Il Comune ha detto “si” al presepe e sosterrà le scuole che lo faranno: La natività non va strumentalizzata

Il Consiglio Comunale di Pontedera ha approvato, nell’ultima seduta, una mozione proposta dalla maggioranza, nella quale si dispone che l’amministrazione asseconderà qualsiasi richiesta da parte di scuole per la realizzazione del presepe. Qualsiasi scuola chiederà di rappresentare la natività sarà sostenuta dal Comune: e questo già basterebbe a precludere qualsiasi polemica.
Invece l’approvazione è avvenuta contestualmente alla bocciatura, sempre da parte del Consiglio Comunale, di una mozione presentata dal centrodestra nella quale si chiedeva che il Comune si facesse carico di inserire un presepe sotto ogni albero coinvolgendo d’imperio le scuole della città.
La differenza tra le due mozioni è che il Comune ha scelto di rispettare l’autonomia didattica delle scuole senza imporre nulla. Va sottolineato inoltre che nelle piazze della città non c’è mai stata una tradizione nella rappresentazione della Natività. Mentre la scelta di posizionare gli alberi natalizi è abbastanza recente e sostenuta dall’amministrazione.
Di fronte a questi semplici fatti, verificabili perché ufficiali, alcuni esponenti di centrodestra hanno dato il via ad una indegna campagna. Sul web sono comparse notizie allarmistiche secondo le quali il Comune non avrebbe fatto il presepe per non urtare gli stranieri. A cui sono seguite offese e frasi intolleranti da parte degli amici di questi esponenti, contenenti anche offese verso gli amministratori locali.
E’ evidente a questo punto che tutta la vicenda è stata costruita ad hoc dal centro destra con il solo scopo di strumentalizzare il presepe e diffondere falsità. E’ inoltre evidente che queste polemiche, che non risparmiano nemmeno la fede più profonda, servano invece a distrarre i cittadini dai problemi quotidiani. Nella stessa seduta ad esempio il centrodestra ha chiesto che si costruisse un centro di Identificazione ed espulsione per stranieri in Toscana, contenuto nel pacchetto sicurezza, che non risolve ma acuisce i problemi della immigrazione e della sicurezza e ha provocato la protesta di tanta parte del mondo cattolico. E sempre nella stessa seduta si è portato all’attenzione della cittadinanza il taglio, da parte del Governo, delle risorse della scuola (basti vedere un’altra mozione approvata). Inoltre porterò all’attenzione del Consiglio il mancato finanziamento del 50% del Fondo nazionale per le politiche sociali (nel 2007 il Governo trasferiva alla Toscana 61 milioni di Euro, nel 2009 ne trasferirà 33) che poi invece serve per risolvere ai bisogni di tanti cittadini italiani in difficoltà. Inoltre è stato tagliato dal Governo il fondo per i non-autosufficenti: la Regione è intervenuta con una legge, finanziandola, per dare una mano ai cittadini. Questi sono i fatti a cui va aggiunta una considerazione: il centro-destra aveva annunciato una opposizione costruttiva, seria e leale per affrontare i problemi reali dei cittadini. Giudichino gli stessi cittadini se questo è il modo per onorare quell’impegno.

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3 Risposte a “Il Comune ha detto “si” al presepe e sosterrà le scuole che lo faranno: La natività non va strumentalizzata”

  1. leonardo ha detto:

    mamma mia! questa destra a Pontedera non sa veramente che fare! e si permette perfino di offendere gli amministratori…. dai simone siamo tutti con te! non c fare caso zito &co sono soltanto invidiosi perchè state governando troppo bene… 😉

  2. castruccio ha detto:

    Beh, Sig. Sindaco, non se la prenda, guardiamo il lato positivo della cosa. Se l’attuale opposizione oggi cerca di trovare visibilità con questi argomenti clamorosamente strumentali, significa che altri problemi, più pressanti a Pontedera non ci sono e questo vuol dire che la sua Giunta e quella che L’ha preceduta hanno lavorato bene.

    P.S. chi attiverebbe il servizio di vigilanza in ogni piazza alle statuette della “Sacra Famiglia”? Quante ne sparirebbero per puro vandalismo? e allora l’attuale opposizione a chi darebbe la colpa?

  3. manfredini ha detto:

    Il Regolamento sull’autonomia organizzativa e didattica delle istituzioni scolastiche (classificato come Dpr n.275 dell’ 8 marzo 1999) è un provvedimento che riveste un grande rilievo nel quadro della riforma della scuola italiana. Il rispetto di tale autonomia è sacro, com’è possibile mettrlo in discussione?
    Credo che l’opposizine attuale dovrebbe leggere un pò di più prima di parlare e/o scrivere, per evitare brutte figure.

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