PIAZZA TRIESTE
Simon Benetton, I Quattro Evangelisti, 1999, acciaio cor-ten, h cm 280x550x550, base cm 550×550
L’opera è stata realizzata in acciaio cor-ten, materiale con caratteristiche tecnologiche particolari: essendo ad alta resistenza corrosiva, data la sua composizione di ferro, nichel, rame, magnesio e silicio, esposto in ambiente atmosferico allo stato naturale, non subisce alcun deterioramento, al contrario si coprirà di uno strato di ossido auto-protettivo assumendo nel tempo un gradevole effetto cromatico color rosso violaceo. Il basamento in acciaio cor-ten è studiato opportunamente per garantire la staticità dell’opera stessa.
VIA DELLA COSTITUZIONE
Giovanni Aiello Il Pugile, 2008, bronzo, 180 cm
La scultura celebra i quarant’anni dalla conquista del titolo mondale superwelter del pugile pontederese Sandro Mazzinghi.
VIA INDIPENDENZA – TEATRO ERA
Nado Canuti, L’Architettonico teatrale, cancellata del Teatro Era, 2008
Un’altra importante fase del progetto artistico Officina Canuti è costituita dalla facciata del Teatro Era arricchita con l’opera L’Architettonico Teatrale, esperienza plastica proposta anche sulla cancellata dell’edificio. Il linguaggio dell’opera evidenzia il rigore della linea, l’essenzialità compatta, liscia e geometrica delle forme proprie di Nado Canuti.
Sergio Zanni, Ulisse e le sirene, 2007, metallo.
L’opera completa il laghetto artificiale antistante il Teatro Era. Composta da tre elementi, essa narra l’incontro dell’eroe greco con le sirene, rappresentate da due teste dalle quali fuoriesce acqua e collegate alla figura di Ulisse che si erge al centro.
VIALE R. PIAGGIO – CENTRUM SETE SOIS SETE LUAS
César Molina, La Passarola,
La scultura, realizzata con materiale riciclato, è un omaggio al presidente onorario del Festival e premio Nobel per la letteratura, José Saramago.
Il monumento La Passarola o macchina volante venne costruita nel 1709 (74 anni prima del volo del primo aerostato realizzato dai fratelli Montgolfier) in Portogallo dal gesuita Bartolomeu de Gusmão. L’opera rappresenta un simbolo illuminista, metafora del sogno e della libertà utopica in un’europa medioevale oppressa dall’inquisizione. Le vicende storiche e artistiche legate alla scultura sono state riprese da José Saramago nell’opera Memoriale del Convento, i cui protagonisti sono due sognatori dall’animo visionario: Baltazar Sete Sóis e Blimunda Sete Luas. Il Festival Sete Sóis Sete Luas desume il proprio nome dai suddetti personaggi e adotta come simbolo La Passarola per il potere evocativo dell’immagine.
PARCO FLUVIALE LA ROTTA
Gennaro Strazzullo Monumento agli invalidi e ai caduti del lavoro, 2009
Il monumento è un tributo al sacrificio dei lavoratori, in particolare modo ai mattonai che con la loro strenua attività hanno per decenni prestato manovalanza alla fornace dei Braccini in località La Rotta.
Pagina aggiornata il 08/08/2025