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L’autodromo si farà, presentato il progetto.

venerdì, marzo 28th, 2014

Riproduciamo la testata giornalistica “Il Tirreno” del 28/3/2014

 

venerdì
28 marzo 2014

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

L’autodromo si farà, presentato il progetto

Ci sono 45 giorni di tempo per le osservazioni, poi scatta il disco verde
Un investimento da 30 milioni di euro che produrrà novanta posti di lavoro

di Emilio Chiorazzo

PONTEDERA

planimetriaPer il Comune di Pontedera, le pratiche si erano chiuse già nella parte finale del 2013. Con il via libera della Regione Toscana che, anche un po’ inaspettatamente, aveva frenato sull’iter, chiedendo alcuni approfondimenti sui temi ambientali, il progetto della pista per motori, all’interno della Tenuta Isabella, poteva partire senza intoppi.
Così, per intere settimane, un po’ tutti coloro che a questo progetto tengono, sono rimasti con il fiato sospeso. Per diversi motivi.
In tanti col fiato sospeso. Gli appassionati di motori perché non vedevano concretizzarsi il sogno di avere proprio a Pontedera, città dei motori di diritto, vista la presenza della Piaggio, una pista dove le due ruote si possono vedere all’opera.
Chi tiene al territorio e al suo sviluppo, per una questione economica: l’investimento è di trenta milioni di euro. Produrrà lavoro per le ditte del settore e, una volta pronto l’impianto, produrrà posti di lavoro. Almeno novanta hanno detto i responsabili del progetto, nei vari incontri istituzionali che ci sono stati con l’amministrazione comunale.

Si farà: presentato il progetto. Quel progetto era stato proposto dall’azienda immobiliare Pluris srl, forte della realizzazione di altri impianti simili, in Italia. Quello che dovrà sorgere alle porte di Pontedera è simile all’impianto di Adria, in provincia di Rovigo.
Adesso, un altro passo ufficiale è stato compiuto. E stato presentato, proprio in questi giorni, in provincia, il procedimento di verifica di assoggettabilità alla Via, la verifica di impatto ambientale. Il procedimento è stato avviato proprio in questi giorni.
La scadenza, dopo 45 giorni, per presentare le osservazioni, è prevista per il 9 maggio prossimo. Poi la conferenza dei servizi della Provincia di Pisa dovrà dare il via all’apertura dei cantieri.
Un investimento da 30 milioni di euro e 90 posti di lavoro. Se prima in tanti restavano col fiato sospeso, adesso una certezza c’è: l’intenzione dell’investitore privato, di mettere in gioco quei trenta milioni di euro che porteranno anche occupazione.
L’impianto che verrà realizzato all’interno della Tenuta Isabella si estende su una superficie di 290mila metri quadrati. La parte centrale di quest’area avrà una valenza turistico-ricreativa: un’area attrezzata per gli spettacoli, un laghetto sportivo, un ristorante, oltre alla discoteca che già c’è. Oltre alla pista ci sarà anche un albergo, un centro sportivo e un impianto di mini pale eoliche che, originariamente doveva essere una centrale a biomasse: servirà a rendere autonomo, sul fronte dell’approvvigionamento dell’energia, l’intera struttura.
Un albergo da 100 posti letto. L’albergo (che è una delle strutture che produrrà posti di lavoro), avrà un centinaio di posti letto, un ristorante, sale per i convegni e un’area fitness e di Spa.
Venendo alla pista dell’autodromo, i progettisti hanno previsto due diversi tracciati: uno largo dodici metri, l’altro sedici. Entrambi saranno lunghi tre chilometri e mezzo.
Un capitolo a parte per la mobilità e le infrastrutture, che in tutti questi anni, sono
stati la croce degli abitanti delle aree vicine all’area dove dovrà nascere l’impianto.
Il nodo della viabilità d’accesso. Alla viabilità esistente (via di Gello Ovest e via Bientinese) verrà realizzata una rotatoria che servirà a garantire un’efficace distribuzione del traffico, evitando congestioni nei momenti di maggiore affluenza all’impianto sportivo.
Previsto anche l’ampliamento e l’adeguamento alle nuove esigenze di mobilità, per la viabilità vicinale, oggi esistente. In parte sarà realizzata exnovo.
All’interno del progetto sono stati inseriti parcheggi a uso pubblico in specifiche aree e lungo le strade principali d’accesso alla struttura.

Sull’inaugurazione della nuova biblioteca comunale

lunedì, marzo 24th, 2014

Riproduciamo l’articolo giornalistico della testa” Il Tirreno” del 19/3/2014

 

mercoledì
19 marzo 2014

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

La nuova biblioteca sarà inaugurata il 12 aprile da Boldrini


Confermatala presenza della presidente della Camera Domani comincia il trasloco dei primi 800 scatoloni di libri

di Emilio Chiorazzo
Ottocento scatoloni sono già pronti. Zeppi di libri. Almeno una trentina per scatola. Domani lasceranno Villa Crastan, in via della Stazione Vecchia e andranno nella sede nuova, al Dente Piaggio, dove – anche se alla vista la struttura sembra ancora solo un cantiere – la nuova Biblioteca comunale sta prendendo corpo.

Il taglio dei nastro. Mancano, ancora, gli arredi interni. Il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi, anche ieri mattina è stato sul posto, per l’ennesimo sopralluogo: gli hanno promesso che arriveranno la prossima settimana. Così la data dell’inaugurazione è stata decisa: sarà il 12 aprile. A determinarla, oltre al crono programma dei lavori, anche la disponibilità di Laura Boldrini, presidente della Camera dei Deputati, che sarà presente. D’altra parte la nuova biblioteca di Pontedera sarà intitolata a Giovanni Gronchi, pontederese, ex presidente della Repubblica Italiana. E, per questo motivo, al taglio del nastro, gli inviti sono stati diramati a tutte le più alte cariche dello Stato, dal presidente Giorgio Napolitano al premier Matteo Renzi.

Una giornata piena di eventi. Il calendario delle manifestazioni deve ancora essere messo a punto. «Ma occuperà tutta la giornata del sabato – sottolinea il primo cittadino pontederese – dopo la presenza ufficiale della presidente della Camera Laura Boldrini, abbiamo preparato vari momenti con iniziative, ma soprattutto per tenere aperta la biblioteca fino a notte fonda e dare la possibilità a tutti i cittadini, di poterci entrare, di vedere com’è».

Nei giorni scorsi, proprio per avvicinarsi a questa data, dalla biblioteca comunale di via della Stazione Vecchia è stata lanciata un’iniziativa per coinvolgere alcuni scrittori. In molti, anche famosi, hanno risposto, hanno inviato degli scritti. Altri, hanno garantito la loro presenza. La lista, per mantenere un po’ di sorpresa, rimate top secret. Ma buona parte delle iniziative saranno rivolte soprattutto ai lettori più giovani.
Come sarà. Nel corso dei mesi, sono state tante le iniziative che l’amministrazione comunaleha messo in piedi, per far conoscere la nuova struttura. Tante tappe d’avvicinamento all’apertura della nuova biblioteca: una mostra di foto; un plastico, incontri e anche kermesse, con i libri che sono stati spostati dalla vecchia alla nuova sede

Una struttura… avveneristica. Gli scatoloni che sono già pronti per il trasloco contengono solo una piccola parte dei libri che dovranno trasferirsi. «Oltre cinquantamila, sono i volumi che possediamo e che dovremo portare al Dente Piaggio», dice con un pizzico di orgoglio il direttore della struttura, Roberto Cerri che, in questi mesi, ha seguito l’evoluzione dei lavori con la stessa cura con cui si svezza un neonato.

I cantieri aperti 18 mesi fa. Diciotto mesi: tanto c’è voluto per trasformare uno degli ultimi manufatti industriali lasciati vuoti da Piaggio, in una struttura della cultura che farà riferimento a tutta la Valdera: la biblioteca comunale che nasce a Pontedera sarà al servizio di tutto il territorio. Oltre cinque milioni e mezzo di lavoro, quattro dei quali arrivano dalla Regione, il raddoppio dei posti attuali, le ultime novità tecnologiche: e un bacino di utenza che dovrebbe passare negli auspici dei fautori della biblioteca, dalle attuali 45 mila presenze annue ad almeno settantamila. Un percorso partito da lontano. “ Quasi il 90% per ento dei locali dismessi da Piaggio sono stati riconvertiti – spiega il Sindaco Simone Millozzi – a funzione pubblica. Stiamo attuando un progetto nato nel 1999 dall’allora Sindaco Enrico Rossi, proseguito da paolo Marconcini. E’ la dimostrazione che c’è una forte capacità del settore pubblico”.

