoressa Liviana Canovai, che conserva anche il suo incarico professionale alla guida dell’istituto comprensivo Pacinotti, ha ammesso di essere un po’ impressionata dal lavoro che lo aspetta «visto anche la grande vivacità culturale della città» – ma al tempo stesso decisa ad affrontarlo con entusiasmo.
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24 settembre 2010 Testata: TIRRENO PONTEDERA

Lavoro, la delega resta al sindaco

Distribuiti i compiti che aveva l’assessore dimissionario Nocchi

PONTEDERA. Si è dimesso. Francesco Nocchi non è più assessore del Comune di Pontedera. Ha lasciato, ufficialmente, ieri, con una lettera indirizzata all”`amico” sindaco. E ne darà comunicazione anche martedì pomeriggio, in quello che sarà il suo ultimo consiglio comunale. All’assemblea dei consiglieri sarà presentato anche il riordino della giunta: non un sostituto, ma la ridistribuizione delle deleghe.

«Voglio dare un segnale forte all’esterno – spiega Simone Millozzi, primo cittadino di Pontedera – in un momento in cui la politica ha proprio bisogno di queste cose: la scelta di non nominare un altro assessore, al posto di Francesco Nocchi, vuol essere un messaggio di compattezza della squadra che, insieme a me, amministra da poco più di un anno questa città: un gruppo giovane ma unito».

Le deleghe. «Ho chiesto più sacrificio e maggiore impegno – spiega Millozzi – al resto della giunta, per distribuire le deleghe che Francesco lascerà».

Comincia lui per primo, che terrà la delega al lavoro. «Anche questo – spiega il sindaco – è un segnale che voglio lanciare all’esterno. Ci avviamo verso un autunno difficile, per il mondo del lavoro e per la nostra città che ha una struttura industriale. Per questo mi impegno in prima persona sui temi del lavoro».

Per le altre deleghe, sono coinvolti Stefano Tognarelli e Liviana Canovai.

Tognarelli lascia la cultura (che va a Canovai) e tiene – oltre alle deleghe già in suo possesso (cura della qualità e decoro urbano, parchi e verde pubblico, piano energetico, città sostenibile e partecipata, decentramento) – la delega allo sviluppo economico e quella alle attività produttive.

Per quanto riguarda LIviana Canovai, nelle sue mani si riforma un binomio di competenze che era stato proprio della giunta precedente: pubblica istruzione (e comunque tutto quel che ruota intorno alla scuola) e cultura.

I ringraziamenti. C’era commozione nell’aria. Era commosso il sindaco, lo era, molto più visibilmente, Francesco Nocchi, che lascerà la giunta per andare a guidare il Pd provinciale. «Lascio – dice Nocchi – perché non ritenevo corretto rimanere ancora in giunta ed essere impegnato nel percorso che porterà al congresso del partito nel quale sono stato indicato come unico candidato alla segreteria provinciale. Una scelta fatta in accordo con il sindaco. Se sono stato candidato alla guida del Pd della provincia di Pisa, probabilmente lo devo anche all’esperienza che ho maturato in quest’hanno trascorso ad amministrare la città».

E poi i ringraziamenti d’obbligo: «Ai miei compagni di giunta – dice Nocchi – ai funzionari e ai dipendenti dei settori di cui mi occupavo che sono stati splendidi collaboratori, al comandante della polizia municipale, il cui sostegno è stato insostituibile».

I nuovi incarichi. Ringraziamenti e un po’ di apprensione, invece, per le nuove deleghe ricevute, da parte di Tognarelli e Canovai. «Prendo un settore, come quello del commercio e delle attività produttive – spiega Tognarelli – con una eredità pesante: il lavoro svolto da Francesco in quest’anno è stato importante».

Un’eredità, quella del passato, che crea un po’ d’apprensione anche a Liviana Canovai. «Dovuta al fatto spiega la diretta interessata che io divido il tempo da amministratrice, con quello del mio lavoro nella scuola. E per il fatto che, eredito i percorsi fatti, prima da Daniela Pampaloni e poi da Stefano Tognarelli. Credo che la cosa difficile, da perseguire, è poter coniugare in ogni aspetto, le mille sfaccettature del panorama culturale della città» (emilio chiorazzo).

