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Sull’impianto a biomasse

martedì, giugno 7th, 2011

Riproduciamo l’articolo giornalistico pubblicato sulla testata IL TIRRENO PONTEDERA del 5 Giugno 2011

lunedì
6 giugno 2011
Testata:
TIRRENO PONTEDERA
Pagina:
III
  «Sull’impianto a biomasse vale la convenzione»  

Autodromo: il sindaco contrario all’arrivo di materiale fuori dal territorio. «Altrimenti tutto il progetto salterà»

PONTEDERA. Il sindaco con ci sta. Né lui, né la sua giunta: il progetto dell’autodromo, all’interno della tenuta Isabella, ruota tutto intorno a quella convenzione che è stata redatta e firmata dagli amministratori e dal gruppo di investitori, guidati dai fratelli Giannetta, proprietari del terreno dove l’impianto sportivo dovrà nascere.

Il nodo della questione è legato alla centrale a olio combustibile che fa parte del progetto stesso. La disputa è sull’approvvigionamento: sul territorio, dice la convenzione che specifica anche il raggio entro cui dovrà essere reperito il materiale per far funzionare la centrale. Settanta chilometri. Non uno di più. Non la pensano così gli ideatori del progetto: la centrale, prevista da cinque megawatt non funzionerebbe, dicono, con il solo materiale che si potrà reperire in zona. Così, in un’intervista rilasciata ieri al nostro giornale da Giannetta, si dice che quel punto della convenzione dovrà essere ridiscusso e che la loro intenzione è quella di reperire la materia prima dalla Germania e da altri stati dell’est Europa

«Per me – dice, in maniera secca, Simone Millozzi, sindaco di Pontedera – vale ciò che è stato scritto in quella convenzione, stipulata proprio per mettere in chiaro ogni punto che poi sarebbe servito a dare il via il progetto».

Rincara anche la dose, il primo cittadino: «La priorità per l’amministrazione comunale è la realizzazione dell’impianto sportivo, l’autodromo. Tutto il resto è secondario. E credo che sia così anche per gli investitori. Ma se non lo fosse, se per loro è diventata a un tratto prioritaria la centrale a olio combustibile, sappiano che troveranno, in me e nella amministrazione comunale, una ferma opposizione».

E’ a rischio il progetto. L’intero progetto. «La centrale sottolinea ancora Millozzi deve approvvigionarsi con materiale che arriva dal territorio, va creata una filiera corta. Se gli investitori di questo progetto non la pensano più così, sappiano con chiarezza che rimetteremo tutto in discussione. Anche l’autodromo».

Che la priorità per l’amministrazione comunale che, in un consiglio comunale del mese scorso ha dato il via al progetto, sia l’autodromo, lo dimostra il fatto che, per sciogliere ogni dubbio, su qualsiasi questione (compreso quello dell’impatto ambientale, che sta tanto a cuore alla gente di Paradossi), è stata organizzata per domani, una visita all’autodromo di Adria, in provincia di Rovigo, perché quella struttura ha le stesse caratteristiche, e gli stessi usi, che dovrebbe avere la pista pontederese.

Dal fronte degli investitori, Alfredo Medici precisa: «L’impianto a biomasse oleose previsto nel progetto è stato sviluppato al fine di garantire l’autosufficienza energetica alle diverse attività previste, compreso lo sviluppo di attività agricole che utilizzeranno l’energia termica. Oltre all’energia elettrica, la centrale produrrà infatti energia termica necessaria per garantire il riscaldamento e il condizionamento delle diverse strutture del parco, oltre al riscaldamento della piscina e delle altre strutture previste. L’acqua calda verrà ceduta all’azienda agricola della tenuta Isabella che la utilizzerà per lo sviluppo di attività agricole».

«La società che gestirà l’impianto a biomasse oleose – aggiunge Medici – condivide pienamente le indicazioni fornite dall’amministrazione comunale, auspicando che, in collaborazione con le associazioni degli agricoltori, si riesca a reperire le quantità di materiale necessario o si sviluppino su questo specifici accordi. La produzione di energia elettrica e termica da fonti rinnovabili e il dimensionamento e le caratteristiche dei singoli impianti necessari al raggiungimento di questo obbiettivo sono e saranno oggetto di specifici approfondimenti tra i nostri tecnici specializzati e la pubblica amministrazione».