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Sul concorso di idee per il tribunale

giovedì, ottobre 17th, 2013

 

giovedì 10 ottobre 2013

Testata: TIRRENO PONTEDERA

Pagina: I

Concorso di idee per il tribunale

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata del“Il Tirreno Pontedera” del 10/10/2013

Sarà coinvoltala gente per decidere come destinare i locali quando saranno vuoti
PONTEDERA Il sindaco è stato chiaro fin dal primo giorno: traslocato il tribunale, il Comune vuole rientrare in possesso di Palazzo Pretorio il più celermente possibile. E in questa opera, anche il Prefetto di Pisa, chiamato in causa, sta dando una mano. I locali di piazza Curtatone sono stati svuotati dei giudici e del personale, dal 14 ottobre scorso. Ma non degli archivi. Che occupano le stanze e non permettono al Comune di disporre di quei locali. «Vogliamo il coinvolgimento della città – spiega il primo cittadino, Simone Millozzi – su come destinare quella struttura, appena ci verrà liberata dai fascicoli dell’archivio giudiziario. Lanceremo una manifestazione di interesse pubblico, per avere idee e contributi sull’uso, ma anche per avere investitori su quello spazio». Com’è avvenuto per altre questioni, l’amministrazione vuole coinvolgere la gente, mettere a confronto i cittadini sulla possibilità di utilizzare, per la comunità, il Palazzo Pretorio. «Ma attenzione – avverte il sindaco – le sue funzioni future dovranno essere legate a quelle storiche del palazzo. Un luogo per l’arte, per la cultura, per il commercio». E anche per il turismo, perché uno dei punti fermi, oltre al fatto che una parte dello stabile dovrà ospitare gli uffici del giudice di Pace, riguardano proprio l’ufficio turistico cittadino che, dall’attuale sede di via della Stazione Vecchia,troverà una collocazione all’interno del palazzo Pretorio. «L’idea è quella di tracciare tutti insieme il futuro dell’immobile, partendo da ciò che c’è: le carceri, gli altri uffici che fungono da archivio. Non crediamo che lì, ad esempio, possano essere trasferite sedi di associazioni che già si trovano altrove, né che possa essere interessata da una trasformazione radicale», spiega il primo cittadino di Pontedera. Insomma, chi pensa che lì possono esserci ricavati appartamenti, sbaglia, l’idea del Comune è altra. Mentre, rimane ancora top-secret, il progetto per la nuova destinazione di villa Crastan, sede attuale della biblioteca, ma che nel corso del 2014 sarà resa libera, perché sarà pronta la nuova biblioteca sul viale Piaggio. «Ci sono delle idee ma al momento non le svelo», conclude Millozzi.

Nessuna proroga per il trasferimento del Tribunale da parte del sottosegretario alla giustizia

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “La Nazione Pontedera Valdera” del 3/9/2013

martedì
3 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

 

Il sottosegretario nega la ‘grazia’ Al tribunale deve chiudere»

 

LA TELEFONATA del sottosegretario alla giustizia, Cosimo Ferri, chiude anche l’ultima quanto disperata speranza che aleggia sempre sui condannati a morte. «Personalmente sono d’accordo con lei – ha detto il sottosegretario al sindaco Millozzi, che per questa telefonata ha interrotto per qualche minuto la conferenza sull’apertura dei cantieri – ma il ministro non può concedere a Pontedera ulteriori proroghe per la chiusura del tribunale. Ne saranno concesse pochissime e solo per tribunali in zone ad alta densità mafiosa o presenti nelle isole… Mi dispiace ma questa è la decisione».
Al ministro Paola Severino, come è noto, Millozzi aveva lanciato l’ultimo, disperato, appello. Ma la `grazia’ è stata negata e il condannato (il tribunale) andrà lunedì 12 verso il suo destino. «Non sono contrario – ha poi aggiunto il sindaco all’idea di realizzare un museo della storia cittadina a Palazzo Pretorio, però le risorse non ci sono e l’unica via per trovarle è recuperarle dal trasferimento nel palazzo, oltre ai giudici di pace, di strutture e realtà culturali già esistenti. Ne abbiamo molte, dal teatro Era alla sala Cirri, dall’Ute a Futuramente a Sete Sois, mentre presto si libererà anche la villa Crastan».

