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Intimidazione al Sindaco di Empoli. La solidarietà della città di Pontedera

lunedì, gennaio 22nd, 2018

Voglio esprimere la solidarietà mia e di tutta la città di Pontedera al Sindaco di Empoli per quanto avvenuto. Una intimidazione inaccettabile che qualifica di per sé l’ignoranza e la stupidità di chi lo ha compiuto.

Fa bene Brenda Barnini a sottolineare come il gesto non possa esser considerato una follia individuale ma sia figlio dichiarato dei semi di odio e di intolleranza che le destre stanno spargendo, alla ricerca del frutto avvelenato del consenso, sui campi del disagio sociale, economico nonché sulle legittime preoccupazioni dei cittadini.

L’unico modo per togliere la forza ai seminatori di odio è contrastare con ogni energia l’indifferenza,  l’assuefazione e l’inerzia che segue ad iniziative vigliacche come questa. La sfida che abbiamo di fronte è dare sostegno e cittadinanza ai valori di solidarietà, inclusione, accoglienza ed integrazione che sono patrimonio indisponibile della nostra pacifica convivenza.

I nostri territori combattono la discriminazione in ragione della provenienza, della religione, dell’etnia, della lingua, della condizione economica. Ci ostineremo, sempre, a stare dalla parte dei principi della costituzione più bella del mondo.

Alle intimidazioni dei proiettili, dei simboli di morte, all’innalzamento dei muri, risponderemo con l’uguaglianza, la libertà, la democrazia e la costruzione di ponti.

Simone Millozzi

Solidarietà al dipendente ed all’assessore del Comune di Pontedera

giovedì, agosto 4th, 2016

“Esprimo vicinanza e solidarietà al dipendente ed all’assessore del Comune di Pontedera che in due occasione diverse sono stati vittime di un’aggressione violenta ed ingiustificabile da parte dello stesso cittadino peraltro conosciuto ed aiutato da molto tempo da parte dei nostri servizi.

Come ho avuto già modo di dire in altre occasioni, l’uso della violenza fisica e verbale, la scorciatoia dell’intimidazione e l’arma infida della minaccia possono esser contrastati solamente attraverso un argine culturale e valoriale che condanni tali episodi in modo fermo ed unanime.

Si tratta peraltro di atti e dimostrazioni di forza assolutamente inidonei a ledere il principio di legalità ed a farci arretrare riguardo al rispetto delle regole che ogni operatore pubblico, per il ruolo che ricopre, è chiamato a rispettare e garantire a tutela di tutti.

Tenendo a mente anche le vicende che hanno visto coinvolti l’Assessore di Pisa, il Presidente della Regione ed il Sindaco di Livorno, ognuno diversa ma con la solita matrice di disprezzo contro il ruolo pubblico ed istituzionale delle persone, credo che sia davvero necessario che nei luoghi della socialità, nelle piazze vere e virtuali, ovunque si formi e si coltivi il valore del rispetto della persona umana e della risoluzione non violenta dei problemi, si acquisisca e cresca la consapevolezza che ogni rabbia che diventa violenza, a chiunque sia indirizzata, non possa esser accettata con la complicità di un silenzio né commentata con ironie o sarcasmi se non vogliamo correre il rischio di legittimare un avvelenamento graduale del patto sociale di convivenza che ci lega ai nostri valori più importanti.

A seguito del ripetersi di questi eventi stiamo, anche su sollecitazione dei rappresentanti interni dei lavoratori, valutando il modo di garantire la consueta piena accessibilità del Palazzo Comunale, la casa di tutti, con l’esigenza di garantire un pur minimo controllo per la sicurezza di coloro che vengono a chiedere servizi e di coloro che ci lavorano per fornirli.”

Pontedera, 4 agosto 2016