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I quattro progetti per la riqualificazione del dente piaggio ed il superamento della barriera ferroviaria

giovedì, settembre 19th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 18/09/2013

 

mercoledì
18 settembre 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
10

 

Robot, arredi-Vespa e maxiparcheggio Viale Piaggio: restyling da 16 milioni

 

Decolla il pro e o ex «Dente». Allo studio anche centro commerciale
di MARIO MANNUCCI

ENTRO due anni, viale Rinaldo Piaggio sarà abbellito da aiuole e panchine artistiche ispirate alla Vespa e all’Ape. Non avrà più l’attuale prospettiva piatta e diritta ma «un percorso sinuoso», così lo definisce il sindaco, e con una pista ciclabile sul lato Piaggio. Sarà aperto al traffico ma non alla sosta – ponendo dunque fine alla vecchia polemica delle auto lasciate sui marciapiedi – con l’arrivo però di 400 posti gratuiti sul costruendo piano superiore del parcheggio, ora blù, già realizzato nel magazzino ex Ape. Nell’area del viale si affacceranno anche un laboratorio-mostra di robot che secondo gli studi porterà 100mila persone all’anno a Pontedera, e uno spazio-laboratorio-biblioteca per ragazzi. Mentre sparirà progressivamente il depuratore che si affaccia, a volte pesantemente dal punto di vista dell’odore, sui Villaggi. Una nuova e grande fognatura di quasi tre chilometri porterà infatti gli scarichi a Gello, al depuratore di Acque spa.
E’ UN GRANDE progetto da 16 milioni – di cui 10 già stanziati dalla Regione e gli altri di quota parte comunale attraverso la proprietà dell’area – diviso in quattro parti e finalizzato a dare un look e una organizzazione al passo con i tempi alla strada “operaia” del secolo scorso ma ormai diventata, e destinata a crescere sempre più in questa direzione, la strada della cultura e dell’innovazione tecnologica. Senza ovviamente tralasciare la precedente funzione, visto che Pontedera non vuol certo perdere la Piaggio, il cui traffico merci si è però già spostato sul lato sud dello stabilimento, nell’ex aeroporto.I quattro progetti sono già operativi. Quelli della robotica e fognature sono stati elaborati dallo staff tecnico del comune, per la riqualificazione del viale è stato scelto il progetto spagnolo dello studio Tagliabue, che ha usato anche progettisti italiani, mentre per il parcheggio multipiano in materiale innovativo ed ecologico è stato scelto il progetto della studio Natalini di Firenze. «Gli appalti sranno assegnati nei prossimi mesi ed entro il 2014 – ha detto il sindaco e assessore all’urbanistica Simone Millozzi, che ieri ha presentato l’inrtera operazione – dovrebbero aprirsi i cantieri».Ma la riqualificazione della zona cittadina che sta tra il viale Piaggio e la stazione ferroviaria potrebbe avere anche un innovativo centro commerciale e direzionale sopra la stazione e la ferrovia, che perderebbe così il suo negativo ruolo si sbarramento tra la vecchia città e quella nuova, la città del viale Piaggio. Sarebbe un maxi e “vivo” soprapassaggio ferroviario, come nelle grandi città d’Europa e del mondo, che lo studio Archea ha immaginato e designato come un anello slanciato verso il cielo e capace di ospitare attività di ogni tipo, mentre sotto continuerebbero a transitare i treni. Ci vogliono 6-8 milioni, ma le Ferrovie potrebbero essere interessate. La trattativa comincia.

mercoledì
18 settembre 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
1-III

 

Viale Piaggio cambia faccia

 

Piste ciclabili e pedonali, viale auto: arriva un multipiano
Un parcheggio multiplano, un laboratorio di robotica, un collettore fognario e viale Piaggio che sarà trasformato: un percorso sinuoso, senza auto e con spazi e installazioni che richiamano alla storia della città: i progetti ci sono. I soldi – 10 milioni della Regione – anche. 1 cantieri partiranno in tutto il 2014.
Dall’atelier della Robotica al viale senza auto: il futuro è qui
Scelti i quattro progetti che saranno proposti alla Regione perla riqualificazione del Dente Piaggio C’è già il finanziamento. a il sogno è un anello coi negozi per superare la barriera della ferrovia
di Emilio Chiorazzo