 

 

 


Sul bonus per aiutare le famiglie in difficoltà

mercoledì, novembre 13th, 2013

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata “Il Tirreno Pontedera” del 13/11/2013

mercoledì
13 novembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

Un bonus per aiutare le famiglie in difficoltà

Un contributo per i nuovi nati e per i nuclei numerosi o con persone disabili Settecento euro l’anno per tre anni: le domande raccolte dai Comuni
di Emilio Chiorazzo

PONTEDERA
Un aiuto alle famiglie. Arriva dall’Unione della Valdera, grazie a un sostanzioso finanziamento della Regione ToscanaEd è sotto forma di bonus, legata ai figli. Potranno averlo le famiglie che aspettano un bambino (700 euro per ogni nuovo nato), quelle che di figli ne hanno almeno quattro (settecento euro l’anno, per tre anni e, 150 euro in più per ogni figlio dopo il quarto) e le famiglie che, invece, hanno figli disabili. Tre tipologie di contributi che arrivano dopo altri due provvedimenti, di segno identico, che erano stati annunciati nei giorni scorsi: la partecipazione al servizio “Sos lavoro”, da parte dei Comuni dell’Unione Valdera e l’avvio del servizio di microcredito (prestiti fino a tremila euro, per far fronte a piccoli pagamenti, come le utenze, da restituire in tempi lunghi).
I nuovi contributi, hanno la stessa filosofia: aiutare le famiglie in difficoltà. Da una stima fatta dagli uffici dell’Unione Valdera – il provvedimento potrebbe interessare migliaia di famiglie. Basti pensare che solo i nati, nel corso dell’anno passato, nei Comuni dell’Unione, sono stati quasi mille e trecento. E un centinaio sono le famiglie che hanno più di quattro figli. Oltretutto, proprio per cercare di coinvolgere quanta più gente possibile, tra i requisiti è richiesto un reddito Isee di 24mila euro, che per una famiglia di 4 persone corrisponde ad un reddito annuo complessivo di circa 60.000 euro. Per presentare le domande ci si può rivolgere agli uffici Urp del proprio comune di residenza, ma sono stati messi a disposizione anche altri recapiti, che possono trasmettere direttamente ori line la domanda alla Regione Toscana che provvederà a dare il via all’erogazione del contributo.
Per le richieste relative alla presente annualità c’è tempo fino al 31 gennaio del 2014. Dall’ Unione fanno sapere che è preferibile prenotare un appuntamento con gli uffici per l’aiuto nella compilazione della domanda. E necessario avere con sé un documento di riconoscimento, il codice fiscale dei familiari, l’eventuale certificato che attesta la grave disabilità (cioè la certificazione della cosiddetta legge 104). «Con l’aiuto dei Comuni stiamo attivando sportelli per aiutare i cittadini in ogni paese- dice il presidente dell’Unione Valdera Simone MiIllozzi – oltre che abilitati a gestire gli interventi regionali molti operatori sono già in grado di erogare alcuni dei più importanti servizi Inps (esempio il rilascio del Cud) e l’abilitazione della tessera sanitaria. Infatti l’esperienza maturata lo scorso anno aiutando le famiglie nella presentazione delle domande ori line per l’iscrizioni scolastiche ci ha spinto a intensificare la realizzazione di sportelli dedicati al cittadino, punti di riferimento, di accoglienza e di aiuto per le famiglie e gli anziani che non sempre hanno la possibilità di accedere ai servizi erogati on line».In merito agli aiuti regionali, il Presidente sottolinea l’importanza e l’universalità in quanto mirano ad aiutare oltre alle famiglie con figli disabili o le famiglie numerose, anche le giovani coppie e le famiglie medie che fanno nascere un figlio: «è un segnale di speranza nel futuro in un momento economico e sociale buio prosegue Millozzi – noi siamo in prima linea nel contrasto alla povertà e al disagio sociale ed il nostro impegno riguarda ormai una fetta sempre più grande di famiglie che sta scivolando nella disperazione».

I quattro progetti per la riqualificazione del dente piaggio ed il superamento della barriera ferroviaria

giovedì, settembre 19th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 18/09/2013

 

mercoledì
18 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
10

 

Robot, arredi-Vespa e maxiparcheggio Viale Piaggio: restyling da 16 milioni

 

Decolla il pro e o ex «Dente». Allo studio anche centro commerciale
di MARIO MANNUCCI

ENTRO due anni, viale Rinaldo Piaggio sarà abbellito da aiuole e panchine artistiche ispirate alla Vespa e all’Ape. Non avrà più l’attuale prospettiva piatta e diritta ma «un percorso sinuoso», così lo definisce il sindaco, e con una pista ciclabile sul lato Piaggio. Sarà aperto al traffico ma non alla sosta – ponendo dunque fine alla vecchia polemica delle auto lasciate sui marciapiedi – con l’arrivo però di 400 posti gratuiti sul costruendo piano superiore del parcheggio, ora blù, già realizzato nel magazzino ex Ape. Nell’area del viale si affacceranno anche un laboratorio-mostra di robot che secondo gli studi porterà 100mila persone all’anno a Pontedera, e uno spazio-laboratorio-biblioteca per ragazzi. Mentre sparirà progressivamente il depuratore che si affaccia, a volte pesantemente dal punto di vista dell’odore, sui Villaggi. Una nuova e grande fognatura di quasi tre chilometri porterà infatti gli scarichi a Gello, al depuratore di Acque spa.
E’ UN GRANDE progetto da 16 milioni – di cui 10 già stanziati dalla Regione e gli altri di quota parte comunale attraverso la proprietà dell’area – diviso in quattro parti e finalizzato a dare un look e una organizzazione al passo con i tempi alla strada “operaia” del secolo scorso ma ormai diventata, e destinata a crescere sempre più in questa direzione, la strada della cultura e dell’innovazione tecnologica. Senza ovviamente tralasciare la precedente funzione, visto che Pontedera non vuol certo perdere la Piaggio, il cui traffico merci si è però già spostato sul lato sud dello stabilimento, nell’ex aeroporto.I quattro progetti sono già operativi. Quelli della robotica e fognature sono stati elaborati dallo staff tecnico del comune, per la riqualificazione del viale è stato scelto il progetto spagnolo dello studio Tagliabue, che ha usato anche progettisti italiani, mentre per il parcheggio multipiano in materiale innovativo ed ecologico è stato scelto il progetto della studio Natalini di Firenze. «Gli appalti sranno assegnati nei prossimi mesi ed entro il 2014 – ha detto il sindaco e assessore all’urbanistica Simone Millozzi, che ieri ha presentato l’inrtera operazione – dovrebbero aprirsi i cantieri».Ma la riqualificazione della zona cittadina che sta tra il viale Piaggio e la stazione ferroviaria potrebbe avere anche un innovativo centro commerciale e direzionale sopra la stazione e la ferrovia, che perderebbe così il suo negativo ruolo si sbarramento tra la vecchia città e quella nuova, la città del viale Piaggio. Sarebbe un maxi e “vivo” soprapassaggio ferroviario, come nelle grandi città d’Europa e del mondo, che lo studio Archea ha immaginato e designato come un anello slanciato verso il cielo e capace di ospitare attività di ogni tipo, mentre sotto continuerebbero a transitare i treni. Ci vogliono 6-8 milioni, ma le Ferrovie potrebbero essere interessate. La trattativa comincia.

mercoledì
18 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-III

 

Viale Piaggio cambia faccia

 

Piste ciclabili e pedonali, viale auto: arriva un multipiano
Un parcheggio multiplano, un laboratorio di robotica, un collettore fognario e viale Piaggio che sarà trasformato: un percorso sinuoso, senza auto e con spazi e installazioni che richiamano alla storia della città: i progetti ci sono. I soldi – 10 milioni della Regione – anche. 1 cantieri partiranno in tutto il 2014.
Dall’atelier della Robotica al viale senza auto: il futuro è qui
Scelti i quattro progetti che saranno proposti alla Regione perla riqualificazione del Dente Piaggio C’è già il finanziamento. a il sogno è un anello coi negozi per superare la barriera della ferrovia
di Emilio Chiorazzo

PONTEDERA
C’è una parte di città che cambierà volto nell’arco dei prossimi due anni. E una che al momento, rappresenta un sogno. É già disegnata, sulla carta. E piace, anche.
Ma sarà costretta a restare in un cassetto, fino a che non ci saranno i soldi perché da quel disegno possa trasformarsi in realtà.
I fondi, invece, ci sono per quattro progetti che serviranno a cambiare l’aspetto di buona parte del Dente Piaggio. Arrivano dalla Regione. Dieci milioni di euro, per i quali, il Comune di Pontedera aveva avviato una manifestazione di idee che è stata subito raccolta dai professionisti del settore.
Sono arrivati tredici progetti, sono stati scelti quelli che ora verranno sottoposti alla Regione, per proseguire l’iter che porterà, nel corso di tutto 1 2014, all’assegnazione delle gare d’appalto e all’apertura dei cantieri.
Gli altri, invece, diventeranno una grande mostra sull’urbanistica, con tanto di incontri
e di confronti con i professionisti che li hanno realizzati.

