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Il Presidente dell’Unione Valdera Simone Millozzi: “Nell’Unione nessuno si sottrae al confronto”

giovedì, settembre 18th, 2014

Non mi sono mai sottratto al confronto, né potrei farlo, nella mia veste di Presidente dell’Unione. L’Unione Valdera ha una strategia ben definita e chiara che ha dato grandi risultati in questi anni; anni nei quali Macelloni non era sindaco e non ne ha fatto parte, e forse per questo non ha avuto modo di conoscere appieno queste strategie.

Il problema odierno mi pare piuttosto quello di dover affrontare le problematiche e non tirarsi indietro davanti alle nuove sfide. Trovo alquanto discutibile la nota scritta ai colleghi sindaci allorché ogni venerdì vi è un tavolo ove questi si incontrano periodicamente proprio per discutere strategie e problematiche. Si tratta di un appuntamento utilissimo e davvero strategico per procedere insieme.

Dopo le elezioni amministrative, alcuni comuni, tra cui anche Peccioli, hanno chiesto uno spazio temporale per prendere conoscenza di una situazione amministrativa e funzionale (dell’Unione) che presenta aspetti specifici, non mutuabili da altre realtà; è stato quindi fatto un incontro politico amministrativo finalizzato a riprendere il filo rosso delle strategie.

Nel merito delle questioni non mi sembra che la geografia politica sia cambiata. Semmai si è semplificata con la fusione di alcuni comuni. Ma io interpreto una fusione come un elemento positivo poiché va nella direzione dell’unità degli intenti. Anzi l’Unione può ben rivendicare un effetto positivo, quello di aver gettato le basi per una unificazione. Non è un caso che la metà dei comuni interessati da referendum, sulle fusioni di comuni toscani, erano proprio in Valdera. Sulle necessità relative alle funzioni dei comuni sotto i 5 mila abitanti, prima di chiedere ai comuni più grandi, che hanno espresso in maniera manifesta la ferma intenzione di procedere rapidamente nel percorso dell’Unione con obiettivi sempre più ambiziosi, quali siano le loro intenzioni, occorrerebbe al contrario conoscere le intenzioni dei comuni obbligati, stante anche le delibere già approvate.

C’è da dire che in Valdera, a differenza che in altre realtà territoriali, proprio la presenza dell’Unione consentirà meglio ai Sindaci interessati di avere una struttura già collaudata che altrove non c’è. Anche in questo caso l’unità è un valore aggiunto. E su questi temi non si può addossare responsabilità ai comuni più grandi. Non è un caso che il progetto di fusione tra Capannoli Palaia e Peccioli è stato sostenuto anche e soprattutto da Macelloni proprio sulla base delle argomentazioni che si sarebbe creato un Comune più grande che superasse gli obblighi di legge e non dovesse far confluire le funzioni fondamentali fuori dal perimetro comunale.

L’Unione ha creato le condizioni per migliorare tutto il territorio della Valdera. Il polo Alta Valdera non è stato svuotato ma si è ripensata e razionalizzata la distinzione tra back-office e front-office per ottenere più risparmi della struttura pubblica ottenendo economie di scala senza in alcun modo danneggiare l’accesso ai servizi e la qualità dei medesimi da parte dei cittadini dell’Alta Valdera. E’ stata proprio questa la forza dell’Unione, ovvero l’idea di tenere i servizi il più vicino possibile ai singoli territori, concretizzando quel concetto di sussidiarietà che tutti a parole dicono di volere. Oggi, infatti, un comune da solo, per attrezzato che sia, non ha la capacità di rispondere a tutte le sfide che abbiamo davanti; ci sono questioni come lo sviluppo locale, il lavoro, l’ambiente, i flussi migratori, il turismo (solo per citarne alcuni dei più importanti) che richiedono necessariamente un’azione integrata di un intero territorio, se vogliamo dare risposte effettive.

A Macelloni vorrei pertanto sottolineare che è sbagliato discutere sempre di dualismi contrapposti: comuni sotto 5 mila abitanti contro quelli più grandi, Unione contro comuni, Alta Valdera contro resto del mondo… e così via.

Se si discute così si divide e non si unisce e sono certo che non è questo l’intento di Macelloni.

La Valdera non è dotata di due entità distinte ed autonome: l’Unione ed il singolo Comune; in realtà da quando la Valdera esiste come Unione esiste un legame diverso di sinergia e non di alterità con i comuni.

