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Considerazioni sulla chiusura della sede distaccata del Tribunale a Pontedera

venerdì, luglio 27th, 2012

Riproduciamo gli articoli giornalistici pubblicati sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” e della “Nazione Pontedera” del 27/7/2012.

venerdì27 luglio 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
«Chiudere il tribunale non farà risparmiare»

Comune e consiglio dell’ordine degli avvocati impegnati in una difficile battaglia per evitare la chiusura del palazzo di giustizia di Pontedera, cioè della sezione distaccata del tribunale di Pisa. Se infatti dovesse passare il testo presentato dal ministro della Giustizia Paola Severino per la revisione delle circoscrizioni giudiziarie Pontedera perderà il suo tribunale. Accadrà insieme al taglio e agli accorpamenti di quasi 300 uffici giudiziari. La scure si dovrebbe abbattere per l’esattezza 220 sezioni distaccate, oltre a tribunali e procure.
L’obiettivo sbandierato dal Governo a giustificazione dell’ operazione è l’efficienza. E il risparmio pubblicizzato – i conti sono stati fatti dal 2012 al 2014 ma è evidente che la nuova geografia non sarà attuata prima del2014 – è di 50 milioni di euro. Cifre tutte da dimostrare.
Per dire no all’ipotesi di chiusura della sede distaccata e al suo trasferimento a Pisa il sindaco, Simone Millozzi, ha organizzato una conferenza stampa insieme al presidente del consiglio dell’ordine degli avvocati di Pisa, Rosa Capria. Presenti il vicesindaco Massimiliano Sonetti, e avvocati che da tempo seguono le sorti degli uffici giudiziari cittadini. Prima ci sono state le battaglie per ottenere un numero sufficiente di giudici sia al civile che al penale. Poi le proteste per adeguare gli organici della cancelleria da molti anni in sofferenza. E ora la decisione di chiudere il tribunale che finora sembrava essere riuscito a schivare i tagli decisi in nome di un risparmio che non sembra reale e non va certo incontro ai diritti dei cittadini.«In tutta questa vicenda – ricorda l’avvocato Rosa Capria nessuno parla di diritto di accesso alla giustizia». Dati e l’esperienza del lavoro quotidiano stridono con i tagli. La logica quando si cancellano servizi è sempre quella del presunto risparmio. Alla fine però i conti non tornano. Lo dimostra il fatto che il Governo pensa di maturare la prima tranche di risparmi già nel 2012. Invece, con questa tabella di marcia, il decreto delegato diventerà una realtà nel 2014. L prevista anche l’eventuale sopravvivenza degli uffici che il Ministero indicherà per altri cinque anni con un risultato di grande confusione. Del tutto imprevisti sono gli oneri relativi agli accorpamenti. «Nessuno calcola i costi dei trasferimenti- ribadisce Capria – e poi in molti casi, conce per il tribunale di Pisa, non ci sono gli spazi per trasferire i vari uffici giudiziari». Così anche il recupero di efficienza, fermo restando che è necessario riorganizzare il sistema giustizia, è tutto da dimostrare. Alla fine tagliare non basta se non viene applicato il calcolo dei costi standard, della revisione della spesa, del taglio della sola spesa inefficiente. Infine, altro aspetto importante, nel ridisegnare la geografia giudiziaria – è stato detto in conferenza stampa – non si è tenuto conto della specificità territoriale e dei bacini di utenza (la sezione distaccata di Pontedera è di riferimento per circa 200mila abitanti). L’Avvocatura insieme con l’associazione nazionale dei Comuni italiani con la quale è in atto un protocollo di intesa metterà a disposizione del Governo e del Parlamento una banca dati inserendo voce per voce le spese sostenute dai Comuni per i tribunali destinati alla soppressione. Quelle che sosterrebbero i Comuni dei tribunali superstiti e i necessari studi sulla viabilità locale. L stato sottolineato poi che questa revisione dei tribunali potrebbe correre il rischio di essere dichiarata incostituzionale. Gli avvocati minacciano ulteriori scioperi che metterebbero ancora più in cri si i processi che già hanno tempi lunghi con cittadini costretti a attendere anche dieci anni per ottenere la sentenza di pri mo grado in un processo civile. La protesta è solo all’inizio. Si parte intanto da una denuncia alla Corte dei Conti per capire se dalla riorganizzazione invece di un risparmio potrebbe nascere un ulteriore spreco di denaro.

