Archive for aprile, 2010

In merito ad una lettera sulla rubrica “Buongiorno Pontedera” del quotidiano La Nazione

venerdì, aprile 16th, 2010

Sig.ra Marzia Palmisano

leggendo la rubrica “Buongiorno Pontedera” sul giornale locale de “La Nazione” del 15/4/2010 nel ringraziarLa per la descrizione fatta della nostra città, frutto di un lavoro comune tra Amministrazione Comunale, commercianti e cittadini residenti, mi permetto, con la presente, di informarla che l’ultima corsa del bus navetta messo a disposizione gratuitamente dal Comune parte da Piazza Gronchi alle ore 20,46 e non alle ore 20,10.

Mi auguro che queste informazione possa consentire di superare le criticità da Lei evidenziata sul giornale.

Colgo l’occasione per comunicarle, inoltre, che stiamo istituendo un secondo bus navetta, sempre a titolo gratuito che partirà dal piazzale davanti al Cimitero Comunale (altro parcheggio scambiatore) al centro città sempre con le medesime modalità dell’attuale navetta.

Tali interventi hanno un costo complessivo per l’Amministrazione Comunale di oltre € 300.000,00 all’anno. Tutto questo per perfezionare la mobilità e la sosta in città al fine di migliorare la qualità della vita coniugandola con il rilancio ed il consolidamento dell’attività commerciale ivi presente.

Con la speranza di averle dato informazioni utili, le auguro buon lavoro

Pontedera, 15 Aprile 2010

Il Sindaco, Avv. Simone Millozzi

Sui temi dei rifiuti e della discarica. La risposta ai consiglieri di opposizione.

giovedì, aprile 8th, 2010

Leggo oggi sulla Nazione l’intervento dei consiglieri del Pdl Zito e Barabotti che enfatizza la “polemica” che sarebbe avvenuta tra me e il presidente di Geofor Paolo Marconcini sul tema della discarica. Innanzitutto tranquillizzo i due consiglieri: Io e Marconcini ci conosciamo da più di dieci anni e i nostri rapporti sono ottimi. Questo non toglie che il confronto e le esigenze dei nostri rispettivi ruoli non possano finire sulla stampa come in democrazia dovrebbe accadere. Forse qualcuno ha nostalgia delle decisioni prese nelle “segrete stanze”? Non c’è nulla da nascondere. Ma, al di la delle legittime esigenze della stampa che ha fatto bene il suo dovere, non c’è nemmeno polemica. La stampa registra fatti e notizie e non solo polemiche. Esiste invece una condivisione di intenti con il Presidente di Geofor. Nell’articolo ho precisato che Pontedera non sia sede di un’altra discarica. Ciò che dicono i due consiglieri comunali rischia di provocare disinformazione: non c’è nessuna concessione approvata dalla precedente amministrazione per allargare l’impianto Geofor nei terreni circostanti. Se i due consiglieri conoscessero il Piano Regolatore approvato in consiglio e discusso in decine di iniziative pubbliche, avrebbero evitato certe dichiarazioni. I terreni in oggetto oggi sono destinati ad attività agricola e quindi necessiterebbero di apposita variante per una simile “concessione”. Nessuna concessione poteva esserci stata visto che i terreni sono ancora oggi a destinazione agricola. Non mi sorprende poi che i consiglieri del Pdl si stiano ancora domandando se sia necessario un nuovo impianto di compostaggio: questo dimostra l’effettiva lontananza del Pdl dai problemi reali della comunità e dei cittadini. Lontananza dimostrata anche dai risultati elettorali che in queste zone continuano a punirli. Che un impianto di compostaggio moderno, nuovo, anaerobico, capace di produrre energia sia necessario per sostituire il vecchio impianto che produce maleodoranze per tutto l’abitato e il nostro territorio è ormai cosa nota a tutti i cittadini, tranne forse, a quanto pare, ai consiglieri del Pdl. Ben venga quindi l’interrogazione in Consiglio Comunale se questo serve a far prendere cognizione piena ed effettiva ai consiglieri del Pdl della situazione lamentata. Non si preoccupino di invitare il presidente di Geofor alla seduta consigliare. L’invito ai presidenti delle società partecipate e pubbliche a relazionare sulle società di competenza avviene automaticamente e da tempo. Dovrebbero saperlo. Nella prossima seduta del consiglio, ad esempio, è prevista la partecipazione dei vertici del Consorzio di Bonifica Fiumi e Fossi. Pontedera, 7 aprile 2010

