Archive for the ‘Unione Valdera’ Category

Sulla rimodulazione delle centrali operative del 118 in Toscana

lunedì, novembre 25th, 2013

Dichiarazione del sindaco di Pontedera (e Presidente della Società della Salute della Valdera) Simone Millozzi

Apprendo dalla stampa, che l’assessore al diritto alla Salute della Toscana Luigi Marroni avrebbe annunciato alcune novità relative alla collocazione delle centrali operative del 118, dopo aver ricevuto la relazione finale della Commissione incaricata.

Si prospetta, secondo queste notizie di stampa, la possibilità che le centrali siano 6 fino al 2016. Vengono date come sedi certe: Firenze, Pistoia, Arezzo, Viareggio e Siena. Mentre sarebbe da definire l’ultima sede tra Livorno e Pisa.

Premesso che ritengo giusta una riorganizzazione di questo servizio, alla luce delle difficoltà economiche e delle politiche di revisione e di riduzione della spesa pubblica. E’ opportuno però che le logiche alla base di queste scelte non vengano dettate da mere rivendicazioni e localismi ma siano fatte sulla base di razionalità, di efficacia e di merito.

Come abbiamo già avuto modo di far rilevare, Pontedera è baricentrica, rispetto all’area Vasta Nord-Ovest nella quale deve essere individuato l’ultima centrale operativa. E’ quella che ha oggettivamente tutti i requisiti per rispondere meglio alle esigenze richieste: ha già gli spazi pronti e adatti ad ospitare la nuova centrale operativa 118, è già dotata di collegamenti con le fibre ottiche, ha una esperienza consolidata fin dal 1995 essendo stata la prima centrale operativa in Toscana (e sul suo modello si sono formate le successive e analoghe realtà presenti oggi in regione), gestisce già una popolazione di 400 mila abitanti, ha una posizione geografica ed infrastrutturale baricentrica, ha costruito negli anni procedure e piani di intervento con tutte le altre strutture dello Stato, è collocata su un territorio sede di Dea (dipartimento di emergenza e accettazione con neurochirurgia, cardiochirurgia e neonatologia), impiega già personale formato e altamente qualificato. Per tutte queste ragioni sarebbe opportuno, nell’interesse generale di efficacia e di risparmio della riorganizzazione, che fosse scelta Pontedera come sede della sala operativa del 118. Mi auguro che non si inneschino ancora una volta sterili e becere rivendicazioni campanilistiche che tanti danni hanno fatto a questo Paese e che la buona politica, e la Regione, sappiano guardare al bene collettivo prima che alle rivendicazioni corporative e localistiche.

Pontedera, 21 novembre 2013

Il Presidente dell’Unione Simone Millozzi invita i cittadini a votare positivamente ai referendum sulle fusioni dei comuni. “Si alla fusione dei comuni in Valdera: l’unione fa la forza, sempre”

venerdì, ottobre 4th, 2013

Voglio esprimere la mia positiva opinione relativamente al percorso di fusione tra alcuni comuni della Valdera, sui quali i cittadini saranno chiamati ad esprimersi nelle prossime ore. Mi auguro che i cittadini diano il loro assenso a queste fusioni partecipando alla consultazione referendaria. L’Unione, lo abbiamo già detto da tempo, guarda con grande attenzione a questo progetto innovativo di riforma istituzionale e che parte dai territori; un percorso che va nella giusta direzione della razionalizzazione delle risorse e dell’ottimizzazione delle strutture. Tutto ciò è stato reso possibile anche dal dialogo e dalla condivisione sempre più forte degli stessi servizi e delle stesse attività. L’Unione della Valdera in questi anni ha avuto una funzione fortissima di condivisione, di amalgama, di relazione tra le istituzioni di questo territorio. E ritengo soprattutto che l’Unione abbia fatto comprendere proprio agli stessi cittadini di essere tutti parte di una stessa comunità, di uno stesso territorio e di uno stesso destino. Oggi è grazie all’esistenza di questo contenitore che registriamo una grande e nuova capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali. E all’interno dell’Unione questo progetto di fusione deve rafforzarsi e consolidarsi. La Valdera è uno dei territori della Toscana dove questi progetti di fusione sono stati più numerosi. Ciò non è casuale ed è il segno della coesione, del senso della comunità, che siamo riusciti a costruire. A chi è contrario vorrei far semplicemente notare che nei periodi di crisi chi resta fermo è perduto. La conservazione è proprio rimanere fermi sperando che altri risolvano i nostri problemi. Chi vuole vivere di rendita sceglie l’immobilismo: peraltro sarebbe anche un modo più comodo di perpetuare posizioni di rendita politiche e sociali. Chi sceglie il cambiamento lo fa per migliorare la vita ai suoi cittadini. Penso che questa sia anche la migliore risposta all’antipolitica o comunque alla politica che non vuole decidere e che rifiuta ogni possibile riforma o possibile soluzione dei problemi. Dobbiamo continuare questa azione di contenimento dei costi attraverso una migliore organizzazione delle istituzioni: nell’interesse dei nostri cittadini che hanno già capito l’importanza dell’unità. L’Unione fa la forza: sempre.

