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Le deleghe in Giunta dopo le dimissioni di Francesco Nocchi

venerdì, settembre 24th, 2010

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA del 24 settembre 2010

venerdì
24 settembre 2010
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
«Lavoreremo di più ma resteremo una squadra forte»

IL SINDACO PRESENTA LA NUOVA GIUNTA CON UN ASSESSORE IN MENO

«Lavoreremo di plu’ ma resteremo una squadra forte»

– PONTEDERA

«LAVOREREMO DI PIU’, ma siamo una squadra forte e ce la faremo». Lo ha detto il sindaco Simone Millozzi, che si assegnato un altro settore di attività, il lavoro, oltre a quello di primo cittadino e responsabile dell’urbanistica, presentando, in un’atmosfera anche commossa, l’annunciato rimpasto di giunta. Resosi necessario dopo le dimissioni di Francesco Nocchi, passato alla guida del Pd pisano (non è ancora ufficiale, «ma non ci sono altri candidati», come stesso ha detto) e la sua scelta di rinunciare a un assessore, scesi dunque da 7 a 6. Rinuncia di un assessore, come abbiamo anticipato ieri, ma non a un assessorato perché Stefano Tognarelli prende il posto di Nocchi allo sviluppo economico e attività produttive mentre Liviana Canovai eredita da Tognarelli la cultura, che sommerà alla pubblica istruzione. In questo caso, fra l’altro, si torna alla tradizione, come hanno detto anche il sindaco e la stessa Canovai, citando anche l’assessore delle scorse legislature, Daniela Pampaloni, che, appunto, era alla guida di entrambi i settori.

RIUNITI intorno al sindaco, ieri nell’aula consiliare, c’erano tutti e tre i protagonisti del «rimpasto». Francesco Nocchi si è anche commosso – e non poco, tanto da doversi riparare nell’attigua stanza del sindaco. probabilmente per smaltire qualche lacrimetta… nel saluto e nel ringraziamento. Durante il quale ha elogiato i funzionari e gli addetti del suo assessorato, ma anche, e in particolar modo, il comandante della polizia municipale, Giuseppe Mannucci. Definito «persona insostituibile». Anche Stefano Tognarelli ha ringraziato i collaboratori del suo ormai ex assessorato alla cultura definendosi pronto e deciso per il nuovo incarico, mentre la professoressa Liviana Canovai, che conserva anche il suo incarico professionale alla guida dell’istituto comprensivo Pacinotti, ha ammesso di essere un po’ impressionata dal lavoro che lo aspetta «visto anche la grande vivacità culturale della città» – ma al tempo stesso decisa ad affrontarlo con entusiasmo.
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24 settembre 2010 Testata: TIRRENO PONTEDERA

Lavoro, la delega resta al sindaco

Distribuiti i compiti che aveva l’assessore dimissionario Nocchi

PONTEDERA. Si è dimesso. Francesco Nocchi non è più assessore del Comune di Pontedera. Ha lasciato, ufficialmente, ieri, con una lettera indirizzata all”`amico” sindaco. E ne darà comunicazione anche martedì pomeriggio, in quello che sarà il suo ultimo consiglio comunale. All’assemblea dei consiglieri sarà presentato anche il riordino della giunta: non un sostituto, ma la ridistribuizione delle deleghe.

«Voglio dare un segnale forte all’esterno – spiega Simone Millozzi, primo cittadino di Pontedera – in un momento in cui la politica ha proprio bisogno di queste cose: la scelta di non nominare un altro assessore, al posto di Francesco Nocchi, vuol essere un messaggio di compattezza della squadra che, insieme a me, amministra da poco più di un anno questa città: un gruppo giovane ma unito».

Le deleghe. «Ho chiesto più sacrificio e maggiore impegno – spiega Millozzi – al resto della giunta, per distribuire le deleghe che Francesco lascerà».

Comincia lui per primo, che terrà la delega al lavoro. «Anche questo – spiega il sindaco – è un segnale che voglio lanciare all’esterno. Ci avviamo verso un autunno difficile, per il mondo del lavoro e per la nostra città che ha una struttura industriale. Per questo mi impegno in prima persona sui temi del lavoro».

Per le altre deleghe, sono coinvolti Stefano Tognarelli e Liviana Canovai.

Tognarelli lascia la cultura (che va a Canovai) e tiene – oltre alle deleghe già in suo possesso (cura della qualità e decoro urbano, parchi e verde pubblico, piano energetico, città sostenibile e partecipata, decentramento) – la delega allo sviluppo economico e quella alle attività produttive.

Per quanto riguarda LIviana Canovai, nelle sue mani si riforma un binomio di competenze che era stato proprio della giunta precedente: pubblica istruzione (e comunque tutto quel che ruota intorno alla scuola) e cultura.

