Archive for ottobre, 2012

Sulla sanità, le Società della Salute e il territorio: la Regione dica qual è la nuova strada da seguire

lunedì, ottobre 29th, 2012

Qualche mese addietro ero intervenuto in difesa della Società della Salute della Valdera che, sin dalla sua sperimentazione, si è dimostrata un valore aggiunto al nostro sistema territoriale. Il mio appello ha raccolto il consenso di pochi soggetti. Nell’appello sostenevo e ribadivo come la Società della Salute in Valdera, avesse cercato di attuare concretamente l’integrazione tra i servizi sociali (che erano di competenza dei Comuni) e quelli sanitari (che sono di competenza della Regione tramite le Aziende Sanitarie). Oggi infatti i cittadini accedono ai servizi attraverso un unico sistema e attraverso valutazioni integrate e condivise vengono presi in carico dal sistema dei servizi della Zona, sanitari e sociali. La Società della Salute ha omogeneizzato e uniformato, non solo su base zonale ma anche con le altre zone, i percorsi di accesso ai servizi. Così oggi esistono regolamenti di accesso alle prestazioni che garantiscono una continuità ospedale-territorio e una gestione unitaria del sociale. Questo ha consentito anche una ottimizzazione dei costi. Abbiamo messo in atto un processo di programmazione integrata e condivisa a livello istituzionale dell’Unione e l’Azienda Sanitaria creando quelle sinergie utili alla crescita del sistema con una forte attenzione ad evitare duplicazioni e sovrapposizioni. E’ stato costruito negli anni un modo di operare in rete nel territorio tra i tutti i soggetti interessati (la cooperazione sociale, le associazioni di volontariato e l’utenza) che costituisce oggi una ricchezza e un patrimonio irrinunciabile di tutta la Valdera che ci ha permesso di affrontare la riduzione delle risorse del Fondo nazionale delle politiche sociali.

Si trattava di giudizi positivi suffragati da autorevoli studi. La Valdera, con l’Unione si è dimostrata una comunità capace di reggere la sfida e garantire i servizi essenziali, in presenza di una grave crisi economica e di una drastica riduzione delle risorse.

Ora c’è una novità. Nei giorni scorsi, in occasione della discussione in Consiglio Regionale sul Dpef e sulla Finanziaria 2013, è emerso che si andrà ad una revisione regionale che prevede il superamento delle Società della Salute. Poiché ritengo di dover confermare il mio giudizio positivo su questa esperienza e, soprattutto consapevole del buon lavoro svolto in questa direzione, occorre ora chiarezza su quali saranno le prospettive di questo modello organizzativo che, aldilà della forma giuridica, aveva ben risposto ai mutati bisogni della popolazione, alla frammentazione delle reti familiari, alla precarietà del lavoro e della casa. L’Unione della Valdera vuole essere attore fondamentale nella gestione di questo passaggio.

Per questo, raccogliendo anche la proposta di Giacomo Maccheroni, già sindaco della città e parlamentare, chiederemo un incontro all’assessore regionale alla Sanità Toscana affinché venga sul territorio a spiegarci quale sarà la strada che la Toscana percorrerà in futuro. La Valdera saprà sicuramente rispondere a qualsiasi innovazione con un’azione comune del territorio. Altrimenti il rischio è che a pagare siano i cittadini più deboli.

Pontedera, ottobre 2012

Governo e comuni: “Siamo al commissariamento”

venerdì, ottobre 19th, 2012

Nella mia veste di sindaco, di Presidente dell’Unione dei Comuni, e quindi di rappresentante della nostra comunità cittadina e di tutta la Valdera, mi sento in dovere di informare i cittadini del grave attacco che gli enti locali, e le nostre istituzioni stanno subendo da parte del Governo. L’esecutivo Monti ha sicuramente restituito credibilità internazionale al nostro Paese ed ha rimesso i conti pubblici in ordine ma non ha mai coniugato il rigore con la crescita e l’equità. Non ho mai nascosto le mie critiche per l’atteggiamento tenuto dal Governo verso gli enti locali. Non si può scaricare la crisi sull’ente più vicino al cittadino e da questi più “controllabile”. Le ultime misure disposte dall’esecutivo nazionale infatti mettono a serio rischio la possibilità di amministrare un territorio.

La democrazia si regge sul sistema delle autonomie e sulla possibilità per ognuno di noi di determinare le cose che lo riguardano. C’è un termine, a volte poco conosciuto, che è “sussidiarietà”: significa che le decisioni devono essere prese al livello istituzionale più basso, quello più vicino ai cittadini. E’ questo uno dei principi cardine delle moderne democrazie teorizzato da Pio XI e dai Trattati europei di Maastricht e Lisbona, potenziato nella Costituzione italiana e negli ordinamenti di Paesi democratici di grande tradizione come Stati Uniti e Svizzera.