Valdera, 4 ottobre 2013

Il Piano regionale dei rifiuti è positivo: ruolo importante per il nostro territorio

lunedì, settembre 23rd, 2013

Dichiarazione del sindaco e presidente dell’Unione Valdera, Simone Millozzi

L’assessore regionale all’ambiente, Annarita Bramerini, ha illustrato ai sindaci presenti al Consiglio dell’Anci Toscana i contenuti del nuovo “Piano regionale di gestione dei rifiuti e bonifica dei siti inquinati”. Il Piano contiene molti obiettivi positivi e ambiziosi, rispetto alla situazione attuale media dei comuni toscani. Nel piano si delinea come dovrà essere la gestione dei rifiuti nella nostra regione nel 2020. Tra gli obiettivi c’è quello di portare la raccolta differenziata al 70% contro il 39% attuale e di ridurre il conferimento in discarica dal 42% al 10%. Si conta anche di aumentare il recupero energetico e di realizzare gli impianti di termo-valorizzazione in avanzato stato autorizzativo, e che comunque diminuiranno dai nove attuali a sette.

Le scelte subiranno i naturali affinamenti in Giunta e nel Consiglio Regionale prima dell’adozione ma posso esprimere già un giudizio in qualità di sindaco di Pontedera e di presidente dell’Unione della Valdera, un territorio che conta 120 mila abitanti.

La mia impressione è che questo Piano sia molto positivo e ambizioso. Mi sembra che risponda positivamente alle esigenze dei cittadini e dei territori con l’obiettivo di favorire la riduzione dei rifiuti e di conseguenza anche degli impianti.

Mi auguro che la Regione continui su questa strada e coinvolga sempre anche i comuni in questo percorso. Il Comune di Pontedera e la Valdera, che in questi anni hanno saputo dare dimostrazione di grande responsabilità e di buone pratiche, vogliono continuare ad essere protagonisti responsabili e positivi di queste scelte politiche. Nella nostra zona vanno valorizzate le esperienze delle filiere del riciclo e del recupero dei materiali. Abbiamo un territorio che in pochi anni ha saputo interpretare l’esigenza di far incontrare il mondo della ricerca e del sapere (come pont-lab, pont-tech, Revet) con il mondo imprenditoriale più virtuoso. Da ciò sono nati percorsi che fanno di questa realtà una delle più avanzate nel campo del riciclo, del riuso e dello sviluppo di “materie prime seconde”. Pontedera e la Valdera si candidano ad essere sede di sperimentazioni ancora più avanzate che puntino decisamente su politiche del riciclo creando su questa una nuova filiera industriale della “green economy” capace di portare nuova occupazione e sviluppo. La Toscana riducendo il numero di impianti e discariche farà un salto di civiltà e qualità. Adesso compete a tutti, cittadini, istituzioni, forze politiche, riempire di contenuti e di volontà questo Piano. Se l’obiettivo di tutti sarà quello di ridurre i rifiuti e di gestirli in maniera più ecocompatibile possibile, allora credo che questo traguardo sarà alla nostra portata.

Pontedera, 20 settembre 2013

La Pace prima di tutto

venerdì, settembre 6th, 2013

Intervento del sindaco e Presidente dell’Unione Valdera Simone Millozzi

In queste ore si odono tristi echi di guerra nel Mare Nostrum, nel Mediterraneo. Dopo la stagione dei movimenti in molti degli stati della sponda meridionale ora la crisi in Siria rischia di travalicare i confini e coinvolgere le grandi potenze mondiali. Non si può scherzare con la Pace. Questo è il momento di fermare la guerra.

