Posts Tagged ‘“una penna a pontedera”’

Sulla scomparsa di Giuseppe Caciagli

giovedì, dicembre 29th, 2011

L’Amministrazione comunale di Pontedera apprende con dolore la morte del professor Giuseppe Caciagli che, con la propria attività di studioso, di erudito, di ricercatore di storia locale e di editore ha contribuito molto ad arricchire e valorizzare la cultura e la storia della nostra città e più in generale della provincia di Pisa, a cui ha dedicato saggi e studi di taglio divulgativo molto noti.

Ma oltre che un ruolo culturale, il professor Caciagli ha ricoperto anche incarichi pubblici (è stato consigliere comunale a Pontedera negli anni ’50 e negli anni ’70 ha operato presso la provincia di Pisa come assessore), militando nelle file del socialismo. Per gran parte della sua vita ha svolto il ruolo di insegnante, ma ha dedicato molto del suo tempo alla ricerca storica e letteraria, sviluppando con particolare attenzione la formazione dei “castelli”, dedicandosi alla critica dantesca e alla dinamica di alcuni centri storici minori. La sua opera più nota in ambito locale è sicuramente la monumentale storia dei comuni della Provincia di Pisa (in sette volumi), più volte ristampata dagli anni ’70 e molto consultata dal pubblico. Moltissime sono poi le monografie da lui prodotte tra cui spicca quella su Pontedera e il suo territorio il dovere di essere città, uno studio sull’evoluzione storica del nostro comune fotografato alla metà degli anni Ottanta.

Nel 1988 Caciagli fondò anche una piccola casa editrice, Arnera, legata al territorio, ed animata da due programmi editoriali: colmare le lacune bibliografiche del territorio e della cultura locale; offrire contributi e riflessioni di carattere morale, etico, filosofico e politico per contribuire alla soluzione della crisi di valori contemporanea e per la piena realizzazione di una “civiltà della democrazia”.

Nel 1990 fu insignito del premio “Una penna a Pontedera” conferito dalla Biblioteca del Duomo ai cittadini che ogni anno si distinguono per studi e scritti di tipo letterario.

Nel 2000 Caciagli dette vita anche alla Fondazione Laurenziana di Pontedera dove fece confluire l’ampio archivio documentario di storia locale da lui raccolto in 60 anni di ricerca e i materiali editoriali di Arnera. Alla Fondazione appartengono circa 20.000 volumi e 5000 immagini fotografiche (tra edite ed inedite). Negli ultimi anni della sua vita il prof. Caciagli ha espresso il desiderio che il Comune potesse entrare a far parte della Fondazione da lui costituita ed ereditasse quindi l’archivio documentario e bibliografico della Fondazione Laurenziana e della casa editrice Arnera, manifestando anche attraverso questa decisione il profondo affetto, l’amore e l’interesse che nutriva per Pontedera ed i suoi cittadini.

L’Amministrazione Comunale sottolinea quindi la perdita che la morte dell’illustre concittadino rappresenta per la città e per la cultura dell’intera provincia di Pisa e conferma la propria intenzione di salvaguardare l’attività culturale e il patrimonio bibliografico e documentario raccolto, realizzando così il sogno del professor Caciagli di catalogare e rendere disponibile all’intera cittadinanza e agli studiosi il patrimonio bibliografico e documentario che lui ha raccolto.

Pontedera, 29 dicembre 2011

Il saluto al prof. Stefano Bertelli per i suoi 35 anni al “Fermi”

mercoledì, novembre 2nd, 2011

Riproduciamo la rassegna stampa giornalistica pubblicata sul quotidiano LA NAZIONE PONTEDERA VALDERA del 28/10/2011

venerdì
28 ottobre 2011
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
5
Applausi al prof Bertelli per i suoi 35 anni al Fermi

Applausi al prof Bertelli per i suoi 35 anni al "Fermi"

UNA PICCOLA folla di colleghi, studenti, amici uomini e donne della cultura cittadina, ha affollato l’angusto spazio che la sala del consiglio comunale destina al pubblico, per seguire l’omaggio della municipalità pontederese al professor Stefano Bertelli, fresco pensionato dopo 35 anni di attivo e meritorio insegnamento al Fermi.

Suo zio, monsignor Vasco Bertelli, era invece seduto accanto al nipote, al tavolo del sindaco, assessori e consiglieri. Proprio il sindaco ha introdotto la cerimonia dicendo e ribadendo che «una città cresce se cresce anche la sua cultura, obiettivo per il quale cittadini come Stefano Bertelli danno un contributo prezioso. Per cui tutti dobbiamo riconoscenza a questi cittadini».

Nel suo intervento di ringraziamento, il diretto interessato ha però allargato l’elogio a tutti i suoi maestri, fra cui Giovanni Spadolini, e a tutti quelli che insieme a lui e altri hanno collaborato nell’associazionismo culturale pontederese. Associazionismo cattolico e gronchiano, classico e bibliofilo, ma senza preclusioni per nessuno e nessuna corrente di pensiero, come dimostrano i nomi dei premiati con «Una penna a Pontedera», della quale Bertelli è stato tra i fondatori. «Bisogna operare insieme – ha concluso perché da singoli si va poco lontano».

m.m.