Archive for settembre, 2013

Sulla chiusura della sede distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Il Tirreno Pontedera” del 29/08/2013

giovedì
29 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

In tribunale è cominciato il trasloco

 

La sezione distaccata di Pontedera pronta a chiudere a partire dal 13 settembre. Ieri il sopralluogo dei presidente Laganà

di Sabrina Chiellini
PONTEDERA

Solo un miracolo della politica, che quasi sicuramente non ci sarà per mancanza di interessi e di tempo, potrebbe evitare la chiusura della sezione distaccata del tribunale di Pontedera. La data di venerdì 13 settembre, quando per legge scatta la chiusura di decine di sezioni distaccate, è ormai vicina. Tutte le proroghe che sono state richieste al Ministero della Giustizia si sono concluse con risposte negative. Compresa l’ultima, presentata dal presidente del tribunale di Pisa, Salvatore Laganà, che non avendo ancora trovato gli spazi necessari – a costo zero come previsto dalla legge – per trasferire archivi e personale della sezione distaccata aveva giocato la carta della proroga di quattro mesi. Un tempo breve ma che avrebbe potuto essere un’ultima ancora di salvataggio se mai la politica e il governo-si fossero svegliati dimostrando di avere a cuore i problemi della giustizia. Di conseguenza quel trasloco che finora era stato rinviato, ora che le ferie stanno per finire, dovrà essere affrontato.

Ieri il presidente del tribunale di Pisa, Salvatore Laganà, e il dirigente Franco Cantarano, sono stati a Pontedera per cominciare ad organizzare il non semplice trasloco degli uffici (dagli arredi ai fascicoli) e, soprattutto, degli archivi. «Abbiamo trovato una soluzione con il Comune di Pisa, che mette a disposizione alcuni spazi, per trasferire la sezione distaccata che andrà nei locali del tribunale attualmente a disposizione della polizia giudiziaria. Quest’ultima sarà trasferita nella sede del giudice di pace». Traslochi dunque che sono strettamente legati tra di loro e che dovranno concludersi entro la seconda settimana di settembre. C’è poi la questione dell’archivio che non è indifferente. «Questa mattina (ieri per chi legge, ndr) – ha aggiunto il presidente del tribunale siamo stati a vedere l’archivio di via Agnoletti che sarà trasferito in un immobile del Demanio, un capannone che è stato concesso in uso al tribunale dal centro paracadutisti di Pisa». E su questo si apre un capitolo a parte: un patrimonio storico di grande valore rischia di disperdersi tra un trasloco e l’altro.

Al personale delle cancellerie è stato spiegato che dal 13 settembre saranno al lavoro a Pisa. Dove e in quali condizioni è meno certo.

«Come presidente del tribunale non posso agire diversamente – aggiunge il dottor Laganà -. Se la politica interverrà e cambierà il corso delle cose noi siamo disponibili a fermare la macchina del trasferimento». Sconcerto anche tra gli avvocati che hanno cercato di opporsi alla chiusura. «Stiamo cercando di capire se la questione delle sezioni distaccate potrà essere affrontata in Parlamento nei prossimi giorni», dice Rosa Capria, presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Pisa.

 

giovedì
29 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

La rabbia del sindaco Millozzi «Riforma miope e ottusa»

 

PONTEDERA
«L’amministrazione comunale ha da sempre combattuto per scongiurare questa ipotesi. Il nostro “tribunale” aveva e ha i numeri (in termini di popolazione servita quasi 200.000 cittadini, territorio, cause) per restare aperto», dice il sindaco, Simone Millozzi. «È sufficiente pensare che tra le sezioni distaccate d’Italia, la nostra si “classificava” tra le prime 5 posizioni in termini di efficienza, di produttività e di organizzazione. La soppressione della nostra sede è inadatta a ottenere risultati di risparmio». Ancora una volta «una riforma miope, ottusa, sbagliata taglia, tutto, in modo indistinto, trasversale senza alcun riguardo al merito, all’oggettività, all’efficienza penalizzando un intero territorio, i suoi cittadini, le sue imprese e causando un grave danno a tutte le attività socio-economiche in qualche modo collegate alla presenza della sede giudiziaria. Si allontana un presidio di giustizia, di legalità e di sicurezza dalle nostre comunità e nulla, o quasi, viene fatto per riformare la giustizia a partire dalla riduzione dei tempi per vedersi riconosciuto un proprio diritto, vero freno alla competitività del Paese».

Resta definitivamente un sogno nel cassetto il progetto di dare alla città, che avrà ripercussioni negative dalla chiusura del tribunale, un nuovo palazzo di giustizia. La foto in questi giorni esposta nel tribunalino mostra un primo progetto che risale a circa… 30 anni fa.

 

giovedì
29 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

E l’archivio storico finirà in un capannone dei parà

 

PONTEDERA
Se non ci sarà in extremis un ribaltamento della situazione l’ultimo processo penale celebrato a Pontedera resterà quello contro un albanese che era accusato di guida in stato di ebbrezza scoperta dopo che aveva provocato un incidente stradale e per avere utilizzato un tagliando assicurativo falso. Il primo reato che gli è stato contestato è andato in prescrizione: può succedere con una giustizia che non funziona. Per l’altra accusa il giudice Angelo Perrone lo ha condannato a 9 mesi e 400 euro di multa. Pm onorario Giovanni Pepe, assistente Manuela Tonarelli.

