Archive for marzo 3rd, 2011

Il sindaco: “Più risorse e meno attacchi strumentali alla scuola pubblica”

giovedì, marzo 3rd, 2011

In queste ore a Pontedera osserviamo un apparente paradosso. Mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi attacca il ruolo della scuola pubblica che a suo dire inculcherebbe valori sbagliati ai giovani, la stampa locale riporta la notizia che nelle scuole superiori della città ai genitori vengono chiesti dei contributi “volontari” per la gestione quotidiana. Ebbene il paradosso è apparente perché in realtà il fenomeno generale è quello di un attacco violento e univoco verso il sistema scolastico universale attualmente presente nel Paese. La scuola, negli ultimi 60 anni, ha avuto un ruolo determinante nella crescita del Paese. Grazie alla scuola i giovani più meritevoli e quelli più capaci, anche se provenienti da famiglie non facoltose, hanno potuto accedere ai più alti gradi di studio, al mondo delle professioni, a ruoli e lavori gratificanti.

Oggi c’è un attacco a questo fenomeno, alla possibilità, cioè, che tutti possano migliorarsi, possano avere una vita migliore grazie all’impegno, alla propria intelligenza e al rendimento scolastico.

Questo Comune proprio per lanciare un messaggio positivo ai giovani da anni premia i ragazzi che si diplomano con il massimo dei voti e da anni investe grandi risorse, sia nell’ampliamento dell’offerta formativa che nell’ammodernamento e nel miglioramento delle strutture scolastiche. In questo senso stiamo finanziando per oltre 2 milioni di euro una nuova scuola materna da realizzarsi a Santa Lucia e abbiamo programmato costantemente interventi di manutenzione straordinaria in tutti i plessi scolastici.

La preoccupazione del capo del governo italiano è invece quella di “inculcare” valori diversi a questi ragazzi. Mentre si fa finta di non vedere la carenza grave di risorse in cui versa il nostro sistema scolastico. A me pare una perfetta operazione di “distrazione di massa” dai problemi seri del nostro sistema della formazione. Per questo come sindaco e rappresentante di questa comunità mi auspico e chiedo con forza che alla scuola vengano date le risorse adeguate a continuare con dignità la propria funzione di formazione dei giovani. E che si lasci al personale insegnante, al quale va la mia personale solidarietà per gli attacchi strumentali subiti, l’attuazione di programmi e di metodi educativi che, mi sembra, non debbano essere giudicati con la lente della polemica politica. Se il mondo della scuola educa i giovani alla critica e non al cieco consenso, mi sembra che sia un buon segno, un segno di salute della scuola e non un atteggiamento da biasimare.

Pontedera, 1 marzo 2011

Sulla scomparsa di Tommaso Fanfani

giovedì, marzo 3rd, 2011

Il ricordo del sindaco Simone Millozzi

Il prof. Tommaso Fanfani

Il prof. Tommaso Fanfani

La scomparsa del Professor Tommaso Fanfani, presidente della Fondazione Piaggio e cittadino onorario di Pontedera, è una grave perdita per la nostra comunità e per il nostro territorio. Fanfani conosceva molto bene la nostra storia industriale, l’evoluzione sociale di Pontedera, il profondo rapporto tra il tessuto produttivo e la città. Lui ha contribuito al cambiamento e alla trasformazione che ha interessato questo territorio negli ultimi anni. Un cambiamento che ha avuto al centro il mantenimento della vocazione produttiva è la valorizzazione il dialogo con il mondo della cultura, della ricerca, dell’università. Da città di produzione a città di innovazione. Fanfani, grande esperto di storia economica ha saputo leggere le dinamiche di trasformazione. Il Museo Piaggio e la Fondazione sono così diventate il laboratorio di pensiero, il luogo della riflessione culturale, alla base di queste dinamiche. La nostra città, attraverso quegli spazi, ha saputo riflettere su se stessa e ha assunto un ruolo anche nel dibattito e nella cultura nazionale d’impresa.

Ma voglio anche ricordare l’uomo Fanfani. Una persona sempre disponibile, affabile, sorridente. Molto attenta agli altri, ai suoi collaboratori, alle altrui opinioni. Il segno della sua forza era anche nella calma che sapeva trasmettere.

Pontedera, la mia amministrazione, la città, io personalmente, vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra partecipazione al lutto della famiglia.

Grazie professore. Pontedera le deve tanto e non si dimenticherà di lei.

Pontedera 25 febbraio 2011