PONTEDERA
C’è una parte di città che cambierà volto nell’arco dei prossimi due anni. E una che al momento, rappresenta un sogno. É già disegnata, sulla carta. E piace, anche.
Ma sarà costretta a restare in un cassetto, fino a che non ci saranno i soldi perché da quel disegno possa trasformarsi in realtà.
I fondi, invece, ci sono per quattro progetti che serviranno a cambiare l’aspetto di buona parte del Dente Piaggio. Arrivano dalla Regione. Dieci milioni di euro, per i quali, il Comune di Pontedera aveva avviato una manifestazione di idee che è stata subito raccolta dai professionisti del settore.
Sono arrivati tredici progetti, sono stati scelti quelli che ora verranno sottoposti alla Regione, per proseguire l’iter che porterà, nel corso di tutto 1 2014, all’assegnazione delle gare d’appalto e all’apertura dei cantieri.
Gli altri, invece, diventeranno una grande mostra sull’urbanistica, con tanto di incontri
e di confronti con i professionisti che li hanno realizzati.

Quattro progetti. Due sono stati eseguiti dagli uffici interni all’amministrazione comunale; altri due arrivano da studi professionali privati, esterni. «Abbiamo rispettato i tempi che ci eravamo prefissati con la Regione Toscana – spiega il sindaco Simone Millozzi – Ci sono finanziamenti assegnati, ai lavori che riguardano il Dente Piaggio per dieci milioni, anche se complessivamente verranno attivate risorse per circa sedici milioni di euro».
Nel conto, infatti, vanno messe anche le aree e le strutture che il Comune cederà per la realizzazione dei progetti.
«Che rappresentano oltre un quarto dell’importo complessivo», sottolinea il primo cittadino. I progetti riguardano il collettore fognario, il parcheggio multipiano, la riqualificazione urbana di viale Rinaldo Piaggio e il laboratorio della Robotica.
Si potrà chiudere il depuratore di via Hangar. Il nuovo collettore fognario, che da viale Africa, davanti agli stabilimenti della Piaggio, con un percorso di poco meno di tre chilometri, andrà dritto a via dell’Industria, al depuratore di Valdera Acque, ha l’obiettivo di portare a dismissione l’impianto che si trova nel bel mezzo del Villaggio Piaggio. «L’unico – dice Millozzi – all’interno del centro della città».
Per raggiungere questi obiettivi, servono due fasi: la prima il collegamento con Piaggio, in modo da dirottare nell’impianto di Valdera Acque i materiali chimico-fisico, provenienti
dalla produzione dello stabilimento della Vespa. La seconda fase è successiva all’entrata in funzione del Tubone.
«In quell’occasione, il materiale biologico verrà convogliato nel nuovo condotto e noi potremo dire addio, definitivamente, all’impianto che ora è in funzione in via Hangar».
un polo espositivo per le aziende innovative. Un’altra fetta del passato che aiuta a guardare verso il futuro: questa è stata – e lo è ancora – la forza progettuale della città.
L’ex archivio Piaggio smetterà di essere uno scheletro industriale e si riproporrà – grazie al progetto realizzato, come quello del collettore fognario, dai tecnici interni al Comune – sotto un’altra veste. «Diventerà un laboratorio della Robotica, in collaborazione con la scuola Superiore Sant’Anna – spiega ancora il sindaco – e dovrà interagire con le aziende del territorio. Il laboratorio metterà a disposizione i suoi spazi, i suoi studi. E all’interno, nasceranno anche sale spazio di promozione per le aziende che potranno sviluppare qui, internamente, i loro processi».
