Archive for novembre, 2011

Gli Amministratori del Comune di Popoli in visita a Pontedera per la mostra su Corradino D’Ascanio

mercoledì, novembre 23rd, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 23 Novembre 2011

Mercoledì 23 novembre 2011 Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
  Millozzi lancia il gemellaggio con Popoli  

PONTEDERA. incontra Popoli, e da ieri la Toscana e l’Abruzzo sono più vicine. Il trait d’union è Corradino D’Ascanio, abruzzese di nascita e toscano d’adozione, che a Popoli nacque e che per la Piaggio di Pontedera realizzò i suoi progetti più importanti. Le due città ora lavorano in sinergia per un obiettivo comune: far conoscere di più, e meglio, la figura di uno scienziato che ha dato lustro e onori all’Italia ma che oggi è poco ricordato. C’è molto lavoro da fare, perché il grande Corradino, tra le menti più brillanti del nostro Novecento, ha una biografia che è di per sé un museo.

La Fondazione Piaggio ha iniziato nel migliore dei modi, con la mostra che al Museo “Giovanni Alberto Agnelli”, da oggi fino al 31 gennaio, sintetizza il D’Ascanio “Uomo, Genio, Mago, Mito”. Il Comune di Pontedera e quello di Popoli, nel lungo termine, continueranno l’impresa, mettendo in campo iniziative comuni per dare nuova luce al suo percorso. Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi e il vicepresidente della Fondazione Piaggio Manrico Ferrucci hanno ricevuto il sindaco di Popoli Concezio Galli e il suo vicesindaco, AmedeoNatale, per creare, ha spiegato Millozzi, «una comune interazione dedicata alla riscoperta di un inventore straordinario. Il primo a credere in questa operazione fu il presidente della Fondazione Piaggio Tommaso Fanfani. Un’intuizione giusta: approfondire la conoscenza dell’opera ingegneristica di D’Ascanio significa fare cultura a più livelli, visto che le innovazioni di D’Ascanio superano l’ambito tecnico per entrare di diritto nella storia della nostra società, del nostro costume, della nostra memoria collettiva. Questo incontro è l’inizio di un percorso che dobbiamo portare avanti insieme. Elaborando idee, proposte, unendo le forze per fare in modo che, nonostante il momento non sia dei più facili, non si rinunci a valorizzare ciò che di importante il nostro territorio ha espresso».«Ci offrite una grande opportunità», commenta Concezio Galli, da sei mesi sindaco di Popoli. «Dobbiamo essere sinceri: la figura di D’Ascanio, negli ultimi anni, è stata molto trascurata. Non si è fatto abbastanza per farlo conoscere alle nuove generazioni. Anche da noi, a Popoli, ci sarebbe tanto lavoro da fare. Si potrebbe cominciare dalla sua casa natale, che oggi versa in cattive condizioni. E poi continuare con un monumento, un museo, un polo culturale. E magari istituire una borsa di studio dedicata ai giovani talenti dell’ingegneria aeronautica. Le idee ci sono. Insieme, vedremo di realizzarle»

A.L.

 

Mercoledì 23 Novembre 2011 Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
  D’Ascanio, l’uomo che ci ha fatto cambiare stile di vita  

A vederlo seduto dietro quella scrivania, con il ritratto e le foto d’epoca di Corradino D’Ascanio alle spalle, Luca Zingaretti sembra proprio che quel personaggio ce l’abbia cucito addosso. Sembrano già lontani parenti. Si dice che ne interpreterà il ruolo in un film. Ma nessuno ne dà conferma. Lui, il commissario Montalbano di Camilleri sarà l’ingegnere, il genio, il papà della Vespa. A quella scrivania, D’Ascanio è stato seduto a lungo, con il tecnigrafo a portata di mano, pronto a mettere su carta ogni idea che gli passava per la testa. Su quel tavolo di lavoro, ricostruito per l’occasione, ci sono, in mostra, alcune lettere scrtte di suo pugno. Una calligrafia impeccabile, anche a distanza di trenta e rotti anni. Al museo Piaggio, gremito di gente, per l’occasione, a fare gli onori di casa, c’erano i vertici Piaggio. E il sindaco di Pontedera. E stata l’occasione per inaugurare la mostra, che fino al 31 gennaio celebrerà il papà della Vespa, l’uomo che ha cambiato lo stile di vita agli italiani.

