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Sull’articolo della Nazione relativo alla selezione interna al Comune Rettifica ufficiale del Comune di Pontedera

mercoledì, novembre 13th, 2013

In relazione all’articolo pubblicato stamani dalla Nazione di Pontedera, dal titolo “Ho chiarito al magistrato come si è svolto il concorso” il Comune chiede la rettifica per il ristabilimento della verità dei fatti.

Nell’articolo sono presenti numerose inesattezze che cambiano completamente il senso dei fatti avvenuti.

Innanzitutto è opportuno chiarire che l’esposto del dipendente riguarda una selezione interna per la progressione di categoria avvenuta nel 2009 tra il personale già assunto e non un concorso aperto all’esterno.

Il sindaco non ha assunto la Presidenza della Commissione e mai avrebbe potuto farlo trattandosi di una commissione tecnica e composta quindi di pubblici funzionari. Il sindaco ha avuto l’unica incombenza, assegnatagli dalla legge, di sostituire con apposita ordinanza sindacale il Presidente della Commissione, la compianta Dottoressa Daniela Donati, viste le sue condizioni di salute che non le consentivano più in quel momento di essere presente fisicamente nel ruolo assegnatole. Al posto della Dottoressa Donati è stato nominato Presidente della Commissione il Direttore Generale dell’Unione, dottor Giovanni Forte che ha poi portato a conclusione la selezione.

La dottoressa Daniela Donati non è mai stata segretario generale del Comune e non lo è mai stato nemmeno il dottor Antonio Pasquinucci, chiamato impropriamente in causa nell’articolo in oggetto.

Il sindaco è stato ascoltato dalla Procura come persona informata sui fatti esclusivamente sul ruolo e sulle mansioni del compianto Direttore generale del Comune e non sugli aspetti di merito delle prove su cui si basava la selezione della quale si è occupata la parte tecnica alla quale va la mia completa fiducia.

Nessun ruolo nel merito è stato svolto né poteva esserlo dalla parte politica dell’amministrazione. Il ristabilimento della verità dei fatti e dei ruoli è essenziale per chiarire la linearità delle questioni. In una fase politica come questa, dove qualunquismo e populismo demagogico la fanno da padrone anche nei nostri territori, queste materie delicate rischiano di dare falsi argomenti di critica ai denigratori e a coloro che non hanno alcun progetto da proporre alla città se non quello di infangare l’esistente.