Una trasformazione, quella della struttura che si trova lungo via Fosso Vecchio (traversa di via Roma) alle spalle della biblioteca comunale che sta per nascere, curata, tecnicamente, dagli studenti di architettura e dai professionisti che fanno parte dell’Urban center. L’atelier della robotica, così è stato battezzato, secondo studi e proiezioni, potrebbe avere uno spazio espositivo in grado di richiamare fino a centomila visitatori l’anno.
«Oltretutto – prosegue Millozzi – al suo interno stiamo pensando anche di attrezzare un angolo come laboratorio didattico. Approfittiamo del fatto che la biblioteca è proprio attigua: qui sposteremo la parte didattica e ludica della biblioteca dei ragazzi, oggi in via della Stazione Vecchia».
Un parcheggio tutto nuovo. Lo spazio al piano terra già c’è: è quello delle ex officine
dell’Ape. Rimarrà. Anche con le stesse modalità: cioè con la sosta a pagamento. Ma, verrà rialzato di un piano e, sopra, troveranno posto le vetture dei residenti, perché tutti i posti auto, oggi esistenti, lungo viale Piaggio, spariranno. E queste, potranno parcheggiare gratuitamente.
«Un parcheggio multipiano da quattrocento posti – sottolinea Millozzi – cioè un numero superiore all’attuale fabbisogno di quell’area».
Il progetto presenta una particolarità: un muro esterno con materiale riciclato e con fibre di vetro, che creano un gioco di luci, dando un’impronta diversa, all’intera area. L’idea prescelta, è dello studio professionale Natalini.
Il viale-immagine. Quella dell’impronta diversa, era una richiesta esplicita del bando. Soprattutto per la trasformazione di viale Piaggio. Il progetto che ha conquistato chi doveva scegliere è firmato dall’architetto Benedetta Tagliabue, studio professionale e sede a Barcellona, in Spagna.
Sarà un viale senza auto in sosta. Avrà piste ciclabili e pedonali. Soprattutto non avrà
più un percorso dritto come è adesso, ma un andamento sinuoso. A formare le curve, saranno degli spazi laterali, con pavimentazione che riprenderà la parete del parcheggio tnultipiano e attrezzate. Ognuna di queste aree, poi, avrà elementi artistici e installazioni che rimandano alla memoria storica e industriale di Pontedera.
Dalla realtà ai sogni… Il punto di incontro è una piazzetta che, nel progetto dell’architetto Tagliabue, nascerà dalla riqualificazione dello spazio davanti al Centrum Sete sois e Sete Luas; un open space che è stato già ribattezzato piazza dell’Arte e della Cultura.
E’ qui che si inserisce il progetto destinato a far sognare gli amministratori, ma a rimanere a lungo nel cassetto: un anello, sopraelevato – con il compito di superare la barriera della ferrovia che divide a metà la città – all’interno del quale dovrebbero essere ospitati negozi, uffici, altri servizi.
«Le idee che abbiamo lanciato per la realizzazione di un masterplan – conclude il primo cittadino di Pontedera
erano due: quella di avere alcuni suggerimenti per una progettazione futura della città e il superamento della barriera fisica che oggi rappresenta la ferrovia. Certo, potevamo fermarci a un semplice cavalcavia. Ma l’idea di dare, a quell’area, un’immagine che potesse immediatamente identificare quel posto, come il luogo della tecnologia, della ricerca, della sperimentazione, ci ha spinti a chiedere ai professionisti che avevano intenzione di partecipare al nostro bando, di proporre qualcosa di più… futuribile».
L’ostacolo principale, è legato ai costi: solo per il materiale servono quattro milioni di eure. Per tutta l’opera, il doppio.