Quattro progetti. Due sono stati eseguiti dagli uffici interni all’amministrazione comunale; altri due arrivano da studi professionali privati, esterni. «Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati con la Regione Toscana – spiega il sindaco Simone Millozzi – Ci sono finanziamenti assegnati, ai lavori che riguardano il Dente Piaggio per dieci milioni, anche se complessivamente verranno attivate risorse per circa sedici milioni di euro».
Nel conto, infatti, vanno messe anche le aree e le strutture che il Comune cederà per la realizzazione dei progetti.
«Che rappresentano oltre un quarto dell’importo complessivo», sottolinea il primo cittadino. I progetti riguardano il collettore fognario, il parcheggio multipiano, la riqualificazione urbana di viale Rinaldo Piaggio e il laboratorio della Robotica.
Si potrà chiudere il depuratore di via Hangar. Il nuovo collettore fognario, che da viale Africa, davanti agli stabilimenti della Piaggio, con un percorso di poco meno di tre chilometri, andrà dritto a via dell’Industria, al depuratore di Valdera Acque, ha l’obiettivo di portare a dismissione l’impianto che si trova nel bel mezzo del Villaggio Piaggio. «L’unico – dice Millozzi – all’interno del centro della città».
Per raggiungere questi obiettivi, servono due fasi: la prima il collegamento con Piaggio, in modo da dirottare nell’impianto di Valdera Acque i materiali chimico-fisico, provenienti
dalla produzione dello stabilimento della Vespa. La seconda fase è successiva all’entrata in funzione del Tubone.
«In quell’occasione, il materiale biologico verrà convogliato nel nuovo condotto e noi potremo dire addio, definitivamente, all’impianto che ora è in funzione in via Hangar».
un polo espositivo per le aziende innovative. Un’altra fetta del passato che aiuta a guardare verso il futuro: questa è stata – e lo è ancora – la forza progettuale della città.
L’ex archivio Piaggio smetterà di essere uno scheletro industriale e si riproporrà – grazie al progetto realizzato, come quello del collettore fognario, dai tecnici interni al Comune – sotto un’altra veste. «Diventerà un laboratorio della Robotica, in collaborazione con la scuola Superiore Sant’Anna – spiega ancora il sindaco – e dovrà interagire con le aziende del territorio. Il laboratorio metterà a disposizione i suoi spazi, i suoi studi. E all’interno, nasceranno anche sale spazio di promozione per le aziende che potranno sviluppare qui, internamente, i loro processi».
Una trasformazione, quella della struttura che si trova lungo via Fosso Vecchio (traversa di via Roma) alle spalle della biblioteca comunale che sta per nascere, curata, tecnicamente, dagli studenti di architettura e dai professionisti che fanno parte dell’Urban center. L’atelier della robotica, così è stato battezzato, secondo studi e proiezioni, potrebbe avere uno spazio espositivo in grado di richiamare fino a centomila visitatori l’anno.
«Oltretutto – prosegue Millozzi – al suo interno stiamo pensando anche di attrezzare un angolo come laboratorio didattico. Approfittiamo del fatto che la biblioteca è proprio attigua: qui sposteremo la parte didattica e ludica della biblioteca dei ragazzi, oggi in via della Stazione Vecchia».
Un parcheggio tutto nuovo. Lo spazio al piano terra già c’è: è quello delle ex officine
dell’Ape. Rimarrà. Anche con le stesse modalità: cioè con la sosta a pagamento. Ma, verrà rialzato di un piano e, sopra, troveranno posto le vetture dei residenti, perché tutti i posti auto, oggi esistenti, lungo viale Piaggio, spariranno. E queste, potranno parcheggiare gratuitamente.
«Un parcheggio multipiano da quattrocento posti – sottolinea Millozzi – cioè un numero superiore all’attuale fabbisogno di quell’area».
Il progetto presenta una particolarità: un muro esterno con materiale riciclato e con fibre di vetro, che creano un gioco di luci, dando un’impronta diversa, all’intera area. L’idea prescelta, è dello studio professionale Natalini.
Il viale-immagine. Quella dell’impronta diversa, era una richiesta esplicita del bando. Soprattutto per la trasformazione di viale Piaggio. Il progetto che ha conquistato chi doveva scegliere è firmato dall’architetto Benedetta Tagliabue, studio professionale e sede a Barcellona, in Spagna.
Sarà un viale senza auto in sosta. Avrà piste ciclabili e pedonali. Soprattutto non avrà
più un percorso dritto come è adesso, ma un andamento sinuoso. A formare le curve, saranno degli spazi laterali, con pavimentazione che riprenderà la parete del parcheggio tnultipiano e attrezzate. Ognuna di queste aree, poi, avrà elementi artistici e installazioni che rimandano alla memoria storica e industriale di Pontedera.
Dalla realtà ai sogni… Il punto di incontro è una piazzetta che, nel progetto dell’architetto Tagliabue, nascerà dalla riqualificazione dello spazio davanti al Centrum Sete sois e Sete Luas; un open space che è stato già ribattezzato piazza dell’Arte e della Cultura.
E’ qui che si inserisce il progetto destinato a far sognare gli amministratori, ma a rimanere a lungo nel cassetto: un anello, sopraelevato – con il compito di superare la barriera della ferrovia che divide a metà la città – all’interno del quale dovrebbero essere ospitati negozi, uffici, altri servizi.
«Le idee che abbiamo lanciato per la realizzazione di un masterplan – conclude il primo cittadino di Pontedera
erano due: quella di avere alcuni suggerimenti per una progettazione futura della città e il superamento della barriera fisica che oggi rappresenta la ferrovia. Certo, potevamo fermarci a un semplice cavalcavia. Ma l’idea di dare, a quell’area, un’immagine che potesse immediatamente identificare quel posto, come il luogo della tecnologia, della ricerca, della sperimentazione, ci ha spinti a chiedere ai professionisti che avevano intenzione di partecipare al nostro bando, di proporre qualcosa di più… futuribile».
L’ostacolo principale, è legato ai costi: solo per il materiale servono quattro milioni di eure. Per tutta l’opera, il doppio.

Il Sindaco: «Potremmo coinvolgere nella realizzazione anche le Ferrovie»Lo aveva chiesto espressamente lui, come elemento essenziale da inserire nel bando. Un progetto avrebbe dovuto tener conto del passato, della cultura cittadina e delle radici. Ma avrebbe dovuto aprirsi al futuro e, soprattutto, essere capace di comunicare la valenza dell’area che si sviluppa intorno alla Piaggio, che prende vita dalle strutture che la Piaggio non utilizza più. «Potevano diventare ruderi insignificanti, contenitori abbandonati, invece, la strada della riqualificazione premia prima di tutto la città», ha più volte detto il sindaco Simone Millozzi.
L’anello che può ospitare negozi e altri servizi e che allo stesso tempo fa da passerella per superare l’ostacolo della ferrovia, unendo in maniera diversa viale Piaggio con la zona della piazza della Stazione ferroviaria, risponde proprio a questi requisiti. «Il costo è elevato spiega Millozzi – Ma pur ritenendolo, al momento, solo un sogno, proveremo a chiamare in causa anche le Ferrovie. Potrebbero partecipare alla realizzazione di un progetto che ci piace molto. D’altra parte quell’opera riqualificherebbe anche l’area della stazione».

 

Il piano per il recupero delle strade, tutti gli interventi in programma

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulle testate” Il Tirreno Pontedera” e “La Nazione Pontedera Valdera” del 3/9/2013

martedì
3 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
I

 

Un piano per rinnovare le strade

 

LA CITTÀ CAMBIA VOLTO: I CANTIERI
I primi lavori sono partiti ieri, un altro appalto entro fine anno. E via Dante sarà trasformata con gli arredi artistici
di Emilio Chiorazzo / PONTEDERA

Saranno settimane di cantieri e disagi. Sono partiti i lavori per riasfaltare le strade della città: ieri hanno interessato la zona di viale America.
Poi, si sposteranno in altre aree, dal centro alla periferia. Il calendario è fitto. «E d’altra parte – spiega il sindaco Simone Millozzi -non potevamo farli in altri periodi, perché c’era il patto di stabilità che ci bloccava. Adesso, dopo aver pagato tutti i debiti accumulati per mesi, nei confronti dei nostri fornitori, abbiamo dato il via ai lavori: alcuni sono partiti, altri cantieri partiranno a breve».
Questione di giorni: quelli che riguardano viale America, cuore della zona industriale della città, sono in fase di svolgimento intorno alla rotatoria all’altezza di Raco, sulla Tosco Romagnola. Vengono eliminati gli avvallamenti sul cavalcavia.
La fase successiva, da oggi, riguarderà il primo tratto del viale da sotto il cavalcavia in direzione dello stabilimento Piaggio.
È  in fase di completamento il tratto di via delle Colline che, dal cavalcavia, già asfaltato, va verso il centro della città.
Oggi toccherà a via Pacinotti e via De Gasperi, nel quartiere Fuori del Ponte; in settimana partirà il cantiere più imponente. In via Dante: si tratta di una vera e propria riqualificazione della strada, da tempo richiesta e attesa da chi ci abita. «La riqualificazione non riguarda soltanto il manto stradale – dice il primo cittadino – ma anche l’abbellimento della strada. L’arredo, che è stato finanziato da uno sponsor privato, la Ecofor service, fa parte del cantiere dell’artista Ugo Nespolo: aiuole, panchine e arredi saranno di tipo artistico».
La via sarà completata. In un primo momento, alla fine della settimana, partirà la riasfaltatura, poi, il resto che riguarderà i marciapiedi. Le opere verranno eseguite in più fasi, per evitare i disagi.
Ma non finisce qui, spiega Millozzi. C’è un appalto di 250mila euro, di progettazioni esecutive, sempre per migliorare l’asfalto delle strade nelle altre zone della città che restano fuori da questa prima fase: il tutto avverrà entro la fine dell’anno.
I disagi provocati dai primi cantieri apparsi ieri, hanno scatenato non poche polemiche: i cittadini se la sono presa, attraverso i social network, con la scelta del periodo. «Dei disagi mi scuso – conclude Millozzi ma la scelta dei tempi è stata obbligata dal Patto di stabilità».