venerdì27 luglio 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
Congelato il progetto per la nuova sede

Il Sindaco: «Disagi per cittadini e aziende, non si tiene conto della specificità dei territorio»
La nostra non è una battaglia di campanili, questa è un’iniziativa che serve a sottolineare
l’importanza della nostra sezione distaccata del tribunale». Il sindaco Simone Millozzi, avvocato di professione, si dice pronto a impegnarsi in prima persona e a chiedere aiuto ai
parlamentari di zona di tutte le forze politiche nella speranza che questo possa evitare la chiusura degli uffici giudiziari cittadini.«I tagli non tengono conto – aggiunge il sindaco – della specificità territoriale. Nel primo provvedimento, quello che teneva conto di parametri oggettivi, la sezione distaccata di Pontedera era salva. Poi la novità della chiusura che non porterebbe ad alcun risparmio». Anzi, sarebbero sicuri i maggiori oneri per i trasferimenti con il rischio di caos al momento di spostare da una sede all’altra migliaia di fascicoli.Il sindaco ricorda il lavoro del Comune e gli investimenti sostenuti dalla città per la giustizia. A questo punto il progetto della nuova sede del palazzo di giustizia è congelato. Era già stato individuato il terreno ed erano stati fatti alcuni passaggi tecnici con il Ministero. Tutto azzerato. Per sopperire alla cronica carenza di organici del tribunalino l’amministrazione comunale negli ultimi anni ha messo a disposizione una persona che si occupa della vigilanza. «Noi crediamo nell’importanza di avere un presidio di giustizia sul territorio come è la sezione distaccata del tribunale. Faremo il possibile per mantenerlo e per garantire ai cittadini l’accesso alla giustizia». A pagare le spese della nuova organizzazione dei tribunali alla fine saranno cittadini e aziende. E la sede di Pontedera è un di riferimento sia per le imprese della Valdera che per quelle del distretto conciario di Santa Croce sull’Arno.«Sono pronto ad essere parte attiva in una vertenza per impugnare il provvedimento che ridisegna la geografia dei tribunali» prosegue il sindaco sposando la tesi dell’Avvocatura che ha annunciato ricorsi alla Consulta contro il provvedimento di revisione della rete dei tribunali. Un disegno che “rischia” di salvare l’ufficio del giudice di pace di Pontedera ma non la sezione distaccata del tribunale. Quasi certa la fine delle sedi dei giudici di pace di Cascina, San Miniato e Volterra.

venerdì27 luglio 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:21
Addio al tribunale, ma avvocati e Comune promettono battaglia

CONSIGLIO degli avvocati pisani e comune di Pontedera sono d’accordo: chiudere la sezione staccata del tribunale pontederese, che amministra la giustizia in 22 comuni per una popolazione di quasi 190mila abitanti e circa 50 mila aziende, e con un carico di cause superiore a 5000, non comporta nessun risparmio, aggrava i problemi della giustizia nella nostra provincia e probabilmente è anche anticostituzionale perché lede il diritto di accesso alla giustizia stessa. E se il consiglio nazionale forense ha già denunciato la decisione il progetto del governo Monti che fissa in 18 mesi la chiusura di alcuni tribunali (in Toscana quello di Montepulciano) e di tutte le 224 sezioni staccate (in Toscana sono a Pontedera, Empoli, Viareggio e Montevarchi), Comune e avvocati sono pronti a rivolgersi alle alte Corti di giustizia per impedire la chiusura della sezione pontederese. Il consiglio provinciale dell’ordine, con la presidente Rosa Capria, si è riunito ieri a Palazzo Stefanelli con il sindaco Millozzi eil vicesindaco Sonetti per manifestare pubblicamente l’unità di intenti.
INCONTRO che la presidente Capria ha aperto dicendo che «i 50 milioni di risparmio a livello nazionale sono un calcolo induttivo che non tiene conto, ad esempio, di quanto costerà trasferire da un’ altra parte così tante strutture giudiziarie. E il calcolo sul risparmio diventa ancor più ipotetico, e secondo noi irreale, per la situazione pisana. A partire dal fatto che per portare a Pisa i quattro giudici, gli impiegati, le due aule di udienze, l’archivio e così via, presenti a Pontedera,bisognerà liberare un’ala del palazzo di giustizia, sfrattando, si sente dire, la polizia giudiziaria. Per la quale bisognerebbe trovare un’altra sede, magari in affitto». «Ma in tema di affitti – sottolinea l’avvocato pontederese Sergio Giuntoli -, è bene ricordare che alti sei organi giudiziari pisani, a cominciare dalla Procura, non hanno sede nel palazzo di giustizia e operano già in altre sedi, in affitto». Il sindaco Simone Millozzi, avvocato prestato all’amministrazione pubblica, sottolinea le spese e il forte impegno finora profusi dal Comune per Palazzo Pretorio. «Anche perché dice – i rimborsi che arrivano da Roma coprono al massimo l’8O% delle reali spese. Pensavano anche a costruire un nuovo palazzo di giustizia attraverso un’operazione immobiliare che avrebbe coinvolto un imprenditore privato, ma a questo punto, col progetto di chiusura, salta, o comunque viene sospesa, anche questa possibilità». Il giudice di pace, sempre secondo il governo, può invece restare a Pontedera, mentre andrebbero chiuse le sedi di Cascina, Volterra e San Miniato..
M.M.