L’attribuzione delle deleghe, concertata e concordata con tutti i Sindaci della Valdera, Macelloni compreso, è servita nella fase iniziale a non bloccare la macchina e consentire la continuità di un lavoro in essere; mentre si ridefinisce la rotta infatti, l’imbarcazione deve comunque navigare. Viceversa, secondo l’impostazione di Macelloni, si sarebbe dovuto fermar tutto finché il piano strategico dell’Unione non fosse ripensato e riprogrammato per intero.

I cittadini chiedono servizi anche mentre la politica pensa come somministrarli più e meglio!

In definitiva, sono felice che adesso il confronto, che avevo già provato ad attivare dopo le elezioni, possa riprendere, e credo dovremmo farlo a partire dai documenti strategici, che l’Unione ha approvato, l’ultimo nell’estate dello scorso anno.

Non credo occorra convocare riunioni straordinarie per questo: venerdì, quando come di consueto ci incontreremo, se anche gli altri sindaci che avevano chiesto tempo per valutare si manifesteranno disponibili, potremo pianificare il lavoro in questo senso.

Valdera, 16 settembre 2014

 

Sulla fusione di comuni, sulle funzioni delle Province e sull’Unione

venerdì, maggio 31st, 2013

Intervento del sindaco e presidente dell’Unione Simone Millozzi

In un momento di grande crisi e di grandi incertezze istituzionali e politiche, dal territorio della Valdera giungono positivi segnali. Non potrei descrivere in altro modo le notizie, di questi giorni, di una nuova proposta di fusione avanzata dai tre comuni di Capannoli, Peccioli e Palaia.

E’ una buona notizia per tutti. La Valdera sta dando un segnale positivo e di grande maturità. E’ possibile intervenire sulle geometrie istituzionali nel nome del risparmio, dell’unità, della riorganizzazione territoriale. Mi sembra molto positivo che questi messaggi giungano da un territorio che ha sperimentato negli anni recenti un percorso importante di crescita comune. Un territorio dove 15 comuni, costituendo la prima Unione di Comuni in Toscana, hanno messo insieme parte delle proprie funzioni nell’interesse dei cittadini, per migliorare la qualità della vita di tutti. Non è un caso che la Valdera sia l’area della Provincia di Pisa che ha visto crescere con più forza i residenti. Non è un caso che sia il territorio che ha saputo farsi forza di questa unità ottenendo grandi risorse e positiva attenzione dagli enti regionali.

Ritengo, come ho già spesso sottolineato, che l’Unione abbia anche avuto il merito di aver fatto comprendere ai cittadini di essere tutti parte di una stessa comunità, di uno stesso territorio e di uno stesso destino. Oggi, grazie all’esistenza di questo contenitore, registriamo una grande e nuova capacità di pensare e progettare nuove geometrie istituzionali.

Del resto queste fusioni non hanno e non devono avere solo una motivazione economica, pur importante. La strada delle fusioni è giusta anche perché crea condizioni nuove e migliori in questo territorio. Perché ci fornisce strumenti più adeguati alle sfide del futuro.

E infatti noi ci candidiamo con forza, nella nostra dimensione ottimale di territorio della Valdera, come Unione, a gestire alcuni dei servizi che fino ad oggi ha gestito la Provincia. Dobbiamo immediatamente aprire un tavolo con la Regione Toscana nel quale si parli di questa prospettiva ragionando, nel merito, di competenze, funzioni e risorse. L’Unione rappresenta la soluzione ideale perché è una forma associativa “dal basso”, che non comporta costi politici e ha come obiettivo la semplificazione delle procedure, l’ottimizzazione delle risorse e delle attività. Penso che questa sia anche la migliore risposta all’antipolitica o comunque alla politica che non vuole decidere e che rifiuta ogni possibile riforma o possibile soluzione dei problemi.

Il prossimo 28 giugno a Pontedera, si terrà un incontro delle Unioni di Comuni della Toscana con l’assessore regionale alle riforme istituzionali, al federalismo e ai rapporti con gli enti locali, Vittorio Bugli. Le Unioni Toscane incontrano Bugli ed è l’occasione ideale peer chiedere con forza un ruolo nello scenario che si aprirà con l’eliminazione delle Province. Si tratta di un tema di strettissima attualità. La Valdera in questa partita sta giocando e vuole giocare un ruolo chiave.

Per questo è importante percorrere entrambe le strade: la scelta di fondere comuni semplificando e la scelta di dare forza alle unioni. E’ una prospettiva stimolante e giusta, che tiene in piedi il ruolo delle istituzioni democratiche consentendo anche gli agognati risparmi.

