Sull’articolo pubblicato da un quotidiano sui rifiuti e su Capannori

Sulla cronaca locale della Nazione del 4 novembre leggo una dichiarazione dell’assessore all’ambiente del Comune di Capannori (Lucca) relativo al riciclo dei rifiuti e nel quale ci sono delle considerazioni critiche sulla raccolta a Pontedera. In primo luogo invito l’assessore a rileggere le mie considerazioni senza estrapolarle dal contesto del consiglio comunale nelle quali sono state pronunciate. E’ difficile giudicare una frase senza contestualizzarla. Premesso questo vorrei invitare lo stesso che si vanta delle sue percentuali di raccolta differenziata, a riflettere sul ciclo della materia: differenziare non è fare riciclo! L’assessore vuole far credere che con una differenziazione dell’80% (dato che non contempla il fenomeno della trasmigrazione del rifiuto nei comuni limitrofi) tutto sia ritrasformato in materia prima secondaria. Sarebbe interessante conoscere i dati sulla percentuale effettiva di riciclo; solamente questo dato, se mi è consentito, ci può fornire una valutazione oggettiva sulla bontà dell’intero processo.
A Capannori il cittadino differenzia, il Comune raccoglie e trasporta nei centri di raccolta. Il Centro di raccolta smista e ri-cicla. Il rifiuto, una volta differenziato comunque non sparisce, ma occorrono impianti per la gestione. Capannori dove mette questi rifiuti pur differenziati? In quali impianti? Qual’è il costo reale complessivo di tale servizio considerando anche i costi del porta a porta? Dunque caro assessore non è solo l’ecotassa a pesare sulle tasche dei cittadini.

Inoltre il principio di autosufficienza e prossimità che tutti gli enti locali dovrebbero seguire indica la necessità di creare impianti il più possibile vicini. La Provincia di Lucca ha il compito di individuare un sito per la realizzazione di un impianto di compostaggio (dove vanno i rifiuti organici differenziati).

Credo infatti che sia inutile oltrechè gravoso per le tasche dei cittadini avere una alta percentuale di raccolta differenziata e non avere, al contempo, un impianto di compostaggio dove conferirla. Mi risulta che nella provincia di Lucca e a Capannori non stanno trovando al momento un luogo adatto per questo impianto e tutt’oggi i rifiuti organici emigrano. L’Assessore che si erge a maestro ed esempio di buona gestione dovrebbe preoccuparsi della incapacità delle forze politiche democratiche locali a chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti, almeno per quelli urbani.

Il Comune di Pontedera ha fatto scelte significative in termini di gestione dei rifiuti con grande senso di responsabilità. Infatti oltre ad avere un’area dedicata allo smaltimento e al riciclo dei rifiuti ha in corso la gara per l’aggiudicazione dei lavori necessari a realizzare un nuovo impianto di compostaggio anaerobico capace di conferire 44 mila tonnellate annue per un importo complessivo di 16 milioni di euro. Con questo investimento diamo una risposta a tutti quei comuni che giustamente decidono di investire per potenziare la raccolta diffrenziata. Diamo una risposta solidale e collettiva perché credo che questo rappresenti una scelta di buon governo del territorio.

Considerato che l’assessore dice di non voler insegnare niente agli altri e pur tuttavia cita Pontedera come città che non raggiungendo la percentuale del 65% di differenziata entro il 2012 dovrebbe mettere l’ecotassa regionale mi permetto allo stesso modo di far riflettere l’assessore sul fatto che a Capannori e nella zona alcuni industriali parlano di emergenza sullo smaltimento dei loro rifiuti non riciclabili (vedi Antonio Pasquini titolare della «Cartiera Lucchese spa» e vicepresidente di Assocarta in un articolo uscito su La Nazione il giorno 11 ottobre 2011 sulla Cronaca di Lucca). Pasquini infatti non vede alternative alla delocalizzazione delle aziende lucchesi se il problema dello smaltimento dei rifiuti non troverà rapide soluzioni. Perché l’assessore di Capannori non si preoccupa delle conseguenze che deriveranno sui posti di lavoro se quanto minacciato avvenisse? Forse dovrebbe preoccuparsi meno di Pontedera e invece cercare di trovare soluzioni veramente compatibili ecologicamente ed economicamente per la propria comunità.

Pontedera 4 novembre 2011

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3 Risposte a “Sull’articolo pubblicato da un quotidiano sui rifiuti e su Capannori”

  1. Antonio ha detto:

    Egregio sindaco, sarebbe molto interessante se lei o gli altri utenti virtuali di questo forum pubblicaste le dichiarazioni dell’assessore Ciacci e non solo articoli stampa presi quà e là per tentare inutilmente di giustificare la vostra mala gestione dei rifiuti. A Pontedera esiste un impianto di compostaggio ?? Lo domandi ai miei vicini di S.Lucia, di Pardossi o di Lavaiano come funziona bene. Lo avete costruito, pagato e non ha mai funzionato a dovere, quello che esce va direttamente in discarica.
    Il comune di Capannori almeno invia il proprio compost a 30min dal proprio comune in un nuovo impianto che produce terriccio.
    Ogni comune dovrebbe avere il proprio impianto di compostaggio ? Quindi Lari, Palaia, Cascina, Ponsacco, Pisa ecc. dovranno attrezzarsi per avere il proprio impianto ? ma per favore…
    Lei e l’utente Mercuzio avete attaccato ripetutamente ed in modo confusionario il comune di Capannori, adesso meditate sulla risposta ricevuta (se avete un minimo di umiltà).

  2. Tecce Simona ha detto:

    Come fa a fare certe affermazioni:

    “Forse dovrebbe preoccuparsi meno di Pontedera ed invece cercare di trovare soluzioni veramente compatibili ecologicamente ed economicamente per la propria comunità”

    E’ stato proprio lei ad attaccare ripetutamente l’Amministrazione Comunale di Capannori sulla stampa, in consiglio comunale ed adesso li accusa per “LESA MAESTA'” ?
    A Pontedera accumuliamo solo immondizia nelle varie discariche, importiamo rifiuti da tutta la Toscana svendendo il nostro ambiente, facciamo credere di avere un impianto di compostaggio quando invece non ha mai funzionato correttamente e ciò che esce finisce direttamente in discarica. Aver speso soldi in un simile impianto non è spreco ?
    Mi auguro che il fututo nuovo impianto di compostaggio funzioni a dovere (visto che è pagato con i soldi anche delle mie tasche) così come mi auguro che possiate imparare molto da Capannori sulla gestione dei rifiuti.

  3. Enrico ha detto:

    Trovo questa sua risposta indispettita molto preoccupante:
    a Capannori dovrebbero preoccuparsi per il danno economico derivante dal fare raccolta differenziata ?
    “Credo infatti che sia inutile oltrechè gravoso per le tasche dei cittadini avere una alta percentuale di raccolta differenziata e non avere, al contempo, un impianto di compostaggio dove conferirla.” Quì a Pontedera avete la coscienza a posto ?! Raccogliamo “umido” in cassonetti dedicati, li trasportiamo nell’impiano di Gello (costato milioni di euro e non funzionante), quello che esce finisce in discarica. Che bellezza! almeno loro lo trasportano a 30min in un impianto moderno. Crede che la capacità del futuro impianto di compostaggio di Pontedera abbia sufficiente capacità per trattare tutto l’umido raccolto dalle nostre zone. A me sembra decisamente insufficiente ma sicuramente costerà non poco.

    (spero il mio commento compaia prima di Natale sul vostro blog)

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