Un giorno questo fascicolo si aggiungerà a quelli molto più datati che da Pontedera verranno trasferiti nel capannone dei paracadutisti a Pisa. «L’archivio degli uffici giudiziari di Pontedera – spiega il presidente del tribunale Salvatore Laganà – è immenso. Ci sono fascicoli e sentenze che risalgono anche al 1830. Documenti storici che dovrebbero trovare una collocazione all’archivio storico che invece non ha gli spazi per accoglierli». E pensare che si tratta di un materiale di grandissimo interesse storico, atti che raccontano il passato di una buona parte della provincia. Evidentemente mai valorizzati nel tempo e presi nella giusta considerazione. Tra tanti fogli anche vecchio materiale elettorale che prenderà la via della distruzione. La mannaia dei tagli cancella la sezione distaccata non per una questione di “meriti”. Si tratta infatti di una delle realtà con maggiori carichi di lavoro. È un cavillo ad uccidere le speranze. Pontedera non ha – si sapeva fin dall’inizio di questa brutta storia – i requisiti tecnici richiesti per poter chiedere di rinviare la chiusura. Il Comune ha effettuato importanti lavori di manutenzione all’edificio di piazza Curtatone e Montanara ma non li ha pagati con un mutuo della Cassa depositi e prestiti. Invece questa era una condizione indispensabile perché il Ministero cancellasse la chiusura.

Gli interventi di restauro della scuola Curtatone e Montanara

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” del 27/08/2013

martedì
27 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

 

Curtatone di nuovo in restauro

 

SCUOLE: COSTA 160 MILA EURO L’INTERVENTO 160 MILA EURO L’INTERVENTO PIÙ GROSSO DEL 2013` GROSSO DEL 2013

Guai per l’edificio didattico più storico e bello (ma fragile)

E’ LA SCUOLA più storica della città ma ancora una volta bisogna ripararla. Inaugurata nel 1887, è in stile neoclassico, come usava in quel secolo e all’inizio del seguente, con piccoli colonnati su entrambi gli ingressi. Il principale sulla via che allora portava dal piazzone alla stazione ferroviaria, l’altro sull’odierna piazza Garibaldi, elevata negli anni ’30 a piazza delle cerimonie, con tanto di monumento ai caduti trasferito da piazza Andrea Belfiore. E’ la scuola Curtatone e Montanara, orgoglio del comune risorgimentale e liberale di fine ‘800, poi sede del prestigioso ginnasio-liceo e quindi di scuole elementari e medie, oggi riunite nell’istituto onnicomprensivo. Un palazzo storico, il cui cortile ha anche ospitato il cinema sotto le stelle, concerti e rappresentazioni, che ha i problemi di tutti i palazzi storici. E’ fragile. «Purtroppo bisogna nuovamente intervenire – dice il sindaco Simone Millozzi – e abbiamo dovuto stanziare altri 160 mila euro. E’ l’intervento più grosso, a parte la nuova materna a Santa Lucia che stiamo costruendo ex novo – in vista della riapertura delle scuole». «Il cantiere si aprirà presto ma concorderemo con la ditta un piano di lavori che consenta di proseguire l’attività didattico durante tutto l’intervento». Uno dei problemi, e non da poco, della Curtatone e Montanara è rappresentato dai piccioni, che sui palazzi, tetti e cornicioni storici trovano il terreno ideale per crescere e moltiplicarsi.
«Avevano attuato un sistema protettivo – spiega il sindaco – con reti, ma i piccioni entrano sotto e a volte ci muoiono. E sempre sporcano cornicioni e cortile». Ma i piccioni non si possono decimare con le maniere, per così dire, forti, per cui bisogna intervenire con sistemi consentiti. Come i dissuasori elettromagnetici, per cui, e con spesa a parte istalleremo un impianto di questo tipo».
Mario Mannucci

Partiti i lavori di riqualificazione per l’ampliamento dell’Ospedale Lotti

venerdì, settembre 6th, 2013

Rproduciamo gli articoli giornalistici delle testate della Nazione e del Tirreno del 13/08/2013

martedì
13 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

Nuovo ospedale, partiti i lavori Capannoni giù a colpi di ruspa

Demolite le strutture lato Sud del Lotti: una rivoluzione per la città

di MARIO MANNUCCI

IN TRE giorni di lavoro le ruspe hanno già abbattuto quasi interamente il vecchio e decrepito capannone sul lato sud dell’ospedale. E ora stanno recuperando e caricando sui camion le macerie. In questo capannone, antica proprietà Lotti, parenti dell’omonimo benefattore che fondò l’ospedale a fine’800, si sono alternate e succedute varie attività, commercio di legna, una fonderia, manifatture di ceramiche, una carrozzeria e altro ancora. Ma da vent’anni era soltanto un fabbrica di sporcizia e degrado, abbandonata a se stessa. Ma due anni fa, ecco la svolta, lo acquistò la Asl, insieme alla vecchia fabbrica dei Marconcini sul lato opposto dell’ospedale, operazione complessiva da 3 milioni, per farne zone d’espansione del Lotti. Ospedale cresciuto molto ma da sempre costretto a trovare nuovi spazi dentro sé stesso, compreso terrazze, perché il quartiere, un tempo di orti, gli era nel frattempo cresciuto attorno fino alla saturazione
NELL’AREA liberata dal capannone confinante con via Pascoli, probabilmente il luogo e l’edificio ormai più decrepito della città, ancor più fatiscente del capannone dietro il duomo che non si riesce a recuperare, non sorgeranno tuttavia altri reparti medici ne tecnico-sanitari. L’area sarà infatti lasciata “vuota”e fornita soltanto di verde e un po’ di viabilità e parcheggi. Un’operazione, dunque, più urbanistica che edilizia, visto anche le moderne necessità della medicina legate anche alle ambulanze, auto mediche, e così via. Le ruspe all’opera nel cantiere che sbocca fino su via Roma sud. sono della Pisana Costruzioni, che ha avuto l’appalto per la demolizione e la realizzazione del nuovo assetto d’area. (Dove, è meglio precisarlo subito, non saranno realizzati parcheggi aperti al pubblico). Entro domani, vigilia di ferragosto, la demolizione e lo sgombero saranno completate, anche perché l’edificio era così degradato, senza peraltro esser mai stato solido fin dalla costruzione, nel secondo dopoguerra, da non opporre “resistenza” alle ruspe.
SARÀ invece più difficile abbattere la Italtessil-Marconcini, già sgomberata da un anno e trasferita a Gello dopo un secolo di attività (è la ditta più storica di Pontedera fra quelle in attività) tra via Roma e Viale IV Novembre. E non solo e non tanto perché è più grande quanto per la sua ubicazione a stretto contatto non solo col l’ala nord dell’ospedale ma anche con le abitazione e i negozi di via Roma e del Viale. Anche qui sarà realizzata una zona di “respiro”, circolazione e parcheggio ospedaliero, ma, forse, in questo caso potrebbe sorgere anche un nuovo quanto piccolo edificio. L’abbattimento del capannone-sud significa comunque l’apertura di un nuovo cantiere pubblico. E anche questo può essere un segnale di risveglio, insieme ad altre iniziative private, a cominciare dal maxi cantiere per la lottizzazione del Gren Park alla navetta. Mentre partiranno presto i lavori per l’ammodernamento dell’intero viale Piaggio.

