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A fine luglio l’opera d’arte “La Via della Seta” di Hans Peter Ditzler lascerà la rotatoria del Villaggio Piaggio Il ringraziamento all’artista Hanz Peter Ditzler.

lunedì, luglio 29th, 2013

Alla fine di luglioLa via della seta”, l’installazione plurimaterica realizzata in materiali sintetici e vetroresina, composta da nove elementi e situata su un’asse di circa 100 metri di lunghezza sulla rotatoria nella zona del villaggio Piaggio, lascerà la città.

Per sei anni l’opera, ricca di colori e di forme, ha allietato e incuriosito migliaia di automobilisti che sono transitati per quel tratto stradale. L’installazione, realizzata dall’artista svizzero Hanz Peter Ditzler, promossa dall’amministrazione e dalla Fondazione Piaggio nel 2007, senza alcun dubbio, è stata protagonista della rinnovata immagine di uno dei principali luoghi urbani ponendosi, allegoricamente, come porta della città.

A completamento del progetto ambientale pensato dall’artista ricordiamo inoltre Segnali elementari ubicato nel 2007 nella zona della Bellaria

Il contesto e l’originalità nella progettazione della Land Art, da parte del Comune sono stati sempre elementi prioritari. Frutto della lungimirante visione di una politica culturale che ha immaginato interventi di arte urbanistica creativa, le opere ambientali nella città, hanno creato un impatto, un’esperienza con uno spazio depurato e libero da qualsiasi condizionamento. L’artista nella Land Art (termine coniato nel 1969 da Gerry Schum) esce dai luoghi tradizionali quali gallerie o musei per intervenire direttamente sullo spazio macroscopico della natura, tipico della cultura anglosassone e del paesaggio americano.

L’intervento artistico di Ditzler, a cui va il sentito ringraziamento, di tutta la città, si è inserito dunque in un’esperienza consolidata per la crescita urbanistica del territorio che ha visto in questi ultimi anni artisti di fama internazionale impegnati a lasciare testimonianze artistiche nei luoghi della nostra città.

Queste testimonianze continueranno ad arricchire gli spazi pubblici e i luoghi della vita collettiva della nostra città, compreso quello spazio. L’amministrazione comunale continuerà a rendere più bella, attraente, vivace la città; perché una città bella e ricca d’arte è anche più vivibile.

 viadellaseta

Il cordoglio per la morte di Gino Nunes

martedì, luglio 2nd, 2013

Ho appreso con grande dolore la notizia della scomparsa di Gino Nunes. Nunes è stato un indimenticabile sindacalista nel nostro territorio, un grande presidente della Provincia di Pisa e un ottimo consigliere regionale. Nunes ha anche ricoperto la carica di membro della Fondazione Piaggio dando un impulso importante al ruolo di questo ente tra impresa e territorio. Ha attraversato da protagonista una lunga fase di trasformazione del territorio provinciale e regionale. Ha voluto dedicare la sua vita alla politica, alla comunità, nonostante avesse altre competenze e altre strade professionali. La sua scomparsa è una perdita enorme per il partito in cui ha militato e per tutto il centro-sinistra pisano. Lo ricorderò con grande affetto: ai suoi familiari e alle persone a lui care vada, in questo triste momento, il mio cordoglio e la mia vicinanza.

Pontedera, 1 luglio 2013

Sull’Arte in città

giovedì, febbraio 28th, 2013

L’ulteriore articolo apparso sulla stampa locale circa la presunta mancata cura delle opere d’arte della città costringe questa Amministrazione Comunale a intervenire per fare chiarezza su alcune questioni.

Innanzitutto ci fa piacere che oggi ci sia così tanta attenzione verso quelle opere d’arte che, quando furono installate, provocarono critiche da tanti, riportate con ampio spazio dalla stampa.

Questa amministrazione continuerà con convinzione il percorso di arricchimento artistico della città.

Negli ultimi anni la politica culturale dell’Amministrazione, ed in particolare quella rivolta alle arti visive, è stata contrassegnata da interventi di rilievo nazionale ed internazionale. Parlare di silenzio artistico per una città così ricca di iniziative e di dialogo culturale è completamente fuori luogo.