Commenti e considerazioni sulla “Notte Bianca”

martedì, giugno 26th, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulle testate giornalistiche ” Il Tirreno Pontedera” e “La Nazione “dei giorni 24 e 25/6/2012

lunedì25 giugno 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:18
«100mila persone!» E’ l’edizione dei record

L’URLO delle ragazzine ha accolto l’arrivo di Alessandro Casillo (nella foto) davanti al Palazzo Comunale di Pontedera. La stella nascente della musica italiana è il vip che ha tagliato per primo (intorno alle Ore 19) il nastro della Notte Bianca 2012 insieme al sindaco di Pontedera Simone Millozzi. Subito dopo è arrivato in palazzo comunale anche il comico Stefano Nosei.

LA NOTTE BIANCA dunque è entrata nel vivo con il primo concerto, quello di Casillo che per 45 minuti ha incantato il suo pubblico delle giovani che non l’ha mai abbandonato, nemmeno quando è “fuggito” all’hotel Armonia. Poi è toccato ai Cugini di campagna in piazza Duomo accolti da una folla forse inaspettata. E infine, in ritardo, ben oltre la mezzanotte, è arrivata la regina di questa edizione, Arisa. Ha tenuto con il fiato sospeso gli organizzatori fino all’ultimo poiché era partita in ritardo da Milano dove era impegnata nella registrazione di X Factor.
Tanta la soddisfazione degli organizzatori per l’affluenza che già nelle prime ore della sera era buona. «Sappiamo che è partito un pullman dal Piemonte, per venire qui». Ha detto Sandro Cini, di Confcommercio. Ma dopo il tramonto c’è stato il vero assalto. «Mi sembra che sia una bella festa – commenta a caldo l’assessore Stefano Tognarelli – subito dopo cena c’è stata un’ondata di persone». E arriva una prima stima. «C’è stata più gente delle scorse edizioni puntualizza Tognarelli – Ci siamo avvicinati alla soglia delle lOOmila presenze». Se è un record visto che nelle precedenti edizioni si era parlato di 7Omila persone. Ma come migliorare questo evento? «Dobbiamo pensare ancora più in grande conclude l’assessore – Visto che ormai il centro ha raggiunto il limite, sarebbe giusto decentrare qualche spettacolo verso altri quartieri. Ad esempio la “nuova” piazza Trieste ha ben accolto molte persone». Anche il sindaco Millozzi non nasconde la gioia: «Bella festa, ringrazio tutti quelli che hanno collaborato».

Silvia Passetti Nicola Pasquinucci

lunedì25 giugno 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:7
Quasi centomila hanno scelto Pontedera Il sindaco: «Una festa senza precedenti»

