Archive for dicembre, 2012

Ho consegnato un riconoscimento al giovane scienziato Dario Carloni

giovedì, dicembre 27th, 2012

Venerdì 21 dicembre presso la Sala Giunta del Comune di Pontedera ho ricevuto il giovane ingegnere nucleare Dario Carloni.
Dario Carloni, di Pontedera, ha ricevuto la prestigiosa certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) assegnata dal presidente della European Nuclear Education Network (ENEN) Association, di cui l’Università di Pisa fa parte come membro del Consorzio CIRTEN. La cerimonia è avvenuta nell’ambito della Conferenza generale della International Atomic Energy Agency (IAEA) di Vienna.
Carloni, 27 anni, ha svolto il suo lavoro di tesi presso il centro del Commissariat à l’Energie Atomique di Cadarache (in Francia), occupandosi di ITER, l’impianto sperimentale attualmente in costruzione per tentare un passo ulteriore verso la dimostrazione di fattibilità del controllo della reazione di fusione nucleare. L’ITER è uno dei più grandi progetti scientifici oggi aperti nel mondo: (in origine International Thermonuclear Experimental Reactor, in latino, cammino) è un progetto internazionale che si propone di realizzare un reattore a fusione nucleare in grado di produrre più energia di quanta ne consumi per l’innesco e il sostentamento della reazione di fusione, sfruttando cioè lo stesso sistema di produzione di energia del sole. La sua costruzione è attualmente in corso a Cadarache, nel Sud della Francia da un consorzio di Unione europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America, India e Corea del Sud.
Il costo previsto è di 10 miliardi di euro.
Ho rivolto a Carloni i complimenti di tutta la nostra comunità e ho sottolineato l’importanza della tecnologia e dell’eccellenza negli studi per il futuro del nostro Paese.
“Al di là delle scelte energetiche che un Paese può fare a noi preme sottolineare il valore dell’eccellenza negli studi e del sapere dei nostri giovani. Ci auguriamo che Carloni  possa contribuire a rendere più efficienti e sicure le tecnologie per la produzione di energia e che possa farsi onore nel mondo, portando con se un po’ della Valdera e di Pontedera. A lui rivolgiamo un grande “in bocca al lupo” per altri prestigiosi traguardi”.
Nel pomeriggio Dario Carloni è stato ricevuto dai sindaci dell’Unione della Valdera.

