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Considerazioni sull’applicazione dell’Imu bis

lunedì, aprile 23rd, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” del 23/4/2012

lunedì 23 aprile 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
«Imu-bis? No Piuttosto rinunciamo a nuove opere»

PONTEDERA– «Basta imposte che pesano sulle tasse dei cittadini. Anche a costo di rinuciare a fare qualche opera pubblica in più». Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, reagisce così all’ipotesi – al momento solo ventilata – di dare ai Comuni la possibilità di aumentare le tasse che gravano sulla casa, con l’intento di incamerare soldi da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, che altrimenti rimarrebbero solo sulla carta. L’ipotesi di una Imu-bis è stata avanzata ieri:i Comuni, secondo questa idea, potrebbero portare l’aliquota fino al 5 per mille (con lo stesso sistema di calcolo della aliquota base). I soldi che ne deriverebbero, sarebbero utilizzati dagli stessi Comuni, per finanziare opere da destinare ai cittadini: dai parcheggi agli asili, dalle strade alle biblioteche.«A prima vista – dice Millozzi – mi sento di dire no. Un no netto all’ennesima occasione di trasformare gli enti locali, i Comuni, quelli più vicini ai cittadini, in una sorta di gabellieri dello Stato. Le decisioni che sono state appena ventilate dalla stampa, vanno viste nel merito, ma finanziare opere pubbliche sulle spalle, ancora una volta, dei cittadini, non mi convince.
Preferisco non farle quelle opere pubbliche».Millozzi va anche oltre, nell’analisi della situazione. Più volte, fino a oggi, lui come tutti i suoi colleghi dell’Unionedella Valdera, degli altri Comuni della provincia di Pisa, hanno puntato il dito sul patto di stabilità. «Ecco – dice – questo è uno strumento che, davvero, blocca le nostre azioni. Ci sono imprese edili che hanno lavorato per le amministrazioni locali e che non possono riscuotere i loro crediti; ci sono cantieri che non possono essere aperti, perché non siamo in grado di pagare le ditte. Se davvero si vogliono realizzare opere pubbliche, il governo deve trovare il sistema di allentare la morsa del patto di Stabilità. Nelle casse dei Comuni i soldi ci sono. Ma non si possono spendere: questo è il vero ostacolo. Far pesare sulle spalle dei cittadini, con nuove tasse, ulteriori entrate da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, invece, non è giusto. Dico no».Il Comune di Pontedera, insieme ad altri Comuni della Valdera, per far partire – o proseguire – alcuni grossi progetti urbanistici, alcuni anche di interesse primario per la comunità, senza dover sottostare ai vicoli previsti dal Patto, hanno passato tutto l’iter all’Unione della Valdera, non dopo aver ottenuto, un riconoscimento giuridico da parte della Cassa depositi e Prestiti. E stato, questo il primo caso in Italia: un caso che ha aperto una via nuova e alternativa all’immobilismo che le amministrazioni locali devono sopportare, a causa dei vicoli di bilancio.
(e.ch.)