Per questo anche Pontedera aderisce all’appello di Papa Francesco a fermare la violenza e l’escalation. Il pontefice ha invitato tutti, fedeli e non credenti, ad una giornata di mobilitazione, il prossimo 7 settembre, a cui stanno aderendo molte personalità di tutte le aree politiche, di tutte le fedi e di tutti i Paesi del mondo. Anche la nostra città e il nostro territorio aderiscono a questo appello lanciato domenica all’Angelus in piazza San Pietro, accolto con grande rispetto ed attenzione, non solo tra i cristiani.

II 7 settembre sarà una giornata di riflessione, di preghiera e di digiuno. Ognuno parteciperà con le proprie idee e con la propria sensibilità. Spero che comunque ognuno con il suo credo e le sue convinzioni partecipi ad un momento di riflessione collettiva e planetaria. Condivido il senso degli appelli di tanti esponenti nazionali e di tante personalità: capire cosa sta accadendo, dobbiamo cercare di aprire un grande dibattito pubblico che consenta all’Italia di definire una proposta politica su scala europea. Serve coinvolgere cittadini, associazioni e istituzioni a tutti i livelli. Abbiamo bisogno di mettere le istituzioni democratiche della comunità internazionale nella condizione di operare tempestivamente ed efficacemente per la risoluzione pacifica dei conflitti, il disarmo, la sicurezza umana e la costruzione della pace. Il digiuno è, simbolicamente, anche un gesto di vicinanza a tutti quei bambini, quelle donne e quegli uomini che sono precipitati nell’inferno della guerra in Siria, in Medio Oriente, e nel mondo intero. Ma il digiuno, è anche un atto politico contro la minaccia di un nuovo conflitto mondiale, è un gesto di protesta contro l’ingiustizia dilagante e contro l’ipocrisia nonché un atto di penitenza, di autocritica, di riconoscimento delle proprie responsabilità. Uso le parole di Flavio Lotti coordinatore nazionale della Tavola della Pace: ”Forse non potevamo fare altro ma, di fronte a tragedie così grandi, non ci possiamo auto-assolvere”.

Mi auguro che anche nel nostro territorio i cittadini, le associazioni, le forze politiche, partecipino, riflettano, si mobilitino per far sentire la propria voce contro la guerra, che non è mai inevitabile.

Pontedera, 4 settembre 2013

Il Presidente dell’Unione Valdera Simone Millozzi: continueremo uniti, da soli non si va da nessuna parte. All’Unione le deleghe finora gestite dalla Provincia.

martedì, luglio 2nd, 2013

I sindaci dell’Unione Valdera, a 4 anni e mezzo dalla nascita del nuovo ente, si sono ritagliati uno spazio di tempo dedicato per ridefinire una strategia unitaria per il futuro prossimo, alla luce dell’esperienza sin qui maturata, dei nuovi vincoli normativi, dei processi di fusione attivati tra alcuni comuni aderenti all’Unione. Pur nell’incertezza data dai processi di carattere nazionale e regionale volti a riorganizzare il sistema delle autonomie locali, i sindaci della Valdera hanno ritenuto necessario tornare ad approfondire ed aggiornare gli obiettivi che sono alla base di questo processo di integrazione strategica, di cui la nostra realtà rappresenta, com’è noto, una delle punte più avanzate a livello regionale e nazionale. Tutti i sindaci intervenuti (erano presenti tutti, con la sola eccezione del sindaco di Lajatico indisponibile per malattia) hanno confermato la validità della strada intrapresa con la costituzione di un organismo in grado di governare le questioni che interessano il nostro territorio; soprattutto i sindaci che hanno aperto un percorso che potrà portare i rispettivi comuni alla fusione hanno evidenziato come la loro scelta sia diretta a rinforzare l’Unione, semplificandone le dinamiche interne. E’ di tutta evidenza che l’unificazione di alcuni comuni non può sostituire in alcun modo la valenza di un ente sovra-comunale: con la nascita dell’Unione Valdera, è tornata al territorio ed alle sue rappresentanze la possibilità di confrontarsi e decidere su politiche che assumono valore e significato soltanto a livello di area. Lo sviluppo economico, la promozione del turismo, le politiche educative, sociali, per la salute, la tutela ambientale, etc. hanno infatti senso se trattate ad un livello dimensionale adeguato, che possa attuare quanto elaborato a livello di indirizzo politico; senza contare il ruolo significativo che la Valdera ha assunto in contesti di livello superiore, dove il sindaco delegato è accolto con la considerazione che compete ad un territorio di 120.000 abitanti. I sindaci hanno confermato la volontà di proseguire e rinforzare il percorso di integrazione, andando al progressivo superamento delle geometrie variabili e rinforzando la struttura direzionale di un’organizzazione che con 30 milioni di bilancio di parte corrente e quasi 200 dipendenti (pressoché tutti provenienti dai comuni della Valdera) a disposizione rappresenta una realtà di assoluto rilievo. A breve i sindaci, grazie all’intenso lavoro svolto tra il 24 e 25 giugno, adotteranno un documento di valenza strategica per un ulteriore potenziamento dell’Unione, consapevoli che, in un difficilissima contingenza socio-economica, grandi o piccoli che siano gli enti, da soli non si va da alcuna parte.

