Arte urbana in centro

Il percorso cittadino

PIAZZA UNITA’ D’ITALIA

Mino Trafeli, La Vespa, 2005, bronzo, alpaca e marmo bianco, 300×80 cm

Il complesso scultoreo è stato pensato da Mino Trafeli non solo come una gigantesca panchina per i molti viaggiatori che arrivano in città, ma anche come lode al mito e alla dimensione antropologica del lavoro. Simbolo dell’accostamento tra creatività artistica e dinamicità di un prodotto industriale, l’opera è chiaramente un omaggio al veicolo che ha reso Pontedera famosa in tutto il mondo. Al centro della piazza, sopra un piedistallo circolare, si ergono due masse a forma di parallelepipedo da cui si materializzano le scocche di due Vespe di cui una scolpita in marmo come se fuoriuscisse da una stele dello stesso materiale mentre l’altra come se si incarnasse nel ventre della stele di bronzo. L’opera intende recuperare l’antica funzione socializzante della piazza: il piedistallo non conferisce alla scultura monumentalità, ma cerca di rendere partecipi del suo significato artistico gli spettatori che vi si siedono o che sono spinti all’osservazione del materializzarsi delle scocche della Vespa.

 

VIA DANTE

Ugo Nespolo, Panchine d’autore n°22 e arredo urbano, 2015 travertino chiaro con incisioni sul piano, 180x75x45 cm

Le Panchine d’autore n°22 si inseriscono in un più ampio progetto di riqualificazione urbana dell’asse di Via Dante che unisce il quartiere del centro alla zona della stazione. Altre sculture, dal medesimo motivo grafico a forma di foglia stilizzata, eseguite anch’esse da Ugo Nespolo, sono collocate sulle pareti esterne di alcuni edifici lungo la strada. “L’idea base dei lavori a Pontedera – sottolinea l’artista piemontese – è di portare l’arte nella vita, di rendere i percorsi urbani anche viaggi di una singolare acculturazione visiva non priva di valenze positive rivolte alla valorizzazione del tessuto urbano.”

LARGO PIER PAOLO PASOLINI

Ugo Nespolo, Moons, 2010, scultura con telaio in ferro zincato e pannelli in forex stampato con ritocchi pittorici eseguiti a mano

Facciata Banca Popolare di Lajatico, 2015, pannelli in forex L’intervento site specific in Largo Pier Paolo Pasolini si aggiunge ad una serie di altre operazioni ambientali poste con l’intento di portare l’arte nella vita e rendere i percorsi urbani nuovi. Là dove si ergeva il Cinema Massimo, uno dei luoghi più importanti della vita sociale della città, vi è oggi una banca: al grigiore della storica facciata, Nespolo preferisce un’uniforme e accattivante parete nella quale si apre uno spazio di fantasiose combinazioni galleggianti, segni, forme scattanti e numeri vivacemente colorati. A completamento di questo intervento è stata posta la scultura Moons, rappresentante due semilune sorridenti e spigolose, e quattro panchine i cui segni grafici sovrimpressi e i colori sgargianti si ricollegano all’intervento posto dallo stesso artista nella vicina Via Dante così da creare un dialogo tra i due spazi urbani.

PIAZZA BELFIORE

Emilio Mancini, Monumento ad Andrea da Pontedera,1908, bronzo
Nado Canuti, Sedute in pietra, 2008, travertino 
Nado Canuti, Aquilone in grande parietale blu, 2007, acrilico su muro
L’intervento di wollpainting Aquilone in grande parietale blu si inserisce nell’operazione di forte impatto ambientale denominata Officina Canuti, il cui obiettivo è stato quello di promuovere un’adeguata conoscenza dell’archiscultura e dell’arte contemporanea. Sulla facciata dell’edificio si apre una grande e liscia parete blu, al cui centro fuoriescono forme irregolari e sovrapposte dello stesso colore; in questo “cielo limpido”, l’unico elemento distinguibile è l’aquilone, simbolicamente composto da due triangoli di diverso pigmento. Completano il progetto di arte urbana le Sedute in travertino dello stesso artista che percorrono e delimitano armonicamente il perimetro della piazza, entrando in relazione con la statua commemorativa, posta al centro, di Andrea da Pontedera realizzata da Emilio Mancini.

PIAZZA CAVOUR

Giuliano Vangi, Ragazza in piedi, 2001, bronzo patinato, basamento in porfido, cm 200x100x80

La scultura raffigura una figura femminile che incede altèra con lo sguardo proteso in avanti.

VIA ROMA

Marco Lodola, Testa di Lego, 2020, scultura luminosa in perspex (scatola)

La scultura luminosa, raffigurante un uomo forzuto con la testa a forma di mattoncino Lego, si pone come una prosecuzione ideale della mostra I Love Lego tenutasi a Palp Palazzo Pretorio nel 2021.

PIAZZA CADUTI DIVISIONE ACQUI CEFALONIA E CORFU’

Riccardo Grazzi, Colombe, 2016, bronzo

L’intervento artistico evidenzia il contrasto tra la staticità della fontana realizzata nel 1931 e il volo immaginario delle colombe, sculture in bronzo presenti anche su alcune panchine situate in Piazza Caduti Divisione Acqui Cefalonia e Corfù.

Marco Lodola, Lodobabb, 2017, scultura luminosa in perspex (scatola)

Testimonianza dell’evento Lo Do Land – City of Lights, la scultura luminosa realizzata da Marco Lodola è una reinterpretazione di un’opera dell’artista pontederese Babb, pseudonimo di Giorgio Dal Canto.