Noi siamo molto contenti e soddisfatti dell’azione dell’Unione. Se non ci fosse stata l’Unione della Valdera il nostro territorio non avrebbe visto la crescita che ha avuto e avrebbe pagato con maggiore durezza la crisi in atto.

Mi auguro che l’incontro del 28 giugno rappresenti un momento utile a tutti per riflettere e per consolidare la strada intrapresa. Si sta parlando di riformare le istituzioni locali che sono particolarmente importanti. Sono il presidio dello Stato più vicino ai cittadini. E mai come oggi hanno difficoltà anche loro a rispondere, a causa delle risorse sempre più limitate, alle esigenze della gran parte del Paese. La disaffezione dei cittadini verso il voto alle amministrative, registrato nei giorni scorsi, deve farci riflettere. Il ruolo dei comuni è l’ultimo argine alla frammentazione e l’ultimo strumento di coesione sociale. Questi segnali ci indicano che non abbiamo più tempo. La Valdera è pronta a prendersi le sue responsabilità. Fino in fondo.

Pontedera, 30 maggio 2013

Sul dissociatore, sull’ampliamento della discarica e sulla nuova sperimentazione a Peccioli

venerdì, febbraio 25th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistico delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di venerdì 25 febbraio 2011

venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
3

“Congelato” il dissociatore Via alla sperimentazione a Legoli


Colpo di scena per l’impianto di Gello: alleanza tra Ecofor e Belvedere

PROVVEDIMENTI
Per evitare La chiusura della discarica, per ora si amplia quella esistente

di NICOLA PASQUINUCCI
– PONTEDERA

«FARE SISTEMA». E’ la parola d’ordine del vertice di ieri mattina a Palazzo Stefanelli di Pontedera per cambiare direzione sul futuro dei rifiuti. Ecco in sintesi le scelte: patto tra Belvedere Spa e Ecofor Service Spa per sviluppare la sperimentazione del dissociatore di Legoli, annullato il processo di partecipazione per discutere dell’impianto di Gello perché il progetto per il momento è congelato e, infine, ampliamento della discarica di Pontedera per scongiurare la sua chiusura nel 2013. Dunque si riparte, se non da zero, da un foglio bianco. Una decisione che spiazza la tabella di marcia per la costruzione del dissociatore molecolare e sospende il braccio di ferro con i comitati del no.

«QUESTI SONO temi difficili e complessi – premette il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi dove servono le conoscenze e non gli slogan». E sul piatto delle scelte c’è soprattutto la battaglia futura per accaparrarsi il bando del gestore unico rifiuti. Per avere le spalle forti la Valdera prepara il terreno. «Partendo dal concetto dell’Unione dei 15 Comuni – illustra il primo cittadino – vogliamo candidarci come territorio per vincere questa partita». Tradotto: Peccioli con Belvedere e Pontedera con la Ecofor, creeranno un’alleanza (non è ancora dato sapere se anche in termini societari) per tentare di “chiudere il ciclo dei rifiuti”. Questo in nome dell’autosufficienza dei trattamento della spazzatura, soprattutto quella industriale. I comuni di Peccioli e Pontedera, Provincia e le due aziende sono concordi: «In tema di rifiuti qui ci sono delle eccellenze a livello regionale, dobbiamo far valere il loro peso anche attraverso la sperimentazione». E il sindaco di Peccioli, Silvano Crecchi è orgoglioso di essere in questa partita: «Anni fa, a Peccioli, abbiamo lanciato un metodo che va oltre il mero smaltimento. Ecco perché saluto con favore questa iniziativa».

E per allargare gli orizzonti della Valdera, l’assessore provinciale Valter Picchi annuncia «l’avvio dell’elaborazione del piano rifiuti provinciale che sarà pronto entro la fine del 2011. Indicheremo le aree e le relative tecnologie più indicate».

Insomma, tutti sono concordi nel trovare un momento di riflessione per cercare la via più sicura per smaltire i rifiuti speciali. Ecofor e Belvedere lavoreranno insieme per riaccendere il dissociatore molecolare di Legoli, comprato alcuni anni fa per provare l’avveniristica tecnologia, per riadattarlo alla sperimentazione. Il dissociatore infatti, ha avuto recentemente dei problemi e necessita una manutenzione straordinaria. In più, quello di Legoli è stato pensato per bruciare rifiuti casalinghi, mentre quello scozzese, preso a modello dalla Ecofor per poi importarlo a Gello, lavora solo rifiuti industriali.

