Archive for novembre, 2010

Sui casi di scabbia nelle scuole e sulla lettera di un cittadino

martedì, novembre 23rd, 2010

Stamani in Comune è giunta una mail spedita anche ai mezzi di informazione. In questa mail un cittadino, genitore di un bimbo che frequenta un asilo nido della città, riferisce la sua personale ricostruzione della vicenda relativa ad alcuni casi di scabbia che si sono verificati in città, tra i bimbi dei nidi. Nell’ambito di questa ricostruzione il cittadino afferma testualmente che “il Comune ha dato disposizione di non dire ai genitori che si era manifestato il caso di scabbia” aggiungendo poi a questa affermazione considerazioni conseguenti sulla congruità dei comportamenti dell’Amministrazione, dubitando addirittura della fiducia nelle Istituzioni fino ad arrivare a sostenere che il sistema non funziona! Rivendichiamo, per quanto ci compete, con orgoglio la crescita del sistema pubblico e misto pubblico-privato dei nidi. Oggi ospitiamo 188 bambini in posti-nido comunali e altri 30-35 in posti-nido privati. Le liste d’attesa sono state azzerate. I bambini sono ben seguiti con grande attenzione al loro sviluppo psico-fisico. L’Amministrazione Comunale di Pontedera, avvierà le dovute azioni legali nei confronti di questo cittadino a tutela del suo buon nome e dell’immagine non essendo disposta a tollerare atteggiamenti e considerazioni diffamatorie che vanno a danneggiare il buon operato e le direttive impartite dai funzionari a ciò deputati. Qualora l’azione legale accerterà ulteriori e diverse responsabilità anche personali, l’Amministrazione Comunale adotterà i conseguenti e necessari provvedimenti. Tutto questo al fine di garantire quella trasparenza e quella correttezza che ha sempre contraddistinto l’azione di questa Amministrazione. Il Comune vuole comunque precisare quanto segue: il 16 novembre le educatrici del nido interessato hanno avvertito questa amministrazione che era stato riammesso (perché guarito) un bambino, assente dal 28 ottobre, a cui era stata diagnosticata la scabbia. Il giorno stesso la responsabile dell’Ufficio Scuola e l’assessore alla pubblica istruzione si sono recate a far visita all’asilo e hanno invitato espressamente le educatrici ad avvertire i genitori affinché vigilassero e si rivolgessero ai loro pediatri di fiducia. Contestualmente il Comune ha avviato la profilassi con la pulizia completa di tutta la struttura. Il Comune ha seguito correttamente le procedure e ha sollecitato la massima informazione.