Venerdì prossimo sarà a Pontedera l’assessore regionale alle riforme istituzionali Vittorio Bugli, insieme ai Presidenti di alcune tra le più rappresentative Unioni presenti in Toscana. Sarà quella l’occasione per l’Unione di chiedere alla Regione l’attribuzione di competenze, risorse e deleghe provinciali che possono essere esercitate soltanto ad un livello come quello della Valdera: lavoro e formazione professionale, agricoltura, edilizia scolastica, solo per citare le materie più rilevanti.

Valdera, 26 giugno 2013

Sul cantiere per l’adeguamento delle fognature a Montecastello

mercoledì, giugno 12th, 2013

confStampa-Mcastello-lavori-fognaturaOggi a Montecastello viene formalmente aperto il cantiere per la realizzazione dell’adeguamento della fognatura nella suddetta frazione e per l’esecuzione dei lavori propedeutici alla realizzazione del depuratore. Si tratta di opere importanti per la frazione che erano attese da tempo e che miglioreranno notevolmente la qualità della vita dei cittadini della frazione.

Il cantiere sarà localizzato al di fuori del centro storico e precisamente interesserà le seguenti vie: via Sotto la Torre, via IV Novembre e piazza Vittorio Veneto.

I lavori sono stati assegnati alla ditta che ha vinto l’appalto, la “G.Toniolo” Impianti e Lavori Edili Soc. Coop. con sede a Grosseto in via Siria, 57, per l’importo di € 329.313,38 oltre Iva al netto del ribasso del 23,86%, oltre ad € 12.000,00 per oneri della sicurezza.

I lavori avranno una durata contrattuale di 150 giorni lavorativi consecutivi (che corrispondono circa a 7 mesi e mezzo). Da contratto quindi questi lavori dovrebbero terminare entro i primissimi mesi del 2014.

Si tratta di opere importanti e attese da tempo nella frazione – ha commentato il sindaco Simone Millozzi -. L’Amministrazione Comunale ritiene di effettuare un primo lotto dei lavori per la sistemazione definitiva dell’assetto fognario della frazione, consistente nel canalizzare adeguatamente gli scarichi esistenti, e confluire i medesimi in maniera adeguata. Successivamente sarà realizzato, parallelamente al Rio Filetto, un ulteriore collettore fognario nel quale saranno recapitati gli scarichi dei nuovi interventi edilizi e di tutti i fabbricati attestanti la via della Pineta e il vicolo della Pineta.

Dopo la realizzazione dei vari collettori fognari, si provvederà alla realizzazione dell’impianto di depurazione da ubicarsi secondo le disposizioni che verranno concordate in fase di stesura del progetto del secondo lotto”

Soddisfazione per la partenza dei lavori è espressa anche dal vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Massimiliano Sonetti.

Pontedera, 12 giugno 2013

Sul caso di tubercolosi

martedì, giugno 4th, 2013

Un caso di tubercolosi è stato riscontrato sul nostro territorio. Come è noto si tratta di un bambino che frequenta una scuola elementare del nostro territorio. Il bambino, dalla pediatria di Pontedera, è stato trasferito presso l’ospedale Meyer di Firenze. A lui e alla sua famiglia va il nostro augurio di una pronta e sicura guarigione. Il personale medico ed infermieristico dell’igiene e sanità pubblica della Valdera ha effettuato immediatamente l’indagine epidemiologica, dalla quale non sono emersi fattori di rischio particolari.

Sono stato costantemente e correttamente informato su tutta la vicenda dalle autorità sanitarie che si stanno occupando del caso. Tutte le precauzioni sono state prese e attualmente è in atto da parte delle autorità sanitarie il monitoraggio e il controllo nei confronti di tutti i soggetti che sono stati vicini al bambino. Ovviamente i compagni di classe del bambino, i loro genitori, e gli insegnanti sono già stati avvertiti e parteciperanno ad un incontro con le autorità competenti.