«SI TRATTA di ripensare la ricerca – sottolinea il presidente della Belvedere, Renzo Macelloni – unendo due realtà. La ricerca ha un costo e quindi rafforzando il polo possiamo fare molto di più. Noi abbiamo già un impianto adatto che può essere modificato per vedere direttamente con i nostri occhi i dati che servono. Perché, ci tengo a dirlo, in giro ci sono tanti venditori di impianti, ma pochi forniscono soluzioni serie».

«Crediamo che il dissociatore sia una tecnologia “semplice” e sicura – conclude l’ingegner Paolo Landi della Ecofor – Ma abbiamo deciso di implementare la sperimentazione con la Belvedere, ritardando quindi sulla tabella di marcia la costruzione dell’impianto. Il tutto, visto che siamo una società a maggioranza pubblica, a garanzia dei cittadini. Per ristabilire il clima di fiducia».

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venerdì
25 febbraio 2011

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-I

Dissociatore, si ferma l’iter


Pontedera. Dall’unione di Ecofor e Belvedere nasce un polo dei rifiuti che punta alla gestione

Dissociatore, si ferma l’iter

La sperimentazione passerà a Peccioli, dov’è già attivo

PONTEDERA. Si ferma il percorso partecipativo promosso dal Comune di Pontedera sul dissociatore molecolare che la Ecofor Service vuole realizzare nel proprio stabilimento di Gello. Si ferma – o meglio, rallenta – il processo che dovrebbe portare alla realizzazione dell’impianto.

La sperimentazione si farà a Peccioli, alla Belvedere, dove già da mesi, c’è un impianto che tratta i rifiuti con la dissociazione. Qui si studieranno gli effetti, si analizzeranno i risultati e i dati, che serviranno, poi, per trasferire la sperimentazione nell’impianto di Ecofor.

Sono queste le novità più importanti che scaturiscono dall’unione di due eccellenze della nostra area: da una parte la Ecofor Service,azienda che gestisce i rifiuti industriali e, dall’altra, la Belvedere Spa, azienda che gestisce la discarica di Peccioli. Un’unione che ha, come obiettivo, quello di realizzare, in Valdera, un polo della gestione dei rifiuti, capace di diventare interlocutore per l’intera Regione.

I primi effetti saranno quelli dello stop immediato del percorso che doveva portare alla decisione sul progetto presentato alla Provincia di Pisa dalla azienda che tratta rifiuti industriali nel suo stabilimento di Gello. Lo aveva voluto il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, per arrivare a una decisione condivisa, dopo che sul progetto erano nati dissensi da parte di cittadini e rappresentanti della politica locale, che si erano organizzati in Comitati. Ed è ancora lui, Millozzi, a dare una nuova svolta alla vicenda. «Non manderemo il materiale alla regione – dice -che sarebbe servito a attivare il percorso partecipativo. Ci fermiamo. Chiederemo l’ampliamento della discarica, per dare una risposta immediata alle esigenze dello smaltimento. E poi attenderemo i tempi della sperimentazione».

Che avverrà a Peccioli. Dove, un piccolo dissociatore è in funzione – in modo sperimentale – da alcuni mesi. «Un impianto – spiega il presidente della Belvedere Renzo Macelloni – che aveva obiettivi minimali. Ora questi obiettivi devono essere rivisti, per partire con una nuova ricerca, una nuova sperimentazione. Faremo nuovi investimenti, dovremo ristrutturare una parte dell’impianto, fare delle modifiche. Con i nostri tecnici cercheremo di lavorare, per arrivare a realizzarne uno tutto nostro».

Sarà quello che la Ecofor Service aveva chiesto di impiantare alla Provincia di Pisa. «Nel progetto del dissociatore – spiega Paolo Landi, amministratore delegato Ecofor – ci crediamo, è un salto di qualità, dalla discarica a un progetto più innovativo: ci crediamo e vogliamo farlo, perché la tecnologia è semplice, brucia i rifiuti a bassa temperatura, non c’è diossina. Quello che ci preme è che vogliamo rendere tranquilla la gente. Per questo ab biamo trovato la disponibilità della Belvedere e procediamo con una nuova sperimentazione. La costruzione del dissociatore, a questo punto, slitta. Ritarderà, ne riparleremo dopo aver analizzato i risultati della sperimentazione che faremo a Peccioli». Come dire, forse i dati che sono arrivati dalla Scozia – dove c’è l’unico impianto simile, in tecnica e tecnologia a quello che voleva realizzare Ecofor – non sono così chiari da poter avallare la costruzione. Così, si fa una sperimentazione in proprio. (ech)

Si uniscono la Ecofor service e la Belvedere: qui sarà messo a punto l’impianto che poi dovrà nascere a Gello