PREOCCUPAZIONE PER LE OPERE IN VIA DANTE
“Procederemo a stralci, riducendo i disagi”

I lavori di riqualificazione di via Dante partiranno, purtroppo, in concomitanza con l’inizio dell’anno scolastico. E, in quella strada, di scuole ce ne sono tre: la elementare Dante; la media Pacinotti e l’asilo nido II Girasole. facile intuire i disagi per i cittadini interessati. «i lavori spiega il sindaco – saranno fatti a stralci, in modo da poter occupare con il cantiere, solo metà della carreggiatae quindi non creare eccessivi ostacoli alla viabilità. Certo, spariranno, oltre a metà strada, anche i posti per la sosta delle auto, nei tratti che saranno interessati dai lavori. Spero che i cittadini possano capire e sopportare i momentanei disagi».

LA STRADA DI PATTO APRE A METÀ MESE

Siamo in dirittura d’arrivo: la Strada di Patto (con questo nome è conosciuta quella che diventerà i l completamento della circonvallazione esterna alla città, da u n’uscita al l’altra della Fi -Pi -Li,che permette di alleggerire iI traffico sul le strade del centro cittadino), è davvero in fase di apertura.
L’ultimo miglio della strada, quello che riguarda l’abitato della frazione di Santa Lucia e che collega con lo svincolo della strada di grande comunicazione di Ponsacco-Pontedera, sarà aperto entro la prima metà di settembre.
Le lungaggini – dovute a diverse vicissitudini che hanno interessato le imprese che hanno eseguito i lavori – sono davvero, stavolta, solo un ricordo.
«Quel tratto di strada è pronto per essere asfaltato – sottolinea il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – e questi lavori saranno eseguiti nei prossimi giorni. Poi, procederemo all’apertura definitiva della strada».
Secondo i piani dell’amministrazione comunale il taglio del nastro ufficiale potrebbe avvenire entro iL 15 settembre.

 

martedì
3 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

 

Settembre, è tempo di… cantieri 300mila euro per riparare le buche

 

Rientro nella città invasa dai lavori: tutti gli interventi in programma

DISAGI DI STAGIONE Il sindaco si scusa coi cittadini «Le ditte chiudono per ferie d’agosto non si poteva fare»

FINITE le vacanze, aprono i promessi cantieri per riparare le buche delle strade cittadine, rifare via Dante tutta nuova e aprire il collegamento diretto con la superstrada a Gello. E partono o si concludono alcuni cantieri scolastici. Una la premessa del sindaco Simone Millozzi: «L’ideale sarebbe lavorare in agosto – dice – quando c’è poca gente e sono chiuse le scuole, ma il patto di stabilità non ci ha consentito di preparare gli appalti entro luglio, mentre la maggior parte delle ditte non è neanche attrezzata per lavorare in agosto». Ne consegue la tradizionale richiesta di scuse ai cittadini «per gli inevitabili disagi». Poi l’elenco dei cantieri.

LE STRADE in riparazione, già partita o in partenza, sono via delle Colline compreso il sottopassaggio ferroviario, viale America nel tratto cittadino dalla rotonda Raco al cavalcavia e nel tratto successivo davanti la Piaggio (altri tratti erano già stati riparati), via Pacinotti fra le due rotonde e via de Gasperi con vari punti dolenti nell’intero tracciato. Ma dopo questo primo blocco di interventi si passerà ad altre strade. La spesa globale per questi interventi sarà di 200-300mila euro.

VIA DANTE sarà invece oggetto di completo restyling, sia dal punto di vista strutturale della carreggiata che della componente urbanistica. Sarà infatti dotata di nuovo verde e panchine, il tutto nel quadro del progetto legato all’artista Ugo Nespolo, già presente in città con varie opere e protagonista del nuovo look della piazzetta davanti l’ex cinema Massimo, dove è sbarcata la Banca di Lajatico. La spesa sarà di 250mila euro, coperte dallo sponsor Geofor Service.

L’ULTIMO miglio, come è stato definito, arriverà invece all’ultimo capitolo della sua un po’ travagliata storia. Parte infatti l’allacciamento della circonvallazione sud alla superstrada. C’è da completare quello che è stato definito, appunto, l’ultimo miglio, un tratto breve, mentre è già stata inaugurata la variante, collegata a questo progetto, per non tagliar fuori dalla nuova viabilità l’abitato di Santa Lucia. Ma non è soltanto un problema legato alla superstrada perché questo allacciamento renderà assai più facile anche il collegamento Pontedera-Ponsacco, liberando il viale della Sarzanese Valdera da parte del traffico.

LE SCUOLE riaprono i battenti e prevedono come più grosso intervento – a parte la nuova materna di Santa Lucia in costruzione avviata – il rifacimento del tetto della Curtatone e Montanara, l’istituto più storico e più aggredita dai piccioni. Il costo dell’operazione supera i 150 mila euro e prevede anche un più potente impianto di dissuasione anti piccioni. La Pacinotti vede conclusi i lavori anche per gli infissi e a un buon il restauro della palestra, alla De Amicis si sta completando l’ampliamento della mensa e della rampa di accesso, l’asilo ex Piaggio avrà una nuova terrazza, la Gandi vedrà migliorato l’impianto idrico e avrà anch’essa la terrazza restaurata.

Sui provvedimenti approvati dal Consiglio Comunale in materia fiscale e Imu

mercoledì, settembre 26th, 2012

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata della “Nazione Pontedera” e del ” Il Tirreno Pontedera” del 26/9/2012.

mercoledì
26 settembre 2012

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
13

 

Ridotta la pressione fiscale a 1.000 famiglie

 

I CONTI DEL COMUNE SMENTISCONO LE STIME NEGATIVE DEL GOVERNO, VIA AGLI SGRAVI

Imu, la manovra taglia le aliquote per concordati, cooperative e nuclei con disabili

di NICOLA PASQUINUCCI

UNA BUONA notizia per i contribuenti finalmente c’è. La pressione fiscale calerà. Merito non di un decreto legge del Governo, che in tanti invocano per far ripartire l’economia, ma del Comune di Pontedera che ha rivisto il suo bilancio e ha deciso di varare una serie di “correzioni” che andranno a beneficio di circa 1.000 famiglie sulle oltre 9.000 che risiedono nella città della Vespa. Il frutto di questo alleggerimento del peso fiscale è dovuto ai conti di Palazzo Stefanelli che sembrano godere di buona salute. Conti che ieri sera in consiglio comunale sono stati presentati per comunicare la nuova manovra correttiva. Infatti, la previsione di bilancio è stata azzeccata smentendo le stime allarmanti del Governo che davano per Pontedera una differenza di ben 4 milioni di euro. «Abbiamo lavorato bene – esordisce il sindaco Simone Millozzi – Siamo stati tra i primi comuni in Italia a presentare il bilancio a marzo. Ora possiamo dire che quella previsione quadra, che i conti tornano. Questo grazie al buon lavoro dell’ufficio, e ringrazio tutti a partire dalla signora Minuti».