Pontedera 19 novembre 2010

Il sindaco Simone Millozzi

Piaggio, indotto, economia: Pontedera non è stata ferma

giovedì, novembre 18th, 2010

Pontedera e la Valdera non sono state ferme in questi anni. Oggi l’economia internazionale stia vivendo la più profonda fase recessiva degli ultimi 50 anni. Il tasso di disoccupazione è in crescita. La Valdera, secondo l’Irpet, è molto colpita anche perché molto aperta agli scambi internazionali e fortemente industrializzata. Anche la Piaggio e l’indotto risentono di queste difficoltà. La Piaggio che ha visto crescere le proprie quote di mercato soprattutto sul versante orientale e grazie a questo è riuscito a compensare un calo di produzione in Europa e Stati Uniti. Ma sono state proprio le istituzioni locali che più di ogni altro hanno tenuto alti questi temi in questo territorio. E sono le istituzioni locali, in primis il Comune di Pontedera, che hanno tentato di sostenere le eccellenze e i punti di forza. Pontedera ha investito grandi risorse nel Progetto Pontedera, creando un luogo fisico di incontro tra il mondo dell’industria e quello della ricerca, evitando la deindustrializzazione selvaggia, scommettendo sull’innovazione. Oggi a Pontedera e in Valdera abbiamo i centri di ricerca, l’Università, abbiamo la robotica, il Cerfitt, il robot spazzino e la domotica. Abbiamo incubatori di impresa, spin-off aziendali ed universitari, laboratori di prove e di misurazioni come Pont-Lab: innovazione, qualità, valore aggiunto questi i temi che guidano la nostra comunità. Abbiamo le carte in regola per uscire dalla crisi. Questo è possibile anche grazie alle scelte lungimiranti delle amministrazioni locali e dei sindaci. Anche per l’indotto vale questo discorso. Oggi molte di loro hanno le carte in regola per aggredire i mercati, per diversificare, per innovare il proprio processo produttivo: qualcuno lo sta facendo. Queste aziende hanno sempre avuto una sponda importante nelle amministrazioni comunali. Non basta, certo. Occorrerebbero politiche nazionali che non ci sono. Questo territorio ha prodotto anche innovazione amministrativa, unendosi (Unione della Valdera), ha investito in infrastrutture, ha avuto capacità di qualificare complessivamente il territorio (si pensi ad esempio allo Studio Sintesi nel quale emerge che Pontedera è la città con la migliore qualità della vita del Centro-sud Italia). Per questo ritengo ingeneroso e fuorviante chi oggi parla di distacco e scarsa comunicazione tra i soggetti del mondo produttivo. Il dialogo può essere più forte, senza dubbio. Forse dovremmo imparare a dialogare anche con altre zone di questa Regione. Forse occorrerebbe rendere più produttivo il dialogo tra ricerca e piccole imprese. Bene. Tutto questo è nella nostra agenda di lavoro. Ma siamo noi che tiriamo le fila ogni giorno di questa crisi. Siamo noi che, insieme alle organizzazioni sindacali, abbiamo sempre avuto posizioni di responsabilità lavorando per la gestione delle problematiche di questo territorio: da quelle ambientali e del governo delle problematiche a quelle economiche e dello sviluppo. Non mi sembra che i risultati, finora, siano stati negativi.

Sul Consiglio Comunale aperto del 10 novembre svolto alla TMM

giovedì, novembre 11th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA di giovedì 11 novembre 2010

giovedì
11 novembre 2010

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
2

Rossi: «La Piaggio globalizzata è un bene per tutti»


In 300 al consiglio comunale aperto organizzato alla Tmm. Il governatore plaude le scelte di Colaninno

di MARIO MANNUCCI – PONTEDERA

ANCHE il governatore della Toscana, ma per Pontedera soprattutto ex sindaco della battaglia contro l’emigrazione a Nusco dei reparti meccanici della Piaggio e della stretta collaborazione con l’allora presidente Giovanni Alberto Agnelli, vede positivamente, come un bene, la politica di grande globalizzazione della Piaggio di Roberto Colaninno. «I suoi risultati hanno consentito di far da contrappeso alle gravi perdite dei mercati occidentali – ha detto ieri davanti a 300 persone riunite nella sala mensa della Tmm, l’industria delle marmitte che rappresenta una delle punte di crisi dell’indotto Piaggio – mantenendo sostanzialmente l’occupazione».

«E’ VERO – ha aggiunto Rossi – che nell’indotto ci sono punti di forte preoccupazione. Siamo solidali e vicini ai lavoratori e alle loro famiglie, e bisognerà intervenire di più usando i fondi Cee e rafforzando la differenziazione e soprattutto la globalizzazione anche dell’indotto, ma se in ogni parte della Toscana e dell’Italia ci fosse stata la stessa attenzione verso l’industria che avemmo qua fin da quindici anni fa, e da cui dipende anche la non drammatica situazione attuale, l’Italia e la Toscana avrebbero qualche problema in meno».