Seconda navetta e il piano della sosta

giovedì, maggio 6th, 2010

Riproduciamo l’articolo di Emilio Chiorazzo pubblicato oggi sul quotidiano Il Tirreno
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Seconda navetta, c’è già il percorso
Due fermate in zona ospedale, una ai cimiteri: il centro è più vicino

IL PIANO DELLA SOSTA
A pagamento metà area Piaggio, crescono le strisce blu in piazza della Solidarietà

EMILIO CHIORAZZO


PONTEDERA. Lo potremmo definire in numeri, il nuovo piano della sosta che l’amministrazione comunale ha presentato, per la discussione, alle associazioni di categoria. E darebbe già un senso delle decisioni prese: per 170 posti auto la tariffa aumenterà da un euro a 1,30 e per 390 posti, invece, la tariffa oraria verrà dimezzata, da un euro a 50 centesimi.
Ma sarebbe riduttivo. Dietro c’è uno studio e una filosofia che il sindaco Simone Millozzi e l’assessore alle attività produttive Francesco Nocchi hanno spiegato ai rappresentanti dei commercianti.
Lo studio. In questi mesi sulla questione dei parcheggi l’amministrazione comunale ha lavorato a lungo. Partendo dalla trasformazione della Siat 2p in Srl, riducendo organismi e spese: i consigli di amministrazioni da 10 membri sono diventati uno solo con tre membri, 2 di parte pubblica, uno privato. Il risultato? Un utile di 195mila euro circa che non sarà diviso ma completamente investito. La Siat a breve avrà una sede nuova: lascerà via Marconcini e andrà nei locali di via Manzoni. Una sede dotata anche della tecnologia più avanzata. Una su tutte: i vigili e i controllori della sosta avranno strumenti che saranno collegati con la banca dati, in modo da evitare multe, a quegli automobilisti che hanno un abbonamento e non l’hanno esposto.
L’andamento della sosta. L’uso della sosta a pagamento è in crescita. I ricavi del 2009 sono di poco superiore a 1 milione e 850mila euro. L’anno precedente si erano fermati a 1 milione e 734mila euro. Anche in questo caso, un dato su tutti aiuta a capire la situazione. Riguarda il dicembre 2009: c’è stato un aumento dell’uso degli stalli a pagamento del 5,5% rispetto all’anno prima. «Siamo partiti dall’analisi di questa situazione – spiega il sindaco Millozzi – e dal fatto che, sul piano del traffico, alcune situazioni critiche, nel corso degli anni sono stati risolti. La circonvallazione che collega il ponte alla Navetta con gli ingressi della Fi-Pi-Li, non costringe i veicoli ad attraversare, com’accadeva prima, il centro città. Oggi abbiamo una maggiore capacità di sosta in città». Anche in questo caso, parlano i numeri: nelle aree più centrali, Piazzone e piazza Duomo, ogni posto auto viene utilizzato, in un giorno, per 7-8 ore. Mentre in altri luoghi, come l’ultimo piano del Fast park di piazza Berlinguer, l’uso di un posto auto, a fatica supera le 2 ore giornaliere. Questo avviene anche alla stazione. Prosegue il sindaco: «Ci ha spinti a confermare il sistema della sosta a pagamento, ma anche a riorganizzarlo, partendo dal fatto che, al momento, si paga dappertutto un euro».
Le soluzioni. «L’esperienza maturata in questi anni con il bus navetta gratuito – spiega Millozzi – ci è servita: dal Cineplex al centro, porta ogni giorno mille utenti. Gente che arriva dalla zona del Cuoio, dai Comuni del Valdarno. E che lascia l’auto in quello spiazzo, per raggiungere le aree coi servizi. All’amministrazione costa 160mila euro l’anno».
Da qui che è nata l’idea del secondo bus. «Partirà dal parcheggio dei cimiteri e raggiungerà il centro – sottolinea il sindaco – potrà essere utilizzato da chi arriva in città dall’alta Valdera. Il parcheggio è finito, a giorni sarà inaugurato. Il bus costerà all’amministrazione 190mila euro».
È già stato definito anche il tragitto che compirà nell’arco di 10-12 minuti: percorrerà viale Europa, farà sosta in via De Gasperi (e questa sarà una prima opportunità per chi vuole raggiungere il presidio ospedaliero), farà il sottopasso di via della Stazione Vecchia e farà sosta-capolinea, per il centro, in piazza Garibaldi. Poi proseguirà ancora, lungo il sottopasso, via IV novembre, via Roma (con fermata davanti all’ospedale Lotti) e ritorno al parcheggio dei cimiteri.
L’alternativa. Il piano della sosta è supportato anche da idee e progetti che permettono di non utilizzare l’auto. Le piste ciclabili che, presto, diventeranno una specie di ragnatela in ogni angolo della città (è in fase di realizzazione quella che da viale Italia arriva al Cineplex): opere per 250mila euro. E il sistema di bici a noleggio, sparsi in 5 stazioni (ai due parcheggi scambiatori, alla stazione, all’ospedale e davanti al Comune): un progetto da centomila euro.
I provvedimenti. Non solo la rimodulazione delle tariffe. L’ultimo piano del fast-park avrà sbarre e una cassa automatica per pagare, al termine della sosta, solo il tempo effettivo. Lo stesso avverrà anche in piazza della Solidarietà, dove i posti a pagamento sono stati aumentati: ce ne saranno una quarantina in più. Cambia la sosta anche nel parcheggio della zona del Dente Piaggio. Attualmente è metà libero e metà regolato con il disco orario. Quest’ultima metà verrà messa a pagamento. «Ci sono troppi servizi in quell’area – dice il sindaco – il museo, PontTech, l’agenzia delle entrate. E altri arriveranno nei prossimi mesi, come la biblioteca, l’Erasmus. Con la sosta a pagamento vorremmo attivare un po’ di circolazione. Al momento, non si trova mai posto in quell’area». Infine lo spiazzo sull’argine (usato abusivamente come parcheggio libero): sarà sistemato e, per buona parte adibito alla sosta. Non a pagamento.