I ringraziamenti. C’era commozione nell’aria. Era commosso il sindaco, lo era, molto più visibilmente, Francesco Nocchi, che lascerà la giunta per andare a guidare il Pd provinciale. «Lascio – dice Nocchi – perché non ritenevo corretto rimanere ancora in giunta ed essere impegnato nel percorso che porterà al congresso del partito nel quale sono stato indicato come unico candidato alla segreteria provinciale. Una scelta fatta in accordo con il sindaco. Se sono stato candidato alla guida del Pd della provincia di Pisa, probabilmente lo devo anche all’esperienza che ho maturato in quest’hanno trascorso ad amministrare la città».

E poi i ringraziamenti d’obbligo: «Ai miei compagni di giunta – dice Nocchi – ai funzionari e ai dipendenti dei settori di cui mi occupavo che sono stati splendidi collaboratori, al comandante della polizia municipale, il cui sostegno è stato insostituibile».

I nuovi incarichi. Ringraziamenti e un po’ di apprensione, invece, per le nuove deleghe ricevute, da parte di Tognarelli e Canovai. «Prendo un settore, come quello del commercio e delle attività produttive – spiega Tognarelli – con una eredità pesante: il lavoro svolto da Francesco in quest’anno è stato importante».

Un’eredità, quella del passato, che crea un po’ d’apprensione anche a Liviana Canovai. «Dovuta al fatto spiega la diretta interessata che io divido il tempo da amministratrice, con quello del mio lavoro nella scuola. E per il fatto che, eredito i percorsi fatti, prima da Daniela Pampaloni e poi da Stefano Tognarelli. Credo che la cosa difficile, da perseguire, è poter coniugare in ogni aspetto, le mille sfaccettature del panorama culturale della città» (emilio chiorazzo).

Serve un tavolo anti-crisi: «Le aziende più colpite? Le migliori, tuteliamole»

venerdì, settembre 10th, 2010

Riproduciamo l’articolo pubblicato domenica 5 settembre 2010 sulla testata giornalistica IL TIRRENO PONTEDERA

Serve un tavolo anti-crisi
Il sindaco: «Le aziende più colpite? Le migliori, tuteliamole»

PONTEDERA. La cosa che lo preoccupa di più, alla ripresa dell’attività, dopo le vacanze estive? L’economia e il lavoro. Simone Millozzi s’aspetta un autunno delicato per la città che amministra e per i suoi cittadini. D’altra parte la situazione delle aziende di Pontedera la conosce bene. Appena s’è insediato, ormai più di un anno fa, ha effettuato, insieme all’assessore alle attività produttive Francesco Nocchi, una serie di visite nelle realtà produttive, per toccare con mano gli effetti di questo periodo di crisi. «Serve un tavolo per monitorare la situazione – dice – sono preoccupato, per la crisi. Sembra che ci sia qualche segnale di ripresa, certo. Ma anche se la situazione è davvero questa, quali aziende sono capaci di agganciarsi a questa ripresa?».

Le aziende penalizzate dalla crisi. Una domanda che aspetta risposte proprio da chi governa e amministra il territorio. «La nostra – dice ancora il sindaco – è una città industriale. Quel tavolo dovrà servire proprio a capire come, queste imprese, dopo 2 anni di difficoltà, siano in grado di sfruttare i segnali di ripresa. Le mie preoccupazioni più grandi, sono per quelle realtà che hanno investito e che si trovano con un grande indebitamento. Sono le realtà migliori e sono costrette a fare i conti con gli indebitamenti».

Il tavolo sul lavoro. Il tavolo servirà a valutare la situazione, a trovare percorsi da compiere insieme, tessuto produttivo e quello politico-amministrativo. «Ma consapevoli, purtroppo – prosegue il sindaco che è difficile incidere su queste situazioni. D’altra parte a livello nazionale, le cose, non sono perfette: questo governo non ha neppure un ministero per lo sviluppo economico. Le imprese non hanno né un interlocutore, né una programmazione certa. Noi, come amministrazione locale, alcune cose le abbiamo fatte: penso agli appalti sottosoglia, alle semplificazioni amministrative, al ricorso all’Unione dei Comuni della Valdera per mitigare l’effetto del patto di stabilità e rimettere in moto gli appalti».