Il bilancio dell’evento ispirato al mondo delle fiabe: commenti solo positivi.
I COMMENTI sono entusiastici, le polemiche, soltanto un ricordo. E la fatica di ripulire le strade, dopo la enorme – anzi, mai vista – fiumana di gente (si sarebbe sfiorata quota 80mila) che sabato ha risposto «presente» alla Notte Bianca pontederese, non si è neppure sentita. Ieri mattina alle 10 la città, come le zucche della fiaba di Cenerentola, aveva già riguadagnato l’aspetto «domenicale» di sempre, a parte le occhiaie e gli sbadigli di baristi e commessi dei locali aperti del centro che tradivano la mancanza di sonno. Ma dalla Stazione a Oltrera, dalla Bellaria ai Villaggi, il coro è uno solo: un successo senza precedenti. Lo ribadiscono tutti, nel «day after». E anche sulla bacheca Facebook del sindaco Simone Millozzi, i commenti positivi aumentano di ora in ora. Il sindaco, dal canto suo, affida proprio al social network il primo bilancio della Notte Bianca 2012. «Intanto scrive Millozzi – possiamo ben dire che e’ stata una notte bianca partecipata (si stimano 80mila/90milapresenze), divertente, tranquilla, bella, solidale e accogliente». «Un ringraziamento prosegue Millozzi – va a tutti coloro che hanno permesso di raggiungere questo obiettivo e che ancora in questo momento mentre scrivo continuano a lavorare: gli operatori economici, le associazioni. di categoria, i volontari della protezione civile, la polizia municipale, le forze dell’ordine, i mezzi, gli uomini e le donne dell’emergenza sanitaria, il settore manutenzione
i nostri ospiti, i nostri gruppi locali e quanti altri (perdonatemi se sicuramente mi dimentico qualcuno…) si sono adoperati per la buona riuscita dell’evento. E’ stata una grande vetrina e una formidabile opportunità di promozione del nostro territorio». Qualche lamentela, come sempre, c’è stata. Soprattutto dai quartieri più periferici dove, nonostante il Comune avesse messo a disposizione parcheggi scambiatori e bus navetta sempre in funzione, qualcuno ha pensato di lasciar l’auto davanti a passi carrabili di abitazioni private o nei punti di uscita dai parcheggi pubblici. Ma tra 80mila qualche maleducato c’è sempre…

lunedì25 giugno 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
Una notte bianca da centomila presenze

Affluenza record fin dal tardo pomeriggio: così il commercio pontederese si mette in mostra anche per chi viene da fuori

Giulia è stata la prima. P. arrivata alle dieci, da Livorno. Si è piazzata davanti al palco dove – non prima delle 22 – avrebbe cantato Alessandro Casillo, il suo idolo. Giulia è stata la prima di una marea di gente che intorno alle 23, nel pieno della kermesse – aveva toccato punte di centomila presenze.
Quando il sindaco Simone Millozzi, insieme a tutta la sua giunta, poco dopo le 19 ha tagliato ufficialmente il nastro, quella di superare le presenze delle edizioni passate era solo una speranza. Era stata cullata per giorni. Per settimane. Lo faceva sperare il programma che Comune, Confesercenti, Confcommercio e il direttore artistico Marco Vanni avevano preparato con cura.
Ma anche il fatto che, per questa edizione, erano stati rafforzati gli sforzi di visibilità: un nuovo sito web per raccontare questo enorme contenitore di cibo, di musica, di risate e, soprattutto, di negozi e pubblici esercizi che, per una sera, mettono in mostra al meglio la loro attività. E tanta pubblicità fatta anche fuori provincia, cercando di catturare visitatori “muovi”, da Firenze, da Prato e dalle zone limitrofe. E poi lo faceva sperare il clima. Quello metereologico, che si è mostrato ottimale, per una sera da trascorrere per strada. E quello che si è percepito, fin da subito, nella partecipazione. Dalla stazione a Oltrera, quasi nessuna strada, nessuna quartiere si è tirato indietro. Anzi se ne sono aggiunte, rispetto al passato. Un collegamento ideale da Ovest a Est, tutto nel nome del commercio. «Ë l’occasione per mostrare il volto bello della città», avevano detto prima il sindaco, poi Stefano Tognarelli, l’assessore al commercio di Pontedera. Un modo per dare un calcio alla crisi. O, almeno, per cercare una strada da percorrere, che porti dritto diritto fuori da questo periodo nero dell’economia, anche quella locale.I commercianti, sono stati i veri protagonisti. Si sono ispirati ai cartoni animati e alle fiabe. Era il tema di questa edizione. Al personaggi della fantasia. Da Cenerentola (che,, in una specie di sogno all’incontrario, a mezzanotte è arrivata puntuale, alla festa, con la sua carrozza), a Alice, col suo Bianco coniglio. Un mondo che non c’è ma che ci tiene allegri, spensierati. Un mondo, forse, che più di un commerciante ha evocato, sperando domani, alla riapertura delle loro attività, quando i segni della festa saranno solo un ricordo, che possa diventare un ricordo anche questa congiuntura negativa,