Seguo costantemente la vicenda e con attenzione.

Ho ricevuto tutte le rassicurazioni e pur mantenendo il giusto riserbo sull’episodio posso dire che non ci sono motivi di allarme e di preoccupazione. Si tratta di eventi purtroppo non rarissimi: sono stati 45 i casi di tubercolosi in provincia di Pisa registrati l’anno scorso. Ciò dimostra, dicono le autorità competenti che il “microrganismo è ubiquitario ed i presidi terapeutici rendono la malattia aggredibile e curabile”.

Pontedera, 4 giugno 2013

Sulla fusione di comuni, sulle funzioni delle Province e sull’Unione

venerdì, maggio 31st, 2013

Intervento del sindaco e presidente dell’Unione Simone Millozzi

In un momento di grande crisi e di grandi incertezze istituzionali e politiche, dal territorio della Valdera giungono positivi segnali. Non potrei descrivere in altro modo le notizie, di questi giorni, di una nuova proposta di fusione avanzata dai tre comuni di Capannoli, Peccioli e Palaia.

E’ una buona notizia per tutti. La Valdera sta dando un segnale positivo e di grande maturità. E’ possibile intervenire sulle geometrie istituzionali nel nome del risparmio, dell’unità, della riorganizzazione territoriale. Mi sembra molto positivo che questi messaggi giungano da un territorio che ha sperimentato negli anni recenti un percorso importante di crescita comune. Un territorio dove 15 comuni, costituendo la prima Unione di Comuni in Toscana, hanno messo insieme parte delle proprie funzioni nell’interesse dei cittadini, per migliorare la qualità della vita di tutti. Non è un caso che la Valdera sia l’area della Provincia di Pisa che ha visto crescere con più forza i residenti. Non è un caso che sia il territorio che ha saputo farsi forza di questa unità ottenendo grandi risorse e positiva attenzione dagli enti regionali.

Ritengo, come ho già spesso sottolineato, che l’Unione abbia anche avuto il merito di aver fatto comprendere ai cittadini di essere tutti parte di una stessa comunità, di uno stesso territorio e di uno stesso destino. Oggi, grazie all’esistenza di questo contenitore, registriamo una grande e nuova capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali.

Del resto queste fusioni non hanno e non devono avere solo una motivazione economica, pur importante. La strada delle fusioni è giusta anche perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Perché ci fornisce strumenti più adeguati alle sfide del futuro.

E infatti noi ci candidiamo con forza, nella nostra dimensione ottimale di territorio della Valdera, come Unione, a gestire alcuni dei servizi che fino ad oggi ha gestito la Provincia. Dobbiamo immediatamente aprire un tavolo con la Regione Toscana nel quale si parli di questa prospettiva ragionando, nel merito, di competenze, funzioni e risorse. L’Unione rappresenta la soluzione ideale perché è una forma associativa “dal basso”, che non comporta costi politici e ha come obiettivo la semplificazione delle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e delle attività. Penso che questa sia anche la migliore risposta all’antipolitica o comunque alla politica che non vuole decidere e che rifiuta ogni possibile riforma o possibile soluzione dei problemi.

Il prossimo 28 giugno a Pontedera, si terrà un incontro delle Unioni di Comuni della Toscana con l’assessore regionale alle riforme istituzionali, al federalismo e ai rapporti con gli enti locali, Vittorio Bugli. Le Unioni Toscane incontrano Bugli ed è l’occasione ideale peer chiedere con forza un ruolo nello scenario che si aprirà con l’eliminazione delle Province. Si tratta di un tema di strettissima attualità. La Valdera in questa partita sta giocando e vuole giocare un ruolo chiave.

Per questo è importante percorrere entrambe le strade: la scelta di fondere comuni semplificando e la scelta di dare forza alle unioni. E’ una prospettiva stimolante e giusta, che tiene in piedi il ruolo delle istituzioni democratiche consentendo anche gli agognati risparmi.

Noi siamo molto contenti e soddisfatti dell’azione dell’Unione. Se non ci fosse stata l’Unione della Valdera il nostro territorio non avrebbe visto la crescita che ha avuto e avrebbe pagato con maggiore durezza la crisi in atto.