«Siamo un popolo con poche materie prime, ma tante intelligenze – ha detto nel suo intervento il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi – D’ Ascanio è uno di questi: dalla sua passione per il volo alla nascita della Vespa, lo ha dimostrato». 11 sindaco sottolinea che grazie ai suoi motori per aerei, realizzati a Pontedera, la città era diventata un punto di riferimento per l’aeronautica italiana.La mostra celebra questo. Celebra, soprattutto l’uomo. “Corradino d’Ascanio: Uomo, Genio, Mago, Mito”. E il tema dell’allestimento ospitato al Museo Piaggio. Un racconto per immagini e oggetti della sua lunga vita avventurosa, delle mille intuizioni. L’iniziativa è nata con il patrocinio della Sovraintendenza per i beni archivistici dell’Abruzzo, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pontedera, della Provincia di Pescara e del Comune di Popoli – presenta ai visitatori un percorso articolato in quattro parti (l’Uomo, il Genio, il Mago, il Mito) che racconta ai visitatori la geniale unicità di uno dei grandi protagonisti della storia industriale d’Italia. All’evento, uno dei più grandi contributi alla conoscenza dell’opera di Corradino d’Ascanio hanno dato un fondamento artistico Daniel Schinasi (suo il ritratto simbolo della mostra), Alberto Fremura (ha disegnato 4 bozzetti a matita, ciascuno dei quali dedicato a una delle sezioni della mostra) e lo sceneggiatore pisano Mario Cristiani, che ha scritto la lettura in forma epistolare che Luca Zingaretti ha recitato accompagnato dal fisarmonicista Fabio Ceccarelli

Emilio Chiorazzo

 

Con l’impianto del compost Pontedera dimostra il proprio senso di responsabilità e di fare la sua parte

venerdì, novembre 18th, 2011

Ieri il Presidente di Geofor Paolo Marconcini ha annunciato che sei aziende di rilievo nazionale ed europeo hanno partecipato alla selezione per la costruzione del nuovo impianto anaerobico di compostaggio a Gello. Il nuovo impianto sarà in grado di “trattare” circa 44.000 tonnellate annue di rifiuto umido e soprattutto azzererà le maleodoranze che da anni interessano il territorio della frazione e la città tutta. Se tutto andrà per il verso giusto l’impianto entrerà in funzione tra il 2013 e il 2014.

Esprimo quindi tutta la mia soddisfazione e l’apprezzamento per il percorso seguito e per il traguardo che stiamo tagliando, grazie anche all’impegno di Geofor e del suo presidente. Con questo impianto sarà possibile rispondere alle esigenze non solo della nostra provincia ma anche di un territorio più ampio, diventando un punto di riferimento dell’intero Ato Costa. Con questo impianto non si dovranno mandare i rifiuti organici fuori dalla provincia e quindi i costi diminuiranno. E inoltre sarà possibile aumentare la percentuale di raccolta differenziata, che oggi è composta al 30% proprio di frazione organica.

Questo è un modo serio e responsabile di agire e di affrontare il problema della gestione dei rifiuti. Pontedera sta facendo la sua parte, assumendosi le proprie responsabilità, in un contesto più grande. Differenziare non vuol dire azzerare, non vuol dire riciclare. Il riciclo è una catena e non un anello. C’è riciclo se c’è “ri-prodotto” questo vuol dire che se non ci preoccupiamo di cosa fare, di dove conferire il rifiuto differenziato, lo sforzo e il costo elevato per rendere possibile la raccolta differenziata diventa vano. Non serve a niente raccogliere l’organico con i cassonetti se poi non ho l’impianto di prossimità dove conferirlo. Dover fare chilometri per trasportare questa categoria di rifiuto crea comunque un danno ambientale maggiore di quello che si vuole evitare. Con questo impianto si va a completare la catena del recupero, del conferimento e del riciclo di tutti i rifiuti urbani della nostra città (anche grazie a impianti come Revet ed Ecoacciai)

