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Mobilitazione lavoratori Officine Ristori. La visita dei Sindaci al presidio di Montecalvoli ed il coinvolgimento della Regione

mercoledì, settembre 28th, 2016

Oggi pomeriggio presso la sede dell’Unione Valdera i Sindaci di Bientina, Capannoli, Calcinaia, Pontedera e Santa Maria a Monte hanno preso atto delle questioni legate allo stato di agitazione ad oltranza posto dai dipendenti delle Officine Ristori e si sono recati al presidio fuori dall’azienda a Montecalvoli per portare la propria solidarietà ed attenzione ai lavoratori ed alle organizzazioni sindacali che stanno portando avanti uno sciopero per le modalità di gestione e di applicazione dell’accordo raggiunto nel 2014, (che scadrà agli inizi di Ottobre), al termine di due anni in cui si è fatto ricorso agli istituti del contratto di solidarietà e della cassa integrazione straordinaria.

I Sindaci hanno richiesto al consigliere per il lavoro della presidenza di Regione Toscana, Gianfranco Simoncini, che si ringrazia per la disponibilità immediatamente dimostrata, di calendarizzare un incontro domani Venerdì 23 Settembre alle 17:00 presso la sede della Giunta regionale alla presenza delle istituzioni locali e dei rappresentanti dei lavoratori.
I Sindaci esprimono forte preoccupazione per la vicenda particolare e più in generale per gli altri allarmanti segnali che fanno temere per la tenuta dei livelli occupazionali in importanti comparti manifatturieri della Valdera; pur con i limiti delle competenze e degli strumenti a disposizione, l’attenzione e l’impegno delle istituzio locali sul tema del lavoro è massimo. L’auspicio è che tutti gli attori della filiera legata al mondo del lavoro facciano la propria parte per dare risposte, e trovare soluzioni concrete, alle situazioni di crisi che stanno interessando il nostro sistema economico e produttivo.

Pontedera, 22 settembre 2016

Sulle dichiarazioni del Sindaco di Santa Maria a Monte, Parrella

venerdì, luglio 26th, 2013

Santa Maria a Monte vuole proseguire la strada da sola: è liberissima di farlo. Se ritiene un costo l’Unione perché non uscire subito? L’Unione, come dice la parola stessa, è una intesa tra pari. Nessuno obbliga altri a fare ciò che non vogliono.

E comprensibile la necessità del neo sindaco di tenere assieme visioni diverse nella sua maggioranza tuttavia, al netto della strategia politica, occorre capire qual’è l’obiettivo reale che intende raggiungere.

Penso al contrario che sia sempre più necessaria, di fronte alle riforme istituzionali che investono anche i comuni, l’esigenza di tenere un livello di rappresentanza adeguato autorevole che possa interfacciarsi con la Regione per le politiche sovracomunali e di area vasta. E’ difficile in questo contesto che la sindaca Parrella, che ha una lunga esperienza politica, scelga al contrario di indirizzare il suo comune verso l’isolamento e una “autarchia” anacronistica. Tuttavia deve essere chiaro che il motivo che ci spinge a gestire insieme servizi e funzioni è proprio quello di renderli più efficaci e migliori per i cittadini. E’ intuitivo e banale il fatto che gestendo insieme molti servizi si ottiene una economia di scala. Se si crea un corpo di polizia municipale più grande si otterranno più vigili a contatto con i cittadini, liberati dalle incombenze burocratiche, e non meno vigili. L’Unione ha funzionato in questi anni. Il livello di costo dei servizi sul territorio è rimasto a livelli accettabili, gli abitanti sono aumentati, le scelte politiche sono state positivamente condivise. La Valdera ha avuto in questi anni un ruolo che non aveva mai avuto nel passato. Ha ottenuto risorse come mai era successo, è cresciuta ed è migliorata. Il Comune di Santa Maria a Monte ha anche guidato l’Unione per un anno. Mentre oggi un esponente della stessa area politica della sindaca Parrella ricopre il ruolo di vicepresidente.

Appare quindi pretestuoso e sinceramente poco rispettoso di tutti gli altri comuni presenti mettere pubblicamente sotto esame questa Unione. Come è vero che ognuno è libero di fare le sue scelte è altrettanto vero che nessuno può mettere gli altri sotto esame. Abbiamo bisogno di amministratori che credano fermamente in questa strada intrapresa e che rifiutino ogni tipo di demagogia, che porta poco lontano. Deve essere chiaro che in questo anno ci aspettiamo che il sindaco di Santa Maria Monte sciolga queste ambiguità di fondo e evidenzi, con più nettezza, le linee politiche della sua maggioranza. Ognuno si prenda quindi le proprie responsabilità e faccia le sue scelte senza mettere sotto esame nessuno.