Non è comprensibile questo accanimento contro gli enti locali su cui già è stata scaricata gran parte delle misure di riduzione della spesa e di argine alla crisi. Con l’Imu i Comuni sono stati trasformati in semplici esattori e privati di funzioni e di capacità decisionali su moltissime materie. E’ opportuno che la politica si faccia portavoce di questi problemi. Gli 8 mila comuni italiani sono le istituzioni più vicine ai cittadini: le uniche che ogni giorno rappresentano lo Stato con la propria faccia, quelle che da sempre hanno il vincolo del pareggio di bilancio. Peraltro colpire i Comuni significa colpire i più deboli e le fasce dei cittadini più esposte.

Faccio mie le parole del Presidente nazionale dell’Anci, Graziano Delrio, sindaco di Reggio Emilia: “Non ci interessa il federalismo senza autonomia, perché avvicinare l’esercizio del potere pubblico ai cittadini deve significare in primo luogo che chi governa i Comuni deve esercitare piena autonomia politica, esercitando responsabilità. Tornare indietro rispetto ad una prospettiva di federalismo municipale, di decentramento di poteri e funzioni è un grave errore politico e culturale. Monti – ha detto Delrio – creda nei Comuni come leali compagni di viaggio, scommettere su di noi significa puntare sul riscatto dell’Italia. Anche perché non si può pensare di sostituire la politica con la Corte dei Conti”.

Pontedera, 18 ottobre 2012

Sul violento temporale di oggi a Pontedera e sugli allagamenti

martedì, ottobre 9th, 2012

Stamani si è abbattuto a Pontedera, nelle aree centrali della città, un violento nubifragio. Nell’arco di tre ore dal cielo plumbeo sono caduti molti millimetri d’acqua. In particolare nei momenti peggiori, nella fase acuta del temporale, il fenomeno ha raggiunto la notevole intensità di 120 mm. di pioggia l’ora. Sono stati più di 7 i centimetri d’acqua caduti: è come aver rovesciato circa 50 bottiglie d’acqua minerale (quelle da un litro e mezzo) in ogni metro quadrato della città.

Si pensi che tra le 10.00 e le 11.00 sono caduti ben 5,5 centimetri di acqua. Una intensità che colloca abbondantemente il fenomeno meteorologico odierno al massimo grado previsto nella scala meteorologica: “nubifragio” (così detto dai 3,0 cm in su).

Di fronte a questi numeri le zone più urbanizzate della città, quelle dove l’acqua in gran parte è raccolta e incanalata nei condotti fognari, hanno sofferto e i tombini non sono stati in grado di assorbire tutta l’acqua caduta. Appena il fenomeno è terminato in quasi tutta la città l’acqua è defluita regolarmente senza stagnare ulteriormente e senza bisogno di particolari interventi di stasatura: a dimostrazione che i tombini e le caditoie non erano otturati.

Ciò detto occorre precisare che il personale del Comune è stato impegnato in diversi servizi. Tutti i vigili urbani in servizio, circa una decina di dipendenti, sono stati impegnati nelle situazioni di maggiore emergenza: nei pressi dei sottopassi, nelle situazioni di maggior rischio e nelle verifiche alle scuole. Il personale delle manutenzioni è intervenuto con tempestività. Persino il palazzo Comunale è rimasto allagato temporaneamente a causa dell’insufficiente deflusso delle acque in Piazza Cavour. Una scolaresca che era in visita in Comune è stata riaccompagnata a scuola garantendo ai bimbi la massima sicurezza e l’evacuazione senza bagnarsi e senza pericoli.

Questa amministrazione comunale non è mai ricorsa a giustificazioni “alla moda” ma è evidente che l’evento di stamani rientra in una casistica, purtroppo sempre meno rara, di precipitazioni atmosferiche estreme ben concentrate in una determinata area geografica e in un determinato lasso di tempo. Questa volta la zona colpita è stata quella della Piana che dal Lungomonte pisano arrivava a Pontedera-Ponsacco. I disagi si sono verificati in tutti i comuni di questa area. Nei giorni scorsi eventi altrettanto estremi sono avvenuti in altre aree della Valdera e della provincia di Pisa.

E’ utile anche precisare, a supporto della peculiarità di questo evento, che nessun allerta meteo è giunto a questo Comune nelle scorse ore. Eppure gli allarmi meteorologici diramati per il nostro territorio dalle autorità competenti, durante l’anno, superano di gran lunga la dozzina. E la validità della manutenzione che stiamo attuando si denota anche dal fatto che negli ultimi anni anche di fronte a fenomeni di piogge violente – che pure ci sono state – non avevamo mai avuto niente di simile. Il Comune anche in questo caso ha fatto tutto ciò che era possibile fare con le forze di cui dispone, che sono sempre meno numerose. Se disagi ci sono stati questa amministrazione si scusa con i cittadini che ne sono stati vittima. Non era nostra intenzione. La mobilitazione è stata massima: gli uomini della Protezione civile, con circa una ventina di volontari di tutte le associazioni, hanno lavorato tutto il giorno impegnati ad assistere casi di allagamenti di abitazioni private e di parcheggi sotterranei. Cogliamo l’occasione per ringraziare tutti coloro che si sono rapidamente attivati per risolvere i problemi che si sono creati.

Pontedera, 9 ottobre 2012