Sulla chiusura della sede distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo della testata della Nazione del 09/08/2013

venerdì
9 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

 

Tribunale soppresso: il sindaco non vuole arrendersi «La partita è sempre aperta, spiragli dal Ministero»

 

MILLOZZI SPIEGA: «DA ROMA CI HANNO CHIESTO ULTERIORI CHIARIMENTI»

«LA PARTITA è sempre aperta». Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi parla di «stand by» per quanto riguarda cosa accadrà della sezione distaccata del tribunale. «C’è ancora in ballo la richiesta di proroga avanzata al Ministero – dice Millozzi – e la risposta deve ancora arrivare. Anzi mi risulta che nei giorni scorsi il Ministero abbia chiesto dati e chiarimento». «Inoltre – aggiunge il primo cittadino – aspettiamo l’ultimo pronunciamento della Corte Costituzionale previsto per ottobre. Insomma qualcosa deve sempre accadree. E in questo tempo auspico che si rinnovi e rinforzi l’impegno dei deputati eletti nella nostra circoscrizione sul fronte della tutela delle sezioni distaccate che hanno un valore reale sul territorio: la nostra è tra le prime, in ordine d’importanza e di ruolo, in Italia».
MA NONOSTANTE queste parole il destino degli uffici giudiziari di Pontedera appare ormai tracciato. I rinvii delle udienze sono stati fatti tutti su Pisa. Ed a Pisa si ricomincia a settembre, non a Pontedera. E anche il persone della sezione penale, all’occorrenza, inizierà a seguire i fascicoli a Pisa. Di certo, per ora, c’è che tutto l’archivio della sezione distaccata resterà al suo posto per un problema tutto da risolvere. La sede centrale non è riuscita ancora ad individuare gli spazi necessari per accogliere stabilmente personale e atti della sezione distaccata. Minori certezze riguardano l’attività della sezione civile: i processi in questo caso potrebbero almeno fino alla fine dell’anno tenersi a Pontedera. In ballo, dunque, c’è la richiesta del presidente del tribunale di Pisa di una proroga di quattro mesi. Non certo per rallentare il processo di accorpamento previsto per legge quando per esigenze organizzative. «Avere un po’ di tempo ancora – conclude Millozzi – ci consente di insistere».

 

 

Sul Tribunale: Il Tar accoglie richiesta di sospensiva del Comune di Pontedera. Le cause penali non andranno a Pisa

venerdì, giugno 7th, 2013

Il Tribunale amministrativo regionale del Lazio ha accolto, in attesa del pronunciamento della Corte Costituzionale a luglio, la richiesta di sospensiva dell’ordinanza del presidente del Tribunale, che stabiliva il trasferimento a Pisa, presentata dal Comune di Pontedera.

L’ordinanza stabiliva il trasloco delle cause penali.

Era stato disposto che tutte le nuove cause penali, infatti, sarebbero state trattate a Pisa.

Su questa decisione il Comune di Pontedera aveva presentato ricorso al Tar. E oggi il Tar ha sospeso l’ordinanza del presidente del Tribunale pisano.

Esprimo soddisfazione. Sappiamo che si tratta di una battaglia lunga e difficile ma oggi registriamo un primo punto a nostro favore con la sospensione della misura del Presidente del Tribunale che cominciava di fatto a trasferire le cause penali a Pisa. L’atto del governo precedente è una forzatura. I tagli orizzontali sono inopportuni e inutili. Il nostro tribunale ha i numeri e l’importanza per essere salvato. Andremo avanti sulla strada avviata e continueremo la battaglia anche nelle sedi politiche. Ci auguriamo che questo nuovo Governo, che sta mostrando qualche attenzione in più ai territori, comprenda che i tagli lineari alla giustizia non risolvono i problemi di bilancio e nemmeno aiutano le comunità, che in questa fase stanno facendo conto con le tensioni create dalla stessa crisi”.

Pontedera, giugno 2013

Considerazioni sulla chiusura della sede distaccata del Tribunale a Pontedera

venerdì, luglio 27th, 2012

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” e della “Nazione Pontedera” del 27/7/2012.

venerdì27 luglio 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
«Chiudere il tribunale non farà risparmiare»

