Ancora sul dissociatore e su “Sinistra, Ecologia, Liberta’

Mi trovo ancora una volta a chiarire, mio malgrado, aspetti e verità sul Dissociatore Molecolare. Questa volta rispondo all’intervento comparso oggi sulla stampa di “Sinistra, Ecologia, Libertà” (Sel) della Valdera. Leggendo l’intervento mi spiego perché questa parte della sinistra vive emarginata dalle esperienze di governo del territorio.

Innanzitutto non corrisponde al vero che la Regione Toscana abbia “rigettato” il percorso partecipato. La Regione ha valutato molto positivamente il progetto e lo ha posizionato in maniera da avere la possibilità di accantonare risorse adeguate I documenti testuali sono in Comune a disposizione di tutti coloro che hanno voglia di informarsi correttamente.

Faccio presente a Sel che il percorso partecipato, la possibilità – prevista da una legge regionale – per i cittadini di approfondire e di conoscere meglio tutte le informazioni sul progetto, è stato voluto dal sottoscritto. In questo modo ho potuto anche prendere tempo sulle scadenze di legge di rilascio delle autorizzazioni.

Ho preteso io il percorso più democratico che le leggi permettessero.

Non corrisponde al vero che in Scozia i primi dati siano contraddittori e negativi. E’ vero il contrario. Anche qui sarebbe stato sufficiente consultare il sito del Comune dove è riportata integralmente la documentazione proveniente dalla Sepa (l’Arpat scozzese) ove si riferisce che da novembre 2010 l’impianto, relativamente all’impatto sull’ambiente, è andato a regime ordinario e non sperimentale.

E’ strano che poi il leader nazionale di Sel, Governatore della Puglia, Nicola Vendola, permetta che si costruiscano inceneritori (come ci risulta stia accadendo a Manfredonia) da parte di una società privata facente capo alla famiglia della leader di Confindustria: cosa ne pensa Sel?

A Pontedera la Ecofor service che vuole realizzare il dissociatore è a maggioranza pubblica.

Non solo. Io non ho minacciato proprio nulla, è bene che Sel moderi il linguaggio. Io ho fatto notare che nel 2013 le aziende del territorio (la nostra area industriale è ormai la più importante della Toscana) rischiano di non avere più in zona un luogo dove smaltire correttamente i propri rifiuti industriali. Chiedo a Sel: è compatibile questo con il mantenimento dei livelli occupazionali? Si salvaguarda così il mondo del lavoro e della produzione? E’ più ecologico trasportare lontano i rifiuti? Costerebbe meno? E’ meglio che questa filiera sia gestita da soggetti privati o da soggetti pubblici come la Ecofor Service?

Infine chiedo a “Sinistra, Ecologia, Libertà”: ma voi non siete nella maggioranza che governa l’Amministrazione Provinciale di Pisa al quale compete eventualmente l’autorizzazione per l’impianto?
Pontedera 10 febbraio 2011

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