Emilio Chiorazzo

lunedì25 giugno 2012 Testata:NAZIONE PONTEDERA VALDERA Pagina:18
Coro di consensi: «Una notte bianca da favola»

LA NOTTE Bianca di Pontedera è una sfilata di piccoli e grandi spettacoli. Da Snoopy ad Alice nel Paese delle Meraviglie passando per i Pirati dei Caraibi. Inizia in via Dante il tour nelle fiabe dove l’animazione è più soft. Ma la gente non manca. Ha funzionato la scelta di far arrivare il mercatino fino alla fine della via. Due passi e arriviamo in via Roma con il Caffè dell’Angolo, trasformato in un vascello di pirati, intenti a versare Mojito. «Una serata perfetta, abbiamo quasi finito tutto e siamo solo all’inizio» Commenta Manuel Gasperini. Via Roma si riconferma la via della ristorazione. Ma c’è spazio anche per il commercio. Exia Girl è un negozio di abbigliamento aperto da un mese. «La Notte Bianca è una vetrina importante», spiega il titolareValerio Colle. Anche Francesco Susini ha lasciato aperto il suo esercizio l’agenzia Viaggia con noi. Davanti una nave da crociera riprodotta. «Stasera ci siamo fatti conoscere, sono entrate molte persone che hanno stretto contatti con noi».
IN VIA ROMA la Fabbrica del cioccolato allestita da Chocolat ha un sacco di richieste. Tutti vogliono partecipare al concorso per vincere una torta omaggio. In via della Misericordia un Super Man promuove i prodotti di Magazzini Linea Blu. Mentre la Libreria Roma è rimasta aperta. «Mi piace il centro sgombro dalle auto e pieno di gente», commenta Chiara Argelli dalla libreria. Resta aperto anche Lana e Filati di Michela Lanini con Topolino, Brontolo Barbapapà. Tutti in lana. Una Notte bianca da favola dunque. Piena di colori e di magia, una magia tanto potente da portare una bella ventata di ottimismo. Soprattutto tra gli esercenti perché continuano ad essere loro i re della festa. Molti bar, ristoranti, gelaterie e pizzerie hanno fatto il tutto esaurito, partendo dall’aperitivo come ci dicono da Salza e come ci confermano al vicino Beat dove Luca Firmani dice che «il morale è alto». Non ci sono state le grandi tavolate tante criticate nelle scorse edizioni. «Siamo molto soddisfatti – commenta Massimiliano Guerrieri de Le soffici golosità di Max in piazza Curtatone – Il movimento è iniziato dalle 18». Felice anche Romina Martini de La stuzzicheria di via Montanara, completamente dedicata alla alla favola di Alice nel paese delle meraviglie. «La gente è tanta – aggiunge – Ed è arrivata alla spicciolata». Non tutti i commercianti hanno però risposto all’appello, ma le saracinesche rimaste abbassate sono state davvero poche perché anche chi ha tenuto chiuso ha lasciato le luci ben accese e le vetrine ben addobbate. «L’occasione è ottima – aggiunge Gabriella Nocerino di Cose di casa – Pontedera è viva». Tanto movimento anche da Follie in piazza Martiri della libertà dove Vladi Carelli si dice entusiasta perché la «gente è stata tanta e bella». «La Notte bianca ci dà l’opportunità di farci vedere. E’ giusto partecipare», commenta Pablo Pucci di Wilma abbigliamento in via Guerrazzi. Festa anche in piazza della Concordia dove Marco Bolognesi della palestra Enjoy e il circolo Fantozzi hanno fatto gioco di squadra organizzando una bella braciata. Del resto il centro e le arterie di corso Matteotti sono il cuore (anche) di questa edizione. Ma sarebbe sbagliato pensare che gli altri quartieri siano da meno. Proseguendo verso Fuor del ponte l’entusiasmo non cala. A sorpresa troviamo aperto anche Teenocasa. «In tanti hanno approfittato per vedere qualche annuncio dice Michele Caredda dall’agenzia sul ponte napoleonico – E’ la prima volta che teniamo aperto». Ma la via che stupisce di più è via Veneto dove commercianti ed esercenti hanno unito le forze. «Musica live, spettacoli e mostra d’auto d’epoca – racconta Andrea Senesi del Caffè degli artisti – Ci è sembrato giusto chiedere dei contributi diversi a seconda del tipo di attività in modo da non “scoraggiare” i colleghi “no food” ed ha funzionato». Bella anche la nuova piazza Trieste con i balli delle scuole di danza e le animazioni di Prezzemolina dove troviamo l’artista Simona Calamusa alle prese col truccabimbi. Ma bello anche viale Italia con bancarelle, spettacoli e tavolini. «Siamo davvero molto felici – chiude Stefania Famiglietti della Pizzeria da Antonio – I clienti hanno apprezzato».

