Sulle dichiarazioni del Sindaco di Santa Maria a Monte, Parrella

Santa Maria a Monte vuole proseguire la strada da sola: è liberissima di farlo. Se ritiene un costo l’Unione perché non uscire subito? L’Unione, come dice la parola stessa, è una intesa tra pari. Nessuno obbliga altri a fare ciò che non vogliono.

E comprensibile la necessità del neo sindaco di tenere assieme visioni diverse nella sua maggioranza tuttavia, al netto della strategia politica, occorre capire qual’è l’obiettivo reale che intende raggiungere.

Penso al contrario che sia sempre più necessaria, di fronte alle riforme istituzionali che investono anche i comuni, l’esigenza di tenere un livello di rappresentanza adeguato autorevole che possa interfacciarsi con la Regione per le politiche sovracomunali e di area vasta. E’ difficile in questo contesto che la sindaca Parrella, che ha una lunga esperienza politica, scelga al contrario di indirizzare il suo comune verso l’isolamento e una “autarchia” anacronistica. Tuttavia deve essere chiaro che il motivo che ci spinge a gestire insieme servizi e funzioni è proprio quello di renderli più efficaci e migliori per i cittadini. E’ intuitivo e banale il fatto che gestendo insieme molti servizi si ottiene una economia di scala. Se si crea un corpo di polizia municipale più grande si otterranno più vigili a contatto con i cittadini, liberati dalle incombenze burocratiche, e non meno vigili. L’Unione ha funzionato in questi anni. Il livello di costo dei servizi sul territorio è rimasto a livelli accettabili, gli abitanti sono aumentati, le scelte politiche sono state positivamente condivise. La Valdera ha avuto in questi anni un ruolo che non aveva mai avuto nel passato. Ha ottenuto risorse come mai era successo, è cresciuta ed è migliorata. Il Comune di Santa Maria a Monte ha anche guidato l’Unione per un anno. Mentre oggi un esponente della stessa area politica della sindaca Parrella ricopre il ruolo di vicepresidente.

Appare quindi pretestuoso e sinceramente poco rispettoso di tutti gli altri comuni presenti mettere pubblicamente sotto esame questa Unione. Come è vero che ognuno è libero di fare le sue scelte è altrettanto vero che nessuno può mettere gli altri sotto esame. Abbiamo bisogno di amministratori che credano fermamente in questa strada intrapresa e che rifiutino ogni tipo di demagogia, che porta poco lontano. Deve essere chiaro che in questo anno ci aspettiamo che il sindaco di Santa Maria Monte sciolga queste ambiguità di fondo e evidenzi, con più nettezza, le linee politiche della sua maggioranza. Ognuno si prenda quindi le proprie responsabilità e faccia le sue scelte senza mettere sotto esame nessuno.

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