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L’Unione non è di ostacolo alle fusioni

martedì, novembre 3rd, 2015

Nei giorni scorsi si è riaperta, con una dichiarazione di Renzo Macelloni, la discussione sul futuro dell’Unione e sul ruolo che oggi questa svolge.

Macelloni è un uomo esperto di politica; è impegnato a vario titolo nel governo della sua comunità da oltre un ventennio. Per questo le sue parole vanno ascoltate con attenzione ma allo stesso tempo interpretate secondo quelli che sono i fatti. E’ chiaro a tutti che il progetto che lui intende rilanciare di un comune unico dell’Alta Valdera è sul piatto da molti più anni dell’Unione. L’Unione è nata per dare un governo istituzionale omogeneo ed integrato della Valdera e non ha mai rappresentato un ostacolo alle fusioni dei comuni. Anzi, tra i comuni toscani che hanno scelto di procedere alla fusione tra di loro, nelle ultime tornate referendarie, una buona parte erano di questo territorio. L’Unione ha rappresentato invero un luogo di coltura, un humus fertile, per nuovi e più stretti rapporti tra le comunità. È proprio grazie alla esperienza dell’Unione che tali processi di fusione hanno potuto incontrare pareri favorevoli e aperti nei confronti dei cittadini coinvolti nei processi referendari. Mi preme anche aggiungere che nell’ottobre 2013 si è svolto un referendum su tre comuni dell’Alta Valdera, sostenuto anche da Macelloni, che non ha avuto esito positivo soprattutto per la volontà del cittadini di Peccioli e non certo per colpa dell’Unione Valdera. E allora perchè Macelloni è così ingeneroso verso questa esperienza amministrativa che ha incontrato nel tempo il plauso della normativa regionale e nazionale ed è stata presa come punto di riferimento per molti altri territori? Mi auguro che le cause non siano le difficolta’ politiche che incontra nell’alta valdera per portare avanti il suo disegno di fusione tra questi comuni scaricando sull’Unione delle responsabilità che esse non ha. Macelloni sa benissimo che le economie di scala ci sono state; sa benissimo che la Valdera è riuscita a contare e ad attrarre risorse e finanziamenti che senza un’azione comune non avrebbe mai ottenuto; sa benissimo che sulla scuola, sul sociale, sulla pianificazione e programmazione di area e sull’accoglienza dei migranti siamo un modello a livello regionale. Il sindaco di Peccioli sa perfettamente che la Polizia Locale dell’Unione oggi risponde più e meglio, in modo più coordinato ed organizzato alle esigenze del territorio, al contrario di quanto accadeva prima (nonostante che il suo Comune non abbia ancora traferito il relativo personale).

Macelloni sa perfettamente che grazie all’esperienza dell’Unione Valdera ogni comune, dal più piccolo al più grande, può guardare con più serenità alle nuove prospettive istituzionali ed alle sfide di governo su cui la Regione sta lavorando. Dove sta la verità? L’Unione non è un ostacolo ai processi di fusioni, anzi può e deve favorirli avendo come obiettivo principale il miglioramento della qualità dei servizi ai cittadini. E’ da un anno e mezzo che l’attività dell’Unione è paralizzata in attesa di un decisione unanime da parte di quei Comuni che, se non cambia la normativa, devono mettere insieme quasi tutte le funzioni oggi esercitate; la Valdera ha dato la propria disponibilità a favorire e supportare tutti quei processi di autonomia nelle scelte di organizzazione di questi comuni. Ad oggi stiamo ancora aspettando una risposta e questo temporeggiare ritarda ogni scelta strategica che si rende necessaria per dare un nuovo impulso alla nostra esperienza. Macelloni è il primo che dovrebbe sapere, e lo sa, che per governare dal basso e non subire la riforma, l’ammodernamento e la semplificazione dell’architettura complessiva degli enti locali occorre la determinazione, il coraggio e la lungimiranza coesa dei Sindaci: serve però che vi sia una convinzione diffusa ed una condivisione degli obiettivi fondanti. Se qualcuno ha legittimamente ambizioni personali o amministrative di altra natura, sappia che crea un danno a tutte le nostre comunità, penalizzandole proprio nel momento in cui la stagione di riforme istituzionali intrapresa nel nostro Paese ci dice che i nostri territori possono cogliere questa occasione ed essere i veri motori del cambiamento. Chi causa tutto questo dovrà assumersene la relativa responsabilità. Noi andremo avanti con ancora più decisione e fermezza nella scelta intrapresa. Occorre smettere di tentennare ancora e assumersi la responsabilità di una scelta, chiara, trasparente, pubblica. C’è bisogno di una fase nuova che non può avviarsi e basarsi su protagonismi e forzature. Facciamo parlare i fatti. E l’Unione per ora è l’unico fatto concreto. Bene, dunque, l’apertura di una fase costituente ma questa non sia né una ennesima occasione di clamore mediatico nè un nuovo modo di prendere ulteriore tempo ma, al contrario, sia l’occasione concreta per dare risposte chiare alle nostre comunità”