Elisa Capobianco Silvia Passetti

Considerazioni sulla nuova area pedonale di Piazza Pier Paolo Pasolini

venerdì, giugno 22nd, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” del 22/6/2012

Venerdì22 giugno 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
Una nuova area pedonale al posto del parcheggio
Via le auto da piazza Pasolini, i posti saranno recuperati lungo via Fucini che diventerà a senso unico: ecco cosa cambia con l’apertura della banca
di Emilio Chiorazzo
«Il sogno è quello di prolungare la passeggiata dei pontederesi fino a Piazza Pier Paolo Pasolini». Daniele Salvadori, direttore generale della Banca popolare di Lajatico, ha trovato nel sindaco Simone Millozzi e nel suo staff tecnico, un alleato, perché quel sogno possa avverarsi. Piazza Pier Paolo Pasolini, lo spiazzo che una volta faceva da parcheggio all’ex cinema Massimo, tra poco diventerà il secondo quartier generale della banca.
«La nostra sede storica resterà a Lajatico – dice ancora Salvadori – ma qui sposteremo alcuni settori importanti,perché importante per noi è Pontedera: è centrale, rispetto all’intera area geografica che copriamo, con la nostra attività, da Pisa a Fucecchio». Così, con l’arrivo della nuova filiale della banca, anche l’area circostante subirà importanti trasformazioni.
Una sinergia pubblico-privato. «Un giorno ho chiamato il direttore della banca e gli ho parlato dell’intervento che volevamo fare in quella piazza. Ed ho trovato grande disponibilità», dice il sindaco di Pontedera Simone Millozzi.
«Non è scontato di questi tempi – prosegue – Ma, quando abbiamo fatto il bando a evidenza pubblica, per sapere chi fosse stato interessato a questo intervento di qualificazione, la Banca di Lajatico ha partecipato. E così, adesso, siamo pronti a riqualificare un’altra fetta del nostro centro storico. una riqualificazione radicale. La piazza era diventata un parcheggio. Nei mesi scorsi è stata interessata da una installazione artistica temporanea, ora dai cantieri che dovrà trasformarla.
A dare le indicazioni su come diventerà, c’è l’architetto Roberto Fantozzi, del Comune di Pontedera. «Il parcheggio sarà tolto- racconta quello spazio diventerà una nuova area pedonale, un posto per socializzare, per trascorrere in santa pace un po’ di tempo».
I posti che saranno persi nell’attuale piazza Pier Paolo Pasolini, verranno recuperati, addirittura con un saldo attivo, lungo via Fucini. «Sul lato sinistra della strada che diventerà a senso unico, nella direzione in uscita su via Belfiore» spiega l’architetto che seguirà il progetto curato insieme con lo studio La Noce di Cascina. La viabilità davanti all’ex cinema, diventerà pedonale, rimane l’ingresso previsto da via Belfiore, per chi è diretto in via 12 Aprile: un accesso utile per i residenti e per chi è diretto al parcheggio multipiano nato proprio dalle ceneri del cinema Massimo.
La piazza avrà una nuova pavimentazione e un sistema di accoglimento delle acque. «All’angolo di via Fucini con via Belfiore – prosegue l’architetto Fantozzi – una serie di aiuole delimiterà gli spazi, dando proprio l’idea di un’area a verde. Ci saranno anche alberi, con una quinta, che farà vedere, in prospettiva, la facciata della banca di Lajatico, la cui realizzazione sarà affidata a Nespolo.
Arte e non solo. Anche l’interno della piazza ospiterà segni artistici che si rifanno all’architettura utilizzata per la facciata e gli interni della banca. «Ancora non sappiamo cosa spiega Fantozzi – con molta probabilità, visto che pensiamo a quel luogo come un posto per socializzare, potrebbero essere delle panchine artistiche, realizzate dallo stesso Nespolo».
Un centro più… ampio. La nuova area è stata disegnata e concepita come un prolungamento del centro storico di Pontedera.
C’è piazza Belfiore, già interessata in passato da una riqualificazione, a due passi. E, presto, anche la vicina via Dante, avrà un volto nuovo.
«Questo è l’apice di un percorso che portiamo avanti anche in altre zone – spiega Daniele Salvadori – A Pontedera abbiamo seguito con attenzione lo sviluppo della città e anche il ricorso al bello. Certo, l’intenzione è che tutto sia sobrio, nessuno sfarzo. Sia per la piazza che per la sede, anche se questa avrà una facciata imponente, abbiamo deciso di sposare l’operazione artistica, purché non risultasse “stonata” con il periodo che stiamo vivendo, come Paese, economicamente».