Omaggio a Renzo Remorini (1927-1998) alla Comunità terapeutica La Badia

venerdì, dicembre 21st, 2012

La Comunità terapeutica La Badia a Pontedera, in via della Badia, in località Pardossi, è stata intitolata a Renzo Remorini, durante una cerimonia che si è svolta martedì 18 dicembre, a cui hanno partecipato il Comune di Pontedera, l’azienda Asl 5 di Pisa e la Cooperativa sociale Il Ponte. Il ricordo di Renzo Remorini, persona speciale per Pontedera e per la nostra provincia, è ben radicato nella memoria di coloro che lo hanno conosciuto o di chi ha sentito raccontare di lui. Nato da famiglia di contadini era entrato giovanissimo, come operaio, alla Piaggio. Nel 1944 aveva seguito gli stabilimenti a Biella, dove era maturato tornando più forte e con idee definite a Pontedera nel 1947. Negli anni Cinquanta, col soprannome di “Carillo”, diventa uno degli operai di riferimento nello stabilimento per la Fiom-CGIL, per il PCI e ovviamente per il movimento dei lavoratori dello stabilimento. Nel 1952 insieme ad altri fonda “Il Piaggista” su cui compariranno diversi suoi articoli che lo caratterizzano come un uomo di dialogo con tutte le altre componenti sindacali. Membro per diverse volte della commissione interna dello stabilimento di Pontedera, Remorini attraversa i difficili anni ’50 riuscendo sia a farsi apprezzare dai lavoratori, sia a mantenere rapporti cordiali con avversari politici e componenti sindacali in quegli anni fortemente divise. Nella primavera del 1962, insieme a Boschi e Diomelli. è uno degli organizzatori del grande sciopero della primavera che mette in crisi il “controllo asfissiante” della direzione sullo stabilimento. Membro del Comitato Centrale del PCI è attivo soprattutto sul versante delle questioni operaie, pur occupandosi anche di questioni territoriali (dal 1956 al 1960 sarà anche consigliere provinciale). Nel 1966, in occasione della prima grande ristrutturazione della Piaggio, viene licenziato dallo stabilimento e tra il 1966 e il 1967 sarà tra gli organizzatori di marce, dimostrazioni e attività solidaristiche nei confronti dei lavoratori.Dal licenziamento fino alla metà degli anni Settanta lavora come funzionario politico presso la federazione del PCI di Pisa, ricoprendo diversi incarichi, ma sostanzialmente occupandosi di problemi del lavoro e del movimento studentesco. Già consigliere comunale e assessore a Pontedera, già membro dell’associazione intercomunale e di altre istituzioni amministrative locali, dal 1977 al 1985 Remorini assumerà la carica di vicesindaco del comune di Pontedera e di assessore all’Urbanistica. Come promotore culturale partecipa a moltissimi incontri e dibattiti; sarà l’animatore del Circolo culturale di Pontedera, dialogherà col movimento degli studenti negli anni ‘60 e ’70 ed è possibile considerarlo uno degli “intellettuali” di riferimento per i comunisti pontederesi e dell’intera provincia di Pisa (come è confermato da numerose testimonianze). Lasciate le istituzioni, Remorini si dedicherà negli ultimi anni della sua vita alla costruzione dell’Università della Terza Età, alla rinascita della Pubblica Assistenza di Pontedera, alla costruzione degli Orti sociali e di altre associazioni e istituzioni locali, in particolare è stato uno dei fondatori del Centro di recupero per tossicodipendenti La Bianca. Tra l’altro sarà consigliere presso il Centro di sperimentazione teatrale di Pontedera e sarà sempre presente nel dibattito politico, amministrativo e culturale della città e della provincia, seguendo anche l’evoluzione del PCI in PDS. Indubbiamente Remorini incarna alla perfezione il ruolo del cittadino che lavora e che al tempo stesso coltiva e pratica attivamente e con passione la partecipazione alla cosa pubblica, senza pensare ai propri vantaggi personali, ma cercando di contribuire a migliorare la società, con lucidità, spirito di ascolto e grande capacità di dialogo. Come gesto di riconoscimento e di omaggio per l’impegno sociale e politico profuso nella nostra città da Remorini è stato scoperto un quadro, realizzato dall’Amministrazione Comunale e della Cooperativa Il Ponte, presso la sede del Centro diurno di recupero per tossicodipendenti la Badia, realizzato dall’artista toscano Marcello Scarselli. (Marcello Scarselli è nato a Santa Maria a Monte (PI), nel 1953. Dopo essersi diplomato all’ Istituto Tecnico di Pontedera, prosegue gli studi frequentando corsi di disegno ed intaglio. Inizia la sua carriera artistica negli anni ’70 partecipando a numerose mostre collettive e intervenendo nell’animato dibattito estetico di quel periodo. Decisivo nella sua formazione l’incontro, l’amicizia e lo scambio con numerosi artisti toscani come Paolo Grigò e Mario Madiai, o la conoscenza di artisti di fama internazionale quali Ennio Calabria e Giancarlo Ossola). Si tratta di un grande dipinto che ripercorre, in modo simbolico, le tappe più significative del suo impegno civile, sociale e culturale; dalla Piaggio, luogo di lavoro, al Comune in cui ha ricoperto la carica di Vicesindaco ed assessore. Il volto di Remorini campeggia soddisfatto per le imprese che è riuscito a promuovere e a radicare nel tessuto cittadino. Il luogo scelto dal Comune per porre un’opera d’arte a ricordo della figura di questo illustre cittadino è emblematico in quanto è la diretta evoluzione del centro di recupero per tossicodipendenti La Bianca di cui è stato uno dei fondatori e che possiamo vedere raffigurato nel dipinto come ennesimo tassello della sua vita impegnata profondamente nel sociale. Il sindaco Simone Millozzi nello scoprire l’opera ha ringraziato la moglie e il figlio di Remorini, presenti alla cerimonia, a ha sottolineato “l’importanza di Renzo nella storia della città di Pontedera”.

Pontedera, 18 dicembre 2012

Sugli uffici postali a Montecastello e Treggiaia

venerdì, dicembre 14th, 2012

Ho ricevuto in questi giorni la comunicazione formale di Poste Italiane che mi avvisa che a Treggiaia e a Montecastello rimarranno attivi gli uffici postali.

A nome mio e dell’Amministrazione Comunale di Pontedera esprimo soddisfazione per la conclusione di questa vicenda che ha visto impegnati, oltre il Comune di Pontedera, anche le Consulte delle frazioni, i loro presidenti e tanti cittadini. Insieme, nei mesi scorsi, ci eravamo battuti contro la ventilata ipotesi di chiudere gli uffici postali di queste frazioni. E’ noto che in Toscana diverse decine di questi uffici saranno chiusi. Gli uffici di Montecastello e di Treggiaia sono rientrati invece tra quelli che sono stati salvati in questa riorganizzazione dopo che, in una prima fase, si era decisa la loro soppressione. Un importante ruolo attivo in questa vertenza è stato ricoperto anche dalla Regione Toscana che ha aperto un tavolo con Poste Italiane.