Il Sindaco: «Potremmo coinvolgere nella realizzazione anche le Ferrovie»Lo aveva chiesto espressamente lui, come elemento essenziale da inserire nel bando. Un progetto avrebbe dovuto tener conto del passato, della cultura cittadina e delle radici. Ma avrebbe dovuto aprirsi al futuro e, soprattutto, essere capace di comunicare la valenza dell’area che si sviluppa intorno alla Piaggio, che prende vita dalle strutture che la Piaggio non utilizza più. «Potevano diventare ruderi insignificanti, contenitori abbandonati, invece, la strada della riqualificazione premia prima di tutto la città», ha più volte detto il sindaco Simone Millozzi.
L’anello che può ospitare negozi e altri servizi e che allo stesso tempo fa da passerella per superare l’ostacolo della ferrovia, unendo in maniera diversa viale Piaggio con la zona della piazza della Stazione ferroviaria, risponde proprio a questi requisiti. «Il costo è elevato spiega Millozzi – Ma pur ritenendolo, al momento, solo un sogno, proveremo a chiamare in causa anche le Ferrovie. Potrebbero partecipare alla realizzazione di un progetto che ci piace molto. D’altra parte quell’opera riqualificherebbe anche l’area della stazione».

 

Sul trasferimento della sede distaccata di Pontedera del Tribunale di Pisa e l’ipotesi alternativa dei giudici di pace

venerdì, settembre 6th, 2013

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata “Nazione Pontedera Valdera” e “Il Tirreno Pontedera” del 30/08/2013

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
NAZIONE PONTEDERA VALDERA

Pagina:
1

 

«Il tribunale chiuso svuota il centro e le casse»

 

 «Per prima cosa trasferiremo a Palazzo Pretorio i giudici di pace»

IL SINDACO si è battuto come un leone per salvare il tribunale. Ma non ce l’ha fatta – così dicono gli ultimi avvenimenti, le ultime decisioni. Una speranzella, tuttavia, Simone Millozzi la conserva ancora, anche se a trasferimento in atto. «Vedremo… ». Però il sindaco ha anche un piano B, da attuare quando sarà inequivocabilmente sicuro che il tribunale non ci sarà più e non tornerà quantomeno in tempi brevi, mentre la storia insegna che in tempi lunghi le tendenze al decentramento o all’accentramento si alternano in corsie ricorsi.

«Il piano B – dice Millozzi prevede il trasferimento a Palazzo Pretorio dei giudici di pace e rispettive cancellerie. Lo faremo lasciando il palazzo di via Gotti che abbiamo preso in affitto, attrezzandolo, perché i giudici di pace non potevano stare a Palazzo Pretorio, già al completo». Però i giudici di pace non hanno bisogno di 40 stanze, articolate in 4 piani e mezzo: il seminterrato delle vecchissime carceri, un mezzanino, 2 piani efficienti e l’ultimo, con terrazza, dove ha funzionato il carcere, con appartamento per il custode, fino a trent’anni fa. Per i giudici di pace pontederesï basta però un piano. E allora? «Chiederemo alle amministrazioni comunali di San Miniato e Volterra se vogliono accorpare a Pontedera i loro giudici di pace – spiega Millozzi – visto che loro potranno averli ancora soltanto se pagano tutto loro. Altrimenti cercheremo altre soluzioni».

M.M.

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Qui il giudice di pace l’ipotesi alternativa che piace in Comune

 

Qui il giudice di pace l’ipotesi alternativa che piace in Comune

La riforma delle circoscrizioni giudiziarie salva Pontedera dove traslocherebbero gli uffici di San Miniato e Volterra

PONTEDERA
Il futuro è ancora nel solco della giustizia. Nelle stanze di Palazzo Stefanelli l’ipotesi prende sempre più quota con l’avvicinarsi dell’addio al tribunalino. Restano la ferma posizione dell’arnministrazione comunale e l’appello al governo a ritornare sulle scelte fatte ma cresce anche la consapevolezza che i giochi sono ornai fatti. E così, a tempo quasi scaduto, all’ombra dell’Orologio potrebbero prendere posto gli uffici del Giudice di pace.

Un trasloco nel perimetro del centro cittadino, a qualche decina di metri dall’attuale sede, che si legherebbe a una doppia possibilità: chiudere la spesa per l’affitto in capo al Comune e non lasciare “vuoto” il Palazzo che affaccia su piazza Curtatone e Montanara.

A fare da sponda a Pontedera è la legge 156 del 2012 che ha disposto la soppressione di 674 uffici di pace su tutto il territorio nazionale, tra cui Volterra e San Miniato, offrendo però agli enti locali, anche consorziati tra loro, la possibilità di mantenere il presidio accollandosi tutte le spese di funzionamento del servizio e del personale amrninistrativo. E poiché a San Miniato l’amministrazione della Città della Rocca non ha trovato la disponibilità a partecipare alle spese delle altre amministrazioni del Valdarno, circa 140mila euro all’anno, l’accorpamento con Pontedera è pressoché scontato. Più incerto per Volterra, dove i Comuni dell’Alta Valdicecina sono pronti a fare squadra e si attende una risposta dal Ministero.

Con il trasloco a Pontedera degli uffici del giudice di pace di San Miniato e Volterra la città della Vespa si garantirebbe un giro di persone legate alle attività legali nel centro, anche a beneficio degli esercizi commerciali. A San Miniato, dove ci sono due giudici di pace, le cause civili trattate sono circa 1.400 all’anno e quelle penali un centinaio. A Volterra ogni anno sono iscritte circa 150 cause civili e meno di cento di natura penale. Numeri che si andrebbero a sommare a quelli dell’ufficio pontederese: 3mila cause civili e circa 200 penali. Un’ipotesi caldeggiata, in cui l’accorpamento dovuto alla riforma delle circoscrizioni giudiziarie premia Pontedera a discapito di altre realtà della provincia.