Mi auguro che l’incontro del 28 giugno rappresenti un momento utile a tutti per riflettere e per consolidare la strada intrapresa. Si sta parlando di riformare le istituzioni locali che sono particolarmente importanti. Sono il presidio dello Stato più vicino ai cittadini. E mai come oggi hanno difficoltà anche loro a rispondere, a causa delle risorse sempre più limitate, alle esigenze della gran parte del Paese. La disaffezione dei cittadini verso il voto alle amministrative, registrato nei giorni scorsi, deve farci riflettere. Il ruolo dei comuni è l’ultimo argine alla frammentazione e l’ultimo strumento di coesione sociale. Questi segnali ci indicano che non abbiamo più tempo. La Valdera è pronta a prendersi le sue responsabilità. Fino in fondo.

Pontedera, 30 maggio 2013

Sul servizio unificato di Polizia Municipale

martedì, maggio 14th, 2013

Dichiarazione del Presidente dell’Unione Simone Millozzi

In relazione a quanto affermato dai consiglieri di “Valdera Civica”, relativamente al servizio di Polizia Municipale unificata è opportuno precisare quanto segue. Innanzitutto, dai dati e dagli incontri tenuti in Prefettura in questi mesi non si evidenzia alcuna “escalation di furti e rapine” e nemmeno di altri eventi delittuosi. A noi non risulta un peggioramento della situazione dell’ordine pubblico nel nostro territorio, nonostante la situazione di crisi grave che nel Paese sta determinando eventi molto preoccupanti. Prendere a pretesto alcuni e ben delimitati eventi per attaccare una riorganizzazione così importante e strategica del servizio di Polizia Municipale è veramente strumentale e demagogico e, soprattutto, è contro gli interessi reali della popolazione che vive nel nostro territorio. Ciò premesso vorremmo anche precisare che il ruolo della Polizia Municipale della Valdera, nel contrasto della criminalità, è commisurato alle forze di cui questa dispone e si inserisce in un contesto dove operano altri corpi di Polizia dello Stato. Stabilire un nesso diretto tra criminalità e operato del nostro solo corpo di Polizia Municipale è, anche in questo caso, fuorviante. Fatte tutte queste premesse occorre poi entrare nel cuore del problema: Il ruolo della Polizia locale unificata. E’ possibile, come fa Valdera civica, bocciare una scelta strategica di tale portata sulla base dell’operato dei primi mesi (va ricordato che il servizio ha avuto avvio il 15 novembre scorso)? E’ sbagliato e pretestuoso.

E’ evidente a tutti che c’è bisogno di un periodo di “start up”, di avvio, per sviluppare con la necessaria gradualità una riorganizzazione della polizia locale di questo territorio. Questo periodo non è ancora finito nel senso che le innovazioni apportate sono in fase di consolidamento. Ad esempio la gestione unificata delle contravvenzioni è partita e funziona a pieno ritmo ma non è ancora concluso il controllo delle multe pregresse da parte dei singoli uffici territoriali che le avevano emesse. La scelta di centralizzare il back-office ha già liberato risorse di personale che sono state destinate ad attività più prossime ai cittadini. Quando l’intero percorso sarà andato in porto (e avverrà entro breve) il personale che ogni comune doveva destinare alla gestione delle multe sarà sempre più libero di operare sul territorio. Non solo. Come spesso accade, le migliorie non si colgono ma sono ben presenti nella realtà: Fa più rumore un albero che cade di mille che crescono. Per citare le novità più rilevanti, con il servizio integrato è stato possibile attivare un ufficiale reperibile 24 ore su 24 anche nei festivi, è stato possibile svolgere servizi congiunti su incidenti complessi avvenuti nel territorio della Valdera, è stato possibile spostare l’uso del telelaser contro le infrazioni al codice della strada anche nei comuni più piccoli; sono stati svolti servizi congiunti con l’etilometro e antidroga, da agenti appartenenti ai diversi comuni e ora tutti riuniti nelle squadre di polizia locale della Valdera.

E’ in fase di elaborazione, anche a seguito di un positivo confronto e apporto del personale di vigilanza e delle organizzazioni sindacali, la centrale operativa pensata per dare un supporto logistico continuativo agli agenti di polizia in servizio sul territorio, che si trovano spesso ad operare in condizioni difficili e senza sostegni possibili.

Questo è accaduto e sta accadendo ed evidentemente i consiglieri di Scelta Civica non se ne sono avveduti. Dispiace che invece non si perda occasione per fare demagogia e addirittura sostenere che la situazione dell’ordine pubblico nel nostro territorio sia “degenerata”. Pensano davvero questi consiglieri che con una polizia municipale divisa e chiusa nel proprio orticello comunale la situazione sarebbe migliore?

Valdera, 14 maggio 2013