Il Comune ha effettuato vari interventi di riqualificazione di spazi urbani come il rifacimento di Piazza Trieste (che ospita sculture di artisti internazionali come Jim Ritchie e Michelangelo Rossetto) o quello di Largo Pasolini con il concorso della Banca popolare di Lajatico o ancora di Piazza Garibaldi a La Rotta. A breve seguiranno i lavori ai giardini di Montecastello e Piazza Monti a Treggiaia. Il Comune ha coltivato l’idea di una costante riqualificazione degli spazi. Dall’idea, cioè, della cultura come risorsa e valore è scaturita una programmazione, in un’ottica di continuità con il passato, nonostante la mancanza di risorse economiche di questi ultimi anni.

Sulla stessa via Dante: è scorretto affermare che non vi sia la volontà di far partire tale operazione nonostante il finanziamento dei privati. Lo sponsor potrebbe infatti coprire esclusivamente l’arredo urbano ma non il rifacimento del tratto viario e dei marciapiedi, che compete all’Amministrazione Comunale e che richiede una spesa di 250 mila euro.

Qualcuno fa finta di dimenticare il momento storico ed economico in cui viviamo. Ma l’amministrazione comunale non può ignorare questi problemi. E’ evidente a tutti che le risorse di cui il Comune dispone sono sempre meno. Soprattutto dispiace chi vuole disconoscere quanto di buono è stato fatto coinvolgendo da sempre più idee e più interlocutori che hanno a cuore la crescita culturale della nostra città, senza affidarsi ad una unica regia.

Pontedera è ormai una città che offre una vasta gamma di luoghi d’incontro e moltissime opportunità per la formazione e l’accrescimento culturale: dagli spettacoli teatrali, ai festival, alla mostre, all’arredo urbano, agli incontri letterari, ai Cantieri didattici per l’arte che hanno visto la partecipazione di artisti di fama nazionale ed internazionale come Simon Benetton, Ugo Nespolo, Giuliano Ghelli, Giampaolo Talani e attualmente l’artista di origine libanese Ali Hassoun. Questo investimento, che ha inserito la nostra città come luogo d’eccellenza in Toscana, è stato attuato dall’amministrazione che ritiene che una buona governance debba investire nell’innovazione, nella ricerca e nell’istruzione. Tra le sedi espositive si distingue la struttura del Centro per l’Arte Otello Cirri il cui indirizzo programmatico si traduce in un forte impegno per la valorizzazione e la divulgazione dell’arte contemporanea con particolare riferimento alla produzione toscana e alla didattica. Uno spazio di rilievo internazionale è il Centrum Sete Sois Sete Luas, sede del Festival omonimo che ospita mostre che evidenziano presenze artistiche innovative (scultura, pittura, installazioni) afferenti alla cultura mediterranea (Portogallo, Spagna, Marocco, Francia, Israele). Un significativo luogo dedicato all’arte contemporanea è il Centro Futuramente che svolge prevalentemente un’attività didattica, attraverso laboratori, rivolta alle scuole primarie organizzando, inoltre, mostre di significativi artisti contemporanei. Altro punto di eccellenza internazionale è l’attività svolta dalla Fondazione Piaggio che, in collaborazione con il Comune di Pontedera e la Provincia di Pisa, attraverso un progetto complessivo, condiviso e strategico, pone al centro dei suoi obbiettivi una concezione dinamica della cultura con un caleidoscopio di iniziative in campo artistico, scientifico, umanistico ospitate nel Museo Piaggio “Giovanni Alberto Agnelli”.

La collaborazione dell’Amministrazione con chi ha idee e progettualità è ampia, aperta e convinta. Occorre coniugare idee con le disponibilità economiche e le regole; questo non è sempre facile né imputabile a scarsa sensibilità culturale. Tuttavia, se la programmazione fatta in questi anni dall’amministrazione è ”silenzio artistico” si può essere felici di vivere in questo silenzio pieno di voci.

Pontedera, 26 febbraio 2013

L’ingegner Riccardo Costagliola eletto il Presidente della Fondazione Piaggio

venerdì, dicembre 23rd, 2011

Il consiglio di Amministrazione della Fondazione Piaggio , con il consenso unanime dei soci ( Gruppo Piaggio, Comune di Pontedera, Provincia di Pisa ) ha eletto ieri Presidente l’ingegner Riccardo Costagliola, designato all’interno del consiglio di amministrazione da Roberto Colaninno.

L’ingegner Costagliola, a lungo dirigente del gruppo Piaggio con un prestigioso curriculum e risultati di grande rilievo nella organizzazione delle attività internazionali, si misurerà con una esperienza di altà qualità come quella compiuta da Tommaso Fanfani , che nei lunghi anni di presidenza con la sua cultura, il suo metodo di lavoro, la straordinaria umanità riuscì a costruire quel clima di piena collaborazione fra pubblico e privato che ha fatto della Fondazione Piaggio un esempio ed un modello apprezzati, e studiati, sul piano nazionale ed anche in contesti internazionali.