C’è di più. Quell’edificio potrebbe essere uno spazio da reinventare. Un luogo su cui aprire un confronto e su cui innestare progetti capaci di dare un volto inedito a uno spicchio del cuore della città della Vespa. Il Palazzo dell’Orologio è un luogo molto bello, di valore storico, centrale, con antistante una piazza e di fronte la chiesa del Crocifisso. Un insieme che ne fa il punto nevralgico della cosiddetta “Pontedera bella”. Perciò, a chi si interroga su che cosa potrebbero ospitare quelle mura da più parti viene un monito: non servono idee bislacche per rendere importante questo spazio. (m.m.)

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Caduta nel vuoto a richiesta corale inviata a Roma»

 

LE ASSOCIAZIONI DI CATEGORIA
«Caduta nel vuoto la richiesta corale inviata a Roma»

PONTEDERA

Dentro quel documento c’erano le firme di Confesercenti, Confcommercio, Comune e di tanti avvocati. L’intento comune è quello di bloccare il trasferimento del tribunale di Pontedera a Pisa: nel giugno scorso questa intesa tra enti arriva persino alla Presidenza della Repubblica. «Ma da Roma neppure un segno ci è arrivato, la risposta è quella che vediamo oggi, ovvero che questo trasferimento ci sarà e sarà un colpo risortale soprattutto per le attività commerciali di Pontedera», si sfoga il presidente di Confesercenti Luca Sardelli. Le associazioni di categoria sanno bene che intorno al mondo della giustizia made in Pontedera gravita tutto un indotto di personale, clienti, avvocati, giudici che vivono la città, consumano a bar e ristoranti, spendono nei negozi del centro. Un giro economico considerevole.

«E una decisione assurda rincara il numero uno di Confcommercio, Girnmy Scatassa. Da una parte si taglia una delle poche realtà di cui sono riconosciute la qualità e l’efficienza, ovvero il tribunale, andando a penalizzare il settore, e dall’altra con questa scelta praticamente si mettono in serio pericolo tante attività commerciali della città». Scatassa fa una riflessione pure sui costi maggiorati a cui andranno incontro gli stessi legali: «Ho parlato con alcuni avvocati della zona del Valdarno – continua – e ovviamente andare fino a Pisa comporterà un aggravio di costi anche per loro».

Che fare adesso? «Qualunque iniziativa adesso è tardiva – aggiunge -. Ma voglio sottolineare che tra aprile e giugno abbiamo fatto diversi incontri con Comune e avvocati per cercare iniziative comuni di protesta, ma sono naufragate. Più che dare il nostro sostegno a qualsiasi forma di protesta, noi come associazione non possiamo fare altro».

Amarezza anche nelle parole di Andrea Del Nista, presidente della Fit, la federazione italiana tabaccai, della provincia di Pisa: «Quella dei valori bollati – aggiunge – è sempre stata per la nostra categoria una sorta di bandiera: un modo per dare servizi in più ai cittadini e allo Stato: per questo tanti di noi si sono proprio specializzati in questo, soprattutto le attività vicine ai tribunali». E chiude: «Se viene a mancare tutto questo è un brutto colpo per il nostro settore».

Francesca Suggi

venerdì
30 agosto 2013

Testata:
TIRRENO PONTEDERA

Pagina:
III

 

Millozzi: «Il ministro si prenda più tempo per riflettere»

 