TRADOTTO: il Comune non avrà bisogno di ritoccare al rialzo le aliquote (come accade in altre realtà), ma anzi, di alleggerirle. Ecco allora le novità. La prima riguarda circa 800 famiglie che pagavano l’Imu con l’aliquota massima (10,6) perché hanno dichiarato un contratto di comodato. «Ebbene, da agosto il Governo ha emanato un chiarimento – spiega il primo cittadino che ci ha permesso di portare l’aliquota all’8,6 come quelle date in affitto. Quindi, invieremo a tutti gli interessati una nuova comunicazione». Questa comunicazione di fatto annulla la precedente che aveva sollevato perplessità e soprattutto disappunto per quelle famiglie che sono ricorse ai contratti in comodato per quelle case abitate da padri o figli. Dunque, senza rendita.La seconda buona notizia riguarda 100 famiglie e l’annuncia l’assessore Matteo Franconi: «Abbiamo costituito un fondo destinato a chi ha in casa disabili certificati e che pagano l’Imu per la prima casa. Chi rientra con il reddito Isee al di sotto dei 31.151 euro, potrà accedere al fondo per abbattere del 75% della quota Imu»

MA NON FINISCE qui, come spiega l’assessore Marco Papiani. Altre 100 famiglie pontederesi potranno beneficiare dell’aliquota minima (prima casa) e sono quelle che risiedono nelle abitazioni delle cooperative. «E’ stato un lavoro complesso», spiega soddisfatto Papiani che ieri sera in consiglio comunale ha illustrato anche l’ultimo tassello da “aggiustare” per far quadrare i conti. Infatti la stima del Governo su Pontedera, se prima era sballata di 4 milioni, ora è “solo” di 600mila. Ma per Papiani tutto è sotto controllo. Si tratterebbero di “entrate virtuali” già previste, ovvero 400mila euro per l’edilizia popolare. Altri 200 mila riguardano gli immobili “fantasma” che devono essere accatastati entro novembre.

«A TAL RIGUARDO – spiega l’assessore – già da tempo siamo al lavoro per non avere brutte sorprese». Dunque l’amministrazione pontederese tira un sospiro di sollievo e guarda avanti con più serenità. «Non eravamo obbligati ad alleggerire la pressione fiscale», conclude il sindaco. «Non solo – gli fa eco Papiani – abbiamo deciso di destinare 10mila euro in più al fondo indigenti e di dare più sostegno al settore dell’istruzione».

mercoledì
26 settembre 2012
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
I
  Imu più leggera per una famiglia su 10  

Tagli all’aliquota per le case in comodato, per chi ha un disabile in famiglia e per gli immobili in cooperativa

di EmilioChiorazzo

“emilio chiorazzo”,”comodato gratuito””riduzione dell’aL’Imu, l’imposta che si paga sulle abitazioni, sarà più leggera per almeno un migliaio di famiglie di Pontedera: una su dieci potrà beneficiare del taglio alle aliquote o dei fondi disposti dal Comune e decisi dal consiglio comunale di ieri poineriggio. Riguardano le case date in comodato, quelle con famiglie al cui interno ci sia un disabile e le case di proprietà delle cooperative di condomini.

Una sforbiciata per il comodato Alla vigilia dell’approvazione del regolamento comunale per l’Imu, poco prima della scadenza della prima rata dell’imposta sugli immobili, l’amministrazione comunale aveva spedito le lettere a tutte le famiglie interessate dal problema, spiegando che, quella del comodato gratuito (utilizzato spesso dai genitori che danno in uso abitazioni ai figli) non era la formula più conveniente, perché il regolamento nazionale lo equiparava alla stessa aliquota delle case sfitte. Il massimo: 10,6 per mille.«Quella comunicazione era il frutto di una interpretazione del regolamento emesso dal governo – spiega il sindaco di Pontedera Simone Millozzi che non permetteva altre manovre. Invece, in piena estate, sono arrivate le linee guida sul regolamento nazionale, che chiariscono meglio la situazione: si può agire sull’aliquota delle case concesse in comodato gratuito. E noi lo abbiamo fatto».Passerà dal 10,6 per mille all’8,6. La stessa aliquota pre-dste per le case date in affitto. «Si alleggerisce in maniera notevole il carico fiscale di una serie di cittadini», commenta il sindaco Millozzi.Sono circa ottocento le famiglie interessate, di cui è a conoscenza il Comune. Spediremo loro un’altra lettera, per spiegare che, in seguito alle modifiche apportate al regolamento, potranno applicare un’aliquota ridotta del due per mille», conclude il primo cittadino.Per poter ottenere la riduzione dell’aliquota, ovviamente, la casa in comodato dev’essere una soltanto e chine usufruisce non potrà avere altre abitazioni (prime case) sul territorio italiano.

Un fondo in aiuto dei disabili.. Sarà istituito un fondo, per aiutare i nuclei familiari che hanno, al loro interno, un disabile certificato dall’azienda sanitaria. L’idea del fondo (che taglierà di tre quarti il peso dell’hnu) è stata necessaria perché, in questo caso particolare, non si poteva agire sul regolamento. Sarà emesso un bando (proprio come quelli per gli aiuti agli affitti) al quale fare domanda per accedere ai fondi. In città, secondo le stime dell’assessore al sociale, Matteo Franconi, sono interessate a questa agevolazione poco più di cento famiglie.

Le case assegnate alle cooperative. Anche in questo caso, per questa tipologia di immobili veniva applicata l’aliquota massima: 10,6 per mille.Si tratta delle case realizzate da cooperative di condomini, che ne diventato proprietari solo in un secondo tempo (restando, però, soci della cooperativa): l’aliquota è stata portata al quattro per mille, cioè equiparata a quella per la prima abitazione.

La soddisfazione. «Se possiamo agire su questi strumenti e ridurre la pressione fiscale dei nostri concittadini – dice il sindaco -lo dobbiamo soprattutto al lavoro dello staff guidato da Nicla Minuti. Ha azzeccato tutte le previsioni, nonostante siamo stati tra i primi a fare e approvare il bilancio di quest’anno, in Italia. A marzo, quando non c’erano certezze. Tanto che, quando sono arrivati i primi dati dal ministero, sono rimasto molto preoccupato, perché discostavano molto da quelli su cui ci eravamo basati noi per fare la manovra locale. Invece, devo sottolineare la conoscenza che i nostri dirigenti e dipendenti hanno del territorio: cosa che ci permette, adesso, di poter agire, alleggerendo il peso dell’Imu dalle tasche dei nostri concittadini»

Commenti e considerazioni sulla “Notte Bianca”

martedì, giugno 26th, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulle testate giornalistiche ” Il Tirreno Pontedera” e “La Nazione “dei giorni 24 e 25/6/2012

lunedì25 giugno 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:18
«100mila persone!» E’ l’edizione dei record

L’URLO delle ragazzine ha accolto l’arrivo di Alessandro Casillo (nella foto) davanti al Palazzo Comunale di Pontedera. La stella nascente della musica italiana è il vip che ha tagliato per primo (intorno alle Ore 19) il nastro della Notte Bianca 2012 insieme al sindaco di Pontedera Simone Millozzi. Subito dopo è arrivato in palazzo comunale anche il comico Stefano Nosei.

LA NOTTE BIANCA dunque è entrata nel vivo con il primo concerto, quello di Casillo che per 45 minuti ha incantato il suo pubblico delle giovani che non l’ha mai abbandonato, nemmeno quando è “fuggito” all’hotel Armonia. Poi è toccato ai Cugini di campagna in piazza Duomo accolti da una folla forse inaspettata. E infine, in ritardo, ben oltre la mezzanotte, è arrivata la regina di questa edizione, Arisa. Ha tenuto con il fiato sospeso gli organizzatori fino all’ultimo poiché era partita in ritardo da Milano dove era impegnata nella registrazione di X Factor.
Tanta la soddisfazione degli organizzatori per l’affluenza che già nelle prime ore della sera era buona. «Sappiamo che è partito un pullman dal Piemonte, per venire qui». Ha detto Sandro Cini, di Confcommercio. Ma dopo il tramonto c’è stato il vero assalto. «Mi sembra che sia una bella festa – commenta a caldo l’assessore Stefano Tognarelli – subito dopo cena c’è stata un’ondata di persone». E arriva una prima stima. «C’è stata più gente delle scorse edizioni puntualizza Tognarelli – Ci siamo avvicinati alla soglia delle lOOmila presenze». Se è un record visto che nelle precedenti edizioni si era parlato di 7Omila persone. Ma come migliorare questo evento? «Dobbiamo pensare ancora più in grande conclude l’assessore – Visto che ormai il centro ha raggiunto il limite, sarebbe giusto decentrare qualche spettacolo verso altri quartieri. Ad esempio la “nuova” piazza Trieste ha ben accolto molte persone». Anche il sindaco Millozzi non nasconde la gioia: «Bella festa, ringrazio tutti quelli che hanno collaborato».