Pontedera, 16 novembre 2011

I ringraziamenti e i saluti al sindacalista Mangino

mercoledì, novembre 16th, 2011

Voglio esprimere il ringraziamento e il saluto, mio e dell’amministrazione comunale, al sindacalista Angelo Mangino, segretario uscente della Fim-Cisl provinciale di Pisa. Mangino ha saputo adempiere al proprio ruolo senza mai tralasciare il confronto dialettico e il dialogo con l’amministrazione comunale, che ci auguriamo possa proseguire anche in futuro. Nelle vertenze, anche nelle ultime che sono state condotte, questo dialogo è stato proficuo ed essenziale per il nostro territorio. Auguro a Mangino di essere ancora utile al mondo del lavoro, viste le sue doti e il suo bagaglio sindacale. Pontedera lo ringrazia per tutto l’impegno che egli ha profuso per questa comunità.

Pontedera, 15 novembre 2011

Sull’articolo pubblicato da un quotidiano sui rifiuti e su Capannori

lunedì, novembre 7th, 2011

Sulla cronaca locale della Nazione del 4 novembre leggo una dichiarazione dell’assessore all’ambiente del Comune di Capannori (Lucca) relativo al riciclo dei rifiuti e nel quale ci sono delle considerazioni critiche sulla raccolta a Pontedera. In primo luogo invito l’assessore a rileggere le mie considerazioni senza estrapolarle dal contesto del consiglio comunale nelle quali sono state pronunciate. E’ difficile giudicare una frase senza contestualizzarla. Premesso questo vorrei invitare lo stesso che si vanta delle sue percentuali di raccolta differenziata, a riflettere sul ciclo della materia: differenziare non è fare riciclo! L’assessore vuole far credere che con una differenziazione dell’80% (dato che non contempla il fenomeno della trasmigrazione del rifiuto nei comuni limitrofi) tutto sia ritrasformato in materia prima secondaria. Sarebbe interessante conoscere i dati sulla percentuale effettiva di riciclo; solamente questo dato, se mi è consentito, ci può fornire una valutazione oggettiva sulla bontà dell’intero processo.
A Capannori il cittadino differenzia, il Comune raccoglie e trasporta nei centri di raccolta. Il Centro di raccolta smista e ri-cicla. Il rifiuto, una volta differenziato comunque non sparisce, ma occorrono impianti per la gestione. Capannori dove mette questi rifiuti pur differenziati? In quali impianti? Qual’è il costo reale complessivo di tale servizio considerando anche i costi del porta a porta? Dunque caro assessore non è solo l’ecotassa a pesare sulle tasche dei cittadini.

Inoltre il principio di autosufficienza e prossimità che tutti gli enti locali dovrebbero seguire indica la necessità di creare impianti il più possibile vicini. La Provincia di Lucca ha il compito di individuare un sito per la realizzazione di un impianto di compostaggio (dove vanno i rifiuti organici differenziati).

Credo infatti che sia inutile oltrechè gravoso per le tasche dei cittadini avere una alta percentuale di raccolta differenziata e non avere, al contempo, un impianto di compostaggio dove conferirla. Mi risulta che nella provincia di Lucca e a Capannori non stanno trovando al momento un luogo adatto per questo impianto e tutt’oggi i rifiuti organici emigrano. L’Assessore che si erge a maestro ed esempio di buona gestione dovrebbe preoccuparsi della incapacità delle forze politiche democratiche locali a chiudere il ciclo di gestione dei rifiuti, almeno per quelli urbani.

Il Comune di Pontedera ha fatto scelte significative in termini di gestione dei rifiuti con grande senso di responsabilità. Infatti oltre ad avere un’area dedicata allo smaltimento e al riciclo dei rifiuti ha in corso la gara per l’aggiudicazione dei lavori necessari a realizzare un nuovo impianto di compostaggio anaerobico capace di conferire 44 mila tonnellate annue per un importo complessivo di 16 milioni di euro. Con questo investimento diamo una risposta a tutti quei comuni che giustamente decidono di investire per potenziare la raccolta diffrenziata. Diamo una risposta solidale e collettiva perché credo che questo rappresenti una scelta di buon governo del territorio.