venerdì
23 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
13

 

Ruspe anche di notte per il nuovo “quartiere”

 

Dalla lottizzazione in Oltrera ai capannoni demoliti al Lotti: ecco come cambia la città

ORE 23.30. Alla luce di grossi fari le ruspe sono a lavoro nei campi dell’ex podere La Scafa, tra lo stadio e il ponte alla navetta. Smetteranno alla mezzanotte in punto. Per riprendere la mattina. Nel quartiere e soprattutto nel dirimpettaio residence il Giardino, il rumore non concilia il sonno di chi va a letto presto. «Ma per qualche sera si può anche sopportare.
Quel che ci da un po’ di noia dice Roberto M, il nome completo non lo possiamo rivelare – è il polverone… ».
IN EFFETTI, dal lato opposto della vecchia strada 439, liberata da traffico pesante e di scorrimento dopo l’arrivo della circonvallazione della navetta, di polvere ne arriva tanta. Il movimento terra è grosso, come importante è il dispiegamento di uomini e mezzi. L’intera area è stata completamente recintata e chi torna ora dalle vacanze magari non sapeva del progetto di lottizzazione, in discussione da 40 anni e varato concretamente un anno e mezzo fa, si chiede, e chiede anche al giornale con telefonate e contatti diretti, «cosa mai si sta facendo in quei campi…».
La risposta è che si stanno preparando le strutture urbanistiche, viabilità d’accesso e interna, aree di sosta, verde, per costruire 250 unità abitative. Villette e piccoli condomini all’insegna del Green Park (parco verde). Forse la lottizzazione più corposa della storia cittadina, con paragoni quantitativi (sul piano della qualità si prospetta qualcosa di molto migliore) possibili solo con i palazzoni Rota realizzati negli anni ’70 in zona stazione.
SONO INVECE finiti i lavori di abbattimento del decrepito capannone sul lato sud dell’ospedale Lotti, cominciati subito prima di ferragosto e di facile realizzazione anche perchè l’edificio ha opposto poca resistenza. L’area liberata diventerà una valvola di sfogo, senza costruzioni, per l’ospedale da sempre in lotta col quartiere. Che lo soffoca da quasi un secolo, mentre quando il Lotti venne fondato (fine ‘800) aveva intorno poche costruzioni e tanti orti e giardini. Sarà abbattuta anche la storica fabbrica Marconcini, nata come cordificio, sul lato opposto dell’ospedale. Ma qui l’abbattimento sarà assai più difficoltoso perchè la fabbrica, ormai vuota e trasferita, è incuneata fra abitazioni e negozi, sia su via Roma che sul viale IV novembre.
In tema di città che cambia c’è anche il “reperimento” ufficiale da parte del comune delle disposizioni regionali per il via libera, già dato, all’autodromo dei Pardossi. Dovrà essere realizzato un parco attrezzato all’esterno dell’impianto, dovrà essere salvaguardata e potenziata la vasta rete dei fossi e fossetti e dovrà essere rafforzata la già prevista protezione arborea anti rumore. Come è noto, resta però il parere definitivo e vincolante del comune di Cascina, “promesso” per settembre-ottobre.
Mario Mannucci

 

 

 

 

 

 

Sulla chiusura della sede distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo l’articolo della testata della Nazione del 09/08/2013

venerdì
9 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

 

Tribunale soppresso: il sindaco non vuole arrendersi «La partita è sempre aperta, spiragli dal Ministero»

 

MILLOZZI SPIEGA: «DA ROMA CI HANNO CHIESTO ULTERIORI CHIARIMENTI»

«LA PARTITA è sempre aperta». Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi parla di «stand by» per quanto riguarda cosa accadrà della sezione distaccata del tribunale. «C’è ancora in ballo la richiesta di proroga avanzata al Ministero – dice Millozzi – e la risposta deve ancora arrivare. Anzi mi risulta che nei giorni scorsi il Ministero abbia chiesto dati e chiarimento». «Inoltre – aggiunge il primo cittadino – aspettiamo l’ultimo pronunciamento della Corte Costituzionale previsto per ottobre. Insomma qualcosa deve sempre accadree. E in questo tempo auspico che si rinnovi e rinforzi l’impegno dei deputati eletti nella nostra circoscrizione sul fronte della tutela delle sezioni distaccate che hanno un valore reale sul territorio: la nostra è tra le prime, in ordine d’importanza e di ruolo, in Italia».
MA NONOSTANTE queste parole il destino degli uffici giudiziari di Pontedera appare ormai tracciato. I rinvii delle udienze sono stati fatti tutti su Pisa. Ed a Pisa si ricomincia a settembre, non a Pontedera. E anche il persone della sezione penale, all’occorrenza, inizierà a seguire i fascicoli a Pisa. Di certo, per ora, c’è che tutto l’archivio della sezione distaccata resterà al suo posto per un problema tutto da risolvere. La sede centrale non è riuscita ancora ad individuare gli spazi necessari per accogliere stabilmente personale e atti della sezione distaccata. Minori certezze riguardano l’attività della sezione civile: i processi in questo caso potrebbero almeno fino alla fine dell’anno tenersi a Pontedera. In ballo, dunque, c’è la richiesta del presidente del tribunale di Pisa di una proroga di quattro mesi. Non certo per rallentare il processo di accorpamento previsto per legge quando per esigenze organizzative. «Avere un po’ di tempo ancora – conclude Millozzi – ci consente di insistere».