Comune e consiglio dell’ordine degli avvocati impegnati in una difficile battaglia per evitare la chiusura del palazzo di giustizia di Pontedera, cioè della sezione distaccata del tribunale di Pisa. Se infatti dovesse passare il testo presentato dal ministro della Giustizia Paola Severino per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie Pontedera perderà il suo tribunale. Accadrà insieme al taglio e agli accorpamenti di quasi 300 uffici giudiziari. La scure si dovrebbe abbattere per l’esattezza 220 sezioni distaccate, oltre a tribunali e procure.
L’obiettivo sbandierato dal Governo a giustificazione dell’ operazione è l’efficienza. E il risparmio pubblicizzato – i conti sono stati fatti dal 2012 al 2014 ma è evidente che la nuova geografia non sarà attuata prima del2014 – è di 50 milioni di euro. Cifre tutte da dimostrare.
Per dire no all’ipotesi di chiusura della sede distaccata e al suo trasferimento a Pisa il sindaco, Simone Millozzi, ha organizzato una conferenza stampa insieme al presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Pisa, Rosa Capria. Presenti il vicesindaco Massimiliano Sonetti, e avvocati che da tempo seguono le sorti degli uffici giudiziari cittadini. Prima ci sono state le battaglie per ottenere un numero sufficiente di giudici sia al civile che al penale. Poi le proteste per adeguare gli organici della cancelleria da molti anni in sofferenza. E ora la decisione di chiudere il tribunale che finora sembrava essere riuscito a schivare i tagli decisi in nome di un risparmio che non sembra reale e non va certo incontro ai diritti dei cittadini.«In tutta questa vicenda – ricorda l’avvocato Rosa Capria nessuno parla di diritto di accesso alla giustizia». Dati e l’esperienza del lavoro quotidiano stridono con i tagli. La logica quando si cancellano servizi è sempre quella del presunto risparmio. Alla fine però i conti non tornano. Lo dimostra il fatto che il Governo pensa di maturare la prima tranche di risparmi già nel 2012. Invece, con questa tabella di marcia, il decreto delegato diventerà una realtà nel 2014. L prevista anche l’eventuale sopravvivenza degli uffici che il Ministero indicherà per altri cinque anni con un risultato di grande confusione. Del tutto imprevisti sono gli oneri relativi agli accorpamenti. «Nessuno calcola i costi dei trasferimenti- ribadisce Capria – e poi in molti casi, conce per il tribunale di Pisa, non ci sono gli spazi per trasferire i vari uffici giudiziari». Così anche il recupero di efficienza, fermo restando che è necessario riorganizzare il sistema giustizia, è tutto da dimostrare. Alla fine tagliare non basta se non viene applicato il calcolo dei costi standard, della revisione della spesa, del taglio della sola spesa inefficiente. Infine, altro aspetto importante, nel ridisegnare la geografia giudiziaria – è stato detto in conferenza stampa – non si è tenuto conto della specificità territoriale e dei bacini di utenza (la sezione distaccata di Pontedera è di riferimento per circa 200mila abitanti). L’Avvocatura insieme con l’associazione nazionale dei Comuni italiani con la quale è in atto un protocollo di intesa metterà a disposizione del Governo e del Parlamento una banca dati inserendo voce per voce le spese sostenute dai Comuni per i tribunali destinati alla soppressione. Quelle che sosterrebbero i Comuni dei tribunali superstiti e i necessari studi sulla viabilità locale. L stato sottolineato poi che questa revisione dei tribunali potrebbe correre il rischio di essere dichiarata incostituzionale. Gli avvocati minacciano ulteriori scioperi che metterebbero ancora più in cri si i processi che già hanno tempi lunghi con cittadini costretti a attendere anche dieci anni per ottenere la sentenza di pri mo grado in un processo civile. La protesta è solo all’inizio. Si parte intanto da una denuncia alla Corte dei Conti per capire se dalla riorganizzazione invece di un risparmio potrebbe nascere un ulteriore spreco di denaro.

venerdì27 luglio 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
Congelato il progetto per la nuova sede