Considerato che l’assessore dice di non voler insegnare niente agli altri e pur tuttavia cita Pontedera come città che non raggiungendo la percentuale del 65% di differenziata entro il 2012 dovrebbe mettere l’ecotassa regionale mi permetto allo stesso modo di far riflettere l’assessore sul fatto che a Capannori e nella zona alcuni industriali parlano di emergenza sullo smaltimento dei loro rifiuti non riciclabili (vedi Antonio Pasquini titolare della «Cartiera Lucchese spa» e vicepresidente di Assocarta in un articolo uscito su La Nazione il giorno 11 ottobre 2011 sulla Cronaca di Lucca). Pasquini infatti non vede alternative alla delocalizzazione delle aziende lucchesi se il problema dello smaltimento dei rifiuti non troverà rapide soluzioni. Perché l’assessore di Capannori non si preoccupa delle conseguenze che deriveranno sui posti di lavoro se quanto minacciato avvenisse? Forse dovrebbe preoccuparsi meno di Pontedera e invece cercare di trovare soluzioni veramente compatibili ecologicamente ed economicamente per la propria comunità.

Pontedera 4 novembre 2011

Alcuni argomenti trattati nell’assemblea pubblica della Consulta Oltrera-Fuori del Ponte del 27 ottobre

giovedì, novembre 3rd, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sul quotidiano IL TIRRENO PONTEDERA del 29/10/2011 che tratta alcuni argomenti discussi nell’assemblea pubblica della Consulta Oltrera-Fuori del Ponte del 27 ottobre 2011

Piazza Trieste, spariscono le auto
La zona diventa pedonale, il parcheggio si sposta nell’area dell’ex Marconcini
PAOLA SILVI


PONTEDERA. Piazza Trieste diventa dei pedoni. Anzi meglio, del quartiere di Fuori Del Ponte che si riprende quello che una volta si chiamava il “campaccio”. Alla fine i residenti ce l’hanno fatto. Innumerevoli volte il tema della pedonalizzazione dell’area era stato inserito nei punti all’ordine del giorno della Consulta. Molte erano state le riflessioni sulla vocazione della piazza, i confronti, gli pseudo-sondaggi, i botta e risposta con i commercianti. Ma alla fine, il cuore pulsante del quartiere torna a battere. Con i mezzi a motori off limits e soprattutto con un fontanello d’acqua ad alta qualità al centro del nuovo salotto buono pontederese. Il sindaco Simone Millozzi ha spiazzato tutti. Presente alla riunione di giovedì sera, nei locali del Teatro Era dove si riunisce appunto la consulta di quartiere, per iniziare un percorso di condivisione sul piano regolatore, Millozzi ha annunciato la svolta. Sotto gli sguardi che non avrebbero potuto essere più soddisfatti di chi, quella piazza la vive davvero. Ogni giorno. Tanto che il presidente Nicola Izzo ha rotto gli indugi, dichiarandosi “contento delle parole che il sindaco ha speso per il nostro quartiere”. Lo spiraglio verso la riqualificazione della piazza si è aperto con la conclusione dei lavori all’ex campo Marconcini. Quando si dice il tempismo. «Non possiamo perdere quest’occasione – ha detto il sindaco – per discutere insieme sul futuro della piazza. Questo è il momento giusto, perché se anche chiudiamo al traffico l’area e perdiamo decine di stalli, li recuperiamo poco più in là».
Stavolta insomma le povere auto scacciate potranno contare su un’alternativa altrettanto valida. Basta andarsela a cercare qualche metro alle spalle del commissariato. Già in uso, il parcheggio sorto dalle ceneri del Marconcini, ha una possibilità di capienza di oltre 60 posti. E il progetto, pensato dall’amministrazione comunale, è disegnato nero su bianco. Con un po’ di verde qua e là. Con le piante che faranno capolino davanti ai pochi posti auto rimasti, in fondo alla piazza, tutti dedicati alle forze dell’ordine e che spunteranno pure ai lati dei cassonetti per nasconderli alla vista.
«Non abbiamo risorse sufficienti per trasformare completamente la piazza, possiamo però migliorala. E ci piacerebbe prevedere – ha aggiunto Millozzi – uno spazio ludico-motorio a disposizione dei bambini e pronto ad accogliere vari eventi o iniziative che potranno essere organizzate, magari anche dagli esercizi di ristorazione che si affacciano sulla piazza».
Dulcis in fundo la fontana riqualificata e il fontanello che, dopo l’impianto realizzato a La Rotta, utilizzato da oltre 100 cittadini, sarà in grado di fornire gratuitamente acqua buona da bere. Il fontanello eroga la stessa acqua di norma distribuita dall’acquedotto ma trattata attraverso una sorta di filtro che riduce i composti del cloro e che, in sostituzione, sterilizza l’acqua con raggi ultravioletti assicurando al contempo gusto e sicurezza assoluta. Così se ogni quartiere deve avere un’anima, l’anima di Fuori del Ponte si concentrerà tutta in quella piazza, racchiusa tra via Veneto e viale Italia.