A partire dal prossimo 18 dicembre (subito dopo la scadenza dei pagamenti dell’Imu) le Poste daranno il via alla riorganizzazione che prevede comunque una lieve contrazione degli orari di apertura nelle nostre due frazioni. Nella comunicazione che mi è giunta, da parte di Poste, si preannuncia che gli uffici dovrebbero rimanere aperti a Montecastello il lunedì e il giovedì dalle 8.15 alle ore 13.45, mentre a Treggiaia saranno aperti il mercoledì dalle 8.15 alle 13.45 e il sabato dalle 8.15 alle 12.45. Poste Italiane comunque provvederà a comunicare con ufficialità e precisione gli orari e i giorni in cui gli uffici saranno aperti. Ci auguriamo che una diversa capacità organizzativa possa colmare e migliorare i servizi al pubblico tenendo conto che qualsiasi razionalizzazione e riorganizzazione deve tener conto delle esigenze e delle caratteristiche dell’utenza di questi uffici, per avere successo. Da parte mia, oltre a ringraziare tutti coloro che si sono impegnati per questo risultato, mi auguro che in una fase di crisi come questa si cerchino i modi per migliorare i servizi e ottimizzare i costi senza colpire le esigenze dei cittadini.

Pontedera, 12 dicembre 2012

Sulle primarie in Valdera

venerdì, dicembre 7th, 2012

Voglio esprimere la mia perplessità sull’analisi del voto delle primarie contenuta nell’articolo “Valdera e Valdarno a Renzi: il potere logora chi ce l’ha” pubblicato dalla Nazione.

Queste primarie ci lasciano in eredità innanzitutto tanto entusiasmo e tanta partecipazione. Questo è un dato politico forte: grazie alla scelta di Pierluigi Bersani di voler ostinatamente queste primarie “aperte” e grazie a Matteo Renzi, capace di coinvolgere nel suo progetto politico quella voglia di rinnovamento e di novità di cui si sente la necessità nel nostro Paese, abbiamo riavvicinato diversi cittadini alla politica.

In un momento storico quale quello che stiamo attraversando di profondo distacco tra il Paese, la politica e i partiti, un popolo, il nostro popolo, ha deciso di partecipare e di scegliere. Voglio citare Ezio Mauro che oggi, su Repubblica, sottolinea come i partiti si stiano aprendo ai cittadini: “…quando la parola torna ai cittadini perché i partiti danno loro la possibilità di esprimersi, di prendere parte e di contare, l’antipolitica tace, o addirittura deve inseguire”. E’ un bene per la nostra democrazia e per il nostro Paese. La vera novità nel quadro politico nazionale risiede dunque in questo straordinario voto popolare e collettivo. Tutto questo soprattutto se messo a confronto con la “messa in liquidazione” del Pdl o, peggio ancora, il populismo e le false primarie di Grillo. Ora spetta a noi capitalizzare il grande consenso ricevuto mettendo a sintesi le istanze, di critica ma anche di speranza, che queste primarie ci lasciano in eredità.

Non disperdiamo questo grande patrimonio. Oggi come Pd siamo ancora più forti, anche in Valdera. Adesso occorre, tutti insieme, lavorare per costruire un progetto di governo del Pd e del centrosinistra necessario per vincere, bene, le elezioni politiche della prossima primavera.

Per questo non credo e non penso francamente che il voto delle primarie è stato un voto contro la classe dirigente locale in Valdera. Il voto contiene elementi, in parte giusti, di critica verso il mancato rinnovamento della classe dirigente nazionale e della conseguente necessità del bisogno di cambiamento. Questa è stata la ragione per cui Renzi ha avuto un iniziale e buon successo e a questa domanda, oggi, occorre dare risposte. Successo a cui, e bene sempre ricordarlo, non ha corrisposto la vittoria in questa consultazione elettorale per individuare il candidato premier.

La vittoria di Pierluigi Bersani, che sarà candidato a premier da tutto lo schieramento di centrosinistra, dimostra che è l’uomo giusto per farsi garante di una stagione nuova sia dentro al Pd che fuori, nel Governo del Paese.

Mi piace sottolineare che in Valdera, anticipando molti dei temi e delle istanze di queste primarie, il cambiamento c’è già stato. La classe dirigente del partito ha una età media bassissima. Quando abbiamo cominciato questa amministrazione io e il mio vicesindaco avevamo, in due, meno di 80 anni complessivamente.

E’ evidente quindi che il messaggio che i cittadini della nostra zona hanno voluto inviare è proprio quello che il rinnovamento della classe dirigente si attui anche nella scelta della squadra che dovrà guidare il Paese.

E oggi la nostra Regione è diventata protagonista, laboratorio, nel quale due importanti personalità politiche, Enrico Rossi e Matteo Renzi, svolgono un ruolo chiave nel dibattito nazionale. Il lavoro di rinnovamento e cambiamento di noi stessi e del nostro partito è ancora lungo ma oggi lo possiamo fare  con la forza di quasi 3 mila cittadini di Pontedera che ci chiedono solo di andare avanti. Questa è l’occasione anche per ringraziare i tanti volontari che hanno permesso lo svolgimento di questa importante consultazione.