Bocciata l’ipotesi di allargare le aree utilizzate a Gello per il nuovo impianto di compostaggio. Il sindaco: no a nuove discariche.

martedì, aprile 6th, 2010

Millozzi chiude le porte a Geofor: «La città ha fatto la sua parte»

Riproduciamo l’articolo di Manolo Morandini pubblicato domenica 4.4.2010 sul quotidiano Il Tirreno
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PONTEDERA. «Pontedera è contraria al consumo di territorio per realizzare nuovi impianti di trattamento dei rifiuti e a un’altra discarica rispetto a quelle esistenti». C’è una lettera che scotta sul tavolo del presidente Geofor, Paolo Marconcini, e dell’Ato Toscana Costa, Marco Filippeschi. In calce porta la firma del sindaco di Pontedera Simone Millozzi, che ha sentito l’impulso di prendere carta e penna per ribadire che «la città ha già fatto la sua parte».
Una presa di posizione destinata a segnare un limite alle mire di Geofor. L’azienda di Gello, che gestisce il ciclo integrato dei rifiuti, sta definendo il piano industriale e tra le opzioni in campo legate all’impianto di compostaggio c’è quella di realizzare non solo questo ma tutte le strutture ex novo. Una possibilità accarezzata, in un primo tempo, dal presidente Marconcini e che incontra più i favori dei soci privati che di quelli pubblici della compagine Geofor, a fronte di un investimento di 45 milioni di euro. Troppi soldi e ambizioni che mal si conciliano con la realtà di una città che al trattamento dei rifiuti ha sacrificato spicchi importanti di territorio. Il piano, infatti, avrebbe messo in conto la creazione di una nuova discarica per rifiuti industriali, sulle ceneri delle aree attualmente occupate dai capannoni Geofor. Un business redditizio, che avrebbe messo l’azienda in competizione con Ecofor.
Due discariche per rifiuti industriali nella stessa città sono troppe. E l’ostacolo sembra insormontabile. Due le date destinate a chiudere gli spazi alle incertezze: il Cda Geofor del 12 aprile e l’assemblea dei soci del 7 maggio. «I terreni su cui dovrebbe insistere il progetto sono agricoli e per il Comune manterranno questa vocazione», dice Millozzi. Che aggiunge: «Il nuovo impianto di compostaggio dei rifiuti organici sarà ancora a Gello. Rimpiazzerà quello in uso, vecchio, maleodorante e inefficiente sul piano economico. Alla città sta a cuore evitare situazioni da “emergenza rifiuti” e fino ad oggi il sistema ha svolto la sua funzione. Il territorio è sede di impianti importanti e non ci sottraiamo certo alle responsabilità di farci carico del tema smaltimento ma in un quadro generale».
Non solo dei “no” da Pontedera ma anche l’impegno per nuovi investimenti. «Sul fronte della raccolta differenziata realizzeremo la stazione ecologica in località La Bianca e avvieremo il porta a porta nell’area industriale Pip 3 – sostiene Millozzi – È allo studio anche l’ipotesi di interramento dei cassonetti in città, nell’ottica di migliorare la qualità della vita nelle zone dove non è previsto il porta a porta».

I PROGETTI
Legati ai rifiuti milioni di euro di investimenti
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Valgono alcune decine di milioni di euro gli investimenti che nei prossimi anni interesseranno le aziende che a Gello, a diverso livello, gestiscono il ciclo dei rifiuti.
Geofor dal canto suo ha in ballo due opzioni. Una da 30 milioni, di cui 15 milioni destinati alla ristrutturazione del termovalorizzatore di Ospedaletto e i restanti per un impianto di compostaggio capace di trattare 40mila tonnellate di rifiuti organici, il doppio dell’attuale, da cui ricavare compost di qualità e biogas per produrre energia elettrica. L’altra soluzione, quella osteggiata dal sindaco Millozzi, prevede una spesa di 45 milioni di euro.
Ecofor Service ha in programma di installare un moderno dissociatore molecolare dei rifiuti, con tecnologia Bos, capace in un anno di rigenerare 60mila tonnellate di materiali altrimenti destinati a discarica. Un investimento da 45 milioni di euro che si accompagna alla coltivazione dei nuovi lotti di discarica già autorizzati e all’obiettivo di ridurre i materiali conferiti tal quali.
Sul piatto ci sono anche gli 11 milioni di euro che Revet ha in programma per dare nuova vita ai rifiuti della raccolta differenziata. Arredi per esterno, particolari per l’automotive, pavimenti e pallets tra i possibili riutilizzi in fase avanzata di studio.