IL PIANO PER L’ACQUEDOTTO
Il rinnovo delle tubature è nella lista delle priorità
Cattivi odori dalle fogne di via Veneto? «A giorni arriva la soluzione»


PONTEDERA. Sette milioni di euro in sette anni. Si delinea così il nuovo restyling alle fognature pontederesi. Con un piano di rinnovo già stabilito nelle risorse economiche, nelle zone coinvolte e nei tempi di esecuzione. Quello del potenziamento e della risistemazione dell’acquedotto è uno degli ultimi punti toccati in tarda serata dal primo cittadino. Ma non per questo il meno sentito. E se gli abitanti del quartiere segnalano maleodorante che arrivano dalle fognature del giardinetto in corrispondenza di via Veneto, il sindaco ha la risposta. «Manca ancora da collaudare il sistema. Entro i primi di novembre sarà tutto pronto e la fognatura nera è stata presa in carico».

LA DIATRIBA
«Dove mettiamo Mazzinghi?»


PONTEDERA. La statua di Sandro Mazzinghi collocata in piazza Trieste, l’asfalto troppo pericoloso della rotatoria di San Giuseppe, il bus navetta che potrebbe allungare il tragitto e arrivare fino alla stazione ferroviaria.

E ancora la mancanza di illuminazione della piazzetta dietro a via De Nicola e il mercato ortofrutticolo. A valanga, le domande dei cittadini di Fuori del Ponte travolgono il sindaco, dopo due ore d’intervento sul futuro della città.

Da una parte i progetti, le slide proiettate, i voli pindarici e le anticipazioni sulla Pontedera che verrà. Dall’altra la concretezza dei piccoli e grandi problemi quotidiani. La volontà di non andare oltre senza aver risolto i dubbi reali. Due mondi a confronto. Con il secondo che diventa il trampolino di lancio per il primo. E il sindaco che entra nel merito delle singole questioni. A cominciare da un lampione, una telecamera di sorveglianza e qualche faretto da collocare nella piazzetta incriminata. Per poi finire sul probabile spostamento del mercato ortofrutticolo vicino alla nuova Coop, sulla strada di patto. Passando dalla rimodulazione del trasporto urbano. Fuori discussione il prolungamento della navetta fino alla stazione «stiamo cercando di capire – spiega Millozzi – come servire meglio alcune aree della città». Ma in testa alla lista stavolta c’è il Villaggio Piaggio. Ma se il sindaco risponde a tutto, in sospeso resta la statua di Mazzinghi.

Il saluto al prof. Stefano Bertelli per i suoi 35 anni al “Fermi”

mercoledì, novembre 2nd, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sul quotidiano LA NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 28/10/2011

venerdì
28 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
5
Applausi al prof Bertelli per i suoi 35 anni al Fermi

Applausi al prof Bertelli per i suoi 35 anni al "Fermi"

UNA PICCOLA folla di colleghi, studenti, amici uomini e donne della cultura cittadina, ha affollato l’angusto spazio che la sala del consiglio comunale destina al pubblico, per seguire l’omaggio della municipalità pontederese al professor Stefano Bertelli, fresco pensionato dopo 35 anni di attivo e meritorio insegnamento al Fermi.

