Cos'è
Antonio Latella dirige Vinicio Marchioni nel ruolo del Re che non è solo un uomo zoppo, gobbo o malvagio: il male è vita, natura, divinità. La malvagità viene rappresentata come bellezza accecante, opulenta, ingannatrice, fatta di seduzione e relazioni pericolose.
Re Riccardo non lotta solo per il trono, ma anche per la sottomissione del femminile, che alla fine sarà la sua rovina, sancita dalla maledizione della Regina madre. La traduzione di Federico Bellini consente di giocare con ritmi e tempi quasi da commedia, richiamando l’Inghilterra vittoriana, e l’adattamento rispetta la complessità della vicenda ampliandola con la figura del Custode, un servitore del male che protegge la bellezza del giardino dell’Eden, pronto a tutto per garantirne la sopravvivenza.
Il cast scelto con cura offre una performance intensa, mettendo al centro il potere della parola shakespeariana. Latella cerca un male che risiede nella bellezza, non nella disarmonia, paragonandolo al “giardino dell'Eden”; ci invita a vedere nel male non bruttezza, ma bellezza, ricordando che «chi tradì il Paradiso fu l’Angelo più bello».