Questo stesso clima è stato mantenuto anche negli ultimi anni , quando la presenza di Fanfani è venuta meno, grazie all’ impegno dei soci ed alla professionalità , alla competenza e alle capacità operative del vicepresidente Manrico Ferrucci, della coordinatrice Sabrina Caredda e di tutto il personale della Fondazione: sono stati così raggiunti obiettivi importanti sul piano della partecipazione, del successo di pubblico e dell’attenzione della stampa con una riuscita serie di mostre ed iniziative culturali, ultima delle quali la apprezzata mostra dedicata al creatore della Vespa Corradino D’Ascanio.

La Fondazione Piaggio è ormai una realtà affermata ed un punto di riferimento per l’intera regione, e per i progetti regionali, sul piano delle attività artistiche, della cultura d’impresa, del rapporto con la scuola ed i giovani: siamo certi che il nuovo Presidente , al quale vanno i nostri migliori auguri di buon lavoro, saprà sviluppare nel modo migliore gli aspetti positivi ed i risultati raggiunti, e promuovere , contando sulla piena collaborazione di tutti i soggetti istituzionali e delle risorse professionali disponibili, una nuova stagione di affermazione e di crescita per la Fondazione Piaggio.

Gli Amministratori del Comune di Popoli in visita a Pontedera per la mostra su Corradino D’Ascanio

mercoledì, novembre 23rd, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 23 Novembre 2011

Mercoledì 23 novembre 2011 Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
  Millozzi lancia il gemellaggio con Popoli  

PONTEDERA. incontra Popoli, e da ieri la Toscana e l’Abruzzo sono più vicine. Il trait d’union è Corradino D’Ascanio, abruzzese di nascita e toscano d’adozione, che a Popoli nacque e che per la Piaggio di Pontedera realizzò i suoi progetti più importanti. Le due città ora lavorano in sinergia per un obiettivo comune: far conoscere di più, e meglio, la figura di uno scienziato che ha dato lustro e onori all’Italia ma che oggi è poco ricordato. C’è molto lavoro da fare, perché il grande Corradino, tra le menti più brillanti del nostro Novecento, ha una biografia che è di per sé un museo.

La Fondazione Piaggio ha iniziato nel migliore dei modi, con la mostra che al Museo “Giovanni Alberto Agnelli”, da oggi fino al 31 gennaio, sintetizza il D’Ascanio “Uomo, Genio, Mago, Mito”. Il Comune di Pontedera e quello di Popoli, nel lungo termine, continueranno l’impresa, mettendo in campo iniziative comuni per dare nuova luce al suo percorso. Il sindaco di Pontedera Simone Millozzi e il vicepresidente della Fondazione Piaggio Manrico Ferrucci hanno ricevuto il sindaco di Popoli Concezio Galli e il suo vicesindaco, AmedeoNatale, per creare, ha spiegato Millozzi, «una comune interazione dedicata alla riscoperta di un inventore straordinario. Il primo a credere in questa operazione fu il presidente della Fondazione Piaggio Tommaso Fanfani. Un’intuizione giusta: approfondire la conoscenza dell’opera ingegneristica di D’Ascanio significa fare cultura a più livelli, visto che le innovazioni di D’Ascanio superano l’ambito tecnico per entrare di diritto nella storia della nostra società, del nostro costume, della nostra memoria collettiva. Questo incontro è l’inizio di un percorso che dobbiamo portare avanti insieme. Elaborando idee, proposte, unendo le forze per fare in modo che, nonostante il momento non sia dei più facili, non si rinunci a valorizzare ciò che di importante il nostro territorio ha espresso».«Ci offrite una grande opportunità», commenta Concezio Galli, da sei mesi sindaco di Popoli. «Dobbiamo essere sinceri: la figura di D’Ascanio, negli ultimi anni, è stata molto trascurata. Non si è fatto abbastanza per farlo conoscere alle nuove generazioni. Anche da noi, a Popoli, ci sarebbe tanto lavoro da fare. Si potrebbe cominciare dalla sua casa natale, che oggi versa in cattive condizioni. E poi continuare con un monumento, un museo, un polo culturale. E magari istituire una borsa di studio dedicata ai giovani talenti dell’ingegneria aeronautica. Le idee ci sono. Insieme, vedremo di realizzarle»

A.L.