PIU’ o meno le stesse cose le aveva già dette, anzi, ripetute nell’intervento d’apertura del consiglio straordinario, per la prima volta tenuto in una fabbrica, il sindaco Millozzi. E più o meno gli stessi concetti ha espresso il presidente della Provincia, Andrea Pieroni. Ma Riccardo Bargagna, lavoratore della Metalplastic, ha ribattuto che «la nostra azienda ha annunciato 60 licenziamenti, dunque non sono giuste le dichiarazioni positive sulla Piaggio». Per il segretario locale della Lega Nord Toscana, Giulio Cesare Susini, «la globalizzazione senza freni è una rovina anche per noi di Pontedera. E’ colpa dell’Europa dei burocrati – ha aggiunto – che hanno eliminato ogni barriera con l’Oriente. Ma il governatore leghista del Piemonte, Cota, sta intanto scontando l’Irpef alle aziende che non delocalizzano». Per il Pdl ha parlato il consigliere regionale Donzelli, esprimendo solidarietà e appoggio ai sindacati, di cui sottolinea il ruolo anche Giacomo Zito, che il 16 novembre incontreranno la Piaggio. Donzelli chiede poi che le istituzioni toscane fermino questa delocalizzazione che ricade sul territorio». Sulle istituzioni toscane è comunque emersa una inevitabile diversità di giudizio fra centrodestra e centrosinistra. Ha parlato anche il neo esponente di Fli, Matteo Bagnoli, criticando le «errate o scarse politiche del governo e delle istituzioni locali».

MOLTI gli interventi dei sindacalisti, ma sostanzialmente non contrastanti. Franchi (Cgil), Mangini e Cima (Cisl), Casati e Gerini (Uil), Inserillo (Ugl) e altri hanno chiesto che la Piaggio investa di più sulle officine meccaniche, che il governo e la Toscana facciano politiche più incisive in difesa delle due ruote, «incentivando – dice Mangino – il ricambio dei 6 milioni di mezzi ora circolanti», che l’indotto possa qualificarsi di più, che le istituzioni siano più presenti e incisive». Impossibile riportare il pensiero di tutti per la varietà e il numero degli interventi. Forte, comunque, la preoccupazioni di lavoratori di aziende dell’indotto, come Massimo Zucchelli della Tmm che si è dichiarato «assai poco ottimista per il futuro della fabbrica».

giovedì
11 novembre 2010

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

Rossi in campo per Pontedera


Dal consiglio comunale l’impegno a convocare un tavolo con Piaggio

PONTEDERA. «Un segnale di vicinanza al mondo del lavoro e alle imprese». È così che il sindaco di Pontedera Simone Millozzi inquadra la seduta del consiglio comunale nell’insolita cornice dello stabilimento Tmm. «La sede non è stata scelta a caso perché qui ci si sta misurando con tutte le difficoltà che sta attraversando l’indotto della Piaggio», sottolinea il primo cittadino. Che subito ammonisce: «Ma la discussione non può ridursi ad essere pro o contro la Piaggio».

La sala è gremita. Tanti gli addetti ai lavori, politici, sindacalisti, rappresentanti delle associazioni di categoria. Ma ci sono anche i volti di operai e imprenditori che il morso della crisi lo provano sulla loro pelle. «Si deve riallacciare un rapporto tra l’azienda e i sindacati ma anche con le istituzioni, perché venga a spiegare il piano industriale – afferma Millozzi -. Il rapporto con l’indotto non può essere solo in termini di costo. Chiediamo alla Piaggio di accompagnare le aziende e di farle crescere».

Il presidente della Regione Enrico Rossi sul ruolo imprescindibile del manifatturiero è pronto a scommettere. «Come dimostra proprio la crisi di questi anni non c’è un vero sviluppo se non c’è l’industria e la sua capacità di produrre occupazione – afferma Rossi -. Semmai la nostra scommessa deve essere quella di trovare il necessario livello di competitività attraverso più innovazione di processo e di prodotto». In campo alcune idee. «Gli investimenti nella logistica, il centro di ricerca sulla mobilità, la tenuta sul territorio della lavorazione dei motori a maggior contenuto tecnologico – sostiene il governatore -. E anche per l’indotto questa è la strada: costruire reti d’impresa tra le piccole e le medie aziende per promuovere l’internazionalizzazione e l’innovazione dei loro prodotti. La regione può mettere in campo il suo peso istituzionale, supportare e incentivare un patto per lo sviluppo tra le forze sociali e istituzionali. Possiamo mettere a disposizione anche i fondi comunitari per supportare un progetto di sviluppo». «In ogni caso noi stiamo dalla parte dei lavoratori – conclude Enrico Rossi -. Per tutto questo chiederemo presto un incontro, con il sindaco e con il presidente della Provincia, con il dottor Colaninno. Chiederemo impegni e strategie chiare». (m.m.)