Silvia Passetti Nicola Pasquinucci

lunedì25 giugno 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:7
Quasi centomila hanno scelto Pontedera Il sindaco: «Una festa senza precedenti»

Il bilancio dell’evento ispirato al mondo delle fiabe: commenti solo positivi.
I COMMENTI sono entusiastici, le polemiche, soltanto un ricordo. E la fatica di ripulire le strade, dopo la enorme – anzi, mai vista – fiumana di gente (si sarebbe sfiorata quota 80mila) che sabato ha risposto «presente» alla Notte Bianca pontederese, non si è neppure sentita. Ieri mattina alle 10 la città, come le zucche della fiaba di Cenerentola, aveva già riguadagnato l’aspetto «domenicale» di sempre, a parte le occhiaie e gli sbadigli di baristi e commessi dei locali aperti del centro che tradivano la mancanza di sonno. Ma dalla Stazione a Oltrera, dalla Bellaria ai Villaggi, il coro è uno solo: un successo senza precedenti. Lo ribadiscono tutti, nel «day after». E anche sulla bacheca Facebook del sindaco Simone Millozzi, i commenti positivi aumentano di ora in ora. Il sindaco, dal canto suo, affida proprio al social network il primo bilancio della Notte Bianca 2012. «Intanto scrive Millozzi – possiamo ben dire che e’ stata una notte bianca partecipata (si stimano 80mila/90milapresenze), divertente, tranquilla, bella, solidale e accogliente». «Un ringraziamento prosegue Millozzi – va a tutti coloro che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo e che ancora in questo momento mentre scrivo continuano a lavorare: gli operatori economici, le associazioni. di categoria, i volontari della protezione civile, la polizia municipale, le forze dell’ordine, i mezzi, gli uomini e le donne dell’emergenza sanitaria, il settore manutenzione
i nostri ospiti, i nostri gruppi locali e quanti altri (perdonatemi se sicuramente mi dimentico qualcuno…) si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento. E’ stata una grande vetrina e una formidabile opportunità di promozione del nostro territorio». Qualche lamentela, come sempre, c’è stata. Soprattutto dai quartieri più periferici dove, nonostante il Comune avesse messo a disposizione parcheggi scambiatori e bus navetta sempre in funzione, qualcuno ha pensato di lasciar l’auto davanti a passi carrabili di abitazioni private o nei punti di uscita dai parcheggi pubblici. Ma tra 80mila qualche maleducato c’è sempre…

lunedì25 giugno 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
Una notte bianca da centomila presenze

Affluenza record fin dal tardo pomeriggio: così il commercio pontederese si mette in mostra anche per chi viene da fuori

Giulia è stata la prima. P. arrivata alle dieci, da Livorno. Si è piazzata davanti al palco dove – non prima delle 22 – avrebbe cantato Alessandro Casillo, il suo idolo. Giulia è stata la prima di una marea di gente che intorno alle 23, nel pieno della kermesse – aveva toccato punte di centomila presenze.
Quando il sindaco Simone Millozzi, insieme a tutta la sua giunta, poco dopo le 19 ha tagliato ufficialmente il nastro, quella di superare le presenze delle edizioni passate era solo una speranza. Era stata cullata per giorni. Per settimane. Lo faceva sperare il programma che Comune, Confesercenti, Confcommercio e il direttore artistico Marco Vanni avevano preparato con cura.
Ma anche il fatto che, per questa edizione, erano stati rafforzati gli sforzi di visibilità: un nuovo sito web per raccontare questo enorme contenitore di cibo, di musica, di risate e, soprattutto, di negozi e pubblici esercizi che, per una sera, mettono in mostra al meglio la loro attività. E tanta pubblicità fatta anche fuori provincia, cercando di catturare visitatori “muovi”, da Firenze, da Prato e dalle zone limitrofe. E poi lo faceva sperare il clima. Quello metereologico, che si è mostrato ottimale, per una sera da trascorrere per strada. E quello che si è percepito, fin da subito, nella partecipazione. Dalla stazione a Oltrera, quasi nessuna strada, nessuna quartiere si è tirato indietro. Anzi se ne sono aggiunte, rispetto al passato. Un collegamento ideale da Ovest a Est, tutto nel nome del commercio. «Ë l’occasione per mostrare il volto bello della città», avevano detto prima il sindaco, poi Stefano Tognarelli, l’assessore al commercio di Pontedera. Un modo per dare un calcio alla crisi. O, almeno, per cercare una strada da percorrere, che porti dritto diritto fuori da questo periodo nero dell’economia, anche quella locale.I commercianti, sono stati i veri protagonisti. Si sono ispirati ai cartoni animati e alle fiabe. Era il tema di questa edizione. Al personaggi della fantasia. Da Cenerentola (che,, in una specie di sogno all’incontrario, a mezzanotte è arrivata puntuale, alla festa, con la sua carrozza), a Alice, col suo Bianco coniglio. Un mondo che non c’è ma che ci tiene allegri, spensierati. Un mondo, forse, che più di un commerciante ha evocato, sperando domani, alla riapertura delle loro attività, quando i segni della festa saranno solo un ricordo, che possa diventare un ricordo anche questa congiuntura negativa,

Emilio Chiorazzo

lunedì25 giugno 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:18
Coro di consensi: «Una notte bianca da favola»

LA NOTTE Bianca di Pontedera è una sfilata di piccoli e grandi spettacoli. Da Snoopy ad Alice nel Paese delle Meraviglie passando per i Pirati dei Caraibi. Inizia in via Dante il tour nelle fiabe dove l’animazione è più soft. Ma la gente non manca. Ha funzionato la scelta di far arrivare il mercatino fino alla fine della via. Due passi e arriviamo in via Roma con il Caffè dell’Angolo, trasformato in un vascello di pirati, intenti a versare Mojito. «Una serata perfetta, abbiamo quasi finito tutto e siamo solo all’inizio» Commenta Manuel Gasperini. Via Roma si riconferma la via della ristorazione. Ma c’è spazio anche per il commercio. Exia Girl è un negozio di abbigliamento aperto da un mese. «La Notte Bianca è una vetrina importante», spiega il titolareValerio Colle. Anche Francesco Susini ha lasciato aperto il suo esercizio l’agenzia Viaggia con noi. Davanti una nave da crociera riprodotta. «Stasera ci siamo fatti conoscere, sono entrate molte persone che hanno stretto contatti con noi».
IN VIA ROMA la Fabbrica del cioccolato allestita da Chocolat ha un sacco di richieste. Tutti vogliono partecipare al concorso per vincere una torta omaggio. In via della Misericordia un Super Man promuove i prodotti di Magazzini Linea Blu. Mentre la Libreria Roma è rimasta aperta. «Mi piace il centro sgombro dalle auto e pieno di gente», commenta Chiara Argelli dalla libreria. Resta aperto anche Lana e Filati di Michela Lanini con Topolino, Brontolo Barbapapà. Tutti in lana. Una Notte bianca da favola dunque. Piena di colori e di magia, una magia tanto potente da portare una bella ventata di ottimismo. Soprattutto tra gli esercenti perché continuano ad essere loro i re della festa. Molti bar, ristoranti, gelaterie e pizzerie hanno fatto il tutto esaurito, partendo dall’aperitivo come ci dicono da Salza e come ci confermano al vicino Beat dove Luca Firmani dice che «il morale è alto». Non ci sono state le grandi tavolate tante criticate nelle scorse edizioni. «Siamo molto soddisfatti – commenta Massimiliano Guerrieri de Le soffici golosità di Max in piazza Curtatone – Il movimento è iniziato dalle 18». Felice anche Romina Martini de La stuzzicheria di via Montanara, completamente dedicata alla alla favola di Alice nel paese delle meraviglie. «La gente è tanta – aggiunge – Ed è arrivata alla spicciolata». Non tutti i commercianti hanno però risposto all’appello, ma le saracinesche rimaste abbassate sono state davvero poche perché anche chi ha tenuto chiuso ha lasciato le luci ben accese e le vetrine ben addobbate. «L’occasione è ottima – aggiunge Gabriella Nocerino di Cose di casa – Pontedera è viva». Tanto movimento anche da Follie in piazza Martiri della libertà dove Vladi Carelli si dice entusiasta perché la «gente è stata tanta e bella». «La Notte bianca ci dà l’opportunità di farci vedere. E’ giusto partecipare», commenta Pablo Pucci di Wilma abbigliamento in via Guerrazzi. Festa anche in piazza della Concordia dove Marco Bolognesi della palestra Enjoy e il circolo Fantozzi hanno fatto gioco di squadra organizzando una bella braciata. Del resto il centro e le arterie di corso Matteotti sono il cuore (anche) di questa edizione. Ma sarebbe sbagliato pensare che gli altri quartieri siano da meno. Proseguendo verso Fuor del ponte l’entusiasmo non cala. A sorpresa troviamo aperto anche Teenocasa. «In tanti hanno approfittato per vedere qualche annuncio dice Michele Caredda dall’agenzia sul ponte napoleonico – E’ la prima volta che teniamo aperto». Ma la via che stupisce di più è via Veneto dove commercianti ed esercenti hanno unito le forze. «Musica live, spettacoli e mostra d’auto d’epoca – racconta Andrea Senesi del Caffè degli artisti – Ci è sembrato giusto chiedere dei contributi diversi a seconda del tipo di attività in modo da non “scoraggiare” i colleghi “no food” ed ha funzionato». Bella anche la nuova piazza Trieste con i balli delle scuole di danza e le animazioni di Prezzemolina dove troviamo l’artista Simona Calamusa alle prese col truccabimbi. Ma bello anche viale Italia con bancarelle, spettacoli e tavolini. «Siamo davvero molto felici – chiude Stefania Famiglietti della Pizzeria da Antonio – I clienti hanno apprezzato».

