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Questa manovra colpisce solo le fasce deboli. Gli enti locali subiranno un ulteriore taglio

martedì, dicembre 13th, 2011

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati nella cronaca locale del quotidiano TIRRENO PONTEDERA del 6 dicembre 2011

martedì
6 dicembre 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
«Questa manovra non ha alcun riguardo per i Comuni»

Subiamo altri tagli. Se va avanti così saremo costretti a chiudere: perché non si tassano i ricchi?

PONTEDERA. «Siamo alle solite, un’altra manovra che colpisce solo le fasce deboli. Questo, ormai, è chiaro a tutti». Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, non ha mezzi termini. Il suo giudizio, sul decreto che lo stesso Mario Monti ha battezzato “Salva Italia” non ha opinioni positive. «Gli Enti locali subiranno un ulteriore taglio – dice il primo cittadino di Pontedera – di un miliardo e mezzo. Nella manovra non vedo alcuna misura per la crescita. Se andiamo avanti di questo passo, i Comuni saranno costretti a chiudere. Ho contestato, apertamente, in passato, le decisioni che Silvio Berlusconi ha preso con le sue manovre e anche questa manovra è dello stesso segno». Certo, sottolinea il sindaco, qualche eccezione c’è.
Fa riferimento alla sanità e al trasporto pubblico che, nelle intenzioni del presidente del consiglio, non dovranno essere toccati dai tagli. «Ma non c’è alcuna attenzione agli enti locali – prosegue – Nessuna misura di supporto. Manca una patrimoniale. In questo paese non si riesce a toccare quel dieci per cento dei cittadini che detengono il cinquanta per cento della ricchezza. Un modo deve pur esserci, per colpire quelle persone che non pagano mai gli effetti della crisi».

È arrabbiato, deluso. E’ in una fase delicata: sta varando, insieme al suo assessore, Marco Papiani, le ultime misure per redarre il bilancio preventivo per il 2012. E’ la manovra economica del Comune. Che si presenta con tante incognite. A cominciare dall’Ici, oggi Imu, che verrà incassata dallo Stato direttamente. Ai Comuni rimane un margine di manovra, una percentuale di aumento (ma può essere anche di riduzione). «C’è da capire – conclude il primo cittadino di Pontedera – come si comporterà il governo con i Comuni, se quei soldi che fino a oggi ci venivano trasferiti per il mancato introito dell’Ici, adesso che cambia nome e modalità di calcolo, saranno dati agli enti locali con i conseguenti aumenti oppure se, tutto finirà nelle casse centrali». Di certo c’è che ancora una volta i bilanci comunali saranno fatti a suono di tagli e di ristrettezze.

Emilio Chiorazzo

Il sindaco: “Più risorse e meno attacchi strumentali alla scuola pubblica”

giovedì, marzo 3rd, 2011

In queste ore a Pontedera osserviamo un apparente paradosso. Mentre il Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi attacca il ruolo della scuola pubblica che a suo dire inculcherebbe valori sbagliati ai giovani, la stampa locale riporta la notizia che nelle scuole superiori della città ai genitori vengono chiesti dei contributi “volontari” per la gestione quotidiana. Ebbene il paradosso è apparente perché in realtà il fenomeno generale è quello di un attacco violento e univoco verso il sistema scolastico universale attualmente presente nel Paese. La scuola, negli ultimi 60 anni, ha avuto un ruolo determinante nella crescita del Paese. Grazie alla scuola i giovani più meritevoli e quelli più capaci, anche se provenienti da famiglie non facoltose, hanno potuto accedere ai più alti gradi di studio, al mondo delle professioni, a ruoli e lavori gratificanti.

Oggi c’è un attacco a questo fenomeno, alla possibilità, cioè, che tutti possano migliorarsi, possano avere una vita migliore grazie all’impegno, alla propria intelligenza e al rendimento scolastico.

Questo Comune proprio per lanciare un messaggio positivo ai giovani da anni premia i ragazzi che si diplomano con il massimo dei voti e da anni investe grandi risorse, sia nell’ampliamento dell’offerta formativa che nell’ammodernamento e nel miglioramento delle strutture scolastiche. In questo senso stiamo finanziando per oltre 2 milioni di euro una nuova scuola materna da realizzarsi a Santa Lucia e abbiamo programmato costantemente interventi di manutenzione straordinaria in tutti i plessi scolastici.

La preoccupazione del capo del governo italiano è invece quella di “inculcare” valori diversi a questi ragazzi. Mentre si fa finta di non vedere la carenza grave di risorse in cui versa il nostro sistema scolastico. A me pare una perfetta operazione di “distrazione di massa” dai problemi seri del nostro sistema della formazione. Per questo come sindaco e rappresentante di questa comunità mi auspico e chiedo con forza che alla scuola vengano date le risorse adeguate a continuare con dignità la propria funzione di formazione dei giovani. E che si lasci al personale insegnante, al quale va la mia personale solidarietà per gli attacchi strumentali subiti, l’attuazione di programmi e di metodi educativi che, mi sembra, non debbano essere giudicati con la lente della polemica politica. Se il mondo della scuola educa i giovani alla critica e non al cieco consenso, mi sembra che sia un buon segno, un segno di salute della scuola e non un atteggiamento da biasimare.

Pontedera, 1 marzo 2011