Suo zio, monsignor Vasco Bertelli, era invece seduto accanto al nipote, al tavolo del sindaco, assessori e consiglieri. Proprio il sindaco ha introdotto la cerimonia dicendo e ribadendo che «una città cresce se cresce anche la sua cultura, obiettivo per il quale cittadini come Stefano Bertelli danno un contributo prezioso. Per cui tutti dobbiamo riconoscenza a questi cittadini».

Nel suo intervento di ringraziamento, il diretto interessato ha però allargato l’elogio a tutti i suoi maestri, fra cui Giovanni Spadolini, e a tutti quelli che insieme a lui e altri hanno collaborato nell’associazionismo culturale pontederese. Associazionismo cattolico e gronchiano, classico e bibliofilo, ma senza preclusioni per nessuno e nessuna corrente di pensiero, come dimostrano i nomi dei premiati con «Una penna a Pontedera», della quale Bertelli è stato tra i fondatori. «Bisogna operare insieme – ha concluso perché da singoli si va poco lontano».

m.m.

Sull’assunzione del nuovo dirigente Stefano Gennai

mercoledì, novembre 2nd, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sul quotidiano IL TIRRENO PONTEDERA del 27/10/2011

27 ottobre 2011 Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
V
«In 2 anni e mezzo i costi ridotti già di 100mila euro»

Come cambia la “geografia” dei dirigenti
«In 2 anni e mezzo i costi ridotti gia di l00 mila euro»

PONTEDERA. «Ma quali spese in più, alla fine, il risparmio è notevole: oltre centomila euro». Così in sintesi, la replica del sindaco alla domanda arrivata tramite una interpellanza dell’opposizione – sui motivi della scelta di un nuovo dirigente – Stefano Gennai – appena assunto dalla sua amministrazione. «Intanto – è la risposta che ha dato il primo cittadino di Pontedera – il Comune non ha assunto un direttore generale, incarico non più previsto dalle normative vigenti. Ho assunto un nuovo dirigente che lavorerà nella nostra amministrazione comunale».
I motivi di questa scelta Millozzi li racconta facendo una specie di cronistoria del suo mandato.
«Quando sono diventato sindaco – dice – c’erano sei dirigenti: 4 nell’area tecnica, e 2 nell’area amministrativa. Scelsi all’epoca di affidare il ruolo di Direttore generale a Daniela Donati, persona di grandi qualità umane e professionali che, dopo una parentesi di lavoro alla Asl di Lucca, decise di fare ritorno al Comune di Pontedera. Questa scelta permise di effettuare una riorganizzazione interna, anche a livello di vertice, che comportò la scelta di non confermare l’incarico di dirigenza al settore Ragioneria, Bilancio e Sviluppo Organizzativo assorbendo lo stesso nelle competenze del Direttore Generale. A fine 2009 è andato in pensione il dirigente dell’urbanistica, architetto Giacomo Mainardi, e la mia decisione fu di non sostituirlo con altro dirigente ma riaffidai le sue funzioni a un dirigente già presente all’interno della nostra macchina amministrativa, l’architetto Massimo Parrini, già dirigente dei lavori pubblici, optando quindi per una ulteriore razionalizzazione. A fine settembre è andato in pensione il nostro comandante della polizia municipale, Giuseppe Mannucci, che abbiamo sostituito con un nuovo comandante, Michele Stefanelli. Purtroppo a settembre è venuta a mancare prematuramente, a causa di grave malattia, il direttore generale, Daniela Donati». E, a breve, a fine novembre, un altro dirigente, l’architetto Adriano Marsili andrà in pensione. «E’ per questo che ho ritenuto opportuno – conclude Millozzi assumere un nuovo dirigente, e non un direttore generale, nella persona di Stefano Gennai che permettesse di ricoprire funzioni e incarichi, ad oggi scoperti, strategici per il buon funzionamento della macchina amministrativa. Questa operazione non soltanto viene fatta con un minor aggravio di costi per l’ente (oltre 100.000 euro di spesa per il personale in meno rispetto al 2009) ma anche attraverso una riorganizzazione complessiva degli uffici che la conseguente razionalizzazione degli uffici di progettazione, passata da 3 a 2 strutture con riallocazione del personale in carico».