L’APPELLO IN EXTREMIS

PONTEDERA
Il sindaco del Comune di Pontedera Simone Millozzi è infuriato e non si vuole arrendere. Fa appello a Parlamento e governo in cerca di un improbabilissimo dietrofront in extremis.
«Lontani da qualsiasi rivendicazione puramente campanilistica e territorialistica – afferma il primo cittadino – abbiamo da sempre combattuto per scongiurare una simile ipotesi. Il nostro “tribunale”, infatti, aveva ed ha i numeri (in termini di popolazione servita quasi 200.000 cittadini, di area socio-economica di grande estensione territoriale, di cause pendenti ecc.) per restare aperto. P. sufficiente pensare che tra le sezioni distaccate di tutta Italia, la nostra si “classificava” tra le prime 5 posizioni in termini di efficienza, di produttività e di organizzazione. È sufficiente evidenziare che l’imminente soppressione della nostra sede appare, alla luce dei dati alla mano, inadatta a ottenere risultati di risparmio e passibile addirittura di apportare l’aggravarsi delle condizioni di efficacia ed efficienza dell’amministrazione della giustizia sul territorio provinciale pisano. La struttura del Tribunale di Pisa, sempre dati alla mano, non appare in grado di assorbire il lavoro assegnato alla sezione distaccata di Pontedera, né quanto ad ambienti fisici, né quanto a risorse, né quanto a possibilità organizzative. Ancora una volta dunque una riforma miope, ottusa e sbagliata taglia tutto, in modo indistinto, trasversale senza alcun riguardo al merito, all’oggettività, all’efficienza penalizzando, oltre modo, un intero territorio».
Tuttavia, il sindaco dice di voler pensare ancora positivo.
«Mancano – spiega Millozzi -ancora circa due settimane. Credo che il Parlamento abbia votato all’unanimità per un rinvio della soppressione della chiusura dei “tribunalini”, il governo e il ministro Cancellieri si prendano dunque un maggior tempo per riflettere, valutare, approfondire, nel merito, i provvedimenti da adottare. Così facendo sarà semplice rendersi conto che il nostro “tribunale” non può chiudere».

La posa della prima pietra al Centro Mondiale Ricambi Worldwide del gruppo Piaggio

venerdì, marzo 11th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici delle testate NAZIONE PONTEDERA VALDERA e IL TIRRENO – PONTEDERA di giovedi 10 marzo 2011

giovedì
10 marzo 2011
Testata: NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina: 3
Colaninno: “Pontedera ideale per un centro della logistica”

Colaninno: “Pontedera ideale per un centro della logistica” Posata la prima pietra del centro ricambi che costerà 40 milioni di euro

– PONTEDERA – IL PRIMO mattone del centro mondiale ricambi che dal 2013 inizierà a “volare” là dove volavano gli aerei, lo ha posato il presidente Roberto Colaninno. Ma subito dopo ne ha posato un altro il sindaco Simone Millozzi, quindi è toccato a Valter Picchi per la Provincia. A significare e rafforzare, questa posa “a tre mani”, la collaborazione tra la Piaggio e le istituzioni locali. Alle quali il presidente Colaninno ha rivolto un grande elogio: “La Regione, la Provincia di Pisa e il comune di Pontedera hanno operato e stanno operando molto bene per aiutare l’industria manifatturiera. Pontedera è una città ideale per un centro di logistica, ecco perché abbiamo fatto questa scelta. E dobbiamo continuare su questa strada e lavorare anche sul piano della presentabilità”. Frase poi spiegata in colloqui un po’ più riservati con l’obiettivo di riprendere e rilanciare, per attuarlo, il progetto dell’architetto Fuksas per il il Museo Piaggio.

MENTRE il sindaco Simone Millozzi ha parlato anche di un collegamento ferroviario tra Pontedera e il porto di Livorno sulla direttrice lungo lo scolmatore, il che significherebbe l’abbandono del progetto di navigabilità del canale, mentre l’assessore Valter Picchi ha parlato del proseguimento austradale da Rosignano verso Civitavecchia, del miglioramento della Firenze-Pisa-Livorno, dell’interporto, della darsena pisana e altro ancora”.

Il nuovo centro ricambi Worldwide del gruppo Piaggio prevede un investimento di 40 milioni. Il presidente Colaninno lo ha ribadito, spiegando che “sarà un software a gestire gli oltre 50 mila codici (pezzi) che serviranno come ricambi per tutti i veicoli a due tre e quattro ruote prodotti dal gruppo in tutti gli stabilimenti del mondo. L’area interessata è di 65 mq, di cui 38mila coperti, con 25 mila metri quadri di area occupati dagli scaffali”. L’area è quella dell’ex aeroporto, e la posa della prima pietra è avvenuta proprio sull’ultimo tratto di pista ancora esistente, località che ora si chiama Largo Giovanni Alberto Agnelli.

VISIBILMENTE soddisfatto, ma con risultato della tensione durata anni per arrivare a questa posa della prima pietra, il sindaco Millozzi. Che nel suo intervento ha ricordato l’impegno ormai quasi ventennale per cercare di mantenere la città in linea col progresso. “Sia per mantenere la grande azienda, sia per portare qui la scienza, la tecnologia e la cultura, oggi più che mai necessarie a una città come la nostra”. Anche l’assessore Picchi, in rappresentanza del presidente Pierioni, ha sottolineato come gli apprezzamenti di Colaninno sulle strutture di questa parte della Toscana siano “di stimolo per proseguire su questa strada. La strada degli aeroporti moderni e collegati, una migliore superstrada, una nuova ferrovia lungo lo scolmatore”.