 

 

Sulla nuova installazione di wake park ai laghi

venerdì, settembre 6th, 2013

Rirpoduciamo gli articoli delle testate giornalistiche della Nazione, e del Tirreno dell’08/08/2013

giovedì
8 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
10

 

Surf sul lago, ora avanti tutta»

 

PROVE TECNICHE PER L’IMPIANTO OSTEGGIATO DA RIFONDAZIONE
“Millozzi «Altro che scempio, questo diverrà un parco giochi gioiello”

IL SINDACO ha rinviato la prova, «a momenti più adatti e magari senza fotografi…» , mentre Katiuscia Benvenuti, bagnante in bikini della vicina spiaggia Amalia, ha aspettato che finisse la presentazio ne per lanciarsi subito nel surf a traino e guida di un cavo sospeso tra le rive est ed ovest. E sotto gli occhi di 300 gabbiani a riposo sul lago dorato. Si parte da un boschetto «ripulito dalle siringhe e sporcizia senza neppure un albero tagliato precisa il sindaco Simone Millozzi, concetto ribadito dal vicesindaco e assessore all’ambiente Massimiliano Sonetti – per cui anche questa operazione si inquadra in quella più vasta della valorizzazione dei laghi Braccini. Senza l’intervento o l’accordo con privati non avremmo potuto trasformarli in gioiello ed eccellenza per Pontedera, gioiello che tutta la Toscana ci invidia e frequentato l’anno scorso da 15 mila persone. Altro che scempio, altro che attentato alla natura come dice Rifondazione Comunista – prosegue il sindaco – altro che comune cementificatore… Premettendo che io non sogno certo la decrescita felice, e facendo presente che tutti i comuni intorno a noi sono cresciuti più di noi nell’ultimo decennio, a Pontedera il verde è in percentuale superiore alla media nazionale e regionale, tanto che è difficile mantenerlo. Qua ai laghi Braccini ce l’abbiamo fatta perché l’interesse pubblico e quello privato hanno coinciso. E l’hanno prossimo realizzaremo anche impianti sportivi di tipo estivo e un parco giochi».
IN ITALIANO si chiama “La tavola che scorre sul cavo” questo impianto e questo sport – «che amplia la nostra offerta sportiva», dice l’assessore Matteo Franconi – in crescita in tutta Europa. “Calzata” la tavola, e partendo da un piccolo pontile ci si attacca alla manipola a sua volta attaccato al cavo (a motore) teso tra due piccole torri, e comincia il volo fino alla riva apposta. E ritorno. Un volo di 232 metri a una velocità massima di 32 chilometri, che il manovratore dal pontile può anche ridurre. come può fermare la corsa quando il surfista cade in acqua. Come è successo a diversi dei debuttanti di ieri. «La sicurezza è comunque garantita dal giubbotto salvagente – dice Alberto Mantovani, presidente della “Tarpons Wake Park” che ha realizzato e gestisce l’impianto – e dopo un po’ di pratica questo sport può essere alla portata di molte fasce d’età». Il biglietto per volare sul lago costerà sulla base del tempo richiesto dal cliente-atleta, mentre Daniele Bini sottolinea che il bagno Amalia dà lavoro a 12 persone in estate e 5 in inverno, «con prospettive di crescita».

M.M.

giovedì
8 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
IV

 

«I laghi, un gioiello a livello regionale»

 

Inaugurato il parco acquatico, l’orgoglio del sindaco. Diventerà anche un centro di kite e windsurf: tariffe scontate
PONTEDERA
Com’era. E come è adesso. Mostra le foto con orgoglio Simone Millozzi. Il sindaco parla: dietro di lui, intanto, il cavo scorre e i nuovi rider dei laghi Braccini sfrecciano. Infradito ai piedi, pelle bruciata dal sole, casottino in legno, canniccio, corpetti e tavole da surf e sup: lo stile da spiaggia si fa spazio a un passo dalla superstrada. Non vola una mosca, al massimo il silenzio viene infranto dal treno e dalle auto che passano daviale Asia: è un piccolo miracolo acquatico quello che viene ufficialmente inaugurato nella città storicamente industriale di Pontedera.
«Rivendico il progetto: grazie a un percorso virtuoso tra pubblico e privato abbiamo dato alla città un gioiello inimmaginabile fino a pochi anni fa, all’insegna della sostenibilità ambientale, dell’innovazione e della qualità». t entusiasta della nuova versione beach dei laghi il primo cittadino. Che ribadisce: «La città rivive il suo parco pubblico, mai stato un parco naturale. Il boschetto prima dell’intervento di pulizia era un ricettacolo di sporcizia e di pericoli: ora abbiamo dato alla città un ambiente pulito e curato, mai il Comune

