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Valdera, politica, strategie e responsabilità

sabato, luglio 23rd, 2016

Non mi interessa né è mia intenzione con questo intervento alimentare la spirale inevitabile delle polemiche sullo stato dell’Unione della Valdera poiché ritengo di condividere in pieno e senza riserve il merito amministrativo delle precisazioni del Sindaco Terreni sulla questione relativa alla diminuzione effettiva dei costi e le posizioni espresse dal Sindaco Gherardini sulla consistenza del contenuto delle proposte messe sul tavolo.
Nonostante Antonio Mazzeo a mezzo stampa imputi a me la responsabilità di aver fatto saltare l’attuale modello organizzativo dell’Unione, mi sento di dire serenamente che ho condiviso, pur senza aver partecipato ai tavoli da lui citati, lo schema da lui stesso proposto che riconosce pari dignità a tutti i territori provando a farmi carico di tutte le istanze amministrative poste sul tavolo, prima dall’Alta Valdera e poi da Ponsacco con lo stesso identico fine: quello di salvaguardare l’unità del progetto Valdera. Così ho agito nei miei tre anni di presidenza. Così ho fatto da semplice componente della giunta. Singolare dunque che mi si attribuisca una contrarietà che non ho mai manifestato né ai sindaci interessati né pubblicamente.
Mi preme invece ed in particolare richiamare quelle che sono e che potrebbero essere le strategie politiche di lungo respiro che meritano i cittadini della Valdera proprio per evitare di disperdere tutto il buono che in questi anni anche i consiglieri regionali, Nardini prima e Mazzeo poi, hanno riconosciuto a questo territorio.
Mentre condivido l’impianto complessivo del ragionamento di Alessandra Nardini, probabilmente perché della Valdera ha visto la nascita e conosciuto da dentro l’importanza, voglio sgombrare un equivoco che mi sembra di percepire dalle dichiarazioni pubbliche di Antonio Mazzeo: senz’altro il Sindaco di Pontedera ha le proprie responsabilità, per il ruolo naturale che la città ha dentro la Valdera. E lo voglio tranquillizzare pubblicamente: se le prende tutte quelle responsabilità  perché quando un progetto politico così ambizioso e straordinario per portata ed innovazione come la Valdera unita scricchiola di fronte al normale avvicendamento di sindaci alla guida dei comuni,  significa che quella costruzione non era così abbastanza solida. Sono responsabilità anche e soprattutto mie che non ho il vezzo di ritenere però esclusive per quanto grande possa esser considerato il mio ruolo.
Voglio dire che mi sembra davvero bizzarro, se non fazioso, nulla dire sulle responsabilità di quei Sindaci dello stesso partito, di cui io sono semplice iscritto e Mazzeo Vice Segretario regionale con responsabilità dell’organizzazione, i quali hanno da tempo, molto o poco che sia, vinto le elezioni scrivendo sul proprio programma di governo dell’importanza del ruolo dell’unione Valdera e di un rilancio della stessa.
Mi inorgoglisce ma pare obiettivamente eccessivo attribuire al sottoscritto un ruolo di demiurgo politico ed amministrativo della Valdera che l’intero partito democratico non ha saputo o voluto mettere in campo al fine evitare le fughe in avanti che ci sono state e comporre ad un tavolo, prima di strappi irreversibili, le varie istanze discutendo e progettando una linea di riforma del sistema di governo delle autonomie territoriali capace di innovare e rilanciare l’esperienza della Valdera. Un deficit di politica e di strategia, come richiama con il proprio intervento Francesco Nocchi, e su cui non posso non convenire.
Mi pare altresì irrituale che uno dei più autorevoli dirigenti del PD locale e toscano si scosti di lato al passaggio della carovana delle colpe additando le cause della litigiosità della Valdera a presunti contrasti interni al gruppo che sostiene anche politicamente il presidente Rossi il quale, mi piace ricordarlo, questo progetto ed il suo sistema di governo, ha contributo con il solito prezioso supporto a costruirlo; dubito che la chiamata a Rossi sarebbe stata così premurosa se non avesse intrapreso, con risultati sempre più apprezzabili, la sua candidatura alla segreteria nazionale del partito.

Simone Millozzi

Ho consegnato un riconoscimento al giovane scienziato Dario Carloni

giovedì, dicembre 27th, 2012

Venerdì 21 dicembre presso la Sala Giunta del Comune di Pontedera ho ricevuto il giovane ingegnere nucleare Dario Carloni.
Dario Carloni, di Pontedera, ha ricevuto la prestigiosa certificazione di European Master of Science in Nuclear Engineering (EMSNE) assegnata dal presidente della European Nuclear Education Network (ENEN) Association, di cui l’Università di Pisa fa parte come membro del Consorzio CIRTEN. La cerimonia è avvenuta nell’ambito della Conferenza generale della International Atomic Energy Agency (IAEA) di Vienna.
Carloni, 27 anni, ha svolto il suo lavoro di tesi presso il centro del Commissariat à l’Energie Atomique di Cadarache (in Francia), occupandosi di ITER, l’impianto sperimentale attualmente in costruzione per tentare un passo ulteriore verso la dimostrazione di fattibilità del controllo della reazione di fusione nucleare. L’ITER è uno dei più grandi progetti scientifici oggi aperti nel mondo: (in origine International Thermonuclear Experimental Reactor, in latino, cammino) è un progetto internazionale che si propone di realizzare un reattore a fusione nucleare in grado di produrre più energia di quanta ne consumi per l’innesco e il sostentamento della reazione di fusione, sfruttando cioè lo stesso sistema di produzione di energia del sole. La sua costruzione è attualmente in corso a Cadarache, nel Sud della Francia da un consorzio di Unione europea, Russia, Cina, Giappone, Stati Uniti d’America, India e Corea del Sud.
Il costo previsto è di 10 miliardi di euro.
Ho rivolto a Carloni i complimenti di tutta la nostra comunità e ho sottolineato l’importanza della tecnologia e dell’eccellenza negli studi per il futuro del nostro Paese.
“Al di là delle scelte energetiche che un Paese può fare a noi preme sottolineare il valore dell’eccellenza negli studi e del sapere dei nostri giovani. Ci auguriamo che Carloni  possa contribuire a rendere più efficienti e sicure le tecnologie per la produzione di energia e che possa farsi onore nel mondo, portando con se un po’ della Valdera e di Pontedera. A lui rivolgiamo un grande “in bocca al lupo” per altri prestigiosi traguardi”.
Nel pomeriggio Dario Carloni è stato ricevuto dai sindaci dell’Unione della Valdera.