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Sul sito del Comune di Pontedera visita la galleria fotografica del Consiglio Comunale svolto alla TMM

Ancora sul dissociatore e sull’intervento di Legambiente

giovedì, novembre 11th, 2010

La risposta del sindaco Simone Millozzi
Leggo stamani (8 novembre n.d.r.) l’intervento di Sergio Bellagamba di Legambiente sul dissociatore e non posso fare a meno di rispondere. Non c’è peggior interlocutore di chi ha pregiudizi. Di chi ha preso già le sue decisioni, spesso senza conoscere e non è affatto intenzionato a cambiarle. L’intervento di Bellagamba è un concentrato, raro a leggersi, di pregiudizi offensivi, a volte anche odiosi e che sfiorano il razzismo. Cosa c’entrano gli “ucraini”?, oppure perché dire che le pale costruite in una valle senza vento sono truffe se collocate necessariamente in “Campania”? Che i campani e gli ucraini non possono fare anche cose egregie? Lo sa Bellagamba, ad esempio, che la Campania è una delle regioni italiane dove l’eolico è più sviluppato? E’ un male? Si può confondere una regione con un fenomeno malavitoso? Dove ci porterebbe questa logica? Tutto l’intervento di Bellagamba è un pregiudizio. Si permette di definire “soliti furbetti” coloro che probabilmente utilizzeranno tutti gli incentivi legali previsti per realizzare un “dissociatore molecolare”. Perché associare un termine spregiativo alla legittima ricerca di incentivi previsti dalle leggi di questo Paese?
Entrando nel merito. Non credo che disseminare il Paese di piccoli dissociatori molecolari sia meglio che realizzarne di più grandi. Semplicemente credo si debba guardare quanto questi impianti sono inquinanti. Questo accade analizzando i dati che emergono laddove quegli impianti già sono stati realizzati. Semplice, chiarissimo, razionale. Una istituzione si deve basare solo sui dati e sulla realtà dei fatti e non sulle opinioni di Bellagamba che promuove e boccia impianti, non si capisce sulla base di cosa.
Rispetto alle scelte e agli atteggiamenti che il Comune deve tenere: invito innanzitutto Bellagamba ad un maggiore rispetto. Sappia Bellagamba che il sottoscritto, chiedendo l’applicazione della legge regionale sulla partecipazione, ha ottenuto la sospensione delle procedure autorizzative. Sono andato oltre le richieste che provenivano da comitati e ambientalisti che mi chiedevano solo inchieste pubbliche che nulla avrebbero bloccato. La mia decisione non è stata indolore e non tutti l’hanno apprezzata. Bene. Pazienza. Il mio primo imperativo è la salute dei miei cittadini. Al di la dei pregiudizi. E per salute intendo anche quella che salvaguardo realizzando una filiera di trattamento del rifiuto che non ci faccia finire come altre zone d’Italia, con i rifiuti per strada e che ci porti, nel tempo, al superamento della discarica. I rifiuti per strada sarebbero più dannosi per la salute di ogni altra scelta. Infine mi sembrano davvero gravi le affermazioni, peraltro di un esponente di un’associazione come Legambiente, relative a Geofor e ad altre aziende (peraltro confondendo aziende e compagini societarie e non avendo chiari i ruoli di ognuna di queste società; il dissociatore, ad esempio è proposto da Ecofor service). Le responsabilità relative ad alcune inchieste in corso sono personali. E le persone coinvolte, peraltro innocenti fino a sentenza definitiva, hanno già abbandonato i posti di responsabilità. Da ciò a dare un giudizio sommario sulle politiche dei rifiuti di questo territorio la distanza è enorme. Ricordo a Bellagamba che a Pontedera quasi la metà dei rifiuti sono differenziati. Che il nostro territorio ha avuto delle politiche esemplari anche rispetto ad altre zone della Toscana e che con gli slogan e con l’ambientalismo di maniera non si va da nessuna parte.
Pontedera 8 novembre 2010