avrebbe potuto fare tanto, con i tempi che corrono». Il Cable Wakeboard, versione acquatica dello snowboard, arriva ai Braccini e Pontedera fa scuola a livello regionale. Ed entra in un circuito innovativo che vaforte nel nord Italia e all’estero, tanto che nel 2020 diventerà disciplina ufficiale alle Olimpiadi. Magari qualche nuova promessa si farà le ossa nella città della Piaggio che tutti i giorni, dalle 10 alle 20 farà macinare adrenalina a pelo d’acqua. Duecentotrenta metri di cavo, 45 secondi andata e ritorno (come dimostra il rider labronico Filippo Gherardi che fa la dimostrazione iniziale), saltie evoluzioni che per gli esperti si possono amplificare con le rampe mobili da mettere in mezzo al percorso. «La velocità massima che serve per saltare è di 30 chilometri orari», racconta il presidente dell’associazione del Calambrone Tarpons bay, Alberto Mantovani che gestisce l’impianto.
Il cable wakeboard in realtà è un tassello del puzzle acquatico che si potrà praticare a Pontedera, con la collaborazione del Centro windsurf Livorno, di Nico Salvini di Surf City di Tirrenia e di Hoasy surf di Livorno. Windsurf, canoe, sup, kite surf: ai laghi Braccini piccoli, grandi rider si preparano al mare. «Faremo preparazione al kite con tanto di aquilone nel campo qua dietro continua Mantovani – poi acquaticità nel lago per arrivare poi ad imparare e uscire in mare».
Nel parco acquatico di Pontedera arriva Francesca Bagnoli, campionessa italiana kitesurf di Livorno, per sancire questa liaison tra costa e entroterra. E sono pure le tariffe a far gola: il cable wakeboard deve essere alla portata di tutti. «La tariffa della Federazione parla di 10 minuti per 10 euro – spiegano dalla Tarpons Bay – noi abbiamo previsto dei pacchetti, stile 10 corse, ne paghi 8». E ancora tutti i giorni, dal lunedì al venerdì, dalle 10 alle 14 per 10 euro si potrà scivolare giù dal cavo per 15 minuti, che tornano 10 nel pomeriggio, dalle 14 alle 20). «Ci sono vantaggi per gli under 18 per canoe e sup, chiediamo 5 euro per 45 minuti». La convenzione tra Comune e Amalia Laghi sta dando frutti tangibili, soprattutto anche grazie a un privato che di questi tempi decide di investire somme importanti. Creando pure occupazione. «Oggi abbiamo 12 persone al lavoro per i 4 mesi d’estate, che d’inverno diventano 5 e adesso in questo nuovo impianto si parte con due posti di lavoro che si potrebbero moltiplicare facilmente», chiudono da Amalia Laghi.

(f s.)

 

Sull’economia della Valdera ed il rapporto con la Piaggio

venerdì, settembre 6th, 2013
sabato
3 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
15

 

«Il territorio deve rafforzare il dialogo con Piaggio»

 

«SERVE UNITA’». Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi interviene sulla Piaggio e sullo stato dell’economia della Valdera, parlòa di scarsa compattezza sindacale come elemento che oggettivamente indebolisce le capacità di interlocuzione del territorio e sottolinea l’urgenza di rafforzare l’interlocuzione sul rapporto con le istituzioni del territorio: formative, culturali, dei centri di innovazione e trasferimento tecnologico. «Questo terreno, che è quello sul quale registriamo le principali debolezze e passi indietro dell’azienda, – dice Millozzi, rifrerendosi a Piaggio – è il solo terreno sul quale potranno innestarsi meccanismi virtuosi per le imprese locali e per l’occupazione. Diversamente si arretra, non ci sono diritti e contratti integrativi che tengano. Alle istituzioni, alle forze politiche e sindacali spetta il compito non solo di reclamare diritti e opportunità, ma renderne effettiva l’accessibilità». «Questo – prosegue – è il terreno su cui sono impegnato, insieme ai rappresentanti politici della zona, nella costruzione di relazione con i livelli politici regionali e nazionali. Su questi temi penso sia utile provare a costruire un’interlocuzione stringente con l’azienda piuttosto che su improbabili e confusionari richiami alla “lealtà territoriale” o, peggio, legami familiari».

 

 

Inaugurato la strada che collega Santa Lucia con la rotatoria FI-PI-LI

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli delle testate giornalistiche della Nazione e del Tirreno del 03/08/2013

sabato
3 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
14

«La promessa è mantenuta La strada diventa realtà»

 

 

Aperta la via che collega la rotatoria della FI-PI-LI

UN PERCORSO piuttosto lungo, per uno stanziamento complessivo di fondi da parte dell’amministrazione comunale che ammonta a 10 milioni di euro. E’ quello che porterà, ad inizio autunno, alla definitiva messa in funzione della circonvallazione di Pontedera, che collegherà l’uscita di Pontedera est della superstrada, con quella di Pontedera ovest-Ponsacco. Ieri è stato inserito nel mosaico il penultimo tassello per il completamento dell’opera, ovvero l’apertura alla circolazione della nuova strada di collegamento tra via del Popolo – che attraversa la frazione di
anta Lucia- e lo svincolo della Fi-Pi-Li di Gello. «L’inaugurazione di questo tratto di strada è anche la prova che abbiamo mantenuto un impegno preso con la frazione di Santa Lucia, ovvero quello di non chiudere l’ultimo tratto di via del Popolo, che sfocia nella zona industriale, prima di aver completato questo asse viario che ora collega direttamente la frazione con la rotatoria per la superstrada», ha detto il sindaco Simone Millozzi. I lavori per questo tratto sono costati 250mila euro, e sono stati commissionati alle ditte Slesa di Ponsacco e Ital Strade di Caserta.
ORA RIMANE solo da completare l’utlima arteria, l’ultimo pezzo della circonvallazione – costata un milione di euro, sarà aperta ad inizio autunno – asse a 4 corsie che dalla zona industriale di Gello porterà direttamente alla rotatoria della Fi-Pi-Li, che diventerà quindi a 6 uscite, considerando anche quella minore su via dei Panieracci. «Un’opera importante – ha sottolineato il vicesindaco e assessore ai lavori pubblici Massimiliano Sonetti – segno della dinamicità di questo comune, che con il collegamento diretto della superstrada con le zone industriali spera di dare una spinta in più anche al sistema produttivo».