Il Sindaco: «Disagi per cittadini e aziende, non si tiene conto della specificità dei territorio»
La nostra non è una battaglia di campanili, questa è un’iniziativa che serve a sottolineare
l’importanza della nostra sezione distaccata del tribunale». Il sindaco Simone Millozzi, avvocato di professione, si dice pronto a impegnarsi in prima persona e a chiedere aiuto ai
parlamentari di zona di tutte le forze politiche nella speranza che questo possa evitare la chiusura degli uffici giudiziari cittadini.«I tagli non tengono conto – aggiunge il sindaco – della specificità territoriale. Nel primo provvedimento, quello che teneva conto di parametri oggettivi, la sezione distaccata di Pontedera era salva. Poi la novità della chiusura che non porterebbe ad alcun risparmio». Anzi, sarebbero sicuri i maggiori oneri per i trasferimenti con il rischio di caos al momento di spostare da una sede all’altra migliaia di fascicoli.Il sindaco ricorda il lavoro del Comune e gli investimenti sostenuti dalla città per la giustizia. A questo punto il progetto della nuova sede del palazzo di giustizia è congelato. Era già stato individuato il terreno ed erano stati fatti alcuni passaggi tecnici con il Ministero. Tutto azzerato. Per sopperire alla cronica carenza di organici del tribunalino l’amministrazione comunale negli ultimi anni ha messo a disposizione una persona che si occupa della vigilanza. «Noi crediamo nell’importanza di avere un presidio di giustizia sul territorio come è la sezione distaccata del tribunale. Faremo il possibile per mantenerlo e per garantire ai cittadini l’accesso alla giustizia». A pagare le spese della nuova organizzazione dei tribunali alla fine saranno cittadini e aziende. E la sede di Pontedera è un di riferimento sia per le imprese della Valdera che per quelle del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno.«Sono pronto ad essere parte attiva in una vertenza per impugnare il provvedimento che ridisegna la geografia dei tribunali» prosegue il sindaco sposando la tesi dell’Avvocatura che ha annunciato ricorsi alla Consulta contro il provvedimento di revisione della rete dei tribunali. Un disegno che “rischia” di salvare l’ufficio del giudice di pace di Pontedera ma non la sezione distaccata del tribunale. Quasi certa la fine delle sedi dei giudici di pace di Cascina, San Miniato e Volterra.

venerdì27 luglio 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:21
Addio al tribunale, ma avvocati e Comune promettono battaglia

CONSIGLIO degli avvocati pisani e comune di Pontedera sono d’accordo: chiudere la sezione staccata del tribunale pontederese, che amministra la giustizia in 22 comuni per una popolazione di quasi 190mila abitanti e circa 50 mila aziende, e con un carico di cause superiore a 5000, non comporta nessun risparmio, aggrava i problemi della giustizia nella nostra provincia e probabilmente è anche anticostituzionale perché lede il diritto di accesso alla giustizia stessa. E se il consiglio nazionale forense ha già denunciato la decisione il progetto del governo Monti che fissa in 18 mesi la chiusura di alcuni tribunali (in Toscana quello di Montepulciano) e di tutte le 224 sezioni staccate (in Toscana sono a Pontedera, Empoli, Viareggio e Montevarchi), Comune e avvocati sono pronti a rivolgersi alle alte Corti di giustizia per impedire la chiusura della sezione pontederese. Il consiglio provinciale dell’ordine, con la presidente Rosa Capria, si è riunito ieri a Palazzo Stefanelli con il sindaco Millozzi eil vicesindaco Sonetti per manifestare pubblicamente l’unità di intenti.
INCONTRO che la presidente Capria ha aperto dicendo che «i 50 milioni di risparmio a livello nazionale sono un calcolo induttivo che non tiene conto, ad esempio, di quanto costerà trasferire da un’ altra parte così tante strutture giudiziarie. E il calcolo sul risparmio diventa ancor più ipotetico, e secondo noi irreale, per la situazione pisana. A partire dal fatto che per portare a Pisa i quattro giudici, gli impiegati, le due aule di udienze, l’archivio e così via, presenti a Pontedera,bisognerà liberare un’ala del palazzo di giustizia, sfrattando, si sente dire, la polizia giudiziaria. Per la quale bisognerebbe trovare un’altra sede, magari in affitto». «Ma in tema di affitti – sottolinea l’avvocato pontederese Sergio Giuntoli -, è bene ricordare che alti sei organi giudiziari pisani, a cominciare dalla Procura, non hanno sede nel palazzo di giustizia e operano già in altre sedi, in affitto». Il sindaco Simone Millozzi, avvocato prestato all’amministrazione pubblica, sottolinea le spese e il forte impegno finora profusi dal Comune per Palazzo Pretorio. «Anche perché dice – i rimborsi che arrivano da Roma coprono al massimo l’8O% delle reali spese. Pensavano anche a costruire un nuovo palazzo di giustizia attraverso un’operazione immobiliare che avrebbe coinvolto un imprenditore privato, ma a questo punto, col progetto di chiusura, salta, o comunque viene sospesa, anche questa possibilità». Il giudice di pace, sempre secondo il governo, può invece restare a Pontedera, mentre andrebbero chiuse le sedi di Cascina, Volterra e San Miniato..
M.M.