Elisa Capobianco Silvia Passetti

Considerazioni sulla nuova area pedonale di Piazza Pier Paolo Pasolini

venerdì, giugno 22nd, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” del 22/6/2012

Venerdì22 giugno 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
Una nuova area pedonale al posto del parcheggio
Via le auto da piazza Pasolini, i posti saranno recuperati lungo via Fucini che diventerà a senso unico: ecco cosa cambia con l’apertura della banca
di Emilio Chiorazzo
«Il sogno è quello di prolungare la passeggiata dei pontederesi fino a Piazza Pier Paolo Pasolini». Daniele Salvadori, direttore generale della Banca popolare di Lajatico, ha trovato nel sindaco Simone Millozzi e nel suo staff tecnico, un alleato, perché quel sogno possa avverarsi. Piazza Pier Paolo Pasolini, lo spiazzo che una volta faceva da parcheggio all’ex cinema Massimo, tra poco diventerà il secondo quartier generale della banca.
«La nostra sede storica resterà a Lajatico – dice ancora Salvadori – ma qui sposteremo alcuni settori importanti,perché importante per noi è Pontedera: è centrale, rispetto all’intera area geografica che copriamo, con la nostra attività, da Pisa a Fucecchio». Così, con l’arrivo della nuova filiale della banca, anche l’area circostante subirà importanti trasformazioni.
Una sinergia pubblico-privato. «Un giorno ho chiamato il direttore della banca e gli ho parlato dell’intervento che volevamo fare in quella piazza. Ed ho trovato grande disponibilità», dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi.
«Non è scontato di questi tempi – prosegue – Ma, quando abbiamo fatto il bando a evidenza pubblica, per sapere chi fosse stato interessato a questo intervento di qualificazione, la Banca di Lajatico ha partecipato. E così, adesso, siamo pronti a riqualificare un’altra fetta del nostro centro storico. una riqualificazione radicale. La piazza era diventata un parcheggio. Nei mesi scorsi è stata interessata da una installazione artistica temporanea, ora dai cantieri che dovrà trasformarla.
A dare le indicazioni su come diventerà, c’è l’architetto Roberto Fantozzi, del Comune di Pontedera. «Il parcheggio sarà tolto- racconta quello spazio diventerà una nuova area pedonale, un posto per socializzare, per trascorrere in santa pace un po’ di tempo».
I posti che saranno persi nell’attuale piazza Pier Paolo Pasolini, verranno recuperati, addirittura con un saldo attivo, lungo via Fucini. «Sul lato sinistra della strada che diventerà a senso unico, nella direzione in uscita su via Belfiore» spiega l’architetto che seguirà il progetto curato insieme con lo studio La Noce di Cascina. La viabilità davanti all’ex cinema, diventerà pedonale, rimane l’ingresso previsto da via Belfiore, per chi è diretto in via 12 Aprile: un accesso utile per i residenti e per chi è diretto al parcheggio multipiano nato proprio dalle ceneri del cinema Massimo.
La piazza avrà una nuova pavimentazione e un sistema di accoglimento delle acque. «All’angolo di via Fucini con via Belfiore – prosegue l’architetto Fantozzi – una serie di aiuole delimiterà gli spazi, dando proprio l’idea di un’area a verde. Ci saranno anche alberi, con una quinta, che farà vedere, in prospettiva, la facciata della banca di Lajatico, la cui realizzazione sarà affidata a Nespolo.
Arte e non solo. Anche l’interno della piazza ospiterà segni artistici che si rifanno all’architettura utilizzata per la facciata e gli interni della banca. «Ancora non sappiamo cosa spiega Fantozzi – con molta probabilità, visto che pensiamo a quel luogo come un posto per socializzare, potrebbero essere delle panchine artistiche, realizzate dallo stesso Nespolo».
Un centro più… ampio. La nuova area è stata disegnata e concepita come un prolungamento del centro storico di Pontedera.
C’è piazza Belfiore, già interessata in passato da una riqualificazione, a due passi. E, presto, anche la vicina via Dante, avrà un volto nuovo.
«Questo è l’apice di un percorso che portiamo avanti anche in altre zone – spiega Daniele Salvadori – A Pontedera abbiamo seguito con attenzione lo sviluppo della città e anche il ricorso al bello. Certo, l’intenzione è che tutto sia sobrio, nessuno sfarzo. Sia per la piazza che per la sede, anche se questa avrà una facciata imponente, abbiamo deciso di sposare l’operazione artistica, purché non risultasse “stonata” con il periodo che stiamo vivendo, come Paese, economicamente».

Considerazioni sull’applicazione dell’Imu bis

lunedì, aprile 23rd, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” del 23/4/2012

lunedì 23 aprile 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
«Imu-bis? No Piuttosto rinunciamo a nuove opere»

PONTEDERA– «Basta imposte che pesano sulle tasse dei cittadini. Anche a costo di rinuciare a fare qualche opera pubblica in più». Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, reagisce così all’ipotesi – al momento solo ventilata – di dare ai Comuni la possibilità di aumentare le tasse che gravano sulla casa, con l’intento di incamerare soldi da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, che altrimenti rimarrebbero solo sulla carta. L’ipotesi di una Imu-bis è stata avanzata ieri:i Comuni, secondo questa idea, potrebbero portare l’aliquota fino al 5 per mille (con lo stesso sistema di calcolo della aliquota base). I soldi che ne deriverebbero, sarebbero utilizzati dagli stessi Comuni, per finanziare opere da destinare ai cittadini: dai parcheggi agli asili, dalle strade alle biblioteche.«A prima vista – dice Millozzi – mi sento di dire no. Un no netto all’ennesima occasione di trasformare gli enti locali, i Comuni, quelli più vicini ai cittadini, in una sorta di gabellieri dello Stato. Le decisioni che sono state appena ventilate dalla stampa, vanno viste nel merito, ma finanziare opere pubbliche sulle spalle, ancora una volta, dei cittadini, non mi convince.
Preferisco non farle quelle opere pubbliche».Millozzi va anche oltre, nell’analisi della situazione. Più volte, fino a oggi, lui come tutti i suoi colleghi dell’Unionedella Valdera, degli altri Comuni della provincia di Pisa, hanno puntato il dito sul patto di stabilità. «Ecco – dice – questo è uno strumento che, davvero, blocca le nostre azioni. Ci sono imprese edili che hanno lavorato per le amministrazioni locali e che non possono riscuotere i loro crediti; ci sono cantieri che non possono essere aperti, perché non siamo in grado di pagare le ditte. Se davvero si vogliono realizzare opere pubbliche, il governo deve trovare il sistema di allentare la morsa del patto di Stabilità. Nelle casse dei Comuni i soldi ci sono. Ma non si possono spendere: questo è il vero ostacolo. Far pesare sulle spalle dei cittadini, con nuove tasse, ulteriori entrate da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, invece, non è giusto. Dico no».Il Comune di Pontedera, insieme ad altri Comuni della Valdera, per far partire – o proseguire – alcuni grossi progetti urbanistici, alcuni anche di interesse primario per la comunità, senza dover sottostare ai vicoli previsti dal Patto, hanno passato tutto l’iter all’Unione della Valdera, non dopo aver ottenuto, un riconoscimento giuridico da parte della Cassa depositi e Prestiti. E stato, questo il primo caso in Italia: un caso che ha aperto una via nuova e alternativa all’immobilismo che le amministrazioni locali devono sopportare, a causa dei vicoli di bilancio.
(e.ch.)

Sulla decisione del TAR che respinge il ricorso del gruppo Panorama

mercoledì, gennaio 25th, 2012

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata nazionale “QN” e nella cronaca locale dei quotidiani NAZIONE PONTEDERA VALDERA e TIRRENO PONTEDERA del 25 gennaio 2012

mercoledì
25 gennaio 2012
Testata:
QN
Pagina:
22
Primo round alla Regione «Niente negozi aperti la domenica a Pontedera»

No del Tar alla sospensiva chiesta dai supermercati Pam

Carlo Baroni Pontedera (Pisa)

«I PALETTI restano contro le aperture selvagge, almeno per ora, a tutela delle centinaia di negozi di vicinato che sono la forza del nostro centro commerciale naturale». La «sua» Pontedera resta con il governatore Rossi fino alle carte bollate. Incassa un primo successo ed è pronta a costituirsi in giudizio per il 7 febbraio, giorno fissato per la trattazione collegiale della camera di consiglio. Il sindaco Simone Millozzi vive come una vittoria il fatto che il Tar della Toscana abbia respinto il ricorso d’urgenza presentato dalla società Pam – presente nella città della Piaggio con l’ipermercato Panorama – per chiedere la sospensiva dell’ordinanza con cui il Comune, adenguandosi alla linea della Regione, «blocca» la liberalizzazione delle aperture. Richiesta che secondo la seconda sezione del Tar poteva essere accolta se Pontedera fosse stata classificata come città turistica o d’arte. Ma non lo è.