Pontedera, 2 novembre 2015

Sul dissociatore, sull’ampliamento della discarica e sulla nuova sperimentazione a Peccioli

venerdì, febbraio 25th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 25 febbraio 2011

venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
3

“Congelato” il dissociatore Via alla sperimentazione a Legoli


Colpo di scena per l’impianto di Gello: alleanza tra Ecofor e Belvedere

PROVVEDIMENTI
Per evitare La chiusura della discarica, per ora si amplia quella esistente

di NICOLA PASQUINUCCI
– PONTEDERA

«FARE SISTEMA». E’ la parola d’ordine del vertice di ieri mattina a Palazzo Stefanelli di Pontedera per cambiare direzione sul futuro dei rifiuti. Ecco in sintesi le scelte: patto tra Belvedere Spa e Ecofor Service Spa per sviluppare la sperimentazione del dissociatore di Legoli, annullato il processo di partecipazione per discutere dell’impianto di Gello perché il progetto per il momento è congelato e, infine, ampliamento della discarica di Pontedera per scongiurare la sua chiusura nel 2013. Dunque si riparte, se non da zero, da un foglio bianco. Una decisione che spiazza la tabella di marcia per la costruzione del dissociatore molecolare e sospende il braccio di ferro con i comitati del no.

«QUESTI SONO temi difficili e complessi – premette il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi dove servono le conoscenze e non gli slogan». E sul piatto delle scelte c’è soprattutto la battaglia futura per accaparrarsi il bando del gestore unico rifiuti. Per avere le spalle forti la Valdera prepara il terreno. «Partendo dal concetto dell’Unione dei 15 Comuni – illustra il primo cittadino – vogliamo candidarci come territorio per vincere questa partita». Tradotto: Peccioli con Belvedere e Pontedera con la Ecofor, creeranno un’alleanza (non è ancora dato sapere se anche in termini societari) per tentare di “chiudere il ciclo dei rifiuti”. Questo in nome dell’autosufficienza dei trattamento della spazzatura, soprattutto quella industriale. I comuni di Peccioli e Pontedera, Provincia e le due aziende sono concordi: «In tema di rifiuti qui ci sono delle eccellenze a livello regionale, dobbiamo far valere il loro peso anche attraverso la sperimentazione». E il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi è orgoglioso di essere in questa partita: «Anni fa, a Peccioli, abbiamo lanciato un metodo che va oltre il mero smaltimento. Ecco perché saluto con favore questa iniziativa».

E per allargare gli orizzonti della Valdera, l’assessore provinciale Valter Picchi annuncia «l’avvio dell’elaborazione del piano rifiuti provinciale che sarà pronto entro la fine del 2011. Indicheremo le aree e le relative tecnologie più indicate».

Insomma, tutti sono concordi nel trovare un momento di riflessione per cercare la via più sicura per smaltire i rifiuti speciali. Ecofor e Belvedere lavoreranno insieme per riaccendere il dissociatore molecolare di Legoli, comprato alcuni anni fa per provare l’avveniristica tecnologia, per riadattarlo alla sperimentazione. Il dissociatore infatti, ha avuto recentemente dei problemi e necessita una manutenzione straordinaria. In più, quello di Legoli è stato pensato per bruciare rifiuti casalinghi, mentre quello scozzese, preso a modello dalla Ecofor per poi importarlo a Gello, lavora solo rifiuti industriali.

«SI TRATTA di ripensare la ricerca – sottolinea il presidente della Belvedere, Renzo Macelloni – unendo due realtà. La ricerca ha un costo e quindi rafforzando il polo possiamo fare molto di più. Noi abbiamo già un impianto adatto che può essere modificato per vedere direttamente con i nostri occhi i dati che servono. Perché, ci tengo a dirlo, in giro ci sono tanti venditori di impianti, ma pochi forniscono soluzioni serie».