La crescita tecnologica. Poi c’è l’aspetto della tecnologia, della ricerca: il progetto che si sta sviluppando al dente Piaggio va avanti. Ed è per questo che il progetto al Dente Piaggio sta andando avanti: avremo presto una segreteria dell’Università di Pisa. In città, grazie a una convenzione con l’ateneo pisano, verranno svolti master che ruotano intorno alle aziende manifatturiere. E poi ci sono le imprese, che lavorano con la tecnologia. Il Comune è impegnato in questo. E vuole esserlo sempre di più. Così punterà a diventare socio di maggioranza della partecipata Pont-Lab. Oggi ha (come PontTech) una quota del 25%, Millozzi porterà presto in consiglio la discussione sull’acquisizione di una grossa fetta dell’altra parte di società, oggi in mano a Aequalis (per il 75%). Di che si tratta? Di un laboratorio di prove e misure, che ha sede a Gello e che si muove in settori come quello dell’automotive, energetico, ferroviario, nautico e aeronautico. E che si occupa anche di certificazioni di qualità. «Uno strumento assai utile alle aziende private spiega Millozzi – ed è proprio per questo, che vogliamo aumentare la nostra presenza nell’assetto societario: si tratta di un atto di trasparenza che, alla fine, permetterà di attrarre ancor di più i privati».

Un esempio: se un’azienda privata deve rivolgersi a PontLab per verificare difetti nei cicli produttivi, diventa molto più semplice affidarsi a un soggetto di alta qualità e pubblico, anziché mettersi nelle mani di un privato, magari temendo concorrenza. «Le potenzialità di mercato di Pont Lab sono notevoli e in espansione», conclude Millozzi.

Un freno alle case. Un aspetto assai importante, della crescita reale della città, è l’urbanistica. L’amministrazione persegue l’obiettivo dei trentamila abitanti. Come? Attirando nuovi insediamenti. E di progetti in fase di esecuzione o ancora solo sulla carta ce ne sono molti. «Ma non è la crescita in sé sottolinea il sindaco – il nostro obiettivo primario. Abbiamo impostato un ragionamento di grande apertura e di ascolto: raccogliamo i contributi, i propositi, le critiche della gente. Su molti temi, abbiamo lanciato confronti, ricevuto proposte per rendere realizzabili i nostri progetti. Lo abbiamo fatto per il piano della sosta, esponendoci anche a critiche forti; lo stiamo facendo, proprio in questo periodo, sul tema dello smaltimento dei rifiuti. Sul fronte della crescita non possiamo prescindere dal Piano di sviluppo che deve configurarsi con il piano regolatore e con il regolamento urbanistico. E on la nostra idea forte, solida, ferma che la crescita debba essere per forza accompagnata da servizi: strade, parcheggi, infrastrutture.. E’ per questo che alcune operazioni, in parte già programmate, altre annunciate, possono essere migliorate. Si tratta di grandi progetti, che avranno una incidenza importante sulla città. Per questo vanno migliorante. Qualcuno dice che questo può essere letto come un cambio di direzione rispetto al passato. Può darsi: ma l’obiettivo è sempre quello di aumentare la qualità della vita».

Passa da questo snodo cruciale anche la vicenda dell’ex Ipsia. La struttura scolastica che si trova in pieno centro, di proprietà della Provincia di Pisa, è interessata – quando sarà svuotata dai contenuti scolastici – da una grande trasformazione in case, uffici. Un progetto avviato, partito con la precedente amministrazione. Ma Simone Millozzi è categorico: «Lì – dice – non ci voglio case. Mancano i parcheggi. E con le lottizzazioni di grandi dimensioni che sono previste non molto distante, nei due ex siti industriali, la Automar e la Crastan, rischieremmo davvero di affogare la città. Credo che si possa ripensare tutto. Ho già cominciato a parlare con la Provincia». L’idea del sindaco è semplice: allungare il centro commerciale naturale che oggi si ferma, praticamente dove finisce piazza Cavour, all’altezza di via Roma – o al massimo dopo piazza Belfiore – con un prolungamento verso la stazione. Dov’è l’Ipsia, anziché importanti volumi, potrebbero nascere spazi aperti: una piazza, parcheggi e negozi. «Ciò che la Provincia pensa di realizzare in quell’area – spiega Millozzi – si può trasferire altrove, in zone che il piano regolatore prevede urbanizzate. Non certo in terreni agricoli. Ho trovato disponibilità nella Provincia, anche se servono atti concreti».

I NODI DA SCIOGLIERE IN AUTUNNO
Simone Millozzi, primo cittadino di Pontedera detta la sua ricetta

La sede di Pont Tech: il Comune vuoi diventare socio di maggioranza dell’azienda Pont Lab

Il Centro ippico Lo Scoiattolo e gli stabilimenti Piaggio. La sede dell’IPSIA in centro: la scuola lascerà il posto a una lottizzazione che, al momento, prevede troppe case secondo il sindaco

Lavoro e qualità