Considerazioni sull’applicazione dell’Imu bis

lunedì, aprile 23rd, 2012

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata ” Il Tirreno Pontedera” del 23/4/2012

lunedì 23 aprile 2012 Testata:TIRRENO PONTEDERA Pagina:I
«Imu-bis? No Piuttosto rinunciamo a nuove opere»

PONTEDERA– «Basta imposte che pesano sulle tasse dei cittadini. Anche a costo di rinuciare a fare qualche opera pubblica in più». Simone Millozzi, sindaco di Pontedera, reagisce così all’ipotesi – al momento solo ventilata – di dare ai Comuni la possibilità di aumentare le tasse che gravano sulla casa, con l’intento di incamerare soldi da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, che altrimenti rimarrebbero solo sulla carta. L’ipotesi di una Imu-bis è stata avanzata ieri:i Comuni, secondo questa idea, potrebbero portare l’aliquota fino al 5 per mille (con lo stesso sistema di calcolo della aliquota base). I soldi che ne deriverebbero, sarebbero utilizzati dagli stessi Comuni, per finanziare opere da destinare ai cittadini: dai parcheggi agli asili, dalle strade alle biblioteche.«A prima vista – dice Millozzi – mi sento di dire no. Un no netto all’ennesima occasione di trasformare gli enti locali, i Comuni, quelli più vicini ai cittadini, in una sorta di gabellieri dello Stato. Le decisioni che sono state appena ventilate dalla stampa, vanno viste nel merito, ma finanziare opere pubbliche sulle spalle, ancora una volta, dei cittadini, non mi convince.
Preferisco non farle quelle opere pubbliche».Millozzi va anche oltre, nell’analisi della situazione. Più volte, fino a oggi, lui come tutti i suoi colleghi dell’Unionedella Valdera, degli altri Comuni della provincia di Pisa, hanno puntato il dito sul patto di stabilità. «Ecco – dice – questo è uno strumento che, davvero, blocca le nostre azioni. Ci sono imprese edili che hanno lavorato per le amministrazioni locali e che non possono riscuotere i loro crediti; ci sono cantieri che non possono essere aperti, perché non siamo in grado di pagare le ditte. Se davvero si vogliono realizzare opere pubbliche, il governo deve trovare il sistema di allentare la morsa del patto di Stabilità. Nelle casse dei Comuni i soldi ci sono. Ma non si possono spendere: questo è il vero ostacolo. Far pesare sulle spalle dei cittadini, con nuove tasse, ulteriori entrate da destinare alla realizzazione di opere pubbliche, invece, non è giusto. Dico no».Il Comune di Pontedera, insieme ad altri Comuni della Valdera, per far partire – o proseguire – alcuni grossi progetti urbanistici, alcuni anche di interesse primario per la comunità, senza dover sottostare ai vicoli previsti dal Patto, hanno passato tutto l’iter all’Unione della Valdera, non dopo aver ottenuto, un riconoscimento giuridico da parte della Cassa depositi e Prestiti. E stato, questo il primo caso in Italia: un caso che ha aperto una via nuova e alternativa all’immobilismo che le amministrazioni locali devono sopportare, a causa dei vicoli di bilancio.
(e.ch.)