«Crediamo che il dissociatore sia una tecnologia “semplice” e sicura – conclude l’ingegner Paolo Landi della Ecofor – Ma abbiamo deciso di implementare la sperimentazione con la Belvedere, ritardando quindi sulla tabella di marcia la costruzione dell’impianto. Il tutto, visto che siamo una società a maggioranza pubblica, a garanzia dei cittadini. Per ristabilire il clima di fiducia».

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venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Dissociatore, si ferma l’iter


Pontedera. Dall’unione di Ecofor e Belvedere nasce un polo dei rifiuti che punta alla gestione

Dissociatore, si ferma l’iter

La sperimentazione passerà a Peccioli, dov’è già attivo

PONTEDERA. Si ferma il percorso partecipativo promosso dal Comune di Pontedera sul dissociatore molecolare che la Ecofor Service vuole realizzare nel proprio stabilimento di Gello. Si ferma – o meglio, rallenta – il processo che dovrebbe portare alla realizzazione dell’impianto.

La sperimentazione si farà a Peccioli, alla Belvedere, dove già da mesi, c’è un impianto che tratta i rifiuti con la dissociazione. Qui si studieranno gli effetti, si analizzeranno i risultati e i dati, che serviranno, poi, per trasferire la sperimentazione nell’impianto di Ecofor.

Sono queste le novità più importanti che scaturiscono dall’unione di due eccellenze della nostra area: da una parte la Ecofor Service,azienda che gestisce i rifiuti industriali e, dall’altra, la Belvedere Spa, azienda che gestisce la discarica di Peccioli. Un’unione che ha, come obiettivo, quello di realizzare, in Valdera, un polo della gestione dei rifiuti, capace di diventare interlocutore per l’intera Regione.

I primi effetti saranno quelli dello stop immediato del percorso che doveva portare alla decisione sul progetto presentato alla Provincia di Pisa dalla azienda che tratta rifiuti industriali nel suo stabilimento di Gello. Lo aveva voluto il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, per arrivare a una decisione condivisa, dopo che sul progetto erano nati dissensi da parte di cittadini e rappresentanti della politica locale, che si erano organizzati in Comitati. Ed è ancora lui, Millozzi, a dare una nuova svolta alla vicenda. «Non manderemo il materiale alla regione – dice -che sarebbe servito a attivare il percorso partecipativo. Ci fermiamo. Chiederemo l’ampliamento della discarica, per dare una risposta immediata alle esigenze dello smaltimento. E poi attenderemo i tempi della sperimentazione».

Che avverrà a Peccioli. Dove, un piccolo dissociatore è in funzione – in modo sperimentale – da alcuni mesi. «Un impianto – spiega il presidente della Belvedere Renzo Macelloni – che aveva obiettivi minimali. Ora questi obiettivi devono essere rivisti, per partire con una nuova ricerca, una nuova sperimentazione. Faremo nuovi investimenti, dovremo ristrutturare una parte dell’impianto, fare delle modifiche. Con i nostri tecnici cercheremo di lavorare, per arrivare a realizzarne uno tutto nostro».

Sarà quello che la Ecofor Service aveva chiesto di impiantare alla Provincia di Pisa. «Nel progetto del dissociatore – spiega Paolo Landi, amministratore delegato Ecofor – ci crediamo, è un salto di qualità, dalla discarica a un progetto più innovativo: ci crediamo e vogliamo farlo, perché la tecnologia è semplice, brucia i rifiuti a bassa temperatura, non c’è diossina. Quello che ci preme è che vogliamo rendere tranquilla la gente. Per questo ab biamo trovato la disponibilità della Belvedere e procediamo con una nuova sperimentazione. La costruzione del dissociatore, a questo punto, slitta. Ritarderà, ne riparleremo dopo aver analizzato i risultati della sperimentazione che faremo a Peccioli». Come dire, forse i dati che sono arrivati dalla Scozia – dove c’è l’unico impianto simile, in tecnica e tecnologia a quello che voleva realizzare Ecofor – non sono così chiari da poter avallare la costruzione. Così, si fa una sperimentazione in proprio. (ech)

Si uniscono la Ecofor service e la Belvedere: qui sarà messo a punto l’impianto che poi dovrà nascere a Gello