Benedetta Bitozzi

sabato
3 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

Da Santa Lucia s’arriva subito in Fi-Pi-Li

Inaugurato il raccordo di 500 metri che agevola di parecchio la circolazione verso la superstrada

di Lorenzo Lazzerini

PONTEDERA
Sotto il solleone di agosto arriva una nuova lingua di asfalto rovente per gli abitanti di Santa Lucia. Da ieri pomeriggio la nuova strada di collegamento tra via del Popolo e lo svincolo della Fi-Pi-Li è aperta alla circolazione. Un braccio di circa 500 metri che corre tra i campi di girasoli e agevola la circolazione verso la superstrada all’uscita di “Pontedera ovestPonsacco”.
Un primo passo necessario per il via libera definitivo al completamento della strada di Patto, che l’amministrazione vorrebbe ultimare entro il prossimo autunno. Intanto è arrivato il taglio del nastro per il braccio che rivoluziona la viabilità della frazione. Tra costi per gli espropri e lavori, l’importo dell’opera realizzata da Slesa Spa di Ponsacco e ItalStrade di Caserta è di 250mila euro. «Una cifra che si aggiunge ai 10 milioni stanziati per l’intervento della strada di Patto – spiega il sindaco Simone Millozzi – ma nell’ultimo anno abbiamo deciso di investire molto su Santa Lucia: oltre al completamento del braccio che servirà la zona industriale ci sono circa 2 milioni di euro per la nuova scuola materna. A questi si aggiungono altri due tasselli: a ottobre sarà attivo il collettore fognario per Santa Lucia, La Borra e Gello, mentre è in corso di approvazione la “strada a pettine” che collegherà la variante alla nuova Coop con via del Popolo, per superare le criticità all’ingresso dei cimiteri. Per questo intervento sono stati stanziati altri 400mila euro».
Interventi importanti sulla viabilità pontederese, che nella realizzazione della strada di Patto vedrà il completamento della circonvallazione cittadina. «Intanto siamo felici per l’inaugurazione di questa arteria – continua il sindaco – che permetterà al traffico di veicoli pesanti e leggeri di raggiungere l’uscita della superstrada in tutta sicurezza, senza utilizzare l’uscita di Pontedera est. Devo ringraziare in particolare i proprietari delle aree per la disponibilità che hanno mostrato verso quest’opera così importante». Anche per questo intervento non sono mancate le difficoltà legate ai vincoli del patto di stabilità. «Nonostante questo non abbiamo mai rallentato sui lavori pubblici; almeno a fine luglio sono arrivati da Roma 9 milioni per saldare i debiti della pubblica amministrazione con le imprese». L’architetto responsabile dei lavori Marco Pasqualetti è soddisfatto per il rispetto dei tempi. «Non ci sono stati slittamenti – dice -, la realizzazione di questo primo braccio ci permetterà di completare entro pochi mesi i lavori per la strada di Patto, che riprenderanno a settembre».

Sul concorso di idee per ridisegnare l’asse del Viale Piaggio

giovedì, settembre 5th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati dalle testate del Tirreno e della Nazione del 02/08/2013

venerdì
2 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
12

 

Il ponte tra passato e futuro: ecco 3 idee

 

Concorso di idee selezionati progetti per ridisegnare l’asse del viale Piaggio

UNA ZONA, quella dell’asse del dente Piaggio, che rappresenta Pontedera, nella sua totalità. Prima di tutto il suo passato, quello di una cittadina sorretta da un’industria un tempo florida e stabile. Oggi che l’indotto della Piaggio, per gli effetti del tempo, è nettamente ridimensionato, quell’asse produttivo non ha comunque cessato di essere un punto strategico per Pontedera, e dovrà esserlo anche in futuro.
«QUANDO qualche mese fa abbiamo ottenuto dalla regione un finanziamento di 10 milioni di euro per più linee di intervento, non abbiamo avuto alcun dubbio che una di queste sarebbe stata la riqualificazione del dente Piaggio, per la creazione del cosiddetto “Parco dell’innovazione” di Pontedera, come compimento di un percorso su cui lavoriamo da tempo», ha spiegato il sindaco Simone Millozzi. Era di qualche settimana fa l’emanazione, da parte del comune, di un bando che invitava professionisti e progettisti, anche riuniti in gruppi, a manifestare il proprio interesse realizzando progetti di ridisegno del dente Piaggio. Alla chiamata hanno risposto 13 soggetti di caratura internazionale, di cui tre sono stati selezionati. La principale direttrice verso cui si snodano i tre progetti è quella della riqualificazione dell’area senza perderne i caratteri originar “del resto oggi lì sorgono già realtà importanti come il Sant’Anna, Pont-Tech, oltre alla Piaggio e al suo museo», precisa Millozzi. In quella zona quattro sono gli interventi in cantiere per il futuro: la realizzazione di un collettore fognario per collegare la zona industriale di Gello al depuratore di Valdera Acque; la riconversione dell’ultimo immobile Piaggio, l’ex archivio, in via del Fosso Vecchio, per cui si pensa ad una struttura che dia una risposta al tema della robotica intrecciata al mondo manifatturiero; la realizzazione di un parcheggio multipiano e, infine, la riqualificazione urbana dell’area.
«MA SOPRATTUTTO dal concorso di idee – specifica Millozzi – abbiamo scelto i progetti che in futuro daranno un segnale di forte riconoscibilità all’asse: forse, infatti, oggi il su{) importante contenuto in termini di ricerca e innovazione, cultura e produttività, non è valorizzato al meglio al suo esterno, da chi transita a Pontedera». Tre nomi importanti dell’architettura nazionale ed internazionale sono stati selezionati per l’affidamento dei progetti.
PER QUANTO RIGUARDA il masterplan, ovvero la riqualificazione urbana dell’area nella sua interezza, è stato scelto il progetto dello studio Archea Associati, fondato a Firenze nel 1988, oggi è un network di oltre 100 architetti: «L’obiettivo del nostro progetto è quello di collegare le varie componenti di quest’asse, nate per finalità diverse e in tempi diversi, in un 44parco” unico, conferendo un’idea di coesione e armonia», ha specificato l’architetto Marco Casamonti. Il progetto dello studio Miralles Tagliabue Embt, con sede a Barcellona e a Shangai, è stato invece scelto per valorizzare il territorio dell’area, anche in base alla sua storia: «Il viale diverrà una quinta urbana, un innovativo ingresso alla città, con segni identificativi rilevabili nella pavimentazione, nel verde, nell’arredo urbano e nell’illuminazione», dice l’architetto Francesca Ciprini.