PIAZZA CURTATONE E MONTANARA

Pietro Cascella, Il Toro, 2001, marmo bianco, cm 210×200

La scultura raffigura un toro posto su un basamento in cotto e travertino ai lati del quale vi sono due panchine in stile. Il monumento simboleggia la gravosità del lavoro resa dal macigno che l’animale reca sul dorso.

Marco Lodola, Scultura luminosa, 2020, perspex.

La scultura rappresenta la reinterpretazione artistica dell’insegna iconica di Palp Palazzo Pretorio.

 

VIA FRATELLI BANDIERA

Nado Canuti, Albero Parete-Dalla Grande Foglia, 2003, marmo

L’opera esprime la caducità della natura, rappresentata da un’unica foglia rimasta appesa ad un grande albero di marmo bianco.

 

VIA DELLA MISERICORDIA

Kurt Laurenz Metzler, Il Dialogo, 2017, alluminio avionico, cm 130x170x400.

L’opera monumentale, che raffigura un uomo snodabile, si inserisce nell’intervento di riqualificazione di Via Roma ove è rimasta fino al 2021.

 

PIAZZA GARIBALDI

Autori vari, Sedili di pietra, 2005, marmo bianco

Sedili di pietra è un intervento di riqualificazione della piazza risalente al 2005. L’operazione ha coinvolto 16 tra più importanti artisti internazionali che hanno accettato la sfida di reinventare uno spazio sociale attraverso la rielaborazione estetica/concettuale della panca che diviene mezzo di comunicazione.

Loris Lanini, Monumento ai Caduti della Patria, 1971, bronzo

Il monumento, inaugurato nel giugno del 1969, ha subito nel corso del 2005 alcune modifiche strutturali a seguito del progetto di riqualificazione della piazza. Sulla nuova base ottagonale sono state mantenute le iscrizioni ed è stata posizionata una targa che celebra il sessantesimo anniversario della Liberazione d’Italia.

Al centro del complesso marmoreo è posta la scultura in bronzo di Loris Lanini (1971) raffigurante un’idea di “Pietà laica”: una giovane donna, con gli occhi chiusi su un volto mesto ma fiero, tiene sulle ginocchia il figlio sacrificato, simbolo della purezza ideale dell’uomo. Il calco in gesso, maiolicato e dipinto, utilizzato dall’artista per la fusione in bronzo è conservato nella prima nicchia della navata sinistra del Duomo.

Completa il monumento l’opera Colomba per la pace eseguita da Nado Canuti nel 2017: una catena in ferro proveniente dal vecchio complesso, si innalza trascinata da una colomba in volo, simbolo di libertà.

 

VIALE RISORGIMENTO

Enrico Baj, Il Muro di Pontedera, 2006, tasselli di mosaico, cm 100×300.

Il monumento inaugurato nel 2006 è l’ultima opera di Enrico Baj: una straordinaria sintesi di oltre 50 anni di ricerca fissata nei cromatismi luccicanti dei tasselli a mosaico. Un’opera che esprime un nuovo modo di proporre l’arte urbana: non arte come monumento, ma come progetto, segno di riqualificazione. L’intervento architettonico, posto lungo la ferrovia, costituisce la maggior realizzazione ambientale di Baj che ha mutato inequivocabilmente il volto della città in senso contemporaneo. Il monumento è stato inserito nel 2011 nell’iniziativa “Percorsi e soste” del Padiglione Italia alla 54ª Esposizione Internazionale d’Arte della Biennale di Venezia. A Palp Palazzo Pretorio sono conservati i bozzetti del Muro di Pontedera.

Marcello Mosti, Panchine Mosaico, 2008, calcestruzzo e ceramica

Le panche, realizzate a mosaico, concorrono a configurare con il Muro di Pontedera una situazione di arredo urbano e di funzionalità sociale.

 

VIALE IV NOVEMBRE – PARCO L’ALBERETA

Le sculture-gioco sono state realizzate durante le edizioni del Simposio Internazionale di Scultura Contemporaneamente promosso dai Comuni della Valdera dal 2001 al 2003

Jorge Romeo, Scultura sonora, 2002, metallo

L’opera è una rivisitazione del famoso cubo di Rubik: un insieme colorato di cubi sonori in legno, disposti in otto file ed inseriti in una cornice rettangolare che possono essere sperimentati in infinite combinazioni cromatiche.

Stefan Ebner, Scivolo, 2003, marmo

L’opera è risultata la vincitrice del Simposio Internazionale di Scultura promosso nel 2003 dai Comuni della Valdera.

FOTO

Enzo Capozza e Rita Fedeli, Scultura sonora, 2001, legno

 

 

VIA DELLA STAZIONE VECCHIA – EX VILLA CRASTAN – GIARDINO

 

La Villa, progettata nel 1928 da Agenore Arrighi per conto dell’imprenditore svizzero Manlio Crastan, è circondata da un vasto giardino arricchito da sculture realizzate dall’artista pontederese Gennaro Strazzullo.

Gennaro Strazzullo, Carezza, 1972, pietra, grigio di Filettole, 16x35x23 cm

Figura, 1979, travertino, 24x24x35cm

Figure, 1970, cemento, 81x44x88 cm

Civiltà sepolte, 1989, travertino, 48x30x20 cm

Testa, 1970, pietra, 35x30x25 cm

 

Pagina aggiornata il 08/08/2025

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