 

Mercoledì 23 Novembre 2011 Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
IV
  D’Ascanio, l’uomo che ci ha fatto cambiare stile di vita  

A vederlo seduto dietro quella scrivania, con il ritratto e le foto d’epoca di Corradino D’Ascanio alle spalle, Luca Zingaretti sembra proprio che quel personaggio ce l’abbia cucito addosso. Sembrano già lontani parenti. Si dice che ne interpreterà il ruolo in un film. Ma nessuno ne dà conferma. Lui, il commissario Montalbano di Camilleri sarà l’ingegnere, il genio, il papà della Vespa. A quella scrivania, D’Ascanio è stato seduto a lungo, con il tecnigrafo a portata di mano, pronto a mettere su carta ogni idea che gli passava per la testa. Su quel tavolo di lavoro, ricostruito per l’occasione, ci sono, in mostra, alcune lettere scrtte di suo pugno. Una calligrafia impeccabile, anche a distanza di trenta e rotti anni. Al museo Piaggio, gremito di gente, per l’occasione, a fare gli onori di casa, c’erano i vertici Piaggio. E il sindaco di Pontedera. E stata l’occasione per inaugurare la mostra, che fino al 31 gennaio celebrerà il papà della Vespa, l’uomo che ha cambiato lo stile di vita agli italiani.

«Siamo un popolo con poche materie prime, ma tante intelligenze – ha detto nel suo intervento il sindaco di Pontedera, Simone Millozzi – D’ Ascanio è uno di questi: dalla sua passione per il volo alla nascita della Vespa, lo ha dimostrato». 11 sindaco sottolinea che grazie ai suoi motori per aerei, realizzati a Pontedera, la città era diventata un punto di riferimento per l’aeronautica italiana.La mostra celebra questo. Celebra, soprattutto l’uomo. “Corradino d’Ascanio: Uomo, Genio, Mago, Mito”. E il tema dell’allestimento ospitato al Museo Piaggio. Un racconto per immagini e oggetti della sua lunga vita avventurosa, delle mille intuizioni. L’iniziativa è nata con il patrocinio della Sovraintendenza per i beni archivistici dell’Abruzzo, della Regione Toscana, della Provincia di Pisa, del Comune di Pontedera, della Provincia di Pescara e del Comune di Popoli – presenta ai visitatori un percorso articolato in quattro parti (l’Uomo, il Genio, il Mago, il Mito) che racconta ai visitatori la geniale unicità di uno dei grandi protagonisti della storia industriale d’Italia. All’evento, uno dei più grandi contributi alla conoscenza dell’opera di Corradino d’Ascanio hanno dato un fondamento artistico Daniel Schinasi (suo il ritratto simbolo della mostra), Alberto Fremura (ha disegnato 4 bozzetti a matita, ciascuno dei quali dedicato a una delle sezioni della mostra) e lo sceneggiatore pisano Mario Cristiani, che ha scritto la lettura in forma epistolare che Luca Zingaretti ha recitato accompagnato dal fisarmonicista Fabio Ceccarelli

Emilio Chiorazzo

 

Sulla scomparsa di Tommaso Fanfani

giovedì, marzo 3rd, 2011

Il ricordo del sindaco Simone Millozzi

Il prof. Tommaso Fanfani

Il prof. Tommaso Fanfani

La scomparsa del Professor Tommaso Fanfani, presidente della Fondazione Piaggio e cittadino onorario di Pontedera, è una grave perdita per la nostra comunità e per il nostro territorio. Fanfani conosceva molto bene la nostra storia industriale, l’evoluzione sociale di Pontedera, il profondo rapporto tra il tessuto produttivo e la città. Lui ha contribuito al cambiamento e alla trasformazione che ha interessato questo territorio negli ultimi anni. Un cambiamento che ha avuto al centro il mantenimento della vocazione produttiva è la valorizzazione il dialogo con il mondo della cultura, della ricerca, dell’università. Da città di produzione a città di innovazione. Fanfani, grande esperto di storia economica ha saputo leggere le dinamiche di trasformazione. Il Museo Piaggio e la Fondazione sono così diventate il laboratorio di pensiero, il luogo della riflessione culturale, alla base di queste dinamiche. La nostra città, attraverso quegli spazi, ha saputo riflettere su se stessa e ha assunto un ruolo anche nel dibattito e nella cultura nazionale d’impresa.