Pontedera: la Citta’ che cambia

mercoledì, settembre 9th, 2009

Lo speciale realizzato dal quotidiano “Il Tirreno” su “La città che cambia” pubblicato in cronaca do Pontedera il 4 settembre 2009

Le lottizzazioni sono tante. Millozzi: “Nei progetti vorrei risparmio energetico, verde qualificato e materiale bio” “Le nuove case? Siano ecologiche”
Il sindaco lancia la sfida ai costruttori: servono idee innovative

PONTEDERA. La città del futuro, quello più prossimo, dovrà tenere in considerazione i temi dell’innovazione, della qualità della vita, del risparmio energetico e della riduzione delle immissioni nell’aria. Insomma, dovrà essere eco-sostenibile. È la sfida che lancia il sindaco Simone Millozzi, in parte al suo apparato amministrativo. Ma, soprattutto, ai professionisti che si cimenteranno con le nuove, importanti lottizzazioni che il piano urbanistico prevede.
«L’ho detto in campagna elettorale e lo ribadisco – sottolinea Millozzi – il piano regolatore non sarà cambiato, semmai ci sarà qualcosa da migliorare, ma le linee guida restano quelle approvate».
Ed è per questo che vorrebbe dare un’impronta diversa a quei progetti che avranno forte impatto sul territorio.
«Dovranno rifarsi a questi temi – spiega – avere idee fresche. Nel futuro di Pontedera ci sono progettazioni di interi quartieri. Mi piacerebbe avere un confronto con i progettisti, con gli impresari delle aziende di costruzioni, fare verifiche con le città dove queste linee sono già state percepite».
Pensa, Millozzi, a progetti che abbiano in primo piano la qualità della vita della gente: aree verdi, costruzioni con criteri di risparmio energetico, con tetti “verdi”, pannelli fotovoltaici.
«Vorrei ritrovare questo spirito nei progetti di grande respiro che coinvolgono la città». Insomma, il primo passo potrebbe essere il confronto proprio con gli operatori: un tavolo dove studiare insieme certe ipotesi, studiare come applicare le innovazioni che già le leggi regionali prevedono.
«Per quel che riguarda le opere che l’amministrazione pubblica progetterà da ora in avanti – conferma il sindaco – queste idee saranno le nostre linee-guida. Ma mi piacerebbe molto che la stessa strada fosse percorsa dai privati. Qualcuno obietterà che occorrono più risorse. E questo, in parte è vero. Ma credo anche che, nel tempo, aver raccolto questa sfida, possa trasformarsi in un vantaggio per tutti». (altro…)