INFINE sarà lo studio Natalini Architetti & Partners di Firenze a realizzare un parcheggio multipiano nel magazzino dell’ex Ape, «una struttura che sarà anche un elemento di architettura urbana», assicura l’architetto Adolfo Natalini. Grazie a questi interventi «genereremo investimenti per 15 milioni di euro – conclude Millozzi – una città non è fatta solo di piccole manutenzioni ordinarie, ci vogliono anche grandi progettazioni».

Benedetta Bitozzi

venerdì
2 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Nasce il parco dell’innovazione

 

Presentati gli studi di architettura che progetteranno parcheggi e arredo urbano

PONTEDERA

Un parco dell’innovazione per riqualificare spazi e opifici in via Rinaldo Piaggio e completare così il recupero dell’ex Dente Piaggio. Pontedera pensa in grande e mette in moto un percorso «in grado di convogliare in città risorse per quindici milioni di euro», come ha detto il sindaco Simone Millozzi, sostenendo l’importanza del progetto per «iniziare un percorso virtuoso da portare avanti anche con il coinvolgimento delle associazioni di categoria».
Il Comune di Pontedera insieme all’Urban Center, di cui è presidente Daniela Pampaloni, ha affidato a tre studi di architettura la progettazione di interventi per un nuovo percorso urbano nell’area dell’ex Dente Piaggio. E ieri in municipio il sindaco Simone Millozzi ha presentato gli studi di architettura selezionati attraverso un concorso di idee e le linee di intervento del nuovo percorso ubano destinato a diventare un viale di ingresso per Pontedera in cui funzioni diverse dovranno unirsi. Gli obiettivi dati dall’amministrazione oltre a quello della creazione di un fronte urbano “univoco ed identificabile” prevedono il miglioramento dell’assetto urbano ed edilizio con nuovi sistemi di arredo, valorizzazione degli spazi averde, creazione di percorsi pedonali e ciclabili, il miglioramento dell’illuminazione.
Tre i progetti: Masterplan, idee per la città per il recupero di viale Rinaldo Piaggio e delle aree vicine, affidato allo studio di Firenze Archea associati; riqualificazione urbana del viale stesso affidato allo studio Miralles-Tagliabue Embt; il progetto del parcheggio multipiano nel magazzino ex Ape affidato allo studio Natalini. Tutte realtà di progettazione abituate a lavorare nel mondo e che porteranno la loro visione di città e design a Pontedera. I tempi richiesti perla presentazione dei progetti sono abbastanza stretti, metà settembre.
L’operazione consentirà di completare la riqualificazione di un’area su cui dal 1990 sono stati investiti almeno 30 inilioni di euro e dove presto sarà inaugurata anche la biblioteca con nuovi investimenti per la cultura nonostante le difficoltà del momento, come ha ribadito il sindaco. «Sicuramente un’occasione di sviluppo e di crescita anche dal punto di vista occupazionale. Potrà essere anche una traccia per il lavoro successivo dell’amministrazione comunale – ha aggiunto il sindaco – e sulle prospettive di una città che avendo saputo recuperare gli spazi dismessi dalla Piaggio ha evitato, grazie alla lungimiranza dell’epoca, di non trovarsi in una città con capannoni abbandonati vicino al centro».

Sul trasloco di PontLab

giovedì, settembre 5th, 2013
giovedì
1 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
13

 

PontLab, il polo della ricerca trasloca in 570 metri quadri

 