INSOMMA in Toscana, grazie ad un cavillo, la strada non è liscia come in Lombardia e Veneto dove il colosso della grande distribuzione ha vinto i ricorsi al Tar contro i Comuni che avevano messo i paletti. Lira, ,comunque, ci sono novanta giorni di tempo dalla, data di entrata in vigore della legge, nei quali le Regioni e gli enti locali devono adeguare i loro ordinamenti al decreto del governo. Comunque solo a Pontedera si è passati alle carte bollate. In altre località, come ad Arezzo per esempio, il tutto s’è risolto con qualche mugugno, e con Despar ed Esselunga aperti e l’Ipercoop chiuso. Tuttavia .si tratta di questione che scotta, indipendentemente dalla vicenda di Pontedera, quella dell’approccio della Toscana alla liberalizzazione delle aperture. Fiorella Bianchi, direttore commerciale di Conad, al timone di 150 punti vendita, è un fiume in piena contro la «linea Rossi» e chi la segue: «Nel quadro economico e sociale della Toscana le aperture domenicali sono un servizio prezioso E non aperture selvagge – dice – stare aperti sette giorni su sette ci impone una riorganizzazione del lavoro che aumenta sicuramente la produttività, che in alcune realtà potrà portare nuovi posti di lavoro e che non lede affatto i diritti, perche nessuno si sogna di “evitare” i riposi compensativi o le maggiorazioni domenicali». «Non ha alcuna giustificazione credibile il limite delle quindici aperture domenicali invece di quaranta – aggiunge Bianchi Le ragioni, semmai, sono altre, sono politiche, e sono sostenute da chi punta ad aver il monopolio della grande distribuzione sottraendosi al confronto». Pieno sostegno alle liberalizzazioni da Esselunga che dice: «Ci consentiranno di pianificare liberamente e razionalmente il sistema, rifornimenti, organizzazione del lavoro e altro, ed i clienti potranno fare la spesa in libertà».

 

mercoledì
25 gennaio 2012
Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA
Pagina:
2
«Stiamo salvando i piccoli negozi dalle aperture senza più limiti»

IL SINDACO ESULTA PER LA DECISIONE DEL TAR

Il tribunale rigetta la richiesta del supermercato Pam contro le chiusure forzate

– PONTEDERA
«HO APPLICATO il metodo della concertazione che da sempre ci accompagna nella gestione del commercio, che è una risorsa importante nella nostra città. Inoltre la crisi non la si contrasta con le aperture selvagge». Il sindaco Simone Millozzi esulta davanti alla decisione del Tar di rigettare la richiesta di sospensiva – da parte della Pam per l’ipermercato Panorama – dell’ordinanza con cui il Comune, adeguandosi alla linea della Regione, «blocca» la liberalizzazione delle aperture. «La grande distribuzione aperta senza limiti, fino magari a mezzanotte, sette giorni su sette – aggiunge Millozzi – sono certo che causerebbe una moria di negozi di vicinato, assestato un colpo mortale al nostro centro commerciale naturale». «I negozi di vicinato – rileva il primo cittadino – non hanno la forza per resistere al pressing senza sosta dei supermercati che già hanno messo a dura prova la sopravvivenza dei negozi». Intanto, quindi, il Tar ha dato una «prima» ragione al Comune sostenendo che la sospensiva poteva essere accolta se Pontedera fosse stata classificata come città turistica o d’arte. Ma non lo è. Insomma salvi per un cavillo. Ora, comunque, ci sono novanta giorni di tempo dalla data di entrata in vigore della legge, nei quali le regioni e gli enti locali devono adeguare i loro ordinamenti. «Il problema potrebbe essere superato nei prossimi giorni da un accordo nella conferenza Stato-Regioni – rileva Millozzi -: la nostra speranza è, appunto, che quest’accordo arrivi e che possa essere mantenuto un freno a quanto deciso dal governo Monti. Per superare la crisi, rilanciare l’occupazione e far ripartire i consumi non bisogna allungare l’orario di apertura, ma mettere soldi da spendere nelle tasche dei cittadini. Fermando, almeno per ora, le aperture selvagge sono certo che abbiamo dato una boccata d’ossigeno al grande ed importante tessuto dei negozi della città. Un tessuto sul quale abbiamo investito e in cui crediamo per il futuro».

Carlo Baroni

mercoledì
25 gennaio 2012
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
Domeniche di apertura, ha ragione il Comune

RICORSO AL TAR

PONTEDERA
Il primo round è del Comune. Glielo assegna il Tar, il tribunale amministrativo regionale. Riguarda un ricorso che il gruppo Panorama, presente in città con un supermercato e una galleria di negozi, aveva presentato, per chiedere che fosse sospesa l’ordinanza che regola le aperture festive.

Nessuna sospensiva. Si va avanti con le regole dettate da Palazzo Stefanelli: 15 domeniche di apertura straordinaria da gennaio a novembre, più il tour de force natalizio, con i negozi sempre aperti a dicembre. «Abbiamo deciso di applicare le indicazioni che arrivavano dalla Regione Toscana- spiega il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – dicendo no a una liberalizzazione selvaggia. Il calendario approvato per il 2012, che ricalca quello degli anni precedenti, è il risultato di una decisione presa con il coinvolgimento di tutti: è una scelta condivisa e ragionata con le associazioni di categoria».

All’indomani di questa ordinanza, invece, il Gruppo Pam-Panorama Spa si era rivolta al Tar della Toscana, per chiedere di poter decidere liberamente le proprie aperture festive, come stabilisce il decreto varato dal presidente del consiglio Mario Monti e noto, ormai a tutti, come il Salva Italia.

Proprio ieri, però, il Tar ha emesso la sua prima sentenza. Ha deciso che l’ordinanza del Comune di Pontedera non sarà sospesa. I motivi? Intanto il fatto che le regioni e gli enti locali, in questo caso il Comune di Pontedera – ma anche gli altri che hanno preso la stessa decisione, nell’ambito dell’Unione dei Comuni – hanno 90 giorni di tempo dalla data in cui è entrato in vigore il decreto sulle liberalizzazioni, per adeguare i loro ordinamenti. E il decreto porta la data del 22 dicembre del 2011. Ma poi, dice la sentenza, che la sospensiva si può accogliere nei casi in cui è applicabile a esercizi commerciali che si trovano in località d’arte o turistiche. Nel caso di Pontedera no. E questo è il motivo per il quale la sospensiva non è stata accolta e il ricorso del Gruppo Pam-Panorama, respinto.

Restano alcune incognite. Ad esempio, nei novanta giorni dati dalla legge agli enti locali per adeguare i propri ordinamenti, quali saranno le decisioni che Pontedera e il resto dell’Unione dovranno prendere.

L’altra è che il tribunale amministrativo sulla questione sollevata da Pani dovrà entrare nel merito: l’avvio della discussione collegiale è prevista per il 7 febbraio.

Intanto, nelle scorse settimane, un negozio di abbigliamento di corso Matteotti, rimasto aperto durante una domenica non contemplata nell’ordinanza, è stato multato: mille euro, la sanzione.

Emilio Chiorazzo

mercoledì
25 gennaio 2012
Testata:
TIRRENO
Pagina:
15
Aperture festive, respinto il ricorso Pam

PONTEDERA

Il primo round è del Comune di Pontedera. Glielo assegna il Tar, il tribunale amministrativo regionale, che ha respinto il un ricorso che il gruppo Panorama, che ha in città con un supermercato e una galleria di negozi, aveva presentato, per chiedere che fosse sospesa l’ordinanza che regola le aperture festive, in favore della liberalizzazione Monti.

Invece si va avanti con le regole dettate dal Comune: 15 domeniche di apertura straordinaria da gennaio a novembre, più il tour de force natalizio, con i negozi sempre aperti a dicembre.

«Abbiamo deciso di applicare le indicazioni che arrivavano dalla Regione -spiega il sindaco di Pontedera Simone Millozzi – dicendo no a una liberalizzazione selvaggia. Il calendario approvato per il 2012, che ricalca quello degli anni precedenti, è il risultato di una decisione presa con il coinvolgimento di tutti: è una scelta condivisa e ragionata con le associazioni di categoria».

All’indomani di questa ordinanza, invece, il Gruppo Pam-Panorama Spa si era rivolta al Tar della Toscana, per chiedere di poter decidere liberamente le proprie aperture festive, come da decreto Salva Italia.

Ma il Tar ha deciso che l’ordinanza del Comune non va sospesa, e questo perché le regioni e gli enti locali hanno 90 giorni di tempo dalla data in cui è entrato in vigore il decreto sulle liberalizzazioni, per adeguare i loro ordinamenti. E il decreto porta la data del 22 dicembre del 2011. Ma poi, aggiunge la sentenza, la sospensiva si può accogliere nei casi in cui è applicabile a esercizi commerciali che si trovano in località d’arte o turistiche. Nel caso di Pontedera no. E quindi il ricorso del Gruppo Pam-Panorama è stato respinto.