Ma voglio anche ricordare l’uomo Fanfani. Una persona sempre disponibile, affabile, sorridente. Molto attenta agli altri, ai suoi collaboratori, alle altrui opinioni. Il segno della sua forza era anche nella calma che sapeva trasmettere.

Pontedera, la mia amministrazione, la città, io personalmente, vogliamo esprimere il nostro cordoglio e la nostra partecipazione al lutto della famiglia.

Grazie professore. Pontedera le deve tanto e non si dimenticherà di lei.

Pontedera 25 febbraio 2011

Il mio intervento per il XV anniversario della Fondazione Piaggio

mercoledì, novembre 11th, 2009

Gentili signori,

voglio innanzitutto portare il mio saluto e quello della città di Pontedera a tutti voi.

Sono passati quindici anni da quel 20 settembre 1994 quando il Comune di Pontedera, la Provincia di Pisa e la Piaggio si sedettero intorno ad un tavolo per dare vita alla Fondazione Piaggio. Fu un passo storico ed importante. Un passo propedeutico alla nascita del Museo e soprattutto di una collaborazione strategica ed opportuna: territorio e impresa si univano, a Pontedera, per intraprendere il cammino di una Fondazione che valorizzasse la storia comune e preparasse la strada da percorrere insieme.

Voglio ricordare in questo momenti i protagonisti di quello storico passaggio: il compianto e coraggioso Giovanni Alberto Agnelli, l’allora presidente della Provincia Gino Nunes, e l’allora sindaco di Pontedera Enrico Rossi.

Io credo che siano gli uomini che fanno la differenza. Loro hanno fatto la differenza ricucendo un rapporto che aveva attraversato una fase molto difficile. Il legame tra azienda e territorio, e comunità, aveva rischiato di spezzarsi definitivamente. Con coraggio e intelligenza invece quegli uomini seppero intraprendere relazioni più forti e consolidare un grande patrimonio di storia e di cultura d’impresa. La Fondazione Piaggio fu proprio questo: la valorizzazione della memoria storica dell’azienda e con essa della società civile, la volontà di accrescere il valore del rapporto impresa-cultura, impresa-territorio.

Senza storia e senza memoria non c’è futuro. La Fondazione, insieme al Museo e all’Archivio Piaggio, hanno rappresentato proprio una riserva di memoria da cui il territorio e l’azienda hanno potuto attingere. Uno specchio nel quale guardarsi indietro, una finestra dalla quale guardare il mondo attuale e uno strumento nel quale intuire il futuro. Non è un caso che la Fondazione e il Museo abbiano ospitato in questi anni programmi culturali di grande valore, hanno registrato la presenza di grandi intellettuali, di grandi uomini e donne chiamati a discutere di temi nodali per il nostro futuro e per il nostro territorio: dall’innovazione tecnologica all’integrazione europea, dall’energia alla sicurezza nella mobilità fino alle nuove tecnologie.

Tutto ciò, anche in questo caso, è stato merito delle persone. Un ringraziamento particolare voglio dedicare anche al Presidente Tommaso Fanfani che ha saputo guidare questa Fondazione con competenza e grandi qualità umane.

La giornata odierna sarà una riflessione utile a comprendere quale debba continuare ad essere il ruolo delle Fondazioni d’impresa. Saluto il qualificatissimo pubblico e il parterre dei relatori. Pontedera è onorata dalla vostra presenza. Le fondazioni d’impresa in Italia, pur essendo ancora abbastanza ridotte dal punto di vista quantitativo rispetto ad altri paesi occidentali, avranno un sempre maggior ruolo nella diffusione della “responsabilità sociale” come parte integrante della governance delle aziende.

Questa crisi globale pone tutti davanti a una grande novità. Mai come oggi è chiaro che dalle crisi si esce tutti insieme, aziende, lavoratori, comunità, aministratori. Nessuna azienda può pensare di avere un ruolo nel sistema produttivo mondale senza un sistema Paese intorno che la sostiene e nel quale possa svolgere adeguatamente le sue attività.

Le Fondazioni avranno sempre più una funzione testimoniale dell’impegno dell’azienda nella società, di riflessione sui valori sociali e civili dell’impresa e del territorio, di collegamento culturale e ideale.

Ascolteremo con attenzione le proposte che emergeranno da questa giornata di riflessione. A voi tutti in miglior “in bocca al lupo” per una giornata di proficuo lavoro, non senza avervi rinnovato il benvenuto nella nostra città.

Simone Millozzi, sindaco di Pontedera

Pontedera, 5 novembre 2009