Protocollo d’intesa: dalla vecchia fabbrica al futuro
di SILVIA PASSETTI

APRIRA’ a settembre il nuovo laboratorio di Pont-Lab. Si tratta dell’ultimo tassello nella storia del riqualificato Dente Piaggio, ormai un centro di riferimento per ricerca e innovazione. PontLab, che ha sede a Gello, sbarca anche nei locali del Cerfitt, il centro di Ricerca e Formazione sull’Innovazione e il Trasferimento Tecnologico gestito da PontTech per conto del comune di Pontedera. Il protocollo d’intesa tra comune di Pontedera, PontTech e PontLab è stato firmato ieri e il trasferimento sarà allestito per il mese di settembre. Il nuovo laboratorio ha una superficie di circa 570 metri quadri, di cui quasi 420 destinati alle attività di laboratorio e i restanti 150 a uffici e servizi. Al piano superiore della struttura è progettato un auditorium, ma sono aperte anche altre possibilità. Il nuovo laboratorio sorge nel Dente Piaggio, nel cuore pulsante della ricerca.
Luogo di innovazione, che ha visto nascere il motore ad idrogeno e il Plasmix. «Esprimo tutta la mia soddisfazione per quello che è stato fatto all’interno del Dente Piaggio in questi anni -ha detto
il sindaco Simone Millozzi quest’area industriale è stata riconvertita alla ricerca e all’innovazione».
UN PROGETTO in cui ha creduto la Regione Toscana e a cui ha contribuito con i suoi finanziamenti. «Il Polo della Valdera con il Cerfitt costituiscono un importante snodo per innovazione, trasferimento tecnologico e ricerca in Toscana – ha detto l’assessore regionale Simoncini – un sistema che rappresenta un elemento strategico per la competitività del sistema produttivo regionale». Pont-Lab è stata istituita nel 2008 su iniziativa di Pont-Tech e di Aequalis. Dal 2011 è partecipata per il 51 % dal comune di Pontedera. Svolge servizi alle imprese in campo di prove meccaniche, rilievi dimensionali, consulenze e certificazioni. Un’attività in crescita. Il fatturato è aumentato dell’11 % rispetto al 2012 e le risorse umane sono incrementate del 30 %. Il 40 % sono donne, il 76 % laureati.
«NEL NUOVO laboratorio del Dente Piaggio verrà svolta l’analisi di materiali non metallici spiega il presidente di PontLab Lucio Masut – mentre la sede di Gello sarà dedicata all’esame dei materiali metallici, alle prove di caratterizzazione e durata sui componenti. Qui le attività saranno potenziate con la realizzazione di nuovi laboratori dedicati allo studio dei fenomeni legati all’esposizione ad ambienti nocivi di materiali e componenti». Pont-Lab offre servizi sia ad aziende grandi come Nuova Pignone, Gucci, Tod’s, General Electric sia ad aziende del territorio, come Tmm, Leader Pump’s, Novicrom. Alla firma del protocollo anche Riccardo Lanzara, presidente di Pont-Tech. «Nel campo dell’innovazione non dobbiamo mai stare fermi – dice Lanzara – la corsa continua per raggiungere nuovi obiettivi». Proprio Pont-Tech ha presentato due invenzioni di grande impatto: il motore all’ammoniaca e con il contribuito di Revet il Plasmix, un materiale derivato dal riciclo
della plastica.

Silvia Passetti

Variazione di bilancio per finanziare sociale e scuola ma anche investimenti e lavori

giovedì, settembre 5th, 2013
mercoledì
31 luglio 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

Risorse a sociale e scuola ma anche investimenti

 

Pontedera, doppia variazione di bilancio coi finanziamenti da Roma e Firenze il sindaco Millozzì: «A breve partiranno i lavori di asfaltatura su viale America»
di Manolo Morandini

PONTEDERA
Doppia variazione di bilancio per navigare nell’incertezza del quadro normativo. La macchina comunale di Pontedera muove a vista, ma prova a tenere la barra dritta. Nelle casse entrano 800mila euro, restituiti da Roma per la partita dei soldi dell’Imu 2012, e altri 1,2 milioni di contributi erogati dalla Regione, a fronte del finanziamento da 10 milioni per il completamento del Polo tecnologico Valdera. Tutti soldi al centro di due operazioni per ridare incisività all’azione di governo.
La spesa corrente. Vale 800mila euro la partita dei soldi dell’Imu 2012 restituiti da Roma a Pontedera. Soldi che la giunta di Palazzo Stefanelli ha deciso di destinare alla spesa corrente per recuperare il terreno su due dei punti fermi dell’amministrazione Millozzi: il sociale e l’istruzione.
Nel dettaglio, oltre 300mila euro sono destinati a finanziare il sociale riportando la dotazione delle risorse in linea con l’anno scorso. Altri 200mila euro andranno per la refezione scolastica. E poi c’è la partita del trasporto pubblico locale: 200mila euro la spesa inserita a bilancio a fronte di un taglio che ammontava a 350mila euro. In parti colare, tra le cinque linee cittadine è in corso la sperimentazione sulla due, quella che dalla stazione ferroviaria passa dall’ospedale Lotti, da via Fantozzi, e poi va verso Santa Lucia e Gello, con le nuove fermate dei Villaggi, lungo la Tosco Romagnola, e quella nella zona industriale di Gello, di fronte al Dipartimento di prevenzione e medicina del lavoro.
Gli investimenti. Sul fronte delle spese in conto capitale a dare ossigeno ai conti di Palazzo Stefanelli è il contributo di 1,2 milioni di euro della Regione Toscana legato al finanziamento da dieci milioni per il completamento in cofinanziamento con il Comune del Polo tecnologico Valdera, che insiste nell’area del Dente Piaggio.
In particolare, per la realizzazione degli spazi destinati a Pont-Lab. «Il laboratorio di servizi alle imprese di cui il Comune ha scelto di essere azionista si trasferirà entro la fine di quest’anno nei nuovi spazi sull’asse del Dente Piaggio», dice il sindaco Millozzi.
I soldi in arrivo dalla Regione serviranno per 500mila euro a finanziare l’acquisto degli arredi della nuova biblioteca comunale, la cui apertura al pubblico è indicata per la fine dell’anno o al massimo nelle prime settimane del 2014. «Contiamo però di recuperare parte di questi soldi – sottolinea il sindaco -, con il contributo che potremmo spuntare attraverso il bando regionale sulla cultura, la domanda è partita in questi giorni e crediamo di avere buone chance di finanziamento per una struttura che ha un respiro sovracomunale». E se altri soldi da Firenze prenderanno la via di Pontedera potrebbero servire ad ampliare il ventaglio delle manutenzioni. «Ci sono situazioni oggettive che necessitano di una nuova asfaltatura – afferma Millozzi -. A breve partiranno i lavori su viale America ed è in corso la gara per l’affidamento dei lavori in via Dante». Poi ci sono i 170mila giuro destinati agli impianti sportivi, per l’adeguamento dello stadio Mannucci. E una cifra analoga sul fronte della viabilità, marciapiedi e altre asfaltature.