M.M.

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giovedì
10 marzo 2011
Testata: TIRRENO PONTEDERA Pagina: I
Centro ricambi come 5 campi di calcio

Centro ricambi come 5 campi di calcio
Colaninno posa la prima pietra del mega magazzino a cui farà capo la rete mondiale

PONTEDERA. La partita Piaggio si gioca su cinque campi da calcio. E la superficie su cui si sviluppano gli scaffali del nuovo centro ricambi Worldwide del Gruppo. Circa 25mila metri quadrati su cui prenderanno posto oltre 50mila tipologie di articoli. A Pontedera faranno capo tutti i marchi e tutte le linee di prodotto del Gruppo e gli altri centri ricambi asiatici e americani. Un investimento da 40 milioni di euro che sarà completato alla fine del 2012. “Raggrupperemo una serie di magazzini in una logica di razionalizzazione e riduzione dei costi”, spiega l’Ad del Gruppo Roberto Colaninno. Che aggiunge: “L’operazione s’inserisce nel quadro di una strategia consolidata. Piaggio è in forte evoluzione globale”.

Si rafforza il cuore della Casa della Vespa ma con l’entrata in esercizio del mega magazzino non sono previsti riflessi sul piano occupazionale. In tutto garantirà lavoro a circa 350 addetti, tra tecnici e operai, di cui 200 in arrivo dalle strutture di Lugnano, Bientina e Pisa gestite dalla cooperativa Ceva.

“E raro in Italia nel settore della meccanica e della mobilità vedere investimenti di questo genere – dice il presidente Colaninno -. Dimostriamo di avere fiducia seppur in un contesto difficile”. Ed è un mattone pesante quello posato simbolicamente da Colaninno per sancire il via dei lavori di costruzione. All’interno del perimetro Piaggio, su una superficie di 65mila metri quadrati, in una porzione di quella che un tempo era la pista aeroportuale di Pontedera, verrà edificato il nuovo magazzino per una superficie coperta totale di 35mila metri quadrati. All’interno anche una porzione di 2mila metri quadrati dedicata al magazzino automatizzato.

I servizi garantiti dal centro ricambi del Gruppo consentiranno di automatizzare le attività di logistica, grazie a nuovi pacchetti software e alla gestione di portali “business to business” specializzati per prodotti, accessori e merchandising e servizi di assistenza e garanzia. L’attività prevista all’interno del nuovo polo industriale dedicato include il ricevimento delle merci, il confezionamento, lo stoccaggio dei pezzi di ricambio e la successiva spedizione ai concessionari del Gruppo in Italia e all’estero. Oltre al miglioramento della qualità del servizio il progetto promette importanti risparmi di costo. A partire dall’inizio del 2013 sono infatti attese efficienze superiori al 35% rispetto all’attuale costo annuo di gestione dei magazzini. La scelta di realizzare in città il nuovo centro ricambi internazionale conferma e rafforza la centralità del quartier generale pontederese e del territorio toscano dal punto di vista non solo delle attività di progettazione, ricerca e sviluppo e produzione, ma anche della gestione dei servizi alle reti di vendita e ai clienti.

“Un investimento che è anche un segnale alle istituzioni, che devono sostenere e valorizzare”, dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi, presente alla cerimonia. Che aggiunge: “Si è arrivati a presentare il progetto anche per le capacità dell’amministrazine comunale e del territorio di raccogliere questa sfida. Sul piano della viabilità una volta completata la circonvallazione si potranno raggiungere le aree industriali della città facilmente. E poi sul territorio ci sono centri di ricerca e sviluppo e la disponibilità di nuove aree per insediamenti industriali. E guardando in prospettiva nell’ottica di attrarre investimenti e nuove aziende un’idea forte è la realizzazione del nuovo scalo merci collegato con il porto di Livorno”. Mentre in rappresentanza della Provincia l’assessore Valter Picchi sottolinea come l’operazione: “conferma l’impegno a restare nel territorio. Un investimento significativo in una fase economica difficile. L’invito alle istituzioni è di avere un’impostazione di area vasta per dare prospettive più forti a questo territorio, in un contesto globale”.

Manolo Morandini