Archive for febbraio 8th, 2012

Il TAR sulle aperture domenicali e festive.

mercoledì, febbraio 8th, 2012

Apprendiamo che il Tar della Toscana ha accordato la sospensiva ad una catena di grande distribuzione che ha presentato ricorso contro l’ordinanza che limitava le aperture domenicali e festive sul territorio di Pontedera.
Prendo atto di questa decisione che nei prossimi giorni approfondiremo. Ritengo che la nostra posizione fosse giusta e dettata dai nostri valori di vivibilità del territorio, di rispetto del lavoro e dei diritti dei lavoratori, della tutela del negozio di vicinato e della funzione sociale che svolge. Nel testo di questa decisione si farebbe riferimento al fatto che le norme in materia di concorrenza “costituiscono principi generali dell’ordinamento nazionale e sono, quindi, direttamente applicabili”.
Ci adegueremo quindi, non condividendole, alle norme che ci giungono dai livelli di governo nazionali in attesa della definitiva sentenza di giugno.
Ritengo che si tratti di una scelta sbagliata e che i territori e le comunità si difendono e si fanno prosperare attraverso un diverso concetto di sviluppo, di crescita e di libertà economica. Un concetto che tenga anche conto delle peculiarità, delle tradizioni e della storia di ogni territorio. Non è tenendo i negozi aperti tutti i giorni, 24 ore su 24, che si contrasta la crisi economica del nostro Paese. Per superare la crisi occorre rilanciare l’occupazione e far ripartire i consumi. Non serve dar luogo ad una deregolamentazione selvaggia delle aperture ma promuovere politiche per restituire capacità di spesa ai cittadini comuni. Auspico infine che tutte le parti sociali e le rappresentanze del territorio facciano sentire la propria voce, la propria opinione, in merito a questa decisione che sottintende un modello di società che non ci piace

Sull’imposta di soggiorno

mercoledì, febbraio 8th, 2012

Durante il Consiglio Comunale di ieri sera si è discusso dell’ipotesi, che questa amministrazione sta prendendo in considerazione, di applicare anche nella nostra città, l’imposta di soggiorno. Un consigliere comunale di minoranza, che aveva sollevato perplessità, ha anche proposto di sostituire le risorse che si otterrebbero dall’imposta, introducendo il biglietto per chi utilizza il bus navetta o per chi visita il Museo Piaggio.
Innanzitutto va detto che la nostra impostazione è quella di chiedere qualcosa a tutti, non soltanto ai cittadini di Pontedera ma anche a coloro che visitano la città. Ogni anno a Pontedera si contano circa 50 mila presenze turistiche. Negli ultimi anni la città (ma anche la Valdera) ha visto altissime percentuali di crescita delle presenze turistiche. E’ stato il frutto delle politiche di progressivo miglioramento della qualità della vita e della qualità ambientale ed urbana. Abbiamo valorizzato l’arte in città. Abbiamo aperto: il Museo Piaggio che oggi si può visitare gratuitamente (e che conta circa 40 mila presenze annue), il Teatro Era, il centro culturale Sete Sois Sete Luas e il Centro per l’arte Otello Cirri dove è presente l’Ufficio Turistico. Abbiamo promosso la mobilità sostenibile come il bus navetta gratuito e servizi innovativi come il bike sharing. Sono stati creati una quantità innumerevole di eventi culturali e di spettacoli. La città ha cambiato aspetto. E’ migliorata. E’ diventata un modello per la sua qualità dei servizi. La crescita esponenziale di questi servizi è stata possibile anche senza risorse aggiuntive. Oggi non intendiamo tagliarli ma per far questo occorre chiedere un piccolo sacrificio a tutti. Anche a coloro che vengono ospitati nella nostra città. Non è pensabile infatti che manovre governative così penalizzanti nei confronti degli enti locali si facciano ricadere solo sui nostri cittadini, sui cittadini che risiedono nella nostra città. Occorre uno sforzo collettivo e a questo possono concorrere, per una piccola parte, anche coloro che in città non vivono né risiedono ma che usufruiscono, a vario titolo, dei nostri servizi e delle nostre infrastrutture, realizzati finora con l’impegno dei cittadini di Pontedera, ben sapendo che in realtà questi servizi sono a disposizione di una utenza più vasta. L’imposta di soggiorno quindi serve a questo. Valuteremo con grande attenzione le richieste degli operatori e degli albergatori: moduleremo differenziando l‘imposta in base alle fasce, alle “stelle” delle strutture ricettive. Ma non possiamo tener fuori da questo sforzo collettivo coloro che visitano la città e usufruiscono dei suoi servizi. Crediamo anche che il grande lavoro di miglioramento della città renda la permanenza a Pontedera appetibile per un turista anche ad un prezzo impercettibilmente più alto. Per questo mi auguro che gli operatori comprendano le ragioni di questa imposta, che verrà applicata in moltissime località italiane, e